domenica 16 luglio 2017

Golosamente Cicladi Atto II Naxos e Santorini

 di Alfredo de Persis
 
 
...dov'eravamo rimasti?
....lasciamo Paros con il traghetto serale e dopo 50 minuti di tranquilla navigazione arriviamo a Naxos dove troviamo ad aspettarci il taxi che la struttura del Mare Monte Studios ci ha messo a disposizione. E qui la prima citazione obbligata: gli studios sono da consigliare senza se e senza ma: nuovi, curati, giardino con palme e bouganville, a 50 metri dal tratto della spiaggia della Plaka più bello, silenzioso, senza confusione e con un mare già "abbacinante". Il valore aggiunto è dato dalla bella Kiki e dalla madre che sono di un gentilezza quasi imbarazzante, si farebbero in quattro per venire incontro a tutte le esigenze degli ospiti, ogni mattina poi ci portavano i dolci da loro preparati (pur non avendo scelto l'opzione colazione) e nell'occasione in cui siamo stati costretti a restare nello studio causa un febbrone da cavallo di nostra figlia si sono presentate con un bel piattone di polpette e patate..graditissimo pensiero. Per raggiungere la spiaggia dagli studios è sufficiente passare all'interno del Plaza Beach Hotel ed attraversare la strada dove è presente l'ultima fermata del bus che ininterrottamente fa la spola con la Chora. Tutta la strada che corre verso Agia Anna è in terra battuta e risulterà comoda per le mie passeggiate mattutine di cui approfitterò già dal primo giorno fissando come punto di arrivo la chiesetta di Agia Nikolaos nel piccolo promontorio sferzato dai venti che domina la baia e il porticciolo di Agia Anna, dove si aprono anche piccole calette fra rocce di formazione bizzarra e che risultano essere luogo di elezione per chi non ama indossare costumi tessili già dalle 9 del mattino. Il piccolo promontorio si raggiunge prendendo un sentierino di assi chiodati che parte dalla taverna Paradiso celebrata soprattutto per l'ubicazione dei suoi tavolini sotto l'enorme tamerice, impossibile non notarlo e per questo presente in tutte le schede di memoria di chi passa a Naxos. Arrivati alla chiesa lo sguardo può spingersi da Agios Prokopios fino a seguire tutto il profilo della lunga Plaka fino al promontorio di Mikri Vigla. Questo è il benvenuto di Naxos, non male. 
 

Agia Anna
 

 
calette nascoste
 
L'intenzione, avendo noleggiato la macchina dal giorno dopo, è di dedicare tutta la prima giornata alla spiaggia della Plaka e quindi decidiamo di fermarci al Petrino Beach a 100 metri dalla nostra struttura, che ci convince subito: scenografica con i suoi "alberi e cappelli", la spiaggia e i colori dell'acqua sono invitanti, il prezzo di soli 5€ pure, confusione non ce n'è 

siamo a teatro


appeso all'ombrellone c'è anche il prezzario di panini, insalate, dakos per il servizio beach altrimenti ci si può rifugiare sotto il pergolato per usufruire del loro ristorante di cui avevo letto buone recensioni. Ciò che vediamo arrivare negli ombrelloni vicini ci convince ad ordinare, ottima scelta  
 
invitante vero?
 
Passeggiando poi sulla lunga spiaggia che si estende ininterrottamente per molti km sarà facile rendersi conto che più ci si avvicina alla zona del Maragas più la confusione aumenta ed apprezzeremo ancor più il nostro tratto di spiaggia, un angolo di pace anche se più esposto alle folate di vento. Una particolarità degli stabilimenti del Maragas: la presenza di nudisti sotto gli ombrelloni, invece di conquistarsi i posti più solitari, meno accessibili, qui affittano l'ombrellone..

Per cena volevo provare la succursale del Meze 2 non lontana dai nostri studios, raggiungibile anche senza macchina...ero curioso: nei vari forum viene spesso citato, il suo calamaro ripieno così decantato invece si rivela deludente, forse era anche facilmente preventivabile: surgelato, la farcitura con feta e pezzettoni di pomodoro non esaltava il piatto, e così complice il fatto che la febbre in arrivo stava dando le prime avvisaglie boccio senza esitazioni il meze 2 (se non avessi avuto alte aspettative sarei meno severo). Nelle serate seguenti passeggiando sul lungomare di Naxos city notavo come fosse sempre il ristorante più affollato, con gente in coda in attesa di potersi sedere..sarà anche stata un'ordinazione sbagliata, ma continuo a chiedermi se nessuno abbia mai assaggiato i totani con a'muddica, quello sì un piatto superlativo della "nostra" Sicilia.
La mattina del secondo giorno mi vengono a consegnare la macchina e via subito a prendere il termometro nella farmacia ad Agia Anna (la sera prima l'avevamo preso in prestito da una simpatica coppia di Francoforte che solo pochi giorni prima avevano avuto lo stesso nostro problemino con la figlia). In pratica quella mattina farò conoscenza del "traffico" di Naxos city (e rimpiangerò la tranquillità di Parikia) e con  il succedersi di ristoranti sul lungomare che mi sembrano tutti uguali e non mi tenteranno mai..insomma l'impatto iniziale non è di quelli indimenticabili. Molta confusione, è più una "cittadina" che non un tranquillo paesino, con i suoi palazzi e i tratti tipici anche delle zone periferiche di una qualsiasi cittadina (sempre facendo le dovute proporzioni). Faccio qualche foto alla Portara, al quartiere di Grotta, salgo al Kastello 
 




affaccio dal castello
 
Il pomeriggio approfitto di "una libera uscita" di un paio d'ore: Mikri Vigla è a soli 5 km. Il lato A quello più esposto al vento è la patria dei kite surf che impazzano e che disegnano in cielo con le loro vele una tavolozza di colori che non possono non essere fotografati

 
 
 
 
Basta poi proseguire, aggirando il promontorio, per arrivare ad un lungo tratto sabbioso e ad un mare meraviglioso che può essere goduto in tutta la sua magnificenza anche salendo sulla formazione rocciosa dominante
Mikri Vigla


avete di meglio da fare piuttosto che tuffarvi?
Conviene posizionarsi nei pressi della taverna perchè è l'unico punto dove l'accesso in acqua non è ostruito da una lunga barriera di scogli piatti che praticamente corre ininterrotta fino a Kastraki. La particolarità di questa spiaggia lunghissima è che troverete veramente pochissime persone man mano che ci si allontana dal promontorio, ideale per passeggiare accompagnati solo dal vento 
infinite passeggiate verso Kastraki

Non può non scattare il colpo di fulmine naturale e prendo la più facile delle decisioni: a Mikri Vigla bisognerà dedicarci un'intera giornata una volta superata la febbre che sta andando via veloce come era venuta e già nel tardo pomeriggio vedremo il tramonto sulla spiaggia di Agios Prokopios prima di fermarci a prendere una buona cialda con gelato alla Waffle House di Plaka...prezzi decisamente alti, anche rispetto agli standard italiani. 
Terzo giorno a Naxos: portare subito Lucrezia al mare forse è presto...pigliamo la macchina e decidiamo di girare un pò per i paesini dell'interno. Filoti ci delude, chiedo dov'è il centro del paese visto che non è un paese piccolino ma mi rispondono che è lì sulla strada dove sono le 3,4 taverne. Via verso Apeiranthos, omaggiata dall'appellativo di paese più carino di Naxos, fondata leggo dagli sfakioti partiti dall'isola di Creta. Sicuramente ci sono molti turisti in torpedone, pavimentazione lastricata, caratteristico il giusto..ma nulla di così affascinante
Apeiranthos


Sosta per uno yoghurt e un dolce lì nei pressi della chiesa principale Panagia Aperathissa dove comodamente seduti scorre la quotidianità faticosa della terra e del sudore nel raccogliere patate, alimento simbolo di Naxos..contrasto interessante con noi "turisti in vacanza". Mi interrogo se arrivare a Koronos oppure scendere verso il mare del versante orientale...Ok, vada per il mare e scendendo lungo i 10 km di tornanti che sembrano non finire mai si arriva al livello del mare...qualcuno la definiva una strada pericolosa, senza parapetti o guardrail che proteggessero dallo strapiombo.....descrizione non veritiera, tanti tornanti ma è una normalissima strada che deve superare i 600 metri di dislivello.
 
scendendo verso la costa orientale

rotta dello smeriglio a Moutsouna
Arrivati a Moutsouna seguendo la rotta dello smeriglio e saltate le due taverne che potrebbero invogliare ad una sosta si va verso la spiaggia di Psili Ammos con Amorgos sullo sfondo

Psili Ammos
...in piccolissimo mi vengono in mente le dune di Sabaudia ma a questo punto voglio arrivare fino a Panermos. Ricordo che veniva definito come una spiaggia caraibica...invece le palme sono fuori contesto, un artificio non richiesto, la spiaggia da un'idea di trascuratezza...la luce del sole non sarà quella giusta ma più che i colori caraibici è l'acqua con i riflessi più verdi che si possono incontrare sull'isola..a mezzodì da il meglio di se, ma a quest'ora del pomeriggio la luce ovviamente non può più esaltarla.
Panermos
Ah altra cosa: per la prima volta mi imbatto in un parcheggio su una piazzola privata a offerta libera, volendo si poteva evitare di scendere e proseguendo si poteva parcheggiare lungo la strada dove parte una scalinata in cemento che permette di raggiungere la spiaggia (ma questo l'ho notato una volta sceso).
Più che le due spiagge principale il ricordo migliore di questo versante orientale ce lo lasciano le calette che si aprono all'improvviso lungo la strada...si incontrano poche macchine e qualche simpatico quadrupede ed è divertente vedere quale mano ubriaca abbia disegnato la segnaletica di mezzavia..purtroppo non ho scattato foto ma chi ha percorso la strada sa di cosa si sta parlando :)
 
"posso esservi utile?"
 
Sulla via di ritorno sosta a Chalki con le sue distillerie di Kitron e il ristorantino che sulla piazzetta del paese fa rosolare un maialino...

mentre vista l'ora ormai tarda avevo rinunciato a salire verso il monastero/fortezza di Fotodotis (più o meno a metà strada fra Filoti e Apeiranthos e chiaramente segnalato) che isolato sella sua altura domina scenograficamente, mentre altre chiese si stagliano lungo il percorso.   Questo rimane il "rimpianto maggiore": non aver visitato quello che dovrebbe essere il più antico monastero di Naxos. Probabilmente, vista l'ora, l'avrei trovato chiuso e non avrei potuto vedere la magnifica iconostasi scolpita ma la vista su Donoussa e l'isolotto di Macheres avrebbe comunque meritato. A sera finalmente incominciamo a prendere confidenza con la chora di Naxos, tanto decantata...ma la prendiamo largo, si va a cena da Maro's..molto economico(34€ per un pranzo abbondantissimo per tutta la famiglia), da consigliare, basta non prendere le costolette di agnello, le peggiori mangiate in questi giorni, eppure la famiglia dovrebbe avere una propria macelleria.  
Quarto giorno....la bussola è orientata verso sud..direzione Alyko..il meltemi non da tregua, la spiaggia sotto la scogliera non si scorge se non il bel mare increspato e non si scorge neanche dall'ecomostro il sentiero che vi dovrebbe condurre..probabilmente bisognerebbe tornare indietro ma Alyko ha altre due calette che dovrebbero essere maggiormente riparate (e visto il vento è decisamente consigliato). La prima è la caletta che si vede sotto la punta dell'ecomostro
dopodichè girando un pò in quello che sarebbe dovuto diventare un hotel/residence a svariate stelle si vede la soffice distesa di sabbia della "terza" spiaggia ....riprendo la macchina e la conquisto...eccola...Magnifica, dal vivo rende anche di più.
la magnifica terza spiaggia di Alyko

Sarebbe ora di pranzo, fame non ce n'è molta ma che fai ci tiriamo indietro? Ci sarebbe la taverna di Faros, ma ricordo di essermi segnato anche quella di Psili Ammos a Pyrgaki...non dovrebbe essere lontana ed infatti appena uscito dal promontorio vedo una piccola indicazione della taverna a 2 km....si costeggia il mare...la sabbia a volte invade la strada, in alcuni punti chi è in motorino deve scendere per non rischiare di trovarsi per terra...la troviamo....tovaglie a quadrettoni bianchi e rossi..gente ce n'è...La particolarità è che davanti la taverna(la migliore insalata greca di queste giornate, con un formaggio cremoso fresco di Naxos che sostituisce la solita feta di cui sono già stanco) si apre un'ampia spiaggia, molto profonda e con un rettangolino al centro di ombrelloni...particolare..Appena la raggiungiamo scatta la folgorazione...spiaggia ieratica, sabbia soffice, la più bella sabbia di questo tour cicladico..le dune...l'albero che la sorveglia...spiaggia che subisce ogni sera l'oltraggio di un mare forte e impetuoso...si sta in pace e quel rettangolino in mezzo come fosse il cuore della spiaggia...eppure si vedono le macchine che passano dietro...Non si possono spiegare le sensazioni avvertite, bisognerebbe viverle ed è talmente personale che non è detto che quello che questa spiaggia ha regalato a noi possa essere poi condiviso da tutti...noi non ce saremmo mai voluti andare...confrontandomi qualche mesi dopo con la nostra Ornella è venuto fuori che anche per lei vivere quella spiaggia nel pomeriggio è un qualcosa di sorprendente, uno dei must di Naxos...insomma se le corde sono giuste questa spiaggia di Pyrgaki sa come farle suonare.
 
Pyrgaki beach



La giornata sembra prestarsi a toni poetici e così par giusto presentarsi in abito di gala (ehm...sempre in bermuda e camicia di lino) per lo spettacolo teatrale principale di Naxos, il tramonto alla Portara. Potrebbe apparire ardita la similitudine, però quando arrivi a piedi dalla zona di Grotta e vedi stagliarsi il promontorio dove troneggia la Portara sul far del tramonto e gente seduta assiepata come su una scalea di un anfiteatro greco (ca van sans dire) per godersi lo spettacolo del saluto al sole che va (potrebbe ricordarvi una tecnica di meditazione orientale, garantisco che non mi è propria, sono piuttosto un materialista scientifico in virtù di un razionalismo progressivo :-) ), sembra di essere alla prima della Scala. E' un classico, magari uno stereotipo abusato, ma rimane uno dei più bei tramonti delle Cicladi. Da non perdere.
Il tramonto alla Portara

Il tramonto alla Portara
 
Ultimo giorno a Naxos: sembrerà strano ma la spiaggia di Agios Prokopios l'ho finora snobbata...solo una visita nel tardo pomeriggio...bisognerà metterci una pezza, almeno veloce....alle 9 la spiaggia è vuota, giusto qualche presenza dopo i laghetti...i colori del mare son quelli che l'isola ci ha già saputo regalare, non faccio fatica ad immaginarne la vividezza con la giusta luce man mano che la giornata procederà...

Agios Prokopios

Il tratto fra Agios Prokopios e Agia Anna regala scorci suggestivi, soprattutto al mattino.
 
dalla spiaggia di Agia Anna


... ma ho un debito verso Mikri Vigla. So già cosa mi troverò davanti, il suo effetto piscina non può non rimanere impresso e così mi è facile intuire quale sarà la reazione di chi la vedrà per la prima volta,...alla fine nella nostra hit list si contenderà con Marchelo di Paros la palma di miglior mare di questo giro nelle Cicladi Maggiori.

Nota aggiuntiva: la presenza della taverna che oltre a permettere un ristoro dal solleone (prepararsi però ad una certa attesa se si arriva dopo le 13) si farà anche apprezzare per averci proposto il miglior cappuccino freddo di queste due settimane. E' piacevole ristorarsi (spesa sui 20€) e nell'attesa che il solleone si plachi facciamo conoscenza con una famiglia di Capalbio (debbo aggiungere che il trait d'union sono state le nostre rispettive figlie?) con la quale passeremo tutto il pomeriggio...pomeriggio talmente avanzato che mi salterà anche la cena che avrei voluto passare in uno dei ristorantini della chora sotto il castello che mi aveva incuriosito..debbo dire che tutta questa zona sotto il castello mi ha conquistato, con i suoi locali, i suoi ristoranti con un tocco di raffinatezza e di maggior cura nei piatti che dopo le tante taverne provate reclamavano la mia attenzione, una buona disintossicazione...ed i prezzi poi non erano molto più alti...l'ambiente della chora poi contribuisce ad aumentarne il fascino. Un fascino che magari non ho ritrovato lì dove si incontra un discreto filotto di ristorantini molto noti ai turisti, il Vassilis, Lucullus, To Elleniko per dirne qualcuno fra i più noti. Insomma questo panegirico solo per dire che mi è rimasto il rammarico di non aver potuto provare il Typografio! Sarebbe da ritornare sull'isola solo per togliermi la soddisfazione di provare i piatti che avevo visto passare, bella presentazione, impiattati bene, una cucina "creativa e rivisitata". Insomma in questa zona della chora, old market kastello, si può trovare una proposta gastronomica più raffinata, c'è anche l'Osteria gestito da una famiglia italiana e la mano in cucina da quel che ho visto passare si notava. Una doverosa menzione per la pasticceria Aktaion sul lungomare di Naxos...due piacevoli soste serali comodamente seduti. Gentilezza e qualità....  
Si arriva così al 25 Luglio, il solito BS ci porterà a Santorini. Prima c'è l'appuntamento al porto per la restituzione della VW UP, per un ultimo giro nell'old market, e poi via verso l'isola magica.
..simpatica bici della taverna Apostolis


L'anfiteatro naturale di Santorini merita un arrivo in pieno giorno, servirà anche per non far sentire la mancanza di uno dei tour soliti presso Nea Kameni (poco si presta a bimbi piccoli, vuoi per le alte temperature, vuoi per le molte ore di esposizione al sole, vuoi perchè nuotare nelle acque ferrose non sarebbe il massimo per i bimbi). Dopo una placida navigazione Oia appare quasi inaspettata, in dissolvenza fra la luce del sole e i vapori acquei...e via via che si procede verso l'attracco si presenta la celebre successione Oia, Imerovigli, Firostefani, Fira e seppure è un deja vu (anche se è la tua prima visita a Santorini) fa sempre un certo effetto.


Appena si scende dal traghetto non si può  non notare la serpentina di curve che dal porto risale e la pletora di pulmini, bus, navette che ti fan subito capire che sei arrivato in una delle mete classiche del turismo internazionale. In mezzo a questo bailamme riusciamo ad individuare il proprietario consorte del Villa Koronios. Ha alcune peculiarità l'alloggio, è a 500 metri dalla stazione degli autobus di Fira e fuori dal circuito caotico del traffico, ha la piscina (per la gioia di mia figlia che ne aveva fatto espressa richiesta e mi è sembrato giusto soddisfarla proprio a Santorini visto che il mare probabilmente non mi avrebbe offerto gli stessi scenari delle altre isole)..inoltre il prezzo concordato con colazione inclusa è decisamente buono e prevede anche il transfer grauito dal porto e per l'aeroporto..le recensioni poi sono ampiamente positive. Dunque che si fa come prima cosa a Santorini? Ma ci si butta in piscina, ovvio no? :-)  Fa troppo caldo per buttarsi subito sulla caldera, seguono così 2 ore di assoluto relax, piscina solo nostra   

Verso le 18 scocca l'ora per una delle più belle passeggiate che si possano fare..il tramonto si sta avvicinando, bisogna approfittarne, è tempo di tuffarsi in quelle cartoline che tutti conoscono. Ci si incammina verso la cattedrale ortodossa di Fira, lì si dovrebbe avere il più bel proscenio di Fira (ah si..nei dintorni ci sono alcuni ristorantini che mi ero segnato..così viene bene anche dare un'occhiata per la scelta serale...ehhhh). Arriviamo sulla piazza...e va beh...non c'è nulla da fare..magari arrivi preparato, ti dici, va beh, so già cosa potrò aspettarmi, non mi farò cogliere di sorpresa..ed invece non puoi che estasiarti, ti soffermi dovunque a scattare foto, un'angolazione, un dettaglio, ogni secondo vorresti fermarti mentre risali il bordo della caldera...


ingenuamente pensavo di poter arrivare fin quasi a Imerovigli ed invece come fare a non fermarsi in continuazione così da catturare quei momenti? (comunque raggiungo il mio obiettivo, minimo ma imprescindibile, l'hotel cafè galini e l'Homeric Poems a Firostefani...una quinta straordinaria per scattare foto, cosa dire oltre?
l'Homeric Poems a Firostefani



un posto in prima fila


dal cafe Galini



Tornando indietro continueremo a goderci questo spettacolo che rende superflua ogni parola..ci aspetta la cena (chi l'avrebbe mai detto...)..ero già andato in perlustrazione da Naoussa, da Nikolas, Fanari, To Ouzeri ed è su quest'ultimo che converge la scelta, nel complesso di Fabrika, proprio di fianco alla cattedrale...forse perchè era abbastanza lontano dal concetto di taverna a cui mi ero abituato in questi giorni, le  recensioni sono positive...e confermo di aver ben scelto: piatti ben presentati, allegria dei camerieri, varie terrazzine, un senso di libertà e poi anche un angolo giochi dove Lucrezia si è trovata così bene da costringerci a tornare anche la sera dopo..decisione che abbiamo condiviso ed avallato di buon grado volendo provare altri piatti dopo l'eccellente impressione che ci aveva fatto lo stufato. Prezzo competitivo, direi eccellente, considerando dove siamo e per la qualità della proposta: 35 euro. Menzione speciale per l'olio evo usato.
 
La mattina del 26 si apre con una passeggiata mattutina verso Imerovigli, mi fa compagnia quella nebbia costante, quel vapore acqueo che si riversa sulle coltivazioni delle famose viti di Santorini che garantisce un apporto costante di acqua...fenomeno questo a cui si può assistere anche nel tardo pomeriggio e il contrasto che si crea con le brune rocce fa un effetto come dire...sulfureo.



Doccia veloce e poi via verso Oia sfruttando l'efficiente servizio pubblico di bus, aria condizionata...bene...il meltemi che fin lì ci aveva fatto compagnia scompare così da costringerci a girare per Oia senza il suo supporto che sarebbe stato tanto gradevole quanto gradito...risultato: rischio di insolazione incombente e giustamente mia figlia decide che non è il  caso di proseguire a piedi ma è meglio sfruttare le mie spalle..insomma, credo di aver trascorso 2 ore di delirio assolato mentre giravo per il tanto caratteristico paesino alla ricerca delle foto perdute(in realtà conosciutissime), 








così mentre risalivo dal castello veneziano un unico assillo mi premeva, trovare Roka per la sosta a pranzo e poter finalmente rifiatare..non vi sono indicazioni..ma avevo letto che doveva essere vicino alla torre dell'orologio così mi sono infilato dentro un vicolo e camminando un pò l'ho trovato...prezzi un pò più alti rispetto a Fira, con primi piatti che sembravano degni di un'ordinazione (anche se non l'abbiamo fatto)..ben presto abbiamo scoperto il perchè: il cuoco si chiama Roberto, è italiano e iniziamo a scambiarci quattro chiacchiere.
dehors del Roka
Ci sarebbe da girare anche il versante orientale di Oia dopo la chiesa di Panagia Platsani ma la volontà di continuare a beccarci il sole non è così forte...mi chiedo se valga la pena assistere al tramonto dal castello veneziano magari presidiandolo ore prima per accaparrarsi le postazioni migliori...uhm..no, non è il caso....è invece il caso di fermarci in una gelateria che avevamo incrociato lasciando la piazza della stazione per raggiungere il centro del paese...beh, ottimo gelato davvero, degno di nota e menzione, è inevitabile finirci davanti una volta lasciata la stazione degli autobus di Oia per raggiungere il bordo caldera: Lolita's Gelato..
La scelta di rinunciare al tramonto da Oia è determinata anche dal voler raggiungere Imerovigli ed avere così altre belle cartoline visuali...la rocca di Skaros, Anastasi Church eppoi la splendida quinta che si apre da una piccola chiesina(Agios Georgios) affacciata letteralmente su Nea Kameni, la rocca di Skaros (e da qui ben si vede il sentiero a scalini che vi conduce) e su tutta la caldera...sì mi congratulo per la scelta di non rimanere a Oia e bimba in spalla via verso Fira (non ci si stancherebbe mai di passeggiare in mezzo a questa scenografia..eppoi ora si va in discesa..).
rocca di Skaros




Terzo giorno a Santorini...devo noleggiare una macchina per girare un pò il resto dell'isola e visti i prezzi dei vari rent a car accetto la buona offerta della proprietaria del nostro hotel che ci propone un suo noleggiatore di fiducia..40€..buono no per un sol giorno?! Mi preparo alla colazione e mi accorgo di una chiamata persa sullo smartphone...uhm..una mezza idea ce l'ho...terminerò la colazione eppoi..invece Ornella mi anticipa, avevamo l'impegno di un pranzo insieme...mi chiede se ho una preferenza: ma certo! Il Metaxi Mas a Exo Gonia..l'avevo riservato come luogo d'elezione per l'incontro. Ok, accordo fatto, appuntamento per le 13,30, nel frattempo iniziamo a gustarci il set cinematografico di Santo Wine..ok, deciso, nulla di meglio per dire arrivederci a Santorini gustandoci il tramonto..
lo scenario da Santo Wine

Cosa vedere in questa mattinata? Ah si, la Red Beach..si punta verso Akrotiri...foto immancabili ma non scendiamo verso la spiaggia (piccolo errore con il senno di poi) perchè volevo vedere la spiaggia che ritenevo la migliore dell'isola, Vlychada (invero le spiagge non sono il punto forte di questa magica isola, parere personale ovvio)..prevale un senso di precarietà e di abbandono, poco frequentata, piccole pietre pomici che galleggiano, archeologia industriale di una vecchia fabbrica di pomodori. Bagno veloce, giusto per non lasciare la terra greca senza un ultimo bagno e via di corsa verso Exo Gonia.
 
Red Beach

Vlychada
Il Metaxi Mas conferma tutto ciò che si dice in rete e non, i piatti che passano invogliavano ad un ritorno, un tripudio di odori.. Il mio apaki era da leccarsi i baffi (nonostante il gran caldo) così come le portate principali..ore passate in allegria e in piacevole compagnia, si starebbe ore ad ascoltare Ornella, renderebbe piacevole la scoperta di ogni piccola isola, mentre mia figlia si divertiva a scattare foto. di nascosto..
Un consiglio per il Metaxi Mas: cercate di andarci la sera, meglio prenotare visto la popolarità oramai consolidata, a pranzo si è troppo esposti al sole mentre di sera dalla terrazza si vedono brillare all’orizzonte le luci della Chora di Anafi, Ornella dixit...eh sì, perchè  ha anche pensato bene di informarmi di aver bissato la sera dopo ordinando quell'agnello allo yogurt che non avevamo potuto assaggiare - infierendo me ne ha esaltato la dolcezza e la generosità delle porzioni  
Per il pomeriggio: Perissa o Perivolos? Meglio Kamari che è praticamente sotto il ristorante..in fin dei conti non mi è dispiaciuta con la sagoma del monte Vuono che si staglia, è frequentatissima, molti giovani, il lungomare è una successione ininterrotta di locali, quindi a chi non piace il genere meglio che ne stia lontano. Restiamo comunque poco e via verso Pyrgos. Subito ci addentriamo verso il castello, quasi sfiorando le azzurre cupole che dominano il profilo del paese e i suoi campanili, saliamo su una terrazza dove lo sguardo può spiazzare verso Fira, Imerovigli, Skaros, la punta di Oia e ben si vedono i famosi vigneti di Santorini e la pista dell'aeroporto che è praticamente sotto i nostri occhi. Una piccola cittadina da gustare piano, salendo sempre più in alto e che potrete godervi nel silenzio.


 
Ed ora via a goderci lo spettacolo al Santo Wine, la degustazione dei sei calici di vino (si incomincia dall'Assyrtiko per terminare con il Vinsanto) coinvolge e ci accompagna degnamente nel nostro saluto all'isola.



 
Easyjet puntualissima sia all'andata che al ritorno.