di Gloria Contin (sagapò)
Dopo la bella avventura della scorsa
estate a Cefalonia, le 3 "galline in fuga" decidono di
ripetere l'esperienza vacanziera nelle isole Ionie.
Partenza da Mpx e volo diretto su Corfù. Noleggio immediato della mitttiiicccaaaa... Suzuki Alto (270 euro per la settimana).
Il luogo prescelto per il soggiorno, a 30 km circa dall'aereoporto sul versante orientale, è stato senza alcun dubbio e fin da subito, Paleokastritsa: la zona dell'isola più spettacolare dal punto di vista paesaggistico, grazie alla costa alta e al colore del mare verde smeraldo.
Ricca di calette e grotte, alcune raggiungibili solo
via mare, Paleo ci ha accolte nel migliore dei modi, grazie alla
squisita e calda ospitalità della nostra padrona di casa.
In effetti
Paleokastritsa non esiste, o meglio è costituita dalla strada
principale che termina al monastero omonimo ed è un susseguirsi di
Studios, hotel, taverne e minimarket.
Abbiamo soggiornato al
"Noufaro", "domatia" deliziosa in
posizione panoramica, immersa in un giardino rigoglioso e frequentato
da numerosi micetti, gestito da Caterina e dalla sua famiglia, che ci
ha coccolato con vari omaggi, tra cui anguria all'arrivo, e ben due
tipi di torte fatte da lei durante il soggiorno.
Il nostro studio
(240 euro per tutta la settimana) era dotato di un balcone con vista
da sogno sulle baie di Paleo, sul quale ci deliziavamo tutte le
mattine con la colazione vista mare.
Il pomeriggio del
nostro arrivo abbiamo deciso di esplorare le spiagge vicine a casa:
alcune davvero affollatissime!!
Sono molte le spiaggette nel
territorio di Paleo, tutte con acqua freddina, ma purtroppo, essendo
facilmente raggiungibili, in agosto erano quasi impraticabili x la
folla.
La mattina seguente decidiamo di vedere le altre spiagge
della zona, in particolare ci fermiamo a fare il bagno nelle spiagge
attigue al bellissimo e consigliato monastero di Panaghia tas
Paleokastritsa, situato in alto, su un promontorio verdissimo e dalla
vista spettacolare.
Giardini interni, belle cappellette, cortili
simil-veneziani con pozzo centrale e miriadi di gatti curati dai
monaci.
Per cena ci dirigiamo verso il villaggio di
Liapades, sulle colline alle spalle di Paleo. Dopo aver percorso una
tortuosa e strettissima strada lastricata, sotto lo sguardo degli
abitanti locali seduti fuori dalle loro case, siamo sbucate nella
piazza principale del paese, col suo bel platano centrale e la
chiesetta.
La piazza era circondata da localini e taverne
frequentate, i cui tavolini erano occupati esclusivamente da clienti
maschi.
La specialità locale era carne allo spiedo e alla griglia di
ogni tipo. Visto che 2 delle 3 galline in fuga sono vegetariane,
optiamo per un aperitivo tipico corfiota: la tsitsimpira. Una bibita
analcolica al gusto di limone e zenzero. Buonissima!!!
Per la cena torniamo verso valle e ci fermiamo alla Taverna Village, sempre a Liapades: ottima soluzione.
Il terzo giorno ci dirigiamo
verso il nord ovest dell'isola, destinazione Sidari e Canal d'Amour.
Luoghi incantevoli, ma davvero molto affollati.
Da non perdere le
insolite formazioni rocciose color giallo senape del Canal d'amour,
dove è possibile fare il bagno nell'acqua fredda e lattiginosa del
canale, che si dice garantisca una felice vita amorosa... mah?
Intanto la più giovane delle 3 galline, ad ottobre tornerà a Corfù...cosa vorrà dire???!!!
Nel pomeriggio, facciamo una breve sosta a Cape Drastis, con la sua spettacolare vista e foto di rito.
Purtroppo la vicina spiagga di Loggas, con falesie
verticali e panorama sempre affascinante, è stata quasi interamente
mangiata dal mare.
Sulla strada del ritorno, ci fermiamo qualche ora nella stupenda spiaggia della grande baia di Ag. Georgios: qui acque limpide e tiepide, ricche di pesce.
Per rientrare a Paleo
prendiamo le strade secondarie che attraversano le colline interne,
fitte di boschi di ulivi, (qui a Corfù enormi, perchè non vengono
potati; mai visti così grandi), cipressi e mirti.
A cena facciamo quella che si rivelerà la scelta decisiva per le nostre serate a Paleo: decidiamo di provare la Taverna Spiros, proprio a due passi da casa. Torneremo per il resto della vacanza in questa taverna dalla piacevole atmosfera tipicamente greca, dai prezzi contenuti, il cibo prelibato e abbondante e la simpatica accoglienza .
Il quarto giorno ci dirigiamo verso sud, sempre sul versante occidentale. Raggiugiamo la bellissima e molto estesa spiaggia di Glyfada, sabbiosa e dalle acque limpide e calde.
All'arrivo
della folla di turisti assatanati, ci spostiamo più a nord,
esattamente a Myrthiotissa: dal nome del monastero in cima ad una
collina ricca di mirti che però non visitiamo.
Ci fermiamo invece,
dopo una lunga discesa sotto il sole, nella spiaggetta di ciottoli
vicino alla più famosa spiaggia dei naturisti e degli Hippie, dove
non era possibile nemmeno stendere il telo per la folla! Anche qui
troviamo acque limpidissime e calde, tuttavia un po' mosse.
Arranchiamo sotto il sole fino alla macchina e raggiungiamo la spiaggia di Ermones: affolltissima e poco significativa, se non per la bella passeggiata lungo un sentiero che costeggiava il lato nord della baia.
Il quinto giorno ci spostiamo alla scoperta della costa nord-orientale, che ci era stata consigliata caldamente da alcuni amici del Forum Turisti per Caso e che ci incuriosiva dopo le letture dei fratelli Durrell.
In effetti questo lato dell'isola è un paradiso:
morbide colline fitte di cipressi e ulivi e vegetazione rigogliosa.
Spiaggette dalle acque cristalline o color smeraldo che si alternano
a porticcioli tranquilli e poetici.
I Durrell avevano scelto giusto
il luogo del loro rifugio corfiota.
Dobbiamo dire che questa è la
zona più pittoresca e "rilassante" per gli occhi e la
mente.
Abbiamo selezionato alcune tra le numerossime spiaggette, in
particolare: Nissaki, un gioiellino davvero delizioso, con ghiaia
bianca e acque perfette (da visitare entro le 11 del mattino per
evitare la folla).
Impossibile fermarsi a Kalami per la gente fittissima, anche se in bassa stagione dev'essere molto bella. Kaminaki, con taverna alle spalle e 2 file di ombrelloni, in cui però non abbiamo sostato.
Infine optiamo per la verdissima spiaggetta di
Chouchoulio, vicino al porticciolo di Koulura.
Ultima
tappa della giornata la spiaggie e il paese di Kassiopi: la spiaggia
di Bataria ci attira immediatamente per il colore incredibile delle
sue acque limpide: quarzo, acquamarina, zaffiro...un gioiello di
meraviglia! Scogli piatti ci accolgono per l'ultimo fantastico bagno
della giornata.
Il sesto giorno abbiamo deciso che non
potevamo non dedicare qualche ora alla visita della città di
Kerkyra, patrimonio dell'Unesco: la mattina e il primo pomeriggio
sono trascorsi quindi passeggiando tra le vie dello splendido
capoluogo dal fascino veneziano, sia nelle architetture che nei
negozietti tipici, ma anche con i panni stesi tra le case, nel
quartire più antico che ci ricorda Napoli.
Per rinfrancarci dopo questa torrida escursione cittadina, abbiamo trascorso la seconda parte del pomeriggio nella spiaggia di Rovinia, ritornando nei pressi di Liapades: raggiungibile a piedi con un comodo sentiero che attraversa un bel bosco di ulivi, per sbucare in una caletta piuttosto affollata di giovani, dove siamo state a goderci le ultime ore di sole fino al tramonto.
Il settimo giorno, dopo varie riflessioni (affittiamo la barca e la pilotiamo noi o noleggiamo il barcaiolo?) decidiamo la seconda opzione: la signora Caterina ci consiglia di rivolgerci al marito Vangelis, proprietario di un taxi-boat, per la nostra gita alle grotte e spiagge più remote del promontorio di Paleo.
Quindi facciamo una piacevole traversata
con sosta ad alcune grotte con formazioni rocciose spettacolari,
banchi di pesci e acque dalle mille sfumature verdi e blu.
Vangelis
ci mostra la grotta detta dell'occhio azzurro, che lascia
senza fiato,
prima di lasciarci alla leggendaria Paradise beach.
Una
lunghissima distesa di ghiaia con alle spalle una parete verticale di
roccia chiara, e delimitata da una piccola ma profonda grotta con
spiaggetta interna.
Noleggiati per € 7,50 ombrellone e
sdraio, sembrava effettivamente un paradiso: finalmente niente folla
di bagnanti! Ma anche qui intorno all'una la gente si fa eccessiva.
Vangelis ci viene a riprendere come da accordo e, tornate a terra,
passiamo il resto del pomeriggio a Rovinia.
L'ultimo giorno, per non perdere nemmeno un'ora di sole e di mare corfioti, facciamo l'ultimo bagno alla Grotta sotto casa, dove si può prendere il sole sugli scogli dai quali è bello tuffarsi nelle acque verde smeraldo.
Nel pomeriggio, il volo di rientro a MPX con un
arrivederci a presto dalle "3 galline in fuga" alle isole
Ionie.
W la Grecia!
Quanti m'é piaciuta quest'isola! Paleolastrista é un angolo fantastico però cacchio che fredda l'acqua anche in piena estate!
RispondiEliminaGLORIA & ANTONELLA bellissimo, simpaticissimo e frizzante racconto di Corfù. Dal vostro diario si comprende che, a dispetto del turismo internazionale che l’ha presa d’assalto negli ultimi anni, Corfù seduce ancora con la magia di alcuni luoghi … e molti ce li avete descritti e fatti ben vedere!! Ulivi centenari, giardini fioriti, migliaia di cipressi svettanti, bianchissime scogliere e grotte, una cittadina che ha tutto il fascino e la vivacità di una cittadina europea con i caffè sotto i portici, le fortezze veneziane e le viuzze del quartiere ebraico con le botteghe artigiane.. un mediterraneo perduto e ritrovato !! ..e alla fine, ben detto… W la GRECIA !!
RispondiEliminaAvete tralasciato tutto il sud dell'Isola, la zona più originale e selvaggia del suo territorio. Lì la vita é ancora ancorata a ritmi antichi, non essendo stato raggiunto dal turismo di massa. Le spiagge di Mega Xoros, Mega Lakià, Arkoudilla e Kanoula sono veramente imperdibili. Alla prossima volta quindi, fidatevi di chi a Kerkyra (Corfù per i greci) ci vive da 11 anni.......... ;)
RispondiEliminaMarco
Marco, purtroppo noi abbiamo soltanto una settimana di vacanza. Se avessi più giorni a disposizione la visita alle amate isole sarebbe più approfondita. Ti invidio un sacco!!!
EliminaGloria