di Claudia Pizzaroni
Scrivo questo diario a distanza di quasi un anno dal mio viaggio e riguardando le foto ogni minimo dettaglio è riaffiorato per permettermi di raccontarvi la MIA LIMNOS.
Il
4 Agosto io e Matteo, il mio paziente fidanzato, nonché compagno di
avventure, partiamo da Roma con un volo Ryanair per Salonicco. Appena
fuori dall’aeroporto troviamo ad aspettarci il bus n 78 (biglietto
1 euro a persona) che ci porterà alla stazione dei pullman della
KTEL MACEDONIA, che ci porteranno nella cittadina di Kavala dove ci
aspetta il traghetto per Limnos.
Vorrei
spendere due parole per Salonicco: durante il viaggio di andata,
causa incastri per prendere il traghetto, siamo riusciti a vederla
solo durante il viaggio dall’aeroporto fino alla stazione dei
pullman.
Ci
ha dato la sensazione di essere una città molto sporca, e davvero
poco affascinante.
Durante
il viaggio di ritorno invece, ci siamo fermati per una notte all’
Hotel Pella, proprio in centro ma sporco e tristissimo, e siamo
andati verso il porto e la parte più centrale di Salonicco. Ci siamo
decisamente ricreduti, è una bellissima città, piena di vita, di
giovani, di belle piazze e con un lungo mare davvero affascinante. Il
poco tempo non ci ha permesso di visitarla, ma forse un paio di
giorni bisognerebbe dedicarglieli.
Il
viaggio con il pullman della KTEL dura circa 3 ore, e il biglietto
costa circa 12 euro a persona. I pullman per Kavala partono ogni ora
circa. Una volta arrivati a Kavala ci siamo fermati a mangiare la
nostra prima pita souvlaki e abbiamo fatto un giro per il suo
delizioso porticciolo. Infine ci siamo imbarcati per un viaggio che è
risultato molto più lungo del previsto. Solitamente il traghetto da
Kavala a Limnos ci mette 8 ore, noi saremmo dovuti arrivare alle 23 e
siamo invece sbarcati alle 3 di notte.
A
darci il benvenuto è il Kastro illuminato che domina Myrina, la
capitale dell’isola. Lo spettacolo è mozzafiato.
Ad
aspettarci al porto c’erano i proprietari del nostro studio “Limnos
View” (www.limosview.gr), che
si trova ad Agios Ioannis, piccolo paesotto ad un quarto d’ora da
Myrina. Gli studios sono pulitissimi, ben attrezzati e soprattutto
economici. Noi ci siamo trovati benissimo, i proprietari sono davvero
disponibili.
Limnos View |
Ci
svegliamo l’indomani e di fronte a noi abbiamo la baia di Agios
Ioannis con il suo mare blu cobalto e le sue poche casette sparse
lungo le spiagge.
Baia di agios Ioannis - Limnos |
A
mio avviso alloggiare ad Agios Ioannis è la scelta migliore, Myrina
è leggermente più caotica. Agios Ioannis è un paesino proprio sul
mare con pochissime case, un paio di taverne, un mini market e un
delizioso bar scavato in una roccia, con
dei deliziosi tavolini a forma di barca che si affacciano proprio sul
mare.
il bar scavato nella roccia ad Agios Ioannis |
tavolini a forma di barchette al bar di Agios Ioannis |
Ci
sono anche alcune spiaggette cittadine, abbastanza carine ma comunque
un pochino affollate.
Myrina:
è una cittadina deliziosa, con due porti, uno turistico in cui si
susseguono una serie di taverne e bar molto carini e soprattutto
piuttosto vivi la sera.
Porto turistico di Myrina - Limnos |
Porto di Myrina - Limnos |
Entrambi
i porti sono dominati dal suggestivo Kastro, le cui mura di notte
vengono illuminate per stregare i vostri cuori.
Kastro - Myrina, Limnos |
Il
primo giorno abbiamo affittato uno scooter 125, fedele compagno di
follie alla ricerca di posti sperduti, e ci siamo diretti verso la
parte nord ovest dell’isola, in direzione Spiaggia di Gomati. La
strada è tortuosa, di montagna, piena di curve; il paesaggio ci
lascia piuttosto perplessi, non ci sono alberi, cespugli, nessun tipo
di vegetazione. Tutto intorno a noi ci sono montagne e colline color
senape, e null’altro…del mare nemmeno l’ombra. Un paesaggio
lunare, disarmante.
Dopo
un bel po’ di strada arriviamo finalmente sulla spiaggia, quasi
deserta e dominata da una enorme duna sulla quale è stato
abbandonato un carro armato che punta dritto verso il mare.
spiaggia "protetta" a Limnos |
(La
presenza dei militari si vede e si sente ancora a Limnos, sparse per
tutta l’isola troverete delle caserme e spesso vedrete girare jeep
con dentro soldati, ma non è nulla di preoccupante, Limnos è molto
vicina alla Turchia, questo è il motivo).
La
spiaggia di Gomati, ci insegna una particolarità di Limnos: sulle
spiagge troverete lettini e ombrelloni gratis, o comunque da
utilizzare in seguito ad una piccolissima consumazione al bar.
GENIALI I GRECI… inizialmente, io e Matteo li abbiamo snobbati,
dopo nemmeno due giorni abbiamo ceduto alla comodità e ce li siamo
goduti per tutta la vacanza!!!
Poco
prima della spiaggia troverete le indicazioni per le dune di sabbia
(si dice siano le più alte d’Europa) un bello spettacolo per la
vista…
Il
primo impatto con il mare e il paesaggio il Limnos ci lascia
perplessi, e in effetti avevo letto da qualche parte che inizialmente
l’isola si presenta così. Chi arriva non è in grado di
assaporarne l’essenza più intima e dentro di sè pensa: MA DOVE
SONO FINITO? Si è storditi dal giallo che circonda, e da una strana
atmosfera un po’ malinconica, e l’istinto che si ha è quello di
andar via.
Sul
traghetto del ritorno verso Kavala, mentre io dopo 20 giorni salutavo
Limnos, Myrina e il suo Kastro, ho ascoltato la conversazione di una
coppia che litigava. Lui incolpava lei per averlo portato in un’isola
così brutta e triste, con un brutto mare, senza spiagge e senza
vita. Erano probabilmente rimasti per due, massimo tre giorni, e
stavano già prendendo il traghetto per andare via. In quel momento
ho ripensato alla frase che avevo letto su Limnos che diceva che
l’isola si mostrerà in tutta la sua bellezza solo al visitatore
non distratto, solo a coloro che avranno davvero voglia di scoprirla,
e ho sorriso…
Non
vi racconterò il nostro viaggio giorno per giorno, ma vi dirò
quello che secondo me merita davvero una visita.
Per
quanto riguarda la parte nord, a parte le dune di Gomati, Capo
Mourzeflos (lo troverete nella punta ovest più estrema poco prima di
una grandissima base militare, dovete lasciare la macchina e
proseguire a piedi lungo la stradina sterrata che troverete sulla
sinistra), e Capo Falakron, in cui le rocce formano delle figure
piuttosto bizzare, non c’è altro da fare.
Le
spiagge più belle sono a sud, meritano davvero tutte: nella mia
personale classifica ci sono Mikro e Megalo Fanaraki, Chavouli,
Chavouli - Limnous |
Thanos, Stivi Bay o Mabella e infine PARTHENODAS, un vero e proprio paradiso che troverete andando verso Agia Sofia, da li proseguite seguendo le indicazioni BEACH, non fermatevi nella prima spiaggia che torvate(SKIDI BAY), è abbandonata e molto sporca, andate avanti per la stradina sterrata, superate un paesino abbandonato e vi troverete in paradiso…sabbia bianca, e nessun essere umano all’orizzonte…il mio cuore è ancora li. Questa è l’unica spiaggia dell’isola a non essere attrezzata ne con ombrelloni nè con lettini, nè con null’altro…è selvaggia al cento per cento…
Parthenodas - Limnos |
Parthenodas - Limnos |
Da
Agia Sofia spingetevi fino a Skandali, paesino carino che finisce
nella baia di Loudri, ventosa
e quasi oceanica, ma molto molto bella!
baia di Loudri - Limnos |
Keros Bay, a noi non è piaciuta, è oceano puro, adatta soprattutto
a surfisti.
Keros Bay |
Per
quanto riguarda l’isola, i suoi paesini e la sua natura i miei
consigli sono questi:
-
Da Moudros andate verso Kodoupoli, paesino delizioso con un bel
laboratorio di ceramiche, e proseguite verso il lago di sale Aliki.
-Kotsinas
paesino con una piccola baia e due tre taverne carine sul mare
-Da
non perdere i siti archeologici di IFESTIA e KAVIRION.
-
Il Kastro di Myrina, UNICO… si può arrivare fino in cima, io
consiglio di farlo poco prima del tramonto, da li si gode di uno
spettacolo meraviglioso. E lungo la passeggiata, se siete fortunati
potrete incontrare cerbiatti, caprette e caproni, noi lo siamo
stati…
cerbiatti al Kastro di Limnos |
-
Non perdetevi il paesino di Kodias, con le sue case dai tetti rossi e
i Mulini che sbucano in mezzo a colline ricoperte di pini.
Mulini di Kodias - Limnos |
-
La chiesetta di Panagia Kakaviotissa, un gioiello incastonato
tra le rocce in un paesaggio fiabesco…ad accompagnarvi lungo il
sentiero ci saranno i guardiani della chiesetta, due dolcissimi
cagnoloni!
Panaghia Kakaviotissa, Limnos |
il custode della Panaghia |
-I
tramonti di Limnos, quando il sole vi saluterà nascondendosi dietro
al Monte Athos vi lascerà dentro un’emozione immensa.
tramonto a Limnos |
-La
luna di Limnos, è magica…
la luna a Limnos |
-Le
tartarughe che si trovano per strada
Claudia e la tartaruga! |
-Non
perdetevi qualche serata tipicamente greca nei paesini dell’isola,
noi siamo capitati a Kaspakas, vicino Agios Ioannis, ad una serata
con musica e tantissimo cibo…occhio agli orari…i greci mangiano
molto molto tardi!
Chi
va a Limnos piangerà due volte: la prima arrivando sull’isola, la
seconda lasciandola. La sua storia, il suo mare, i suoi abitanti,
burberi ma dal cuore tenero, la vita calma che la contraddistingue,
il cielo sellato che sembrerà avvolgervi, i suoi magici tramonti e
lo sguardo del Monte Athos che vi guarda maestoso dall’orizzonte,
vi entreranno nel sangue, nel cuore e nell’anima.
A
me Limnos è entrata dentro lentamente, giorno per giorno, ma ora so
che non ne uscirà mai più.
Chi
ne ha saputo cogliere la bellezza ne è un po’ geloso, un signore
greco conosciuto sul posto mi ha chiesto di non farle troppa
pubblicità in Italia. Sono gelosi della loro meravigliosa isola a
forma di farfalla e vogliono tutelarla dal turismo di massa che
spesso non fa altro che togliere magia alla natura, alle tradizioni e
alla bellezza dei luoghi.
Ma
io so che voi amanti della Grecia starete attenti a non
spersonalizzare la sua bellezza…eccolo dunque il mio canto d’amore
per Limnos…tutto per voi!
Spero
di esservi stata utile, per qualsiasi informazione scrivetemi!
Claudia