giovedì 6 dicembre 2012

Cefalonia, amore mio!

di Michele Demola
(giugno 2011 e giugno 2012)

 



Immaginate un mare turchese sfacciatamente bello,
ciottoli candidi come neve,
sabbia dorata,
scogli impervi
e spiagge solitarie.

Immaginate il silenzio,
o l'assordante richiamo d'amore di mille cicale;
fiori colorati
e profumi dimenticati.

Immaginate l'incessante suono delle onde che accarezzano la spiaggia deserta;
il sole che incendia l'orizzonte ad ogni tramonto
e panorami mozzafiato che si inseguono ad ogni curva della strada.

Immaginate un'ospitalità disarmante,
cibi ottimi
e zero stress.

Questa è Cefalonia.
 


Cefalonia è per chi desidera una vacanza in cui rigenerarsi e godere della bellezza della natura. Ma siete avvisati: ci lascerete il cuore. È un'isola abbastanza grande da offrire tranquille spiagge di ogni tipo (in prevalenza sabbiose a sud e rocciose\ghiaia a nord), specie in un periodo come giugno.
 

La sistemazione scelta ad un prezzo decisamente d'altri tempi (tramite tour operator La Nuova Gondola) è il Marina Anna in località Trapezaki. È un piccolo e delizioso residence con giardino e piscina gestito da Tonia, una proprietaria a cui ci si riesce perfino ad affezionare: disponibilissima e gentilissima. Ogni monolocale (provvisto di tutto) ha un terrazzino vista mare.
la piscina del residence

Per arrivarci abbiamo scelto il modo più massacrante. Traghetto Superfast Ferries Ancona-Patrasso e poi Patrasso-Sami con Strintzis Ferries con auto al seguito perchè le nostre vacanze sarebbero continuate in Puglia una volta finita la settimana in Grecia. Mi sento vivamente di sconsigliare questa modalità di viaggio.
La traversata da Ancona a Patrasso è interminabile. Una volta a Patrasso, poi, bisogna aspettare qualche ora il traghetto per Sami. Considerando che partivamo da Genova abbiamo impiegato quasi 48 ore per giungere alla destinazione finale, in piena notte, stanchi morti, senza navigatore satellitare, segnaletica e illuminazione stradali latitanti!!! Aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!! (non riesco ancora a crederci di aver trovato il residence a 40 kilometri dal porto di Sami...La mia battaglia personale contro il navigatore satellitare è ancora una volta vinta!!! Chiamatemi Michele Tom Tom.)

Da luglio è attivo un collegamento marittimo diretto da Bari o Brindisi verso Cefalonia, sicuramente meno stressante. Consiglio comunque di arrivarci in aereo e poi noleggiare un mezzo di trasporto in loco.
 
 

GIORNO 1

Ci svegliamo molto tardi a causa delle devastanti fatiche del viaggio che vengono dimenticate subito appena ci affacciamo al balcone: il panorama è bellissimo!
Mare e montagne; in lontananza vediamo addirittura l'isola di Zante e tanto, tanto verde tutt'intorno. A impensierirci un po' solo qualche nuvoletta.... Appena fuori dalla stanza la nostra anfitriona Tonia, ci invita a prendere il caffè greco nel piccolo chiosco della piscina.

Due chiacchiere, qualche consiglio utile e degustazione...degustazione mica tanto...diciamo che il caffè greco è un po' particolare e lontano dall'incontrare i nostri gusti. Mia moglie non ce la fa a mandarlo giù e per non sembrare irriconoscenti a me tocca berne due... Ok! Pronti per la spiaggia! Ombrellone, freesbee, fotocamera e andiamo!! In linea d'aria, la spiaggia ci sembrava vicinissima così decidiamo di andarci a piedi. Il problema è che le strade a Cefalonia sono tutte contorte...Alla fine ci siamo ritrovati a camminare per un paio di Km in costante discesa, preoccupandoci per il ritorno (...in costante salita!). 

Quelle piccole nuvolette qua e là decidono di farci uno scherzetto...e in quattro e quattr'otto si scatena una sana pioggerella estiva. Noi facciamo di necessità virtù e convertiamo il nostro ombrellone da spiaggia in ombrello da pioggia. Per fortuna l'acquazzone dura poco e nel frattempo che arriviamo in spiaggia è già tornato il sole.

 
 

finalmente in spiaggia!!!
Una volta arrivati le foto si sprecano. Un'acqua così la si vede raramente, e siamo felici! Chilometri di spiaggia a disposizione, abbiamo dovuto solo passeggiare un po' tra la sabbia, un po' nell'acqua e un po' tra gli scogli (io sugli scogli ci sono caduto...) per cercare il nostro angolo deserto.



 
 
 


 



la spiaggia deserta a Trapezaki
 
 
Dopo circa due ore, decidiamo di risalire: impresa drammatica. Pensiamo già all'interminabile salita che ci aspetta quando...il miracolo...Una macchina si ferma e due simpatici signori ci chiedono se vogliamo un passaggio. Ci sembra incredibile e saliamo sull'auto che ci porta al Marina Anna. La coppia è originaria dell' Inghilterra ma vive qui a Cefalonia.
 
In serata cena ad Argostoli, ovviamente con giro panoramico di mezza isola: ci siamo persi!!! Parcheggio gratis sul lungomare e cena al ristorante Kalafatis. Abbiamo assaggiato i famosi Souvlaki: ottimi! soprattutto quello di agnello. Dopo aver chiesto il conto ci viene offerto anche il dolce! Panna cotta greca buonissima e decisamente abbondante!!

Al ritorno ci fermiamo nel giardino del residence ad ammirare il cielo: milioni di stelle e come colonna sonora mille cicale...non sembrava vero...
 
 
 

GIORNO 2

Colazione all'italiana con vista mare e poi all'avventura in direzione Est! Prima spiaggia Koroni: MERAVIGLIOSA, ma la strada (...sarebbe più corretto chiamarla sentiero)

è da infarto e davvero difficile da trovare, per fortuna che la gente è sempre molto disponibile a fornire indicazioni. È quella che mi è più rimasta nel cuore. Sabbia e ciottoli bianchi, davvero deserta e l'acqua è di una trasparenza inaudita.
All'orizzonte l'isola di Zante.

 


Acqua o cristallo???

bagni memorabili. Sullo sfondo Zante

il nostro ombrellone si sentiva solo...

Seconda spiaggia Kaminia, dove nidificano le tartarughe caretta caretta. Sabbiosa, molto bella e particolare: il livello dell'acqua rimane sempre bassissimo! Indicata per i bambini e per chi non sa nuotare!
 
Poi andiamo a Skala dove visitiamo la villa romana abbandonata a se stessa. Non siamo scesi in spiaggia perchè eravamo stanchi e c'era troppa gente per i nostri gusti, poi però scopriamo che a Skala la spiaggia va direttamente a Poros per sei km, torneremo a ritagliarci il nostro spazio.
 
Torniamo alla base, un tuffo in piscina e poi il solito temporale. Chiediamo a Tonia di prenotarci un'escursione a Itaca per sabato, e in serata decidiamo di cenare in casa vista la stanchezza.
Il menù riporta ottima pasta alla carbonara; si fa amicizia con i vicini tedeschi, una coppia di pensionati motociclisti grandi viaggiatori. Noi gli prepariamo un vero espresso italiano e loro ricambiano con l'ouzo.
 
 
 

GIORNO 3

...Venerdì 17!!! Non curanti delle credenze popolari decidiamo di avventurarci alla scoperta di nuove spiagge e di spingerci verso il nord dell'isola. Le strade qui sembrano tutte uguali ma nonostante questo ci facciamo forza e cartina alla mano partiamo. Riusciamo a trovare quello che cercavamo... Myrtos!

senza parole

 
È una meraviglia ammirarla dall'alto, si rimane davvero a bocca aperta! Lungo la strada ci sono vari punti panoramici dove fermarsi a godere dello spettacolo gentilmente offerto da Madre Natura. Ciottoli candidi, spiaggia lunga e mare tinto d'azzurro.





Non possiamo far altro che scendere di corsa a fare il bagno in quell'acqua spettacolare che però digrada bruscamente e nel pomeriggio si agita parecchio.



Bagnati e ancora increduli risaliamo in auto alla volta di Dafnoudi: la spiaggia delle foche... Siamo elettrizzati, soprattutto mia moglie che vuole a tutti i costi vederle.
Seguendo la strada principale riusciamo a trovare la stradina che ci porta alla spiaggia o almeno così crediamo perchè dopo un po' ci ritroviamo in un piccolo parcheggio sterrato!
Ci guardiamo perplessi e torniamo indietro per chiedere informazioni. La spiegazione è semplice, dobbiamo lasciare la macchina nel parcheggio e proseguire a piedi in un sentiero nel bosco... Prendiamo le nostre cose: asciugamani, crema solare, ombrellone e in ciabatte ci incamminiamo. Quando vediamo il sentierino immerso nel bosco ci viene il panico. C'è erba alta e sassi, nessuna persona, nessuna indicazione, niente! Non sappiamo nemmeno se la direzione è giusta e camminiamo per un po', poi visto che non si sente nemmeno in lontananza il rumore delle onde decidiamo di rinunciare e risalire, ma proprio in quel momento incontriamo due ragazzi che ci spiegano che ci vogliono circa 20-25 minuti di cammino per arrivare...sèèèè!!! Non ci pensiamo nemmeno e ritorniamo sui nostri passi! Grosso errore, perchè qualche giorno dopo vediamo una cartolina di questa spiaggia che è DA PAURA
 
E siamo di nuovo in macchina alla volta di Emblisi. Non appena arriviamo ci accorgiamo che è una piccola insenatura fatta di scogli e sassi, l'ombrellone non riusciamo nemmeno a metterlo e in un attimo ci ritroviamo attaccati dalle api! I simpatici animaletti sono davvero una piaga in questa parte dell'isola e non ci danno tregua e noi scappiamo letteralmente in auto...!!!
Alla fine nervosi e arrabbiati ripartiamo alla volta di Fiscardo l'unico paese che non ha subito molti danni dal terremoto del 1953.

È caratteristico e carino e dopo una veloce occhiata (dato che le api continuano a stressarci) ci rimettiamo in macchina e torniamo verso il sud.
 
Dopo qualche km ci imbattiamo in un'altra spiaggia, davvero promettente e abbastanza solitaria. Non sappiamo il nome... forse Kiraki. Un bagno rinfrescante ci rigenera ma di nuovo il consueto attacco delle api! È una tortura!

Kiraki
 
 
Decidiamo di dare una svolta positiva alla giornata. Direzione Agostoli a caccia (fotografica) di tartarughe caretta caretta!!! Per fortuna ne vediamo tante nei dintorni del ponte! Qui vengono a cercare cibo facile, dato che la zona è piena di barche di pescatori. Sono grandissime e tenerissime, un vero spettacolo della natura. Non ci stupisce che abbiamo scelto questa isola come loro dimora...Mica fesse le tartarughe!


Caretta Caretta
 
 
Torniamo a Trapezaki per una doccia e per cenare, poi si va al vicino bowling! Questo ci risolleva la serata! Siamo solo in cinque persone in tutto il locale ma nonostante questo ci divertiamo!
 
 
 
 
GIORNO 4
 
Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguire virtude e canoscenza...
Si va ad Itaca: un altro luogo leggendario che mi ero ripromesso di visitare nel corso della vita!
Prenotato telefonicamente con Avalon Kefalonia Travel Services; 35 euro a testa compreso il viaggio in bus fino a Sami, dove è previsto l'imbarco.
Sul pullman sale la guida, Jhon, un omone inglese con delle basette impossibili che ci illustra il programma della gita e intanto che il bus percorre le tortuose strade di Cefalonia ci da qualche informazione su questa meravigliosa isola. Scopriamo per esempio che non esiste nessun fiume e l'acqua è presa unicamente dal sottosuolo.
Arriviamo a Sami sotto un sole già cocente!

Itaca mantiene la sua fama di isola aspra e petrosa, il panorama è ancora selvaggio e incontaminato. La flora è rigogliosa e vediamo persino delle capre selvatiche! Era proprio così che me l'immaginavo e mi sento un po' Ulisse; immagino i suoi stati d'animo alla vista della adorata patria dopo vent'anni di naufragi e peripezie.







È emozionante trovarci in questa terra leggendaria, soprattutto per chi come noi vive di mitologia.

Prima tappa un rinfrescante bagno in una deliziosa spiaggetta raggiungibile solo via mare, stretta in mezzo a imponenti pareti rocciose. 
Dopo mezz'ora ripartiamo alla volta di Vathi, la capitale. Quando arriviamo sul posto ci accorgiamo che della leggenda di Ulisse c'è ben poco, quasi nulla in realtà, solo una statua con cui non manchiamo di fare una foto.




Il tempo a disposizione è davvero poco e lo impieghiamo bevendo qualcosa e facendo un giro veloce del posto tra architetture e quotidianità tipicamente greche.


edilizia Itacese
Un'ora dopo salpiamo alla volta di Kioni, la nostra terza tappa dove abbiamo a disposizione circa un'ora e mezza per mangiare e rilassarci. Appena scesi dalla barca ci troviamo immersi tra i profumi della cucina greca provenienti dai diversi ristorantini sul mare; ne scegliamo uno e ci sediamo.











Il cameriere in un inglese fluente ci illustra i piatti, alla fine optiamo per totani fritti e suvlaki di maialino.

In un attimo spunta un gattino, magrissimo e coccolone: capiamo subito che il suo scopo non sono di certo le coccole, così ecco il primo totano che vola nella sua bocca, in un paio di secondi siamo circondati da gattini affamati che miagolando e facendo le fusa si accattivano la nostra simpatia e decidiamo di dividere il nostro pasto con loro.



Non contenti dopo pranzo ci sediamo sul piccolo molo e diamo da mangiare pure ai pesciolini che si avventano su un pezzo di pane fregato al ristorante!



Alle 14.30 puntuali ripartiamo per un secondo bagno rigenerante. Se fate questa escursione ricordatevi una buona crema solare e degli asciugamani, il sole brucia e il legno della barca è arroventato!
Ecco che ci fermiamo di nuovo per un tuffo in acqua, ovviamente cristallina e gelida (in piena digestione...)!
La gita finisce e alle 17 torniamo a Sami dove il pullman ci aspetta per riportarci a Trapezaki. Siamo troppo stanchi per fare qualunque cosa, ci tappiamo in camera dove troviamo un cesto di dolcissime e gigantesche albicocche offerteci dalla cara Tonia e mangiamo sulla nostra terrazza vista mare.
Due chiacchiere coi vicini tedeschi e poi a nanna


GIORNO 5

Oggi è domenica. Parola d'ordine RELAX 
Andiamo ad Avithos beach, non molto lontano da Trapezaki, direzione Ovest.
La spiaggia di sabbia è carina, l'acqua blu è irresistibile.


 
Cediamo alle lusinghe della comodità (oggi è domenica e si può fare) e noleggiamo 2 sdraio e ombrellone per tutta la giornata x 6 euro!!!!


 
Pranziamo divinamente sul ristorante che dà direttamente sulla spiaggia. Il cibo è delizioso e il prezzo a dir poco conveniente.

 
 
Nel pomeriggio torniamo al residence giusto per cenare e per una doccia e poi via ad Argostoli x una passeggiata e x gli ultimi souvenirs.

Il tramonto sul lungomare di Argostoli

Il centro di Argostoli è davvero vivace e carino, un susseguirsi di locali alla moda e ristorantini coi tavolini all'aperto dove sedersi a guardare la gente.
Niente discoteche o eccessi. Una vita notturna piacevolmente soft.

GIORNO 6

Sveglia presto, colazione veloce e per le otto e mezza in macchina.
 
Prima tappa cooperativa della Robola per degustare e acquistare il loro vino delizioso.
Pur non essendo amanti del vino dobbiamo ammettere che è davvero squisito (specialmente quello rosè), così eccoci ad acquistarne 3 bottiglie al prezzo di 35 euro.
 
Seconda tappa Grotta di Melissani. Arriviamo per le 10.30 circa, un po' presto per ammirare appieno lo splendore dei giochi di luce del mezzogiorno.
Al prezzo di 7 euro a testa saliamo sulla barchetta per il giro di 15 minuti.
L'acqua, se sfiorata dal sole, è di un turchese eccezionale e la macchina fotografica lavora a mille!


 
Quando il giro finisce risaliamo in macchina in direzione sud est, nei dintorni di Skala. Abbiamo davvero una voglia pazza di sguazzare nell'acqua e dopo un po' di tentativi riusciamo a trovare la spiaggetta che fa per noi. È carina e ovviamente quasi deserta!
Ci rilassiamo, e ci divertiamo coi tantissimi pesciolini per nulla intimiditi dalla nostra presenza. Veloce pranzo al sacco e poi alla volta del paesino di Skala per un gelato sotto la pineta, poi finalmente appagati torniamo al residence per un tuffo in piscina!
 
Ceniamo a casa per poi uscire di nuovo. La mitica Tonia ci consiglia un aperitivo al castello di St. George, non molto distante dal residence.
Dalla terrazza del locale si gode di un meraviglioso panorama e assistiamo al più bello dei tramonti sorseggiando ouzo e birra Mythos (in questa settimana avrò bevuto quintali di questa ottima birra...).
La notte è ancora lunga, si va alla solita Argostoli. Passeggiata e poi pita!

 
Non resistiamo vedendo tanti ragazzi che mangiano a quattro ganasce questa delizia (simile al kebab, da condire come si vuole) fuori dalla Grill House nella piazza principale e anche noi ne prendiamo due a un prezzo commovente... 2,2 euro l'una! Con sommo piacere scopriamo che i consigli di chi l'aveva già assaggiata non erano errati. Buonissimeeeeeeeeee.

GIORNO 7

Ultimo giorno, ahinoi...
Oggi si va al mare nei dintorni di Trapezaki...non ci va di strapazzarci troppo. Scegliamo la spiaggia di Ay Helis, pochi kilometri in direzione ovest, ma bisogna avere fiuto per trovarla al primo colpo. Deliziosa spiaggetta di sabbia, con un mare scontatamente super cristallino.
Torniamo al residence per pranzare e preparare le valigie.
Il pomeriggio lo passiamo a sguazzare pigramente in piscina (ovviamente tutta per noi, dato che nel residence non c'è ancora il pienone di luglio e agosto).
Siesta pomeridiana e poi via ad Argostoli per consueta passeggiata e per cenare alla Grill House!
Pita e souvlaki a go go, bibite e dessert per soli 19,50 euro!!!!!!!!!!
Ci mancherà tutto questo..
Arrivederci isola dei nostri sogni....

 





ANCORA CEFALONIA, GIUGNO 2012



GIUGNO 2012
 

Cosa fare di questi 3 giorni in più di ferie??? "Daiiiii, torniamo a Cefalonia!"
La saggezza popolare dice che il primo amore non si scorda mai e noi possiamo solo confermare.
Per "colpa di Cefalonia" abbiamo sofferto un anno intero di “mal di Grecia”, una spasmodica voglia di tornare in una terra magnifica che ci ha stregato col suo calore e con i suoi ritmi lenti e legati alle tradizioni semplici.
Contattiamo subito Tonia, che è contentissima di risentirci e prenotiamo il monolocale a 30 euro per notte (10 euro in meno rispetto l'anno scorso, data l'assenza di passaggi intermedi).
La disponibilità di Tonia non ha confini e si premura di sbrigare per noi tutte le pratiche per il noleggio di un'auto per quando saremo lì.
Il volo lo prenotiamo direttamente dal sito della Ryanair (120 euro per due persone sola andata con bagaglio in stiva) che quest'anno ha inaugurato i collegamenti diretti tra Pisa, Bergamo e Argostoli.



giorno 1 (15-06-12)

Levataccia alle 5 del mattino per prendere il treno delle 06,00 da Genova Brignole diretto a Pisa Centrale...fortunatamente in ferie questo genere di sacrifici non pesa quanto nella via di tutti i giorni!

L'aereo decolla e atterra con 15 minuti di ritardo, ma durante il volo perdoneremo questo inconveniente dato che la rotta regala panorami mozzafiato dal finestrino. Tra le tante cose ammiriamo le lunghe coste della Versilia e della Maremma, le isole della Toscana e, ciliegina sulla torta, Zante! Scorgiamo addirittura la magnifica e famosissima Baia del Relitto!!!

Raggiungere Cefalonia via aereo è uno spettacolo, sembra una vetrina, quasi che l'isola si metta a far bella mostra di sè per essere ammirata e desiderata già prima di esser raggiunta. Unico rammarico aver avuto la fotocamera sepolta chissà dove in valigia.
Scendiamo, fa caldissimo, ma il vento mitiga. In aeroporto ci aspettano già per consegnarci l'auto, una Suzuky Jimny 4x4 cabrio a 25euro al dì. Non siamo mai stati su una cabrio e la sensazione è bella e ci divertiamo tanto.

Troviamo Trapezaki per caso, proprio quando cominciavamo a perdere le speranze di uscirne vivi e riabbracciamo Tonia e Dennis.
Free drink di benvenuto, convenevoli e poi tuffo in piscina, sole e relax.



Giochiamo a carte in giardino, la prima di innumerevoli partite e poi andiamo a far la spesa per la colazione di domani al vicino minimarket.
Tra le 19,30 e le 21,30 collassiamo tra le braccia di Morfeo.
 
Al risveglio scendiamo in giardino per farci consigliare da Tonia dove andare a mangiare nelle immediate vicinanze del residence.
La taverna si chiama “Veramente” ed è a 50 metri dal nostro alloggio, fantastico! Ma come abbiamo fatto l'anno scorso a non vederla???
Mangiamo discretamente, il conto è di 21 euro ( feta grigliata, grigliata mista per due con patate fritte, vino e acqua).
Torniamo a casa per il caffè sul terrazzo e una partita a carte. Buonanotte.
 
 
 
 
Giorno 2 (16-06)
 
Sveglia alle 08,00. Colazione sul terrazzo e poi si parte: destinazione Koroni!
La spiaggia che l'estate scorsa ci ha rapito il cuore. Questa volta fatichiamo decisamente meno per imboccare il sentiero giusto, anzi, lo becchiamo al primo colpo!

https://www.youtube.com/watch?v=Xv7bAwKRbBY (clicca qui per il video!)
 
Confermiamo il nostro amore per questo angolo di Ionio (e pensare che io sono originario della provincia di Taranto, anch'essa bagnata dallo Ionio, ma che differenza!) deliziandoci anche con una sorta di piscinetta naturale tutta per noi!



Che meraviglia questa spiaggia, e l'aspetto più straordinario e che la dobbiamo condividere con davvero nessuno! (ricordatevi che però siamo ancora a metà giugno)

Pisi e la Ciambella
 
 
Per pranzo torniamo al residence, ma prima compriamo il cibo dal minimarket.
Pranziamo sul terrazzo e poi facciamo una nanna sacrosanta.
 
Il pomeriggio lo trascorriamo mollemente in piscina e in serata andiamo in Argostoli per comprare i biglietti del bus per Atene – 40 euro a testa, comprensivi di traghetto Sami-Patra - (la nostra vacanza proseguirà a Koufonissi).

Passeggiata per il corso principale e per il lungomare. È proprio una cittadina deliziosa!
Ceniamo da Kalafatis -al quale siamo ormai affezionati- con antipasti (raganada), souflaki (che qui è servito con generoso contorno di patate fritte, riso tipo thai, tzakiki e pita bread) dolce, birra e acqua per 34 euro in due e ci offrono il caffè!
 
Torniamo al residence in tempo per una partita a carte in terrazzo prima del match degli europei di calcio tra Grecia e Russia. Vince la Grecia! Evviva!!!
Buonanotte.


 
Giorno 3 (17-06)

Esattamente un anno fa eravamo qua indecisi circa le spiagge da scegliere per la giornata. Alla fine optammo per delle destinazioni lontane, introvabili e infestate dalle api. L'anno scorso era venerdi, ma la maledizione non si è ancora placata! (leggete il diario dell'anno scorso e capirete)
Anche oggi è la stessa musica...
 
Alla fine decidiamo per Petani, scenograficamente bellissima, ma appena raggiunta  (e che fatica x raggiungerla) la scartiamo perchè troppo affollata e con mare troppo mosso per i nostri gusti.

Petani






 
Platia Ammos



Proviamo allora Platia Ammos: una “meravigliosa” spiaggia (parecchio lontana da Trapezaki – sul versante ovest della penisola di Lixouri) che avevo scorto dal satellite di Google Maps e che Tonia ci aveva consigliato l'anno precedente in caso di voglia di solitudine.
Infatti sono davvero poche le persone che si avventurano giù per i 300 e più gradini sommati alle varie rampette sbilenche necessarie per raggiungerla.




















 
Dall'alto della strada la spiaggia sembra davvero l'ultimo paradiso, ma la realtà è ben diversa. Ciottoli e non candida sabbia come sembrava da sù, mare impetuoso (ero in piedi sulla battigia quando è arrivata un'onda talmente violenta che sono stato sbalzato via e mi sono volate anche le scarpette da scogli che avevo ai piedi!) e subito profondo, api e niente altro.
Per non parlare della discesa! Da brivido. Pendenze micidiali, rampe e scalini improvvisati in pietra e legno (con tanto di chiodi arrugginiti a vista...), passamani inservibili e a volte del tutto inesistenti.
Sconsiglio Platia Ammos con tutto me stesso.


 
È bella dall'alto solo per portare a casa la foto della spiaggia perfetta. La risalita dalla spiaggia al parcheggio è poi ancora peggio, direi di una fatica disumana: un caldo quasi violento, una pendenza micidiale che rende dannatamente la vita complicata e semmai vi venisse voglia di sedervi per riprendere fiato ci pensano le vespe a farvi riprendere il cammino!
Se per caso vi venisse in mente di andarci portatevi acqua, cibo, scarpe da ginnastica per affrontare la scalata e qualcosa contro le punture di api.
C'è da dire però che è sicuramente l'ideale per chi vuol stare da solo!
Dopo questa disavventura ritorniamo a Trapezaki per un ultimo pomeriggio di pacchia in piscina che come al solito è tutta per noi.
Ore e ore di piacevole silenzio passate a sguazzare e a prendere il sole e giocare a carte.
Poi arriva Tonia che ci offre le sue mitiche albicocche biologiche e insieme parliamo di politica, dato che oggi la Grecia va alle urne....
Andiamo a cenare ad Argostoli: ci ingozziamo di pita gyros con soli 8 euro: fantastico!
Al ritorno verso l'auto troviamo un cagnolino randagio che ci segue per tutto il lungomare come se fosse nostro. Quando saliamo in macchina comincia chiaramente a pregarci di portarlo con noi. Piange, guaisce, salta sulle zampe posteriori e graffia le porte dell'auto (auto rovinata...)
È stata una scena straziante per noi che amiamo i cani, ma proprio non potevamo portarlo con noi. Con le lacrime agli occhi siamo costretti a lasciarlo lì.


 
Noi e Tonia
 
Una volta tornati al Marina Anna, Tonia ci offre un ultimo drink, scattiamo una foto insieme, dato che ormai siamo praticamente amici e rimaniamo ancora un po' a parlare. Ci raccontiamo tante cose, principalmente ricordi di viaggi...
Al momento dei saluti (dato che l'indomani partiremo presto) c'è un po' di commozione nei visi di tutti... Ma non preoccupatevi, TORNEREMO!!!!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


sabato 10 novembre 2012

UN PO’ DI DODECANNESO

di Ileana Izzillo

Ileana a Psilli Ammos
 


 

 
 

 

 

 
 
 
 
 
 
 

 

I Cavalieri di San Giovanni


Fortezza nella fortezza
fecero di necessità virtù
e di perdenza vittoria
 
da questo mozzicone
di pietra nella pietra
affacciato sull’orizzonte
 
abbracciarono l’oriente
di sangue e salvezza
con le braccia di croce

potenti più d’ogni altri
superbi di gloria e denaro
gettarono l’occhio al mare.
 

Dalla Fortezza dei Cavalieri di San Giovanni (Kos)












 
 

Giorno e notte a Patmos


 
Un nastro di strada annoda
la vita di vespa di Patmos
tra mare e mare

Al nostro passaggio china la testa
il sole nell’acqua come se fosse
attore consumato davanti
a gremita platea plaudente
che sprofonda nei rosa gravidi
di arancio e pennelli di indaco
raggrumati intorno alla barca
che fila verso terra bruna e scura
e si fissa tra iride e pupilla
Ad un’ora e una manciata di nastro
alzo l’occhio dietro alla tua nuca
ed esclamo al bagliore di mille lampade
che avanza dietro al nero promontorio
nel nero cielo sul nero mare
veloce corre la luce ad emergere
dal suo massiccio sipario di terra
per il mio stupore ed il tuo
a farsi luna. Grande come mai vista.

Un nastro di strada annoda
il giorno e la notte a Patmos
tra mare e mare.


Tramonto a Patmos











 

Senza Marzia


Dopo aver diviso il pane e i dolci,
il sorriso e il cruccio, il bello
- soprattutto il bello -
quanto è difficile incontrare
questa piccola rosea vespina piaggio
e quelle buffe anatre di mare
senza condividere con te
il salso e il sole
l’ombra del siliquastro
la musica orientale e i baklavà
come una volta
quando dalla tua gola gorgogliava
il riso di bimba
ora che sei una donna e altrove
giustamente ridi e canti
 
Vespetta rosa a Skala


 
 
 
 
 
 

 

 

 

Visto da me

 
Momento di pura delizia
ho fissato sulla retina digitale
come eterno palpito d’eterno

non me né il sorriso o la fronte
ma quello che sghembo
vedeva il mio occhio
mentre sdraiata sul muretto
a secco di Kohklakoura
raccoglievo il mare nell’anima

all’ombra del siliquastro
che carezzava la mia schiena
al ritmo di brezza leggera


Kohklakoura (Lipsi)


 





 
 
 

Di antico



Abbiamo spiato le ore
che precedono
un battesimo ortodosso

Le donne che lavano

i pavimenti di acqua profumata

e avvolgono di veli rosa
le colonne e il bacino lustrale

i fiocchi rosa e i fiori
che adornano biciclette e carrettini

La festa grande come l’isola di Lipsi
e la notte cantata e bevuta e mangiata
da tutta l’isola abbiamo spiato discreti.

 

Preparazione di un battesimo ortodosso
 
 
 
 
 
 
 


 

 

Aspronissi




L’isola di talco si tuffa
sfrontatamente nel turchese
invitante
come richiamo di sirene
come movenze di Calipso



Pino ad Aspronissi








  






Monodendri




 
Di Lipsi si dice
la piccolezza raccolta
ma mentono quelli
poiché non sanno il numero
dei passi che vanno a Monodendri
dove solo attende il pino forgiato
dal vento e dal mare

Con la sua ombra preziosa
protesa altrove
e le radici possenti
aggrappate alla roccia
spartisce il mare dal mare
ed offre ricovero e pace
salata.


Monodendri (Lipsi)

















Battaglia di Leros



Conflitto silente riecheggia altre battaglie
la più italiana tra quelle del Dodecaneso
colore panna e beige
ringhiere ai balconi di palazzetti liguri
oppure del razionalismo italiano di Lakki
 
La più onirica e surreale
con quei folli silenti
e innocui disseminati in famigliole
e pittoresche corti dei miracoli
sulle spiagge
 
La più greca di vele e imbarcazioni
di allegre cene grasse e grosse
che umiliano
le nostre tre portate
e la nostra precoce sazietà
 
E la memoria di una dominazione
- la nostra – incisa nelle case e nelle vie
che come tutte fu odiata
e ancora non trova oblio
ancora brucia.




Memoria d’Italia a Leros











 




La Panaghia dei Cavalieri






Da Pandeli spire di curve a gomito
rallentano l’ascesa verso il cielo
sferzata del vento che il crinale
di mulini raccoglieva
e il tratto all’occhio breve
si dilata nel tempo del pellegrinaggio
al castello ma più alla miracolosa Panaghia
la madre forte e potente di queste isole
che chiede e pretende la sospensione
del tempo e un’umile sosta
bilanciata da quella superiorità profonda
che suscita lo sguardo che mira
dall’alto Pandeli, Aghia Marina e Leros tutta.
 

Da signore, sire e sovrano
trecentosessanta gradi d’occhio
si sentono padroni dell’universo.





Dal castello di Leros















Neromylos

 

Che poi quando lo vedi
affiorante a pelo d’acqua
ti chiedi se non sia bicefalo,
se l’acqua sia quella motrice
e pure quella da cui è emerso
come Venere dalla spuma
 
Ma poi dimentichi subito
la spicciola filosofia
rapito dal profumo e dai sapori
che la cucina ti conduce
al palato e alle narici
colmando la beatitudine degli occhi.


Mulino ad acqua ad Aghia Marina (Leros)












Il battello di Dimitri

 
 
 Lo chiamano Dimitri
il capitano del battello che va a Nisyros
ma io so che è Ulisse
 
l’ho visto dormire scarmigliato
con i piedi grossi e callosi
di marinaio sempre in mare
 
tra i pacchi e le merci
che riforniscono la sua piccola
itaca di fuoco
 
mentre la sua Penelope
comandava il carico
e ne ordinava il destino
 
La sua odissea fa la spola breve
e muta la domenica per i gitanti
calzando scarpe e ordinando la chioma.
 
Il battello “ebro” di Dimitri (Kos – Nisyros – Kardamena)











 


Torpore felino

 
 
L’isola dei gatti esiste
ed è una immensa, beata,
libera colonia felina
affamata e molto giocosa
che prolifica salta, s’arrampica,
gioca, ti cerca e fugge.
E dorme
a Nisyros.



Torpore felino (Nisyros)














Caldera


 
Dante qui non c’è stato
eppure in quella mattina
credo di averlo incontrato
in questo paesaggio candido
surreale
 
se ne andava dal bar ombroso
verso la grande bocca degli inferi
sospinto dall’improbabile
musica irlandese che suonava
il barista
 
e poi è scomparso tra le polle
d’acqua bollente
e i soffioni e i crateri nei crateri
e il caldo accecante e bianco
del giorno insulare


Nella caldera di Nisyros














 

I Pesci di Avlaki

 
 
Qui pesci di ogni specie
vivi e nuotanti
e d'ogni materia e d'ogni mano

Ma tra tutti quelli argentei
col piccolo bottone caudale
nero come l'occhio cieco

e quelli arancioazzurrati
con le loro righe di colore netto
tatuate sul corpo snello e flessuoso

e i pesci ombra color della sabbia
che ora ci sono - in squadriglie aeree -
e poi non ci sono come foglie in volo

e i piccoli biforcuti neri
e i banchi di aghi da lana verdazzurrini
e quelli coi merletti alla pinne

qui

nel porticciolo
dismesso e diruto di Avlaki
tuttitutti danzano 

muti



Avlaki (Nisyros)















Altitudini

 
 
Di monti e strapiombi
l’anima di Nisyros si arrampica
verso altitudini perigliose
di antiche lave divenute rocce

 Nikià e il Paleokastro
e mille innominate vette e sentieri
sterrati stretti da baciare la pietra
per amore e per terrore dello strapiombo
 
e il ventre bianco del vulcano
che riflette incessante il bianco
e sonnecchia tiepido
in memoria di tempi di fuoco.
 
O in attesa

chissà.

Da Nikià (Nisyros).
 
 







 



 

Le farfalle del Porfyris

 
 
 La buganvillea del Porfyris
è un quadro vivente
I fiori se ne stanno immobili
A grappoli di splendente
rosa purpureo a lasciarsi
suggere da farfalle candide
in danza d’amore.




Le farfalle della buganvillea del Porfyris (Nisyros)
 
 






 





Antimachia

 
Antimachia conserva
- mentre tutta Kos muta -
conserva come museo vivente
la casa, gli oggetti, le foto
 
conserva con il sorriso
di quella ragazza
che narra il passato
e disseta il presente
- quando può -
con una bella cannata.

La casa tradizionale di Antimachia (Kos)











 

Asclepio

 
 
Se non muoio di insolazione qui
non morirò altrove di freddo o di paura
Così mi dicevo ascendendo
al santuario dei mille gradoni e templi.
 
Quanto piacque ai Romani
e poi ai cristiani
questa catartica purificazione della ascesa
la preghiera dei piedi
 
Ti saluto Asclepio
e con te saluto queste amate isole
e il loro mare amico.
 
Proteggi il mio viaggio
e accondiscendi al mio ritorno
Ancora per mille e mille volte.


Il santuario di Asclepio (Kos)





















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Platis Gialos (Lipsi)



Decorazione per un battesimo ortodosso




Ileana ad Arki





Conquistata Monodendri (Lipsi)! In mancanza di bandiera,
irriguardosa ostensione dei pantaloncini di Pino




Pino alla conquista di Leros (Ancora?)






La miracolosa Panaghia del Castello (Leros)




Tramonto dalla Panaghia di Nisyros





Il porto di Avlaki (Nisyros)






Paleokastro (Nisyros)