sabato 1 dicembre 2018

SANTORINI, CAMMINANDO SULLA CALDERA

di riccardo riva e monica cassata


Poco dopo le 17:00 siamo pronti per la camminata sulla Caldera (da Fira a Oia che cinque anni fa non avevamo trovato il tempo di fare). Il ragazzo alla reception ci dice che, normalmente, bastano due ore per arrivare a Oia ma facendo foto e ammirando il panorama anche tre… Inoltre ci sconsiglia di andare adesso per via del caldo, meglio al mattino; però noi domani abbiamo altri programmi e quindi usciamo ad affrontare la calura e ci dirigiamo subito verso il centro equipaggiati di bottiglie d’acqua e bustine di sali minerali.
Fa caldissimo e il percorso è anche in leggera salita e con pochissima ombra ma inizialmente agevole e pavimentato; a Firostefani facciamo una sosta all’ombra.  A Imerovigli usciamo un attimo dal percorso per verificare se i nostri ricordi sono esatti: ed infatti ecco lì la Taverna Anestis che ci aveva consigliato un amico e che l’altra volta non avevamo provato ma questa lo faremo. Accanto c’è un minimarket dove prendiamo acqua fresca e così vediamo passare un bus che si ferma più avanti, perfetto!
Riprendiamo il cammino grondando sudore ma riempiendoci gli occhi con un panorama unico al mondo!
Giunti alla Rocca di Skaros sarebbe interessante salirci ma non c’è tempo e fa ancora  troppo caldo…
Il percorso continua con saliscendi e a tratti è segnalato ma in altri si deve andare a naso…
Con il passare delle ore, quando sono oramai quasi le 19:00,  il sole cala intensità ed il caldo allenta la sua morsa permettendoci così di procedere con un minore sforzo, inoltre percorriamo anche dei tratti in discesa che ci consentono di riprendere fiato. Passiamo tra studios con piscina e idromassaggio (sembra facciano a gara a chi ostenta di più, sembra che più hai soldi più hai un posto in prima fila in ammollo sul ciglio dell’orizzonte…) ed altri (parecchi) in costruzione; ma dove sta andando Santorini??? …che delusione!

Ormai la bolgia ce la siamo lasciata alle spalle (oltre noi ci sono altre quattro persone), così come il caldo.  Ora inizia la parte più “impegnativa”: il percorso diventa un sentiero con fondo di pietrisco lavico un poco scivoloso e dopo una discesa percorriamo un tratto di asfalto, poi riprendiamo a sinistra un sentiero che sale, sale, sale… Giunti in cima, dove è posta una chiesina (se ne trovano parecchie sul percorso) scendiamo in un paesaggio lunare e si comincia a vedere Oia in lontananza, ed ecco, siamo giusto in tempo per il tramonto (sono le 20:30) pochi minuti, due foto veloci ed il sole è andato. Continuiamo a scendere fino alla prima fermata del bus che troviamo; ne passa uno stracarico ma non si ferma… Panico! Monica si mette a cercare un taxi ma fortunatamente ne passa subito un altro (pieno pure lui) che però ci fa salire; facciamo il biglietto per Imerovigli ma dove sarà la fermata? Un ragazzo greco mi dice di stare tranquillo che ci vorranno almeno dieci minuti.
Quando il bigliettaio annuncia la fermata scendiamo e in pochi minuti siamo da Anestis  a cenare. Ordiniamo: pomodori e peperoni con riso, dolmades, maiale in salsa di vin santo, acqua, birra: tot. 28,50 euro.
Terminata la  cena non ci resta che tornare a Fira a piedi in quanto l’ultimo bus è già passato; ormai è tutta discesa ed in percorso è agevole (solo qualche tratto un po’ al buio) e lastricato; è quasi mezzanotte quando arriviamo in hotel (dopo essere passati nella bolgia del centro di Fira) stanchi morti ma soddisfatti!

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