giovedì 6 marzo 2025

Un altro assaggio di Peloponneso, agosto 2024


 di Tiziana Coletta

Anche quest’estate si ritorna in Grecia in nave e si continua l’esplorazione di un altro pezzetto di Peloponneso. L’anno scorso abbiamo oziato nelle spiagge ventilate della costa dell’Arcadia con una puntata nelle bellissime Kyparissi e Fokiano e visita dei centri di Leonidio e Tyros e del monastero di Elonas.

Quest’anno, ignara del caldo tremendo che avremmo trovato, ho preferito organizzare un viaggio che prevedesse qualcosa in più da visitare, cercando sempre di evitare le mete più gettonate dalle grandi folle di agosto.

Ecco i nostri punti base: Corinto (una notte), Kotronas (quattro notti), Kardhamili (tre notti),  Antica Messene (una notte) e Chrani  (quattro notti).

Arrivando nel tardo pomeriggio a Patrasso abbiamo prenotato la prima notte ad una distanza fattibile, anche in caso di ritardo della nave. Stavolta Anek ci ha sorpreso arrivando con solo mezz’ora di ritardo e quindi alle 21 circa eravamo comodamente seduti sulla terrazza della taverna Gemelos per il nostro primo tzatziki nel piccolo centro di Corinto Antica, con una splendida vista sul tempio di Apollo.  Qui ho assaggiato da mia figlia un pezzetto di pastitsio e posso dire che è stata la prima volta che l’ho apprezzato!

La mattina successiva ci aspetta la visita del sito archeologico e poi quella di Acrocorinto.

A quanto pare sono però l’unica entusiasta della cosa: mio marito purtroppo è flagellato da un forte mal di schiena e mia figlia di 6 anni, mentre ci avviciniamo all’ingresso del sito, inizia a piangere ed urlare “ho caldo, voglio andare al mare”! No panic! Parcheggiati entrambi all’ombra vicino ad un bar, comprata l’acqua ed indossato il cappello affronto in solitudine il fuoco!

Inutile dire che il sito è molto interessante, non ricordo perché lo snobbammo dieci anni fa durante il nostro primo giro del Peloponneso; all’epoca ci limitammo a visitare il canale ed il ponte che si immerge (trovato per caso) per poi dirigerci come punto base a Nauplia, da dove visitammo nei giorni seguenti i più famosi siti di Micene ed Epidauro.

La principale attrazione del sito di Corinto è probabilmente il tempio di Apollo ma quello che mi ha colpito di più è stata la splendida fontana di Pirene e, nel museo, i perfettamente conservati due kouroi di Klenia

 


Il tempio di Apollo

 

I Kouroi di Klenia

 

La fontana è un po’ nascosta e defilata, parzialmente coperta dalla cartellonistica esplicativa; lo stupore è quindi maggiore quando si riesce ad avere una visione piena infilandosi tra il pannello e la recinzione.

La fontana di Pirene

     Terminata la visita del sito archeologico ritrovo i miei compagni di viaggio, che vorrebbero subito ripartire per andare verso la costa.

Ma siamo così vicini ad Acrocorinto e non vuoi farci un salto veloce, magari solo per vederlo dall’esterno? Arriviamo sul parcheggio in cima e dall’esterno si vede poco, decido quindi di affacciarmi oltre la porta di accesso per fare un paio di foto, ovviamente in solitaria.

Acrocorinto: la vista dall’area di parcheggio


La vista sul Golfo di Corinto

      Il sito è enorme,  la cinta muraria è spettacolare con tre porte successive di accesso ed una bella salita da affrontare. Pietre scivolose, poca acqua al seguito, ore 12.30 e soprattutto 40 gradi all’ombra! Tutto relax!

Acrocorinto: la prima porta di accesso

    

Acrocorinto: la seconda porta di accesso

Quando mi rendo conto che la salita è ancora lunga e che forse sarebbe meglio sopravvivere, dopo una sosta all’ombra nella chiesina, decido, un po’ dispiaciuta, di tornare al parcheggio senza essere arrivata in cima. Che posto meraviglioso! Da tornarci sicuramente in altra stagione con temperature più clementi.

Acrocorinto: vista dalla porta della Chiesa

      Ritrovata la famiglia ci mettiamo in viaggio verso sud, per la precisione la meta è la penisola della Mani.

E’ la seconda volta che torniamo nel dito centrale del Peloponneso, a distanza di dieci anni.

Nel 2014 facemmo base a Porto Kagio ed esplorammo soprattutto la Mani meridionale ed occidentale.

In questo viaggio abbiamo visitato la zona che ci mancava, la costa est, e poi fatto tappa a Kardamyli dove a suo tempo facemmo solo una rapida sosta nella piccola spiaggia cittadina.

Mi sarebbe piaciuto rivedere Gerolimenas e Porto Kagio ma, un po’ per la voglia di vedere qualcosa di nuovo, un po’ la paura dei cambiamenti che avrei potuto trovare, ho desistito.

La prima tappa è a Kotronas dove abbiamo alloggiato al Kotronas Bay Bungalow, appena fuori il paese.

La baia davanti il Kotronas Bay Bungalow

     Dal residence si attraversa una strada poco trafficata ed a piedi si raggiunge una piccola baia che ha alle spalle un’area attrezzata alberata molto piacevole con bar, ombrelloni e piccola piscina, ovviamente subito adorata da mia figlia.

La spiaggia è strettissima ed in prevalenza di ghiaia grossa; l’accesso in mare è un po’ difficoltoso ma hanno realizzato in acqua un piccolo corridoio con dei sacchi di sabbia che, seppur non bellissimo, agevola molto la balneabilità, soprattutto in caso di mare mosso.

Qui abbiamo patito molto il caldo e purtroppo c’erano tantissime vespe che non ci hanno fatto godere a pieno gli spazi aperti di questo piccolo residence che è dotato anche di un ristorante dopo abbiamo cenato discretamente quasi tutte le sere.

Il primo giorno non tirava un filo d’aria ed il mare della cala sembrava quasi un lago, impressionante.

I giorni successivi fortunatamente nel pomeriggio si è alzata un po’ di brezza ed anche il mare ne ha giovato in trasparenza, acquisendo venature di colore più brillanti.

Kotronas è un piccolo centro con una spiaggia sabbiosa piuttosto frequentata, una taverna, un bar non proprio a buon mercato ed una meraviglia della natura che, visto il caldo insopportabile, abbiamo esplorato nel tardo pomeriggio: la Penisola di Skopa.

La penisola di Skopa e Kotronas viste da sud

      Già da google maps avevo visto tante foto di questa spiaggia “a doppio affaccio” che collega la terraferma alla piccola isoletta che incornicia il golfo di Kotronas ma camminarci, esplorare i sentieri dell’isola e soffermarsi fotografando i tanti scorci poetici, ci ha regalato un paio di ore indimenticabili.

Quella giornata si è anche conclusa piacevolmente perché abbiamo conosciuto sulla spiaggia di Skopa una simpatica famiglia romana appassionata di Grecia come noi che era di base a Githio in campeggio; i nostri bimbi hanno giocato, fatto il bagno quando ormai era notte e poi tutti insieme siamo andati a cena nell’unica taverna del paesino. Che belli questi incontri estemporanei!

La spiaggia di Skopa

 

La spiaggia con le luci del tramonto

 

Vista di Kotronas dall’isola

 

Rudere sull’isola

Un altro giorno siamo andati in esplorazione alla baia di Skoutari dove abbiamo pranzato divinamente alla psarotaverna sulla spiaggia, vicino la piccola chiesa bizantina.

La prima spiaggia del golfo di Skoutari con la psarotaverna

 

La chiesa bizantina sulla spiaggia di Skoutari

     Tanta gente in più ma è comprensibile: le spiagge sono in parte di sabbia ed i colori del mare oggettivamente più belli, nonostante disti solo un quarto d’ora di auto da Kotronas.

Dopo quattro giorni è tempo di cambiare alloggio e nel giorno di trasferimento facciamo prima una veloce esplorazione verso sud, percorrendo la costa est fino a Agios Kiprianos. Mare strepitoso!!! E molte più persone di quelle che immaginavo. Facciamo solo una rapida foto dall’alto a Kokkala, congestionata di auto in ogni dove, e proseguiamo direttamente verso Paralia Ampelo pensando di trovare un’atmosfera tranquilla. Macché! Quel giorno avranno tutti avuto la nostra idea ed il risultato è stata una lunga e difficoltosa marcia indietro visto che la strada è a fondo chiuso senza possibilità di inversione e non c’era neanche un piccolo posto auto per noi. Foto dall’alto di rito e torniamo indietro verso Agios Kiprianos dove nella micro spiaggia del paese abbiamo fatto una della più belle nuotate della vacanza.

La spiaggia di Kokkala

 

Paralia Ampelo. Spiaggia non molto affollata, ma parcheggio full

 

Agios Kiprianos

      Ripartiamo in direzione Kardamyli, oltrepassiamo a piè pari Limeni, un po’ perchè c’era un traffico degno del grande raccordo anulare ed un po’ perché preferiamo posti meno artefatti, e ci fermiamo per pranzo lungo la strada interna a Lagkada dove avvistiamo un baretto/taverna vicino una rivendita di olio di oliva. Parcheggiamo proprio davanti una bella chiesa bizantina che è aperta e riusciamo a visitare. Alla fine abbiamo per caso trovato un vero capolavoro: è la chiesa della Metamorfosi, da non perdere se si passa da queste parti!

La chiesa della Metamorfosi a Lagkada

La chiesa della Metamorfosi, particolare dell’interno affrescato

 

L’arrivo a Kardamyli è un attimo traumatico: c’è un caso di overbooking! Niente stanza per noi alla pensione Voula e grandi difficoltà a trovare un’alternativa. Dopo due ore circa con 40 gradi all’ombra, varie telefonate della nostra host e tre gelati offerti riescono finalmente a trovarci un alloggio fuori il paese per la prima notte, le altre due andremo poi alla pensione prenotata, in una stradina alle spalle della lunga spiaggia di Belogianni-Ritsa, immediatamente a ridosso del centro del paese.

Kardamyli, spiaggia di Belogianni

Al contrario di mio marito, che l’ha trovata già un po’ svenduta al turismo di massa, io ho amato molto Kardamyli, mix affascinante di atmosfere.

Immediatamente raggiungibili a piedi in paese ci sono: due spiagge (una caletta ed una molto lunga in ciottoli) con mare bellissimo e possibilità di snorkeling soddisfacente, un porticciolo che sembra dipinto, botteghe di artigianato e taverne ancora retrò lungo le vie secondarie o all’ombra degli ulivi, e per concludere in bellezza, anche un piccolo borgo abbandonato vicinissimo a quello attuale.

Il piccolo porto di Kardamyli

 

Kardamyli “old town”

 

Atmosfere moderne e retrò, rurali e marine, si mescolano generando contraddizioni di diverso genere.

In pieno centro storico mi sono ritrovata a passeggiare in un vuoto urbano: all’improvviso un grande uliveto con ruderi di abitazioni in pietra ed auto parcheggiate senza un ordine apparente; sulla scogliera davanti al paese si passa da ristoranti chic con una vista meravigliosa ad una fabbrica abbandonata, ritrovabile seguendo il profilo della ciminiera che domina il paese. Percorsi in pietra e cemento agevolano la passeggiata sulla scogliera dove è stata installata una scaletta per accedere al mare; da lì, tramonti favolosi.

Kardamyli: area di parcheggio con uliveto e rudere

La taverna Lela a Kardamyli

Kardamyli: la scogliera, la taverna Lela e la fabbrica abbandonata

Tramonto a Kardamyli

 

Alla taverna Gialos si pranza praticamente sulla spiaggia ed i lettini sono gratuiti se si consuma qualcosa; di sera abbiamo molto apprezzato la carne e la location tra gli ulivi di Babis souvlaki e la semplicità della taverna Kiki’s.

Babis souvlaki a Kardamyli

Ripartiamo da Kardamyli il 19 agosto e questo sarà probabilmente il giorno della “grande bellezza”: una carrellata di luoghi magnifici mentre ci avviciniamo alla star della giornata, il sito archeologico dell’Antica Messene.

Passiamo per il piccolo paesino di Kitries (30), famoso per le acque smeraldo e le taverne di pesce che purtroppo non abbiamo provato, proseguiamo verso nord e ci appare nel verde come un miraggio la chiesa bizantina Zoodochos Pigi – Samarinas che, anche se non siamo riusciti a vedere internamente, vale sicuramente una sosta; visitiamo invece con calma l’Andromonastiro, recentemente restaurato.

Una delle piccole baie di Kitries

 

Ad eccezione di Kitries siamo sempre solo noi tre ed il nulla più assoluto;  nel monastero c’è una guida all’ingresso, felicissima di vederci, che in inglese ci illustra le caratteristiche principali del complesso monastico in cui ci sono anche pannelli illustrativi molto chiari.

 

Una visione nella vegetazione: la chiesa Zoodochos Pigi – Samarinas

 

Cortile interno dell’Andromonastiro

 

Interno della chiesa dell’Andomonastiro

 

Arriviamo infine nel primo pomeriggio a Messene dove abbiamo prenotato una notte al Messana Hotel e ci regaliamo un pranzetto nell’unica taverna del paese. E’un po’ caro per i nostri standard (infatti la sera ceneremo in quello del paesino affianco), ma la vista d’insieme sul sito archeologico dalla terrazza è spettacolare.

 

Antica Messene vista dall’alto

 

Poco prima di arrivare a Messene passiamo vicino le fortificazioni e la porta dell’Arcadia. In rete avevo visto delle foto solo della porta quindi, alla vista dell’imponente cinta muraria, siamo davvero rimasti senza parole! La sorpresa della meraviglia inaspettata! Dopo aver scattato decine e decine di foto abbiamo proseguito verso il nostro hotel.

La porta dell’Arcadia

 

 

Fortificazioni dell’antica Messene

 

E’ una giornata molto calda ed i compagni di viaggio, che non sono in gran forma, mi abbandonano dopo pranzo e optano per un riposino con aria condizionata. Visito quindi il sito da sola (devo dire che ci ho preso gusto!) dalle 17 alle 20, ma non faccio in tempo a vedere anche il museo. L’area è molto grande ed assolata, il ritorno è in salita e quindi un po’ faticoso ma per gli amanti dell’archeologia è imperdibile.

Antica Messene: il teatro

 

 

 

Antica Messene: l’Asclepion

Antica Messene: l’Ekklesiasterion-Odeon

 

 

Antica Messene: la palestra

 

 

Antica Messene: lo stadio

 

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Antica Messene: propileo di accesso al ginnasio

 

 

Forse il sito è poco visitato perché in posizione defilata rispetto agli itinerari più battuti ma, insieme alle fortificazioni ed alla porta dell’Arcadia, ha davvero una maestosità che non si dimentica.

La mattina successiva siamo partiti verso l’Arcadia montana in cerca di refrigerio e della piccola chiesa di Agia Theodora, famosa meta di pellegrinaggi religiosi, sul cui tetto sono cresciuti 17 alberi.

Particolarissima, in un contesto quasi onirico, con una storia affascinante e vicino un bel torrente gelato dalle acque cristalline. Da lì con una breve passeggiata si costeggia il corso d’acqua e si arriva ad una  taverna nel bosco dove, in attesa della nostra carne alla griglia, abbiamo beccato l’unico temporale del nostro viaggio. Refrigerio trovato!

 

La facciata della chiesa di Agia Theodora a Vasta

L’abside della chiesa di Agia Theodora

 

Nel pomeriggio siamo pronti a raggiungere la tappa conclusiva della nostra vacanza: in un piccolo residence sulla spiaggia, subito fuori l’abitato di Chrani, trascorreremo le ultime quattro notti prima di riprendere la nave a Patrasso.

Nei miei programmi c’era la visita almeno del centro storico di Koroni e, possibilmente, anche di Pylos.  Niente da fare! Un ammutinamento familiare mi obbliga a quattro giorni di forzato ma alla fine molto piacevole relax: spiaggia, supermarket e taverna, stop. Ogni tanto ci vuole!

Mia figlia riesce anche a fare amicizia, nonostante le differenze linguistiche, con tre belle bimbe greche in vacanza nello stesso residence e la felicità per lei è massima.

Purtroppo a causa del temporale il mare non è stato bello i primi due giorni ma siamo riusciti a concludere in bellezza l’ultimo giorno: mare calmo, cristallino e senza posidonia!

 

Ultimo bagno a Chrani in Messenia

 

Chrani è un paesino minuscolo con solo con un bar e qualche buona taverna nelle stradine interne; tra quelle provate abbiamo preferito Kipos.

L’ultima sera abbiamo cenato al porticciolo di Petalidi che è un po’ più grande ed animata.

Trascorsi questi tranquillissimi giorni di decompressione tocca purtroppo partire e già in nave, per riprendermi dalla tragedia del rientro, inizio come sempre a meditare sui prossimi itinerari in terra ellenica.

Buon Mal di Grecia a tutti!

 

venerdì 24 gennaio 2025

È la volta di Naxos

 

di Fefi

28 Agosto 2021

 

Ed eccoci ancora in partenza per la Grecia, ancora destinazione Cicladi... ma perche' ancora Grecia?

e perche' ancora Cicladi? Grecia perche' appena mi affaccio tutto diventa ideale, Cicladi perche' 

nonostanti adori tutto cio'che e' Grecia su queste isole c'e' una luce che...

Dopo Mykonos Santorini e Paros (doppiata per eccesso di bellezza) scegliamo Naxos perche'

annusiamo tesori...

 

                                                                         Volo ancora una volta verso Mykonos per poi

                                                                          approdare a Naxos nel tentativo di aggiungere

                                                                          una perla nella mia collana e riconfermare il

                                                                          mio amore per la Grecia...vado cercando Itaca

                                                                          che spero di trovare il piu'tardi possibile.

 

Siamo io, mio marito, mia sorella, mio nipote e Sofia, la sua ragazza.Abbiamo preso in affitto

una casa meravigliosa su cui fantastichiamo da due anni ad Orkos , The White Stone Villa, un

piccolo lusso che finalmente ci siamo concessi...siamo stati abbagliati dalla posizione incredibile,

l'abbiamo immaginata a qualsiasi ora del giorno e della notte...la luce nitida del mattino, quella

accecante del mezzogiorno, quella commovente del tramonto, quella misteriosa della notte...

non siamo stati smentiti, l'abbiamo adorata per tutto il tempo, e'stata dura doverla lasciare.

Il costo dell'affitto non e' propriamente economico, ma considerando che ha 4 stanze e si puo'

mangiare a casa anziche' al ristorante, alla fine i conti tornano. Fra l'altro, a noi piace molto fare

la spesa e poi cucinare, ci sentiamo parte integrante del posto in cui ci troviamo.







 


 

29 Agosto

Colazione in villa poi in auto fino alla spiaggia di Plaka.

 

                                                                                

                                                                      I bagnanti qui sulla spiaggia sembrano tutti felici,
ma non saprei dire in che misura consapevoli di
quella ospitalita' che la Grecia offre...nello stesso
modo in cui la bellezza viene dispensata a chi
passa da quelle parti...puo'anche succedere che
qualcuno la riconosca.
Bagno fino alle boe..

 

Dopo il bagno mangiamo alla Taverna Paradiso a Maragas. Le recensioni la danno per turistica...

sara'...ma il posto e' troppo bello per criticarlo, solo le tamerici piu' arse dal sole rispetto alle foto.

Mangiamo feta aromatica al forno, calamari grigliati, moussaka,insalata greca, vino bianco fresco,

tutto ottimo, come il prezzo. Mirta dira' poi che e' la moussaka piu' buona mangiata a Naxos.




 

 

30 Agosto

 

Partiamo per Halky, ad una quindicina di km.da Naxos chora. La strada man mano che ci allontaniamo

dalla costa diventa piu' verde.Naxos, infatti, e' l'unica isola cicladica con un entroterra ricco di ulivi 

secolari, vigneti e alberi da frutto.Ci fermiano a raccogliere i fichi per la cena.

Halky e' la vecchia capitale di Naxos, delizioso paesino nell'entroterra, ricco di edifici neoclassici

dove un tempo vivevano i ricchi mercanti ed artigiani.

Mangiamo alla Taverna Giannis sotto un meraviglioso pergolato di vite, agnello e souvlaki con patatine.

 

 

Ancora tutto ottimo a prezzi buonissimi.

Il pomeriggio ci spostiamo nella spiaggia di Alyko, bellissima ma di difficile accesso. Io e Marci

ci rinunciamo, aspettiamo gli altri scesi per un bagno leggendo sotto un albero di cedro i libri che ci siamo portati.

 



 

Alla sera mangiamo a casa e ci sfidiamo a trovare la canzone piu' bella sul telefonino.

 

31 Agosto

 

E' la volta di Agios Prokopios, paesino incantevole, negozietti e localini sul mare, allegro e molto mediterraneo.

 

Agios Prokopios ,spiaggia el greco. Mare bellissimo,
si puo' mangiare sotto l'ombrellone. Da queste parti
il Mediterraneo affiora , un po'come una pianta
tenace che spunta tra i ciottoli. Fragranze di fiori che
si mescolano al forte odore di letame di capra.Muretti
di sassi a circondare le proprieta'. Molte sono le strade
sterrate piene di polvere, quanti tentativi vani di
imprigionare tutto questo con uno scatto. 
Un calderone pieno di passione e contraddizioni.
Una confusione che si mescola alla generosita'.
Un senso mediterraneo che fermentando diventa particolarita'.
Questo mare pieno di luccichini.              

                                                                           


 

1 Settembre

 

Colazione in villa poi in macchina versoil paese di Apeiranthos, costruito tutto in marmo, a 28 km.da 

Naxos chora , 650 m.slm, mi hanno detto che d'inverno a volte nevica. E' piacevole fare sosta qui,

ci sono diversi kafeneion, alcuni, carinissimi,azzardano concessioni alla modernita'.Noi ci 

fermiamo per un caffe' greco nella piazzetta e giochiamo a carte, come dei veri greci.




 


 

Puntiamo poi per Moutsouna,costa sud ovest.Durante il tragitto ci fermiano in una chiesetta sulla strada, nel punto piu' alto della zona.



 

A Moutsouna, piccolo paese di pescatori, ci sono diverse taverne di pesce, noi scegliamo 

Apanemi. Mangiamo octopus grigliato, calamari fritti, spaghetti alla marinara...tutto ottimo...

fuorche' il vino bianco, troppo annacquato.Prezzi giusti.



 

Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Filoti per comprare frutta e prenderci un caffe' seduti al

tavolo, dove giochiamo ad UNO. Poi, tornati a casa, guardiamo il tramonto in piscina, Retsina

fresco e piedi scalzi. Siamo felici.

 

                                                                                       La Mirta taglia i peperoni verdi, la Sofi

                                                                                       mi deve trovare l'ascendente. 

                                                                                      Aspetto che la mia Stefy scenda , 

                                                                                      ascoltando un po' di jazz.

 

2 settembre

 

Oggi ci piacerebbe vedere la spiaggia di Kastraky. Arriviamo, e' stupenda ma non offre ombra

sotto cui ripararsi. Proseguiamo per Glyfada....e questa per me e' la spiaggia perfetta...mare

turchese, sabbia chiara, solo due file di ombrelloni di cui tre occupati, qualche kitesurfer...

S'e' alzato il vento, e' iniziato settembre, tempo di meltemi...

 

                                                                                        Spiaggia poco affollata, mare da cartolina
e molto vento. E' piu' facile qui parlare di
divinita' capricciose.
Un mare in cui immaginare Ulisse
naufragare accolto da Nausicaa e le amiche.
Un confetto all'anice in questo soggiorno
terreno.

                     




Non andrei piu' via, ma oggi ci siamo ripromessi di pranzare a casa, vogliamo vivere la luce del mezzogiorno seduti al nostro tavolo. Bagno in piscina, poi spaghetti aglio olio e peperoncino.

 La sera andiamo alla chora. Ci inoltriamo nell'Old Market. Magia delle Cicladi, paese da fiaba. Mangiamo da Vassilis, taverna aperta dal 1951 e oggi gestita dai figli del proprietario. Giardino mediterraneo pieno di fiori. Moussaka, calamari ripieni di feta e pomodorini (li sognavo da casa), souvlaky. Fantastica cucina, prezzi buoni.



 


3 settembre

 

 

                                                                                           Mattinata con vento, ascolto 

                                                                                           Ventura Highway degli America

                                                                                           davanti all'Egeo.

 

C'e' molto vento, cerchiamo una spiaggia riparata e che ancora non abbiamo visto.

E' la volta di Agia Anna, vicina a Prokopios. Il mare e' simile ma non si possono fare

confronti per via del vento che lo increspa e solleva la sabbia.Nonostante questo l'acqua

e' bellissima. Pranziamo alla taverna Akrogiali, sul mare. Dolmades e calamari grigliati

Tutto buono, prezzi ok.  Torniamo in spiaggia per un riposino ed un ultimo bagno.

Stasera giros , patatine e moussaka in villa. Prima di tornare ci fermiamo ancora una volta

alla taverna Paradiso per un bicchiere di vino bianco.C'e' un chitarrista che ci coinvolge con la

meravigliosa musica della West Coast.







Dopo cena giochiamo ad UNO...ci divertiamo, come sempre. Siamo affiatati, c'e' nell'aria 

l'entusiasmo.

E' l'ultima sera, chiacchieriamo fino a tarda notte, qualche confidenza in piu'...

sara' la malinconia che comincia gia' a farsi sentire...