venerdì 2 giugno 2023

LA MIA ESTATE A CORFU'

di Simone Maletta

Appunti di una settimana nell’isola di smeraldo


Baia di Dassia al mattino


Introduzione

Ho stretto amicizia con la Grecia per la prima volta nell’estate del 1993. La mia maestra di

italiano delle scuole elementari era esasperata: la mia produzione scolastica somigliava a

stralci letterali del XVIII secolo perché in quel periodo avevo scoperto Emilio Salgari con la

saga dei pirati della Malesia e mi ero appassionato alle avventure di Sandokan.

Ormai quasi prossima alle lacrime, implorò mia madre di acquistare come lettura estiva extra

a quelle assegnata “La mia famiglia ed altri animali” di Gerald Durrell, con l’ambizione di

ricondurre la mia scrittura alla contemporaneità

Che dire: fu amore a prima vista!

Il libro racconta i tre anni di vita dell’autore bambino sull’isola greca di Corfù, di come

trascorresse le sue giornate ad osservare insetti, tartarughe e uccelli tra i filari d’ulivo mentre

la sua famiglia sperimentava buffe avventure. Nelle sue “indagini” era accompagnato dal

dottor Theodore Stefanides, una sorta di Leonardo da Vinci moderno, le conoscenze del

quale spaziavano dal campo scientifico, a quello letterario, musicale etc. Esiste una

definizione: homo unversalis.

Vivevo nella provincia romana dominata da asfalto e anonimi palazzi in cemento armato:

che sogno era quello di passeggiare sentendo l’erba sotto la pianta dei piedi e risvegliarsi

sotto un ulivo secolare.

Nell’estate del 2020 a causa dello strong lockdown al quale la pandemia ci costringeva era

impossibile viaggiare e cercavo una qualche forma di “fuga” da quella costrizione mi lascia

per questo coinvolgere dall’intera trilogia (My family and other animals - Birds, Beasts, and

Relatives - The garden of Gods) che ad eccezzione del primo libro è stata per molto inedita

in Italia.. Quei libri mi riportarono indietro nel tempo con Gerry, Larry, Theo e Spiro nella

Corfù degli anni 1930. Fu come bere un bicchiere d’acqua fresca dopo una camminata sotto

il sole cocente di mezzogiorno.

Nel 2021, con minori restrizioni, io e la mia famiglia scegliemmo proprio di trascorrere le

nostre vacanze estive sul’isola di smeraldo, in parte sulle orme dei Durrell.

A seguire, troverete il racconto di quella settimana.


Pianificazione

Da informatico viene spontaneo paragonare la pianificazione di un viaggio all’analisi

funzionale di un sofware, che per chi fa questo lavoro ritiene in genere la parte più divertente.


Corfù è una delle più grandi delle isole greche del mar Ionio, situata interamente di fronte

alla costa albanese. Crea un proprio arcipelago assieme alle isole di Paxos, Antipaxos,

Othoni (Fanò) ed altre meno importanti. Tutte queste sono raggiungibili via nave proprio da

Corfù.

Dall’Italia si può arrivare a Corfù in due modi:

● in traghetto da Brindisi o da Bari in circa 8 ore di viaggio;

● in aero, impiegando tra 1 e 2 ore a seconda del punto di partenza. Da Roma ad

esempio ci vuole 1h e 10 minuti.

Trascuro la follia di guidare fino a Igoumenitsa o Saranda … ma se vi va … siete liberi.

Il viaggio in traghetto resta sempre il più suggestivo, così lo descriveva Lawrence Durrell nel

1935:

But once you strike out from the flat and desolate Calabrian mainland towards the sea, you

are aware of a change in the heart of things: aware of the horizon beginning to stain at the

rim of the world: aware of islands coming out of the darkness to meet you. — L. Durrell,

Prospero’s Cell.

(una volta salpati verso il mare aperto dal piatto e vuoto continente della Calabria*, si

nota un cambiamento al cuore delle cose: si prende cosapevolezza che l’orizzonte si sta

tingendo sull’orlo del mondo: si prende consapevolezza della presenza di isole che

emergono dal buio per venirti incontro.)

Da Roma il viaggio in traghetto è certamente il più arduo: in auto circa 600 km fino a Brindisi

e 6/8 ore di traghetto. A parità di prezzo, paragonato allo stress del viaggio con due

bambine, abbiamo scelto di andare in aereo.

Ci sono varie soluzioni per l’alloggio: se vi affacciate in un’agenzia di viaggio vi proporranno

Ypsos. Quella è la cittadina dove gran parte dei teenager italiani alloggia: discoteche, disco

pub e folla urlante è all’ordine del giorno. Nel 2011 sembrava di vivere in un un film anni ‘80

dei Vanzina. Non essendo propriamente dei discotecari abbiamo scelto di alloggiare a

Dassia.

Lungomare di Dassia

Dassia è un agglomerato family-friendly fornito di tutte le comodità anche di farmacie e

supermarket, importanti se si viaggia con bambini piccoli. ll lungomare è costeggiato di

accoglienti ταβέρνες con alle spalle degli studios molto tranquilli e ben curati.Si trova più o

meno 10 km da Κέρκυρα (Corfù Town).

Abbiamo scartato altre soluzioni come Kavos o a Kanoni a causa della lontananza dalle

spiagge del nord che ci piaccio tanto, così come Roda e Sidari perché troppo lontani da

Kerkìra.


Sia io che mia moglie ci siamo quindi impegnati nella ricerca di uno studios che facesse al

caso nostro e abbiamo scelto questo qui sotto:

I nostri Studios

La proprietaria della struttura ci ha aiutato anche nell’affitto di un’automobile: con due

bambine non era il caso di noleggiare uno scooter! Inoltre ci piace di muoverci in libertà

senza dover attendere i mezzi pubblici.

Abbiamo volato di mercoledì perché il volo infrasettimanale è più economico.

Note tecnologiche: in Grecia lo standard per i telefoni cellulari è lo stesso standard europeo,

il GSM. Concordemente con le regole EU l’international roaming è gratuito e si può utilizzare

il proprio piano tariffario nei limiti previsti. Per una settimana ho navigato e telefonato senza

extra facendo roaming su Wind GR, con l’unica limitazione dei 5GB per il consumo dei dati.

Dal punto di vista elettrico lo standard è quello dei 230V alla frequenza di 50Hz, perciò se

partite con device che espongono una shuko o una spina senza il polo di massa (come i

comuni asciugacapelli ad esempio) non avete bisogno di adattatori.

Qui di seguito vi racconto i luoghi che abbiamo visitato.


Barbati - Μπαρμπάτι

Spiaggia di Barbati con la costa albenese sullo sfondo

Barbati è un piccolo centro turistico a circa 10 km da Dassia, per raggiungerlo è sufficiente

seguire la strada per Kassiopi. Passato Ypsos dopo qualche tornante si arriva all’area di

Barbati.

Chiesa greco-ortodossa a Barbati

Potete imboccare una qualsiasi delle strade alla vostra destra: vi condurrà sicuramente alla

spiaggia. Mi raccomando, non correte! La spiaggia è certamente una delle più fornite: una

delle taverne può noleggiarvi comodamente due lettini e un ombrellone per 7€ al giorno.

Il monte Pantokrator, la cima più alta di Corfù, domina lato terra la spiaggia.

Spiaggia di Barbati-Alle spalle del Monte Pantokrator


Quella di Barbati è una spiaggia di ciottoli perciò non dimenticate le scarpette da scoglio.

L’acqua è cristallina ma nonostante ciò è difficile vedere dei pesci o qualsiasi altra forma di

vita marina spingersi fino alla spiaggia.

Gli olivi e gli alberi di tamerice si spingono fin quasi a riva e vi circondano: potete anche

scegliere di non affittare l’ombrellone e rilassarvi riparati dalla loro ombra.


Barbati è anche il set dell’ultimo capitolo di Birds, Beasts, and relatives, battezzato The

Angry Barrell (Le botti arrabbiate). Gerry la descrisse così:

[…] we reached our destination, a half-mile-long beach that lay under the flanks of

Pantokrator. Here the olive grove came almost the sea, separated from it only by a white

stripe of shingle. — G. Durrell, Birds, Beasts, and Relatives.

([...] raggiungemmo la nostra destinazione, una spiaggia lunga mezzo miglio che giace lungo

il fianco del Pantokrator. Qui i filari di ulive arrivano quasi al mare, separati solo da una

bianca striscia di ciottoli)

All’epoca non fui in grado di localizzare la villa di Mr. Stavrodakis, dove si svolge la gran

parte del capitolo, ma interrogando degli appassionati sui social ho scoperto che è il rudere

color pesca che domina il tornante dal quale inizia la discesa che porta ad Ypsos.

Nota Geek: Il 4G funziona benissimo in questa spiaggia e ho potuto navigare in tutta

tranquillità con una buona banda. Tutte le taverne vi mettono a disposizione il wifi ma mentre

ai tavoli il segnale è sufficiente, si fa via via più scarso proporzionalmente alla distanza. A

riva praticamente nullo..


Kalami — Καλάμι

Vista panoramica Baia di Kalami

Kalami è il luogo dove Lawrence Durrell e sua moglie Nancy scelsero come residenza

corfiota. La casa dove abitavano è nota semplicemente col nome di The White House.

A white house set like a dice on a rock already venerable with the scars of wind and water —

L. Durrell Prospero’s Cell

(una casa bianca posizionata come un dado su una roccia già venerata dalle cicatrici

prodotte dal vento e dell’acqua marina)

Oggi la casa è diventata un albergo con una taverna annessa: se volete potete prenotare

direttamente online dal loro sito web. The White House è anche un brand: souvenirs,

cartoline, libri sono tutti bollati con il loro logo.

La trasformazione del luogo a meta turistica non ha comunque cancellato l’incanto che

suggestionò Nancy ormai molti anni fa: fu proprio lei infatti. con l’aiuto di Theo, a scoprire

questo piccolo angolo di paradiso.

White House

Per arrivare a Kalami guidate lungo la strada per Kontokali che si arrampinca sulle spalle del

Pantokrator. Ad un certo punto troverete una deviazione con indicazione Kouolura e Kalami;

seguitela e dopo 16Km di tornanti sarete arrivati.


Guidate con prudenza: nessun guard rail vi impedirà di ruzzolare gù dal ripido crinale in caso

di sbandata. Restate in sicurezza e godetevi il panorama mozzafiato mentre scendete!

Molo di Kouloura

Kalami è un piccolo centro pieno di studios for rent, una coppia di supermercati e ristorantini

sulla spiaggia. Le case sono immerse nei filari di olivo, tra gli alberi dei cipressi, simbolo che

si trova nel logo The White House. e da alberi di Giuda in fiore.

La spiaggia è di ciottoli, al solito, non dimenticate le scarpe da scoglio. La baia è stretta e

l’acqua trasparente e fredda. Troverete due moli dai quali ai ragazzi piace tuffarsi: se siete in

vena potete anche affittare un kayak.

Kalami è uno dei posti preferiti dai velisti: troverete un gran numero di barche a vela alla

fonda che si godono il sole e un bagno nelle acque cristalline della baia. Lo sguardo a destra

è chiuso proprio dalla White House e a sinistra dal clivo adorno di cipressi. Davanti a voi

vedete la costa albanese che dista solo 5 Km.

scorci dalla White House

Nota Geek; fate attenzione perché svariate volte il vostro smartphone aggancerà la rete

albanse: controllate il vostro piano telefonico prima di provare a fare una chiamate o ad

usare app di messaggistica. La rete cellulare qui non è un granchè e certamente il wifi della

taverna vi sarà di grande aiuto.


Agios Stefano — Αγίου Στεφάνου

Oltre l’incrocio per Kouloura, proseguendo la strada per Kassiopi, ce n’è un altro con

indicazioni Ag. Stefanos che vi porta direttamente ad una piccola baia. Al termine della

strada si trova un paesetto abbracciato dai filari d’olivo: Agios Stefanos (Stato Stefano)

appunto.

La strada è tutta tornanti e particolarmente ripida; inoltre finisce direttamente sulla spiaggia.

Fate attenzione nella discesa e godetevi la vista mozzafiato.

Agios Stefanos...il paese ed il molo

La baia è de facto una piscina naurale. Sarà ampia circa 1 km e l’acqua non credo superi

mai i 10 metri di profondità. E’ il luogo ideale per famiglie con bambini piccoli. Ovviamente

non dimenticate le scarpette da scoglio altrimenti non riuscirete neanche ad entrare in

acqua.

i colori del fondale della baia

Se fate attenzione sul fondo vedrete tantissimi ricci di mare che si annidano tra le rocce. Ho

notato molti turisti pescarli: credo non sia un comportamento corretto, così come in Italia

anche in Grecia i ricci di mare sono considerati una specie protetta.


Sdraiatevi comodamente sotto l’enorme tamerice che domina la baia, non c’è bisogno di

ombrellone, oppure, se siete più avventurosi, potete iniziare a piedi l’esplorazione della

riserva naturale di Erimitis. Noi abbiamo scelto di fermarci qui: faceva troppo caldo.

......sguardo al mare

Questa parte dell’isola è considerata quella meno turistica ed è molto apprezzata dalle

imbarcazioni da diporto. Ancorano all’ingresso della baia e si godono una nuotata nelle sue

acque cristalline


Palaiokastritsa — Παλαιοκαστρίτσα

Palaiokastrisa è probabilmete una delle zone più fotografate di Corfù. Attenzione: non

parliamo di una spiaggia o di una cittadina, come molti invece credono, parliamo di un intero

distretto che assomma ben sei spiagge.

Le più conosciute sono:

● Agios Petros

● Agios Spiridon

● Ampelaki

Agios Spiridion

Raggiungere Palaiokastritsa è abbastanza semplice: basta seguire le indigazione dal bivio di

Gouvia. La strada vi porterà diretamente alle spiagge di Agios Spiridion e Agios Petros.

Baia di Agios Petros

Tutte le spiaggie sono delle piccole baie sassose. Se non volete stare nella spiaggia libera e

volete affittare un ombrellone dovete fare una levataccia: alle 10 del mattino erano già finiti.

L’acqua è particolarmente fredda, da mozzare il fiato, cristallina e piena di vita marina: tanti

piccoli pesci vi si aggirano attorno alle gambe quando provate a fare una nuotata o ritornate

a riva per il freddo provocato dell’acqua ghiacciata.

Particolarmente famoso è il monastero che sovrasta l’area dalla cima della collina che

domina la baia di Agios Petros. Per arrivarci bisogna arrampicarsi per la ripida salita

carrabile accanto ad Agios Petros: pur essendo particolarmente ripida io consiglio di farla a

piedi per godersi la vista.

Visioni sulla strada per il Monasteri

Dalla cima della collina, affaciandosi verso l’Italia, si possono vedere due isolotti che

fronteggiano Agios Petros. Una leggenda narra che uno di questi non sia altri che la Scheria,

la nave usata dai Faeci per ricondurre Ulisse a Itaca e pietrificata da Nettuno al ritorno.

Un’altra isola si contende il primato di essere la Scheria: è l’isolotto di Vidos che sorge di


fronte a Kontokali nella baia di Gouvia. Anche per questo motivo. molti studiosi identificano

Corfù con l’isola dei Feaci descritta nel mito.

Lo stesso Larry è di questa opinione:

Odysseus must have met Nausicaa at Paleocastritsa; it is not possible to believe otherwise.

— L. Durrell, The Greek Islands

“Ulisse deve aver incontrato Nausicaa a Palaiokastritsa: è impossibile credere che sia

diverso – L. Durrell, The Greek Islands

La Scheria(fotografia dal Monastero)

Anche se non siete religiosi, vi consiglio comunque di visitare il monastero, almeno il

giardino ed il museo. Il giardino è un lussureggiante giardino pensile dominato dagli alberi di

Giuda e dai fiori viola. L’iconografia è quella tipica bizantina: blu, oro e rosso sono i colori

principali che troverete nelle icone.

Ingresso del Monastero

Geek note: in spiaggia il 4G non funziona molto bene: la banda è ristretta ed ho avuto

difficoltà anche ad usare What’s App. Potete però pagare il parcheggio con Apple Pay!


Corfu Town — Κέρκυρα

The architecture of the town is Venetian; the houses above the old port are built up elegantly

into slim houses with narrow alleys and colonnades running between them; red, yellow, pink,

umber[…] — L. Durrell, Prospero’s Cell

(L’architettura della città è quella tipicamente veneziana: le case che sovrastano il porto

vecchio sono degli eleganti palazzi tra i quali si snodano vicoli e colonnati; rossi, gialli, rosa,

terra di Siena [...])

Corfù Town è la città principale dell’isola: si può assaporare il suo spirito veneziano

passeggiando per i vicoli della città vecchia con gli occhi in su per ammirare i colori dei

palazzi. Seduto sotto il porticato dei Liston a bere un caffè vi potrà sembrare invece di

essere in trasporti in Francia..

Piazza Vraclioti

Uno dei monumenti più famosi della città è la Old Fortress (il vecchio forte): non serve

cercarlo, molti vicoli o viali vi condurranno direttamente qui. Sorge proprio sopra il vecchio

porto di Corfù accanto alla chiesa di San Giorgio. La particolarità di questa chiesa, che la

rende particolarmente famosa tra i turisti, è il fatto di essere costruita con le sembianze di un

antico tempio greco. Molti altri lo ricordano perché qui in quanto membro della famiglia

greca, è stato bazzato il fu Duca di Edimburgo, Filippo, marito della regina Elisabetta II.


Il Forte Vecchio

The island is really the Saint: and the Saint is the island. Nearly all the male children are

named after him. — L. Durrell, Prospero’s cell

(L’isola è il Santo: e il Santo è l’isola. Proprio per questo motivo tutti i bambini maschi

portano il suo nome)

Queste poche parole descrivono particolarmente bene la relazione tra San Spiridione e

l’isola di Corfù. Ad ogni crocicchio, anche negli angoli più remoti è possibile imbattersi in

un’edicola intitolata al Santo. Sicuramente l’usanza di chiamare Spyro i figli maschi non è

scomparsa: in una settimana ne ho incontrati più di cinque! Certo, il più giovane era sulla

cinquantina …

Il campanile della chiesa dedicata a San Spiridione è visibile da qualsiasi parte della città

vecchia: le campane suonano ogni ora ed il loro suono è avvertibile ovunque. Se vi interessa

sentirne il suono senza affrontare il viaggio, provate a fare una ricerca su youtube: troverete

sicuramente molti video interessanti al riguardo.

Proprio fuori all’ingresso della chiesa c’è un luogo dedicato alle intenzioni di preghiera: solo

dopo aver acceso una candela al Santo potete entrare in chiesa. Ah le candele le potete

acquistare in loco, oppure “portarvele da casa”.

Chiesa di San Spiridone:Torre Campanaria
Chiesa di San Spiridone:Ingresso

A tutt’oggi San Spiridione riposa in una bara d’argento, in una sala dedicata alla quale si

accede attraverso un’apertura alla destra della iconostasis (sono cattolico, se qualche

fratello greco ortodosso sta leggendo mi corregga se ho sbagliato).

La stanza è affrescata con immagini sacre e colma di ex-voto che pendono dal soffitto.

Fotografare è vietato, ma alcune immagini ufficiali si trovano tranquillamente sul web.

Chi entra nella “cappella” per pregare, una volta terminato bacia la bara, si genuflette ed

esce dalla chiesa camminando “all’indietro”.

Geek note: la rete telefonica ha funzionato benissimo nella parte alta della città: vicino la

fortezza, sotto i Liston, persino nella zona del porto nuovo. Non prendeva nulla nei vicoli

della città vecchia. Ma nessun problema, non potete perdervi, lasciate il telefono nello zaino

o usatelo al più per scattare qualche fotografia. Sedete al tavolo di un bar … e ordinate un

ouzo!

Nessuno ha mai veramente fretta a Corfù, siga siga!


Equipment & Bibliography

Sperando che questi appunti vi siano piaciuti, voglio accomiatarvi dicendo che non sono nè

un fotografo professionista nè un fotografo amatoriale, perciò tutte le immagini che vedete le

ho scattate con quello che avevo:


● Camera: Sony DSC-WX350

● Phone: Xiaomi Redmi 8

● Software: Gimp 2.8.22

Le citazioni che trovate sparse vengono da:


● Lawrence Durrell, Prospero’s Cell

● Lawrence Durrell, The Greek Islands

● Gerald Durrell, The Corfu Trilogy


Le traduzioni sono mie, spero mi perdoniate eventuali libertà o errori in buoni fede.


Conclusioni

Questo diario non vuole essere per niente una guida esaustiva dell’isola di Corfù, il suo

territorio e la sua storia. Molti altri prima di me l’hanno fatto e sicuramente in maniera

migliore. Uno di questi è stato proprio Theodor Stefanides.

Molti luoghi must-see non ho avuto il tempo di visitarli in una settimana: Porto Timoni, le

spiagge del parco di Erimitis, la Mouse Island, l’osservatore del Kaiser William II, l’Achilleion

… e chissà quanti altri che un’isola con una storia millenaria ed una natura sconvolgende è

come Corfù è in grado di offrire.

Spero vi siano piaciuti i miei appunti e se dopo averli letti, state considerando di visitare

Corfù, beh, avrò raggiunto il mio scopo.

Grazie e Yassas!

I nostri viaggiatori-autori Yassas..... Adele e Simone

Note

● * qui Durrell usa il nome latino dell’attuale Salento. E’ suggestivo l’eco dell’epitaffio di

Virgilio “Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc / Parthenope; cecini pascua,

rura, duces” (Mantova mi generò, la Calabria mi rapì, ora mi tiene Napoli; cantai i

pascoli, le campagne, i condottieri)..

venerdì 26 maggio 2023

La Grecia che ho lasciato dietro di me

di Riccardo e Monica

Ios, Sikinos, Santorini

 

Giovedì 2/9/21

Partiamo da casa con largo anticipo che è notte fonda (02:30) e a parte dei lavori di asfaltatura arriviamo al parcheggio senza intoppi; sbrigate le formalità raggiungiamo Orio in pochi minuti. Al Check-in ci sono già persone in coda e sia qui che all’imbarco controllano tutto: green pass, PLF…
Il volo parte ed arriva in orario e una volta atterrati a Santorini la consegna bagagli è veloce così riusciamo a prendere subito il bus per Thira da dove, nel caos più totale e chiedendo informazioni più volte, alle 10:50 prendiamo il bus per il porto dove aspettiamo con pazienza il traghetto per Ios. Con calma, mancano circa tre ore all’imbarco, Monica va a prendere i biglietti e qualcosa da bere e da mangiare. Dopo aver trascorso un po’ di tempo all’aperto (ma seduti all’ombra) ci trasferiamo nella sala d’aspetto dove, oltre ai bagni e ad un baretto, c’è anche più fresco.

Anche il Golden Star Express (molto bello e con pochissima gente) arriva e parte in orario e in meno di un’ora, alle 15:05, siamo ad Ios; il tempo di orizzontarci e in pochi minuti a piedi troviamo il nostro alloggio: l’Avra Pension. Facciamo conoscenza di Katherina, una signora “con un po’ di anni” ma molto in gamba, gentile e disponibile la quale ci dice che dopo il 10 la stanza costerà meno e che se vogliamo la colazione il supplemento è di 6€ a persona.

Saliamo in camera, disfiamo i bagagli, e poi usciamo in esplorazione e andiamo a vedere la vicina chiesa di Aghia Irini situata alla fine del porto dove troviamo due fotografi che stanno facendo un book fotografico ad una coppia… di sposi?!? Bè, il posto è davvero bello e merita!

Aghia Irini

 

Torniamo in stanza a darci una rinfrescata e poi usciamo per cena con l’idea di andare alla Taverna Octopus Tree ma è ancora chiusa… Allora ci dirigiamo dalla parte opposta verso la spiaggia di Ghialos e dopo aver passato in rassegna alcune taverne optiamo per l’Aphrodite Greek Cousine: scelta pessima sia per il cibo (nulla di che) sia per il conto (salatissimo!), da evitare!

Stanchi, assonnati e “bastonati” andiamo a dormire.

Venerdì 3/9/21

Stamattina proviamo la colazione di Katherina: yogurt con frutta, spremuta, caffè americano, marmellata, pane tostato, torta di carote… tutto ottimo!

Andiamo alla ricerca di uno scooter e la scelta cade su Jacob’s (che si trova a pochi passi dall’hotel); una volta espletate le formalità partiamo in direzione della Chora e dopo averla raggiunta prendiamo una stradina a destra, cementata e ripida, che porta ad un parcheggio dal quale parte un sentiero in discesa per la spiaggia di Kolitsani. Tra una cosa e l’altra sono ormai le undici passate e quindi ci sono già parecchie persone ma troviamo comunque un posticino anche per noi; la spiaggia è molto bella con sabbia giallo/dorata, l’acqua trasparente, il fondale basso e ci facciamo un bel bagno.

Kolitsani

 

Dopo mezzogiorno torniamo allo scooter e andiamo alla Chora alla ricerca di una bakery che troviamo subito e ci prendiamo delle ottime pite.

Verso le 18:00 saliamo alla Chora dalla scalinata che la collega al porto e andiamo a vedere la Panaghia Gaviotissa e le altre chiese poste sul cucuzzolo.

Panaghia Gaviotissa

 

Per cena andiamo da The Mills che diventerà, per l’ottimo rapporto qualità/prezzo e anche per la location, la nostra taverna preferita di Ios.

Due passi per la Chora e poi a nanna.

Sabato 4/9/21

Nonostante la colazione dell’Avra sia ottima è però servita, per le nostre abitudini, troppo tardi (dalle 8:30) e quindi decidiamo di farla in camera o meglio: sul nostro terrazzo. Succo di frutta, yogurt, biscotti/dolcetto e caffè americano preso all’ottima Buongiorno Bakery che si trova a due passi dalla Pensione e così faremo per quasi tutta la nostra permanenza ad Ios.

Oggi si va ad Aghia Theodoti. La strada sale, sale, sale… ma stiamo andando in montagna o al mare?! Poi scende ripidissima ed eccoci in spiaggia; parcheggiamo sotto le tamerici, non c’è nessuno e ci troviamo un posticino riparato dal vento alla fine della spiaggia sulla sinistra, il mare è un poco mosso e la spiaggia è di sassolini ma si sta benissimo!

Aghia Theodoti

 

Verso mezzogiorno andiamo a visitare la soprastante chiesetta omonima pensando che non ci sia nessuno ma invece c’è il guardiano che ce la apre per noi. Fuori ci sono numerosi tavoli e panche in cemento e pure i bagni! Ritorniamo allo scooter e partiamo in direzione della spiaggia di Milopotas che è completamente diversa: qui ci sono numerosi bar, taverne, hotel… Il ritrovo di tutti i giovani che frequentano Ios.

Ci accomodiamo ad un Gyros/Bar a mangiare un boccone e poi ci troviamo un posto, in spiaggia, sotto una tamerice; il mare è calmissimo e la spiaggia è di sabbia e il vento la porta dappertutto…

Verso le 15:00 ripartiamo in direzione della Chora e del porto da dove raggiungiamo la spiaggia di Koumbara che si rivelerà una delusione: musica ad alto volume proveniente dai bar/taverne e un uno scempio edilizio. Il mare da un lato è calmo mentre dall’altro è molto mosso e la sabbia alzata dal vento ci fa scappare via subito. Ripreso lo scooter in direzione del porto ci fermiamo alla spiaggetta di Tzamaria, che abbiamo notato all’andata, e che si raggiunge con una breve scalinata. La spiaggia è piccola, riparata dal vento, di sassi, acqua calma e limpidissima; ci facciamo un bagnetto.

A cena andiamo da Octopus Tree, c’è ancora vento ma riusciamo a trovare un tavolo riparato.

Dopo l’ottima cena andiamo a fare due passi e qualche foto notturna ad Aghia Irini.

Aghia Irini

 

Domenica 5/9/21

Altra giornata di vento; dopo la colazione fai da te in terrazzo andiamo a Manganari che essendo a sud dovrebbe essere riparata… Per il primo tratto la strada è la stessa di quella per Aghia Theodoti e quindi sale, sale, sale e il vento soffia, soffia… Passato il bivio per Theodoti la strada prosegue tortuosa e lunghissima e pare non finire mai… Quando finalmente arriviamo in vista della spiaggia troviamo un bivio e cartello che dice: Manganari sud-nord… Andiamo a sud e la strada si fa ben presto sterrata e sassosa; forse era meglio prendere la nord… Parcheggiamo lo scooter e proseguiamo a piedi: la spiaggia è calmissima, praticamente una piscina nonostante il vento si faccia sentire; decidiamo di fare uno strappo alla regola e prenderci ombrellone e lettini. Dopo un paio d’ore e un paio di bagni non riusciamo più a stare fermi e andiamo ad esplorare la spiaggia: prima andiamo a sinistra poi torniamo e andiamo a destra dove c’è un’altra spiaggia ancora più grande e in parte attrezzata, poi altre due (Santorineiko) più piccole, sempre di sabbia, senza nulla e con poche persone che si raggiungono con un sentierino che sale sugli scogli: tutte meravigliose!

Manganari

 

Dopo alcuni bagni ritorniamo alla base; il vento soffia ancora e verso le 15:00 prendiamo lo scooter per tornare alla pensione e fino a dopo il bivio per Theodoti sarà un’odissea, una continua lotta contro il vento!

Cena da The Mills.

Lunedì 6/9/21

Ancora vento e qualche nuvola; quindi torniamo a Milopotas e prendiamo un sentierino che sale tra rocce e cespugli ma ben tracciato e segnalato.

Milopotas

 

Giunti alla spiaggia di Sapounochoma vediamo dall’alto che il mare è parecchio mosso e allora, invece di prendere il sentiero che scende proseguiamo per Klima Beach che è un pochino più riparata: spiaggia di sabbia grossa e sassi in mare che non agevolano l’entrata…

Klima Beach

 

Comunque una rinfrescata è d’obbligo e poi troviamo riparo dal sole sotto una copertura probabilmente fatta da chi abita le case poste a monte della spiaggia. Dopo le 13:30 prendiamo la via del ritorno e giunti a Milopotas ci fermiamo una mezz’ora in spiaggia ma il vento porta la sabbia dappertutto e quindi torniamo all’Avra anche perché per le 18:00 abbiamo prenotato il parrucchiere per entrambi!

Dopo un taglio velocissimo ed economico torniamo al porto ed entriamo in un’Agenzia che all’esterno espone un cartello con scritto: Biglietti per tutti i traghetti (che si trova proprio di fronte all’imbarco) e chiediamo due biglietti per Sikinos per il giorno 13, il ragazzo al desk ci risponde che è troppo presto e di tornare a fine settimana e che comunque per il posto non c’è problema!

Usciamo e andiamo a provare Kaiki Greek Taverna che si trova lì vicino, nella piazzetta, dove mangeremo bene.

Martedì 7/9/21

Dopo colazione torniamo alla spiaggia di Kolitzani e questa volta non c’è nessuno e così ci prendiamo il posto migliore.

Kolitzani

 

Per pranzo ritorno con lo scooter alla bakery della Chora a prendere due pite. Alle 14:30, dopo numerosi bagni, sbaracchiamo e con lo scooter andiamo a vedere l’Odissea Theatre prima del quale c’è anche una chiesetta.

l’Odissea Theatre

 

Torniamo in pensione a fare un break e verso le 17:00 usciamo per andare a piedi alla spiaggia di Valmas (il sentiero inizia ad Aghia Irini) ma sarà una delusione; comunque bella camminata.

Cena da The Mills.

Mercoledì 8/9/21

Oggi un po’ meno vento e quindi ne approfittiamo per andare a vedere la Tomba di Omero situata nella parte più settentrionale di Ios e lungo la tortuosa strada abbiamo modo di ammirare dall’alto le spiagge di Plakoto e Kambari che si raggiungono con delle strade sterrate ma il mare è molto mosso e quindi lasciamo perdere. Giunti alla fine della strada parcheggiamo lo scooter e proseguiamo a piedi verso il sito posto in cima ad una collina dalla quale si gode un favoloso panorama ma anche la tomba, circondata da centinaia di ometti di pietra, è veramente suggestiva e visto che non c’è nessuno ce lo godiamo nel migliore dei modi.

Tomba di Omero

 

Ritorniamo allo scooter quando ormai sta cominciando ad arrivare gente ma noi abbiamo fatto.

Il programma di oggi prevede l’esplorazione della parte ovest e la prima spiaggia è Lorentzena: spiaggia deserta di sabbia/sassi e alghe, vento e mare agitato… che si fa? Ci cerchiamo un posto riparato; dopo un po’ arrivano altre persone ma si mettono dalla parte opposta… Dall’altra parte della collina ci dovrebbe essere la spiaggia di Diammoudia che magari potrebbe essere più riparata e quindi cerchiamo di capire dove accidenti è il sentiero che porta dall’altra parte e alla fine  scopriamo che la parte iniziale è ormai è scomparsa tra i rovi e il resto è una bella salita ripida e sassosa e sotto il sole cocente e quindi lasciamo perdere.
Prendiamo lo scooter e andiamo a vedere la spiaggia di Almyros e poi andiamo a rilassarci sotto una tamerice a Ghialos, la spiaggia del porto che è sempre calma e riparata dal vento.
Prima della buona cena da The Nest saliamo dalla Chora alla chiesa di Anarghyri a vedere il tramonto.

Tramonto dalla chiesa di Anarghyri

 

Giovedi 9/9/21

Oggi ci sono alcune nuvole e ritorniamo ad est (il versante migliore) e ci dirigiamo verso Psathi ma prima ci fermiamo a visitare Palaiokastro: è un castello a 17 km da Chora. Oggi, quello che è rimasto sono rovine delle mura e dei suoi edifici interni. All'interno delle mura ora c'è la piccola chiesa di Panagia Paleokastritsa. Il sito si raggiunge tramite un sentiero lastricato e a tratti gradinato e quando arriviamo in cima il cielo si apre, esce il sole ed il panorama è fantastico! Non c’è nessuno e ce lo godiamo in completa solitudine; quando torniamo allo scooter troviamo una coppia che si accinge a salire e ci chiedono com’è: non possiamo fare a meno di consigliarlo caldamente!

Palaiokastro: chiesa di Panagia Paleokastritsa


Arrivati a Psathi non c’è nessuno; spiaggia molto grande e di sabbia, ci sono anche degli ombrelloni di paglia gratuiti ma andiamo in fondo dove ci sono delle splendide “calette x due” ognuna separata dalle altre da strisce di sassi che garantiscono una certa privacy… Il mare è stupendo e i bagni numerosi.

Psathi


Per pranzo andiamo a piedi alla vicina Taverna Alonistra dove mangiamo benissimo ma, rispetto alle taverne della Chora, è un poco più costosa… Bè, meglio spendere tanto e mangiare benissimo che spendere tanto ma mangiare male!
Restiamo in spiaggia fino alle 17:00 e poi torniamo a casa ma prima ci fermiamo alla Chora ad acquistare frutta. Cena da The Mills.

Venerdì 10/9/21

Anche oggi si va ad est lungo la tortuosissima strada che porta a Manganari; lungo la strada facciamo uno stop al Monastero di Aghios Ioannis Kalamou: bello ma completamente deserto.

Monastero di Aghios Ioannis Kalamou

 

Ripartiamo alla volta di Tris Ekklisies Bay che si raggiunge con un sentiero, in discesa, che parte dalla chiesa di Aghia Triadha dove parcheggiamo. Raggiunta la prima spiaggia continuiamo lungo un sentiero a saliscendi fino a raggiungere, con una ripida discesa, la seconda (c’è una casa bianca in alto sulla sinistra) dove non c’è nessuno e lì ci fermiamo per tutto il giorno; spiaggia molto bella, tranquilla (arriveranno altre 3/4 persone in tutta la giornata) e sabbiosa, bagni, sole e relax. Giornata con poco vento ma molte nuvole e meno male così evitiamo di ustionarci.

Tris Ekklisies Bay

 

Prima di andare a cena da The Mills ritorniamo all’Agenzia per i biglietti ma non c’è il ragazzo dell’altra volta e la signora al desk ci dice che lei i biglietti del Maistros per Sikinos non li ha!

Ma se fuori c’è scritto: Biglietti per tutti i traghetti! Vabbè, usciamo e saliamo alla Chora ed entriamo nella prima Agenzia che troviamo che in pochi minuti ci fa i biglietti.

Sabato 11/9/21

Anche oggi poco vento e quindi ritorniamo a Psathi ma invece di fermarci nella baietta di due giorni prima continuiamo per l’evidente sentiero fino a raggiungere una bellissima spiaggia (la discesa finale un pochino “impegnativa” ma basta fare attenzione) di fine sabbia dorata e completamente deserta e non vedremo nessuno per tutto il giorno.

Psathi

 

Alle 14:00 quando si alzano le onde che si mangiano qualche metro di spiaggia sbaracchiamo e ritorniamo sui nostri passi e giunti alle calette dell’altro giorno facciamo uno stop ed anche qui oggi non c’è nessuno ma dopo un poco arriverà, nella caletta vicina, un’altra coppia.

Dopo le 16:00 ci avviamo verso lo scooter e mentre passiamo dallo Studios fronte spiaggia dove due giorni fa c’erano alcune persone che vi alloggiavano notiamo che oggi è tutto chiuso e anche sotto gli ombrelloni di paglia non c’è nessuno.

Questa sera, dopo aver rimandato alcune volte, andiamo a cena da Safran Greek Restaurant posto al termine della scalinata che quasi ogni sera percorriamo per salire alla Chora; purtroppo l’interno è tutto prenotato e ci danno un tavolo in terrazza da dove si gode una bella vista sul tramonto ma c’è anche un’aria freddina… comunque mangiamo bene.

Domenica 12/9/21

Ultimo giorno ad Ios e dopo solito il caffè americano take-away, un dolcetto e due pite per il pranzo all’ottima Buongiorno Bakery è d’obbligo tornare a Manganari; ormai la strada la conosciamo e forse per questo ci sembra meno lunga della prima volta ed inoltre non c’è neppure vento!
Questa volta quando arriviamo al bivio sud-nord andiamo a nord e troviamo un comodo parcheggio proprio alle spalle della spiaggia dove avevamo preso lettini e ombrellone ma questa volta non ci fermiamo lì ma continuiamo fino alla spiaggia di Santorineiko dove non c’è ancora nessuno (e poche persone vedremo durante il giorno) e ci “accampiamo” fino al pomeriggio e ci godiamo questa meraviglia nel migliore dei modi.

Santorineiko


Giunge l’ora di tornare a casa e questa volta, senza vento, è tutta un’altra cosa! Restituiamo lo scooter e prima di uscire a cena saldiamo il conto della pensione.

Cena, ottima come al solito, da The Mills.

Lunedì 13/9/21

Ci alziamo con tutta calma e facciamo colazione da Katerina, finiamo di fare i bagagli e poi, a piedi, andiamo al porto. Il traghetto per Sikinos parte alle 11:50 e alle 12:30 sbarchiamo ad Alopronia dove troviamo subito il bus per la Chora; come ci ha suggerito Anastasia, la proprietaria degli Stegadi Luxury Apartament, ci facciamo lasciare nei pressi dell’Ufficio Postale e a piedi (la Chora è zona pedonale) e chiedendo informazioni troviamo quella che sarà la nostra prossima casa. Anastasia ci accoglie e ci dice che l’appartamento sarà pronto verso le 15:00, intanto ci parla di Sikinos, dei suoi sentieri, le sue chiese e le sue spiagge. Lasciamo i bagagli ed usciamo e andiamo alla vicina bakery per vedere cosa offre e a prenderci qualcosa da mangiare e poi andiamo a fare un giro per la Chora che subito ci conquista!

Chora

 

Troviamo una coppia di italiani che ci danno suggerimenti sull’isola. Torniamo in appartamento…luxury (molto bello con cucina, soggiorno, camera matrimoniale e bagno con box doccia!) e disfiamo i bagagli. Siccome qui alla Chora non ci sono noleggi chiediamo ad Anastasia cosa si può fare…

Nel tardo pomeriggio (qui fino alle 17:00 è tutto chiuso!) andiamo al piccolo market a fare un po’ di spesa e l’andiamo a sistemare a casa; Anastasia ci informa che ci hanno portato uno scooter per noi e l’hanno lasciato alla fermata del bus… Andiamo a vedere e a prenderci le chiavi ma è veramente scassato e sporco… Vabbè, domani ci penseremo.

Per cena andiamo da Kapari, un’ottima taverna sulla strada principale che dal porto sale alla Chora.

Martedì 14/9/21

Oggi c’è la Festa dell’Esaltazione della Croce e dopo aver fatto colazione in studio andiamo a vedere: i greci sono tutti vestiti a festa (molte attività, tipo la bakery, sono chiuse) la chiesa è strapiena e molti aspettano fuori (c’è la distribuzione di mazzetti di basilico e pezzetti di pane benedetto). Attendiamo che inizi la processione con la quale portano una reliquia alla vicina Pano Chorio.

Interno chiesa

 

Andiamo allo scooter e troviamo il proprietario del Rent Drosios al quale facciamo presente che il mezzo non è dei migliori… Ci dice di portarlo al porto che nel pomeriggio ce lo cambierà. Scopriamo anche che l’unico distributore di benzina dell’isola è aperto dalle 17 alle 18… Prendiamo l’occorrente per la spiaggia e andiamo ad Alopronia e visto che ormai, tra una cosa e l’altra, è ora di pranzo ci fermiamo al Marconi a mangiare un boccone e poi ci stendiamo, o meglio: ci troviamo una panchina e un ombrellone (gratuiti!) alla spiaggia del porto: grande, sabbiosa, pulita, mai affollata.

Alopronia

 

Dopo le 16:00, anche se è ancora tutto chiuso, andiamo a vedere gli scooter esposti fuori da Drosos ma sono tutti molto malconci e non ce n’è uno migliore di quello che ci hanno dato… Che fare? A pochi metri c’è un altro noleggio: Rent Kostis, che ha dei mezzi nettamente migliori e dal cartello esposto capiamo che è gestito dal Flora’ Market anch’esso chiuso… Monica chiede al primo che passa a che ora apre il market e questi va a chiamare la proprietaria che lo apre per noi: spieghiamo che il suo collega a fianco ci ha dato uno scooter scassatissimo e noi non lo vogliamo… Ci dice che lo possiamo lasciare lì fuori e che provvederà lei a riferire;  quindi prendiamo uno dei suoi, praticamente nuovo e pulito, anche i caschi sono molto belli (tra i migliori che abbiamo mai avuto!) e per 5 giorni paghiamo 50€… Mai speso così poco! Visto la gentilezza della signora facciamo anche un po’ di spesa. Ormai mancano una decina di minuti alle 17:00 e quindi ci dirigiamo verso il distributore che si trova sulla strada che sale alla Chora, il benzinaio c’è già e quindi riusciamo a fare il pieno senza dover attendere oltre. Torniamo in studios, lasciamo la roba, un veloce cambio e a piedi, per una lunga scalinata, saliamo al Monastero di Zoodhochos Pighi che apre alle 17:30 e dall’alto domina la Chora e tutta Sikinos: luogo meraviglioso con una vista altrettanto stupenda! …. Sarà una nostra meta quasi quotidiana, aspettando il tramonto.

Monastero di Zoodhochos Pighi

 

C’è anche un piccolo negozietto gestito dalle suore del Monastero alle quali lasciamo il nostro contributo.

Ritorniamo da Stegadi e dopo la doccia andiamo a cena da To Steki tou Garmpi in una piazzetta della Chora, c’è vento ma troviamo un posticino riparato, c’è parecchia gente e… tantissimi gatti, in quest’isola ci sono più gatti che abitanti, mai visti così tanti!

Mercoledì 15/9/21

Colazione in studios. Oggi tira un vento tremendo e pure caldo, che fare? Andiamo a camminare. Raggiungiamo Pano Chorio da dove partono parecchi sentieri e cerchiamo di capire cosa si può fare…

Puntiamo verso Aghios Mamas con un panorama (dietro di noi) sulla Chora e il Monastero veramente favoloso

Panorama Chora e Monastero di Zoodhochos Pighi

 

ma dopo aver raggiunto Aghia Paraskevi e Aghia Polykarpos il vento si fa veramente forte e quindi ad un bivio deviamo per Aghios Pandokratoras

Aghios Pandokratoras

 

da dove, dopo una breve sosta, scendiamo sulla strada asfaltata e torniamo alla Chora e mentre passiamo dal market, troviamo Anastasia e le chiediamo info sulla biglietteria al porto e scopriamo che apre solo quando ci sono traghetti in arrivo/partenza… Pranzo in appartamento. Per non correre rischi acquistiamo online i biglietti per Santorini che andremo a ritirare alla prima occasione.
Dopo le 17:00 saliamo nuovamente al Monastero che ci ha conquistato.

Per cena torniamo da Kapari; il vento non accenna a smettere e fa anche freschino… Fortunatamente in veranda hanno abbassato i teloni e così riusciamo a mangiare fuori.

Giovedì 16/9/21

Il vento è cessato e le temperature sono in aumento; prendiamo lo scooter e andiamo alla spiaggia di Aghios Georghios: una spiaggia di sabbia e ciottoli con ombrelloni e panchine gratuite (c’è anche una taverna della quale abbiamo letto pareri poco lusinghieri… cmq è frequentata, ci sembra, principalmente da greci) e visto che non c’è ancora nessuno abbiamo solo l’imbarazzo della scelta.

Aghios Georghios

 

Ben presto ci stanchiamo di stare fermi e quindi saliamo a vedere la chiesa che dà il nome alla spiaggia; stando alla cartina il sentiero prosegue fino alla spiaggia di Dhialiskari e lo seguiamo per un buon tratto ma poi, tra il caldo e calzature poco idonee torniamo indietro senza raggiungerla.

Nel tardo pomeriggio andiamo al Alopronia a ritirare i biglietti del traghetto acquistati online.

Tornati da Stegadi chiediamo ad Anastasia se possiamo fermarci un giorno in più visto che il traghetto per Santorini parte nel tardo pomeriggio… giusto per non dover stare in giro mezza giornata con i bagagli e lei ci dice che non c’è problema perché l’appartamento è libero.

Cena casalinga con pasta al sugo.

Venerdì 17/9/21

Oggi niente vento ed il cielo e terso; dopo colazione, con lo scooter, andiamo fino ad Episkopi, che purtroppo non è possibile visitare (ci vietano anche di fotografare) perchè lo stanno restaurando, e da qui, passando per Aghios Georghios e Aghia Anna, saliamo ad Aghia Marina da dove si gode una vista spettacolare sull’Egeo!

Aghia Marina

 

Fa un caldo pazzesco ed arrivare fin qui è stata una bella sudata ma per fortuna siamo partiti presto e la chiesina è aperta e dentro c’è un bel fresco, anche fuori c’è un po’ di ombra; dopo una mezz’ora arriva una coppia di italiani con la quale facciamo quattro chiacchiere e poi scendiamo e ritorniamo allo scooter. Sulla strada per la Chora facciamo uno stop alla bella chiesa di Aghii Anarghyri. Tornati a casa: doccia, pranzo e relax. Nel pomeriggio andiamo a rinfrescarci in spiaggia ad Alopronia.

Cena da Kapari.

Sabato 18/9/21

Oggi l’idea era di andare alla Spiaggia di Dhialiskari con lo scooter (giunti al benzinaio si prende a sinistra) ma dopo un breve tratto cementato la strada si fa sterrata ed impervia e quindi rinunciamo (questo giro siamo poco propensi agli sterrati…) e ritorniamo ad Aghios Georghios dove rimaniamo fino a metà pomeriggio quando torniamo ad Alopronia dove restiamo all’ombra di una tamerice fin verso le 17:00 (anche oggi niente vento e fa veramente caldo!) quando andiamo in esplorazione del sentiero per Aghios Pandeleimonas che vorremmo visitare domani.

Cena casalinga.

Domenica 19/9/21

Dopo colazione scendiamo ad Alopronia ed imbocchiamo la ripida stradina cementata che sale dietro al Marconi Caffè e che poi diventa sterrata; la seguiamo fino alla fine (dove ieri eravamo arrivati a piedi) e parcheggiamo lo scooter.

Salendo a Aghios Pandeleimonas

 

Il sentiero per Aghios Pandeleimonas non è che sia segnalato benissimo ma si intuisce abbastanza bene ma se si ha una cartina è meglio; cmq, si può anche arrivare sino ad Episkopi ma in questo caso meglio farlo al contrario. Anche oggi è una giornata calda e senza vento e dopo circa un’ora arriviamo alla chiesa belli sudati ma per fortuna anche questa è aperta ed offre un fresco refrigerio ed un riparo dalla calura.

Aghios Pandeleimonas

 

Smaltita la sudata scendiamo (il sentiero non è segnalato ma basta andare a “naso”) alla sottostante ed omonima spiaggetta di sassi dove sostiamo per alcuni minuti in ammollo dopo di che risaliamo alla chiesa e torniamo al porto e alla sua spiaggia dove sostiamo (nonostante sia domenica c’è poca gente) sotto le tamerici e ci facciamo un’ulteriore e rinfrescante bagno. Per il pranzo torniamo da Stegadi ma prima facciamo una deviazione con lo scooter per il monastero per gli ultimi acquisti al suo negozietto.
Nel tardo pomeriggio torniamo al porto per restituire lo scooter e torniamo in bus (1,60€ a testa).

Prima di cena scendiamo a piedi a vedere la sottostante chiesetta di Dheftera Parousia. Cena da Kapari.

Dheftera Parousia

 

Lunedì 20/9/21

Senza scooter non ci resta che andare a fare “due passi” fino alla chiesa di Aghios Dimitrios;

Aghios Dimitrios

 

poi torniamo in studios per il pranzo e a fare le valigie. Anastasia ci porta la fattura ed anche un regalino… gentilissima!
Andiamo alla fermata del bus (tra Chora e Pano Chorio) per prendere quello delle 17:00 ma visto che siamo solo noi l’autista ci porta ad Alopronia con l’auto… praticamente in taxi ma allo stesso prezzo del bus! Meravigliosa Sikinos!

Il traghetto per Santorini arriva con in ritardo perché oggi il mare è parecchio mosso… Saliamo e partiamo per Ios (è lo stesso con il quale siamo arrivati qui) dove arriviamo senza problemi che però iniziano una volta usciti dal porto di Ios e sarà un vero incubo e parecchie persone vomiteranno anche l’anima! Io invece, non so come, riuscirò a resistere fino alla fine.


Giunti a Thira siamo distrutti ed anche lo sbarco sarà problematico… Ormai l’ora è tarda e non ci sono più bus e noi, ancora un po’ barcollanti, ci avviamo con i bagagli alla ricerca di un mezzo per raggiungere l’Hotel che abbiamo prenotato a Karterados… una ragazzo mi chiede dove dobbiamo andare e mi conferma che non ci sono bus pubblici e mi indica l’unico ufficio aperto del porto: Holiday Tours & Transfert che per 20€ ci caricano su un pulmino e ci portano, con altre persone, a destinazione o quasi… L’autista ci scarica a pochi metri dall’ Hotel Aldea a Karterados e ci dice che non può andare più avanti perché la strada è stretta ma sono pochi passi… Troviamo l’insegna dell’ Hotel ma la reception dove sarà? Dopo qualche tentativo finalmente la trovo e la signora Katerina ci dà le chiavi della stanza (grande e spaziosa e anche con un balconcino); ci rendiamo velocemente presentabili ed ancora un tantino sconvolti andiamo a cercare un posto per la cena e ci fermiamo da Kira Niki Tavern: discreta.

Martedì 21/9/21

Colazione in hotel, buona ma scarsetta. Chiediamo info alla reception per noleggio scooter e ce lo fanno portare tramite Motorclub Santorini Rental, ottimo mezzo che paghiamo 25€ al giorno +4 di assicurazione (opzionale); purtroppo il casco che hanno portato per Monica è troppo grande e così ci tocca andare in sede a cambiarlo e solo dopo aver sbagliato più volte strada la troveremo. L’impatto con il traffico di Santorini, per noi che proveniamo da due isole dove era praticamente inesistente, è sconvolgente e aggiungiamo pure che non è praticamente regolamentato e che ad alcuni incroci si rischia veramente tanto…
Sostituito il casco ci dirigiamo verso Oia ma poi deviamo e ci fermiamo in spiaggia a Limanaki a fare il punto della situazione… La spiaggia è di sabbia/sassi e il fondo del mare tutti di grossi sassi…
Ad ora di pranzo ripartiamo e andiamo a Finikia e alla Krinaki Taverna che l’ultima volta ci erano piaciuti molto entrambi e che troviamo molto cambiati: Finikia è sempre molto bella ma sempre più rivolta verso un turismo “chic”…

Finikia

 

Idem la taverna con piatti lontani dalla tradizione anche nel prezzo… Verso le 17:00 ritorniamo in hotel cercando di percorrere strade “secondarie”…
Per cena ci rechiamo, a piedi, in centro a Fira e già prima di arrivare sulla Caldera altro choc: c’è tutto il Mondo qui a Santorini!!!

Thira


Andiamo alla ricerca della Taverna Stani e dopo qualche giro a vuoto (son passati un po’ di anni…) lo troviamo: si mangia ancora bene ma ci lascia un po’ l’impressione da “catena di montaggio”…
C’è un via vai incredibile di gente e ci tocca chiedere tre volte il conto (in terrazza soffia pure un venticello freddo…) ma sono tutti impegnatissimi e nessuno ci dà retta…
Dopo aver finalmente pagato fuggiamo a gambe levate e torniamo in hotel ma prima ci fermiamo in una bakery a prendere un dolce all’arancia: squisito!

Mercoledì 22/9/21

Oggi, memori di quello ordinato ieri per colazione, facciamo un’ordinazione diversa e così mangiamo qualcosina in più…
Chiediamo a Katerina se hanno la navetta per l’aeroporto, ci dice che si servono di una ditta esterna e il costo è di 25€; accettiamo.
Prendiamo lo scooter e andiamo in spiaggia a Monolithos ma tira vento ed il mare è mosso…

Monolithos


Andiamo a Oia e c’è un casino pazzesco e per fortuna che con lo scooter un buco si trova sempre e così, dopo aver parcheggiato, facciamo un giro e numerose foto: sempre meravigliosa!

Oia


Ritorniamo allo scooter e ci dirigiamo a Pirgos (ma prima, lungo la strada, facciamo sosta alla Saint George Ksexreotis Holy Orthodox Church)

Saint George Ksexreotis Holy Orthodox Church

 

e andiamo a pranzare da Penelope’s. Terminato il pranzo facciamo un giro per Pirgos che è sempre bella ma ormai piena di Luxury e Boutique hotel…

Pirgos

 

Entriamo in una bakery ci prendiamo due fette di torta: squisite! Cercando di evitare le strade più trafficate andiamo a Kamari: un continuo susseguirsi di negozi, bar, ristoranti e spiagge attrezzate… Riusciamo a trovare un angolino di spiaggia libera per un po’ di relax.
Ritorniamo all’Aldea districandoci nel traffico; come da accordi lasciamo lo scooter in hotel (ottimo servizio!) e lasciamo le chiavi a Katerina la quale ci consiglia una taverna qui vicino con il suo nome: Katerina’s Traditional Tavern che però non ha posto… Che fare? Ritorniamo da Kira Niki dove, una volta ordinato, ci faranno aspettare un sacco di tempo…
Ritorniamo in hotel e finiamo di preparare i bagagli.

Giovedì 23/9/21

Come da accordi il pulmino, puntuale, ci viene a prendere alle 7:30 e ci porta in aeroporto. Volo puntuale alle 10:05.

Riccardo e Monica

 

La Grecia che ho lasciato dietro di me non esiste più.
Sparita, svanita, il tempo che passa inesorabile se l'è portata via.
Non cercate la Mia Grecia, non la troverete.