di Paola Grandi
Quest'anno i primi 15 giorni di
settembre siamo tornati a Creta per la terza volta....e come al solito ci siamo
fatti incantare dalla natura selvaggia di Creta e abbiamo camminato,
soprattutto su e giù per le sue gole, nonostante il gran caldo. Avevamo già
camminato in altri viaggi nelle gole di Imbros, Aradena, Samaria e Irini.
Ora vi racconto le gole di
quest'anno (2019), sperando vi piacciano, poi aggiungo anche le gole degli anni scorsi.
GOLA DI KALLIKRATIS: si trova nella zona di Frangokastello. Noi siamo partiti
presto, a piedi, dalla punta ovest di
Frangokastello e poco dopo il paesino di Patsianos si trovano le indicazioni
per la gola. Dall'alto della gola (noi l'abbiamo risalita solo per due terzi)
si gode un bel panorama sul mare e sulla piana di Frangokastello. Al ritorno ci
siamo coccolati con un'ottima sfakianì pita nell'unico caffè di Patsianos. L’intera
gola si risale in circa un’ora e mezza. Noi, partendo da Frangokastello,
abbiamo impiegato in tutto circa 4 ore andata e ritorno, ma abbiamo risalito la
gola solo per due terzi circa.
GOLA DI AGIOFARAGO: si trova vicino a Matala. In auto si possono percorrere i 7
km di sterrato che iniziano dal monastero di Odighitria e parcheggiare a 30 minuti
dalla spiaggia. Ma noi l'auto non l'avevamo ....e quindi ci siamo fatti
accompagnare da un taxi fino al Monastero e a piedi abbiamo camminato lo
sterrato e la gola per poi arrivare nella baia bellissima, raccolta fra le due
scogliere. Unica inquietudine lungo il tragitto le tante cucce vuote, con il
timore di vedere spuntare da un momento all’altro un cane da gregge e non
sarebbe stato un incontro molto piacevole! Arrivati al mare c’era calma di
vento e di turisti. Nella parte destra della spiaggia è possibile restare
all'ombra della scogliera. Verso le 13.30 una scenetta da film....arriva una
barchetta con quattro sub over 70, in muta lunga. Dopo aver attraccato e scesi
dalla barca con qualche difficoltà, hanno portato a riva vettovaglie in ceramica
e viveri per un reggimento. A noi hanno offerto buonissimi fichi....non
mancando di fare la battuta della similitudine fra la parola greca per fichi (σύκα - sika) e la nostra parola per ..... Dal
Monastero di Odighitria fino alla spiaggia abbiamo impiegato circa due ore e
mezza. Dall’ultimo parcheggio invece, da dove poi inizia effettivamente la
gola, ci sono circa 30 minuti di cammino.
GOLA DI TRACHOULAS: noi siamo arrivati a piedi da Lentas, in Asterousia, circa
5 km., ma ci si può arrivare anche in auto e all'imbocco della gola c'è spazio
per parcheggiare. Il clima era veramente caldo, al ritorno circa 38 gradi, in
assenza di vento. La zona dell’Asterousia è particolarmente arida e calda. Il sentiero per scendere la gola è tenuto perfettamente,
con parapetti in legno per la discesa. All'arrivo spiaggia spettacolare tutta
per noi, con una formazione rocciosa molto particolare sulla parte sinistra.
Zero ombra, a parte un giovanissimo oleandro. Spiaggia davvero emozionante per
la sua bellezza. È stata la gola che ci ha lasciato senza parole più di tutte.
Il tempo di discesa della gola, dal parcheggio, è di circa 30 minuti. Se si
arriva da Lentas a piedi in totale il percorso richiede circa due ore, forse
anche un po’ meno.
GOLA DELLA MORTE: si trova nell’estremo est di Creta, in Lassithi. Dopo aver
pernottato a Palaikastro partiamo per Zakros con il bus delle 6.30 di mattina.
Unici passeggeri. A noi piace viaggiare in bus e a Creta i bus arrivano quasi
ovunque, anche in sperduti paesini di montagna dove spesso non sale e non
scende nessuno: ci ricordano quando anche da noi i servizi pubblici erano per
servire il “bene comune”, senza curarsi tanto della sostenibilità economica dei
servizi stessi. L'alba ci accompagna mentre il bus si arrampica per le curve
fino a Zakros. Dalla piazzetta del paese ci sono le indicazioni per le Gole. Il
sentiero è ben tracciato. Da qui parte l'E4 che attraversa tutta l'isola. Molti
calabroni verso la parte finale della gola, per la presenza di acqua. Kato
Zakros con la sua vita tranquilla ci ripaga della levataccia e ci coccolerà per
tre giorni. Le gole si trovano nel Sitia Geo Park, sito UNESCO, pieno di
sentieri....già ci viene voglia di organizzare per un prossimo trekking, magari
in primavera. Per scendere le gole da Zakros ci si impiega circa 2 ore/2 ore e
mezza.
GOLA DI COCHLAKIES: si trovano nella zona di Kato Zakros. Partiamo presto da
Kato Zakros e imbocchiamo il sentiero costiero che porta alla grotta di
Pelekita e poi alla spiaggia Karoumes. Il percorso è dato in 2.5 ore. Noi ne
impieghiamo 3....a causa del fortissimo vento che verso metà ci coglie di
sorpresa. Il sentiero è bellissimo...mare da una parte e montagna dall'altra.
Ma meglio farlo senza vento...decisamente...perché può essere pericoloso perché
in alcuni punti la scogliera è a picco sul mare, o almeno questa è stata la
nostra percezione (per non dire paura vera!) con vento a 60km/h e raffiche a
80km/h. Tanto che decidiamo di tornare indietro per le gole di Choclakies che
iniziano alle spalle della spiaggia di Karoumes, le quinte gole che camminiamo
in questa vacanza. La spiaggia è splendida...siamo solo noi due e altre tre
persone, anche se purtroppo a causa del vento non riusciamo a restare molto. La più bella spiaggia di questa vacanza. Per
risalire le gole ci vuole circa un’ora e mezza.
sentiero verso Karoumes |
Spiaggia di Karoumes |
Gola |
Nel 2017, invece, durante il nostro primo viaggio a Creta, abbiamo fatto un trekking itinerante lungo il bellissimo sentiero E4 e fu in quell’occasione che abbiamo camminato la prima volta nelle gole di Creta. La differenza rispetto al 2019, è che nel 2017 essendo un trekking itinerante che quindi avanzava ogni giorno senza mai tornare indietro, ogni tappa l’abbiamo fatta con l’intero zaino, circa 8 kg, mentre nel 2019 lo zaino che portavamo era “giornaliero”, quindi molto più leggero. Queste le gole che abbiamo visto nel 2017:
GOLA DI IMBROS: è la nostra prima
gola in assoluto. L’inizio del trekking sul sentiero E4. La prima volta a
Creta. Noi siamo partiti da Chanià in bus per Chora Sfakion e circa a due terzi
del viaggio si può scendere a Imbros dove, attraversando la strada, c’è l’imbocco
delle gole omonime. Si paga un biglietto all’entrata, circa 3 euro se non
ricordo male. Le gole sono circa 8km in tutto. Pensavamo di cavarcela con un
paio d’ore di cammino e invece veniamo messi subito di fronte alla realtà del
terreno cretese: i sassi non stanno mai fermi, rotolano sotto i piedi
incessantemente come raramente ci era capitato altrove e di conseguenza occorre
calcolare sempre un po’ di tempo in più nei tempi di percorrenza. All’uscita
della gola è possibile prendere un passaggio da un “taxi” locale o prendere il
bus che in alta stagione fa la corsa fra Frangokastello e Chora Sfakion.
GOLA DI ARADENA: questa è l’unica
gola che abbiamo fatto due volte, anche nel 2018, perché è un capolavoro della
natura, bellissima, e il mare della spiaggia di Marmara che si trova alla fine
della gola è altrettanto bello. Per camminare nella gola ci sono tante
possibilità: in alta stagione si può prendere il bus da Chora Sfakion per
Anopoli/Aradena e scendere le gole e poi tornare a Loutro a piedi o con un taxi
boat. Noi, essendo a fine aprile, abbiamo camminato da Loutro e abbiamo
risalito tutte le gole fino al suo mitico ponte e poi siamo scesi nuovamente a
Lykos tramite una strada asfaltata che passa da Livanianà. Giornata decisamente
impegnativa ma molto bella. Nella gola è possibile osservare gipeti e grifoni
che nidificano nelle sue pareti. La parte più bella delle gole è indubbiamente
la parte finale, verso la spiaggia di Marmara.
GOLE DI SAMARIA’: le più famose,
con migliaia di persone che le visitano tutti gli anni. Noi abbiamo avuto la
fortuna di andarci pochi giorni dopo l’apertura (ogni anno prevista per il 1
maggio, se le condizioni meteo lo permettono) e soprattutto abbiamo scelto di
risalire le gole piuttosto che scenderle come fa la maggior parte dei
visitatori. Siamo partiti da Agia Roumeli la mattina presto e con calma abbiamo
camminato per i 18 km della gola. La gola è senza dubbio suggestiva, anche
questa soprattutto nella parte finale, verso Agia Roumeli. Se non si ha voglia
di camminarla tutta si può anche decidere di fare solo la parte finale. Si
trovano fontane di acqua lungo tutto il percorso. All’uscita della gola, ci
aspettavano gli ultimi km di asfalto prima di arrivare a Omalos (forse i più
duri – per la stanchezza ormai) dove abbiamo trascorso la notte. Il vantaggio
di farla in salita è che la prima parte della gola dove ci sono meno alberi è
all’ombra e quando il sole entra nella gole probabilmente si è già verso la
zona più boscosa. E in più c’è meno traffico di turisti e si può camminare più
in solitudine.
GOLE DI IRINI: il giorno dopo per ritornare da Omalos verso il mare siamo scesi dalle gole di Irini. Da Omalos occorre camminare circa 5 km su asfalto oppure farsi portare dallo studio/hotel dove si alloggio. Queste gole le abbiamo camminate in discesa, bella la prima parte con un sentiero antico tutto lastricato. All’uscita delle gole, dopo qualche chilometro di strada asfaltata, oppure lungo il fiume si si riesce a trovare il sentiero che noi non abbiamo trovato, si arriva a Sougia.
Le gole di Creta sono circa
400…..noi siamo solo all’inizio!!!
Buon cammino