mercoledì 2 febbraio 2022

LE GOLE DI CRETA

 di Paola Grandi

Quest'anno i primi 15 giorni di settembre siamo tornati a Creta per la terza volta....e come al solito ci siamo fatti incantare dalla natura selvaggia di Creta e abbiamo camminato, soprattutto su e giù per le sue gole, nonostante il gran caldo. Avevamo già camminato in altri viaggi nelle gole di Imbros, Aradena, Samaria e Irini.

Ora vi racconto le gole di quest'anno (2019), sperando vi piacciano, poi aggiungo anche  le gole degli anni scorsi.


GOLA DI KALLIKRATIS: si trova nella zona di Frangokastello. Noi siamo partiti presto,  a piedi, dalla punta ovest di Frangokastello e poco dopo il paesino di Patsianos si trovano le indicazioni per la gola. Dall'alto della gola (noi l'abbiamo risalita solo per due terzi) si gode un bel panorama sul mare e sulla piana di Frangokastello. Al ritorno ci siamo coccolati con un'ottima sfakianì pita nell'unico caffè di Patsianos. L’intera gola si risale in circa un’ora e mezza. Noi, partendo da Frangokastello, abbiamo impiegato in tutto circa 4 ore andata e ritorno, ma abbiamo risalito la gola solo per due terzi circa.

 


 
GOLA DI AGIOFARAGO: si trova vicino a Matala. In auto si possono percorrere i 7 km di sterrato che iniziano dal monastero di Odighitria e parcheggiare a 30 minuti dalla spiaggia. Ma noi l'auto non l'avevamo ....e quindi ci siamo fatti accompagnare da un taxi fino al Monastero e a piedi abbiamo camminato lo sterrato e la gola per poi arrivare nella baia bellissima, raccolta fra le due scogliere. Unica inquietudine lungo il tragitto le tante cucce vuote, con il timore di vedere spuntare da un momento all’altro un cane da gregge e non sarebbe stato un incontro molto piacevole! Arrivati al mare c’era calma di vento e di turisti. Nella parte destra della spiaggia è possibile restare all'ombra della scogliera. Verso le 13.30 una scenetta da film....arriva una barchetta con quattro sub over 70, in muta lunga. Dopo aver attraccato e scesi dalla barca con qualche difficoltà, hanno portato a riva vettovaglie in ceramica e viveri per un reggimento. A noi hanno offerto buonissimi fichi....non mancando di fare la battuta della similitudine fra la parola greca per fichi (σύκα - sika) e la nostra parola per ..... Dal Monastero di Odighitria fino alla spiaggia abbiamo impiegato circa due ore e mezza. Dall’ultimo parcheggio invece, da dove poi inizia effettivamente la gola, ci sono circa 30 minuti di cammino. 


GOLA DI TRACHOULAS: noi siamo arrivati a piedi da Lentas, in Asterousia, circa 5 km., ma ci si può arrivare anche in auto e all'imbocco della gola c'è spazio per parcheggiare. Il clima era veramente caldo, al ritorno circa 38 gradi, in assenza di vento. La zona dell’Asterousia è particolarmente arida e calda.  Il sentiero per scendere la gola è tenuto perfettamente, con parapetti in legno per la discesa. All'arrivo spiaggia spettacolare tutta per noi, con una formazione rocciosa molto particolare sulla parte sinistra. Zero ombra, a parte un giovanissimo oleandro. Spiaggia davvero emozionante per la sua bellezza. È stata la gola che ci ha lasciato senza parole più di tutte. Il tempo di discesa della gola, dal parcheggio, è di circa 30 minuti. Se si arriva da Lentas a piedi in totale il percorso richiede circa due ore, forse anche un po’ meno.


GOLA DELLA MORTE: si trova nell’estremo est di Creta, in Lassithi. Dopo aver pernottato a Palaikastro partiamo per Zakros con il bus delle 6.30 di mattina. Unici passeggeri. A noi piace viaggiare in bus e a Creta i bus arrivano quasi ovunque, anche in sperduti paesini di montagna dove spesso non sale e non scende nessuno: ci ricordano quando anche da noi i servizi pubblici erano per servire il “bene comune”, senza curarsi tanto della sostenibilità economica dei servizi stessi. L'alba ci accompagna mentre il bus si arrampica per le curve fino a Zakros. Dalla piazzetta del paese ci sono le indicazioni per le Gole. Il sentiero è ben tracciato. Da qui parte l'E4 che attraversa tutta l'isola. Molti calabroni verso la parte finale della gola, per la presenza di acqua. Kato Zakros con la sua vita tranquilla ci ripaga della levataccia e ci coccolerà per tre giorni. Le gole si trovano nel Sitia Geo Park, sito UNESCO, pieno di sentieri....già ci viene voglia di organizzare per un prossimo trekking, magari in primavera. Per scendere le gole da Zakros ci si impiega circa 2 ore/2 ore e mezza.


GOLA DI COCHLAKIES: si trovano nella zona di Kato Zakros. Partiamo presto da Kato Zakros e imbocchiamo il sentiero costiero che porta alla grotta di Pelekita e poi alla spiaggia Karoumes. Il percorso è dato in 2.5 ore. Noi ne impieghiamo 3....a causa del fortissimo vento che verso metà ci coglie di sorpresa. Il sentiero è bellissimo...mare da una parte e montagna dall'altra. Ma meglio farlo senza vento...decisamente...perché può essere pericoloso perché in alcuni punti la scogliera è a picco sul mare, o almeno questa è stata la nostra percezione (per non dire paura vera!) con vento a 60km/h e raffiche a 80km/h. Tanto che decidiamo di tornare indietro per le gole di Choclakies che iniziano alle spalle della spiaggia di Karoumes, le quinte gole che camminiamo in questa vacanza. La spiaggia è splendida...siamo solo noi due e altre tre persone, anche se purtroppo a causa del vento non riusciamo a restare molto.  La più bella spiaggia di questa vacanza. Per risalire le gole ci vuole circa un’ora e mezza.

sentiero verso Karoumes

Spiaggia di Karoumes
Gola

Nel 2017, invece, durante il nostro primo viaggio a Creta, abbiamo fatto un trekking itinerante lungo il bellissimo sentiero E4 e fu in quell’occasione che abbiamo camminato la prima volta nelle gole di Creta. La differenza rispetto al 2019, è che nel 2017 essendo un trekking itinerante che quindi avanzava ogni giorno senza mai tornare indietro, ogni tappa l’abbiamo fatta con l’intero zaino, circa 8 kg, mentre nel 2019 lo zaino che portavamo era “giornaliero”, quindi molto più leggero. Queste le gole che abbiamo visto nel 2017:

GOLA DI IMBROS: è la nostra prima gola in assoluto. L’inizio del trekking sul sentiero E4. La prima volta a Creta. Noi siamo partiti da Chanià in bus per Chora Sfakion e circa a due terzi del viaggio si può scendere a Imbros dove, attraversando la strada, c’è l’imbocco delle gole omonime. Si paga un biglietto all’entrata, circa 3 euro se non ricordo male. Le gole sono circa 8km in tutto. Pensavamo di cavarcela con un paio d’ore di cammino e invece veniamo messi subito di fronte alla realtà del terreno cretese: i sassi non stanno mai fermi, rotolano sotto i piedi incessantemente come raramente ci era capitato altrove e di conseguenza occorre calcolare sempre un po’ di tempo in più nei tempi di percorrenza. All’uscita della gola è possibile prendere un passaggio da un “taxi” locale o prendere il bus che in alta stagione fa la corsa fra Frangokastello e Chora Sfakion.

 

GOLA DI ARADENA: questa è l’unica gola che abbiamo fatto due volte, anche nel 2018, perché è un capolavoro della natura, bellissima, e il mare della spiaggia di Marmara che si trova alla fine della gola è altrettanto bello. Per camminare nella gola ci sono tante possibilità: in alta stagione si può prendere il bus da Chora Sfakion per Anopoli/Aradena e scendere le gole e poi tornare a Loutro a piedi o con un taxi boat. Noi, essendo a fine aprile, abbiamo camminato da Loutro e abbiamo risalito tutte le gole fino al suo mitico ponte e poi siamo scesi nuovamente a Lykos tramite una strada asfaltata che passa da Livanianà. Giornata decisamente impegnativa ma molto bella. Nella gola è possibile osservare gipeti e grifoni che nidificano nelle sue pareti. La parte più bella delle gole è indubbiamente la parte finale, verso la spiaggia di Marmara.

GOLE DI SAMARIA’: le più famose, con migliaia di persone che le visitano tutti gli anni. Noi abbiamo avuto la fortuna di andarci pochi giorni dopo l’apertura (ogni anno prevista per il 1 maggio, se le condizioni meteo lo permettono) e soprattutto abbiamo scelto di risalire le gole piuttosto che scenderle come fa la maggior parte dei visitatori. Siamo partiti da Agia Roumeli la mattina presto e con calma abbiamo camminato per i 18 km della gola. La gola è senza dubbio suggestiva, anche questa soprattutto nella parte finale, verso Agia Roumeli. Se non si ha voglia di camminarla tutta si può anche decidere di fare solo la parte finale. Si trovano fontane di acqua lungo tutto il percorso. All’uscita della gola, ci aspettavano gli ultimi km di asfalto prima di arrivare a Omalos (forse i più duri – per la stanchezza ormai) dove abbiamo trascorso la notte. Il vantaggio di farla in salita è che la prima parte della gola dove ci sono meno alberi è all’ombra e quando il sole entra nella gole probabilmente si è già verso la zona più boscosa. E in più c’è meno traffico di turisti e si può camminare più in solitudine.

 

GOLE DI IRINI: il giorno dopo per ritornare da Omalos verso il mare siamo scesi dalle gole di Irini. Da Omalos occorre camminare circa 5 km su asfalto oppure farsi portare dallo studio/hotel dove si alloggio. Queste gole le abbiamo camminate in discesa, bella la prima parte con un sentiero antico tutto lastricato. All’uscita delle gole, dopo qualche chilometro di strada asfaltata, oppure lungo il fiume si si riesce a trovare il sentiero che noi non abbiamo trovato, si arriva a Sougia.


Le gole di Creta sono circa 400…..noi siamo solo all’inizio!!!

Buon cammino