venerdì 3 marzo 2017

Tinos: la Grecia che amano i greci


di Antonella De Stefano


Quest'anno siamo molto in ritardo nella prenotazione dei voli per la nostra vacanza in Grecia. Pensavo addirittura di non poterci andare per diversi problemi personali. Quando alla fine di marzo decidiamo di prenotare i voli, incrociando tutte le dita di mani e piedi, i voli per Atene costano gia' un po rispetto al solito e quindi la scelta ricade sui voli per Mykonos. 
Non avevo ancora idea di dove andare, pero' mi sono detta che Mykonos e' comunque centrale e da qualche parte poi saremmo finiti no?
Inizio a studiare. Leggo e rileggo vari thread del sito Ci Sono Stato piu’ tutto quello che trovo in internet. 
Piccole Cicladi, Ios, Amorgos, Astypalea ... tutte isole che vorrei vedere ma per diverse ragioni nessuna va bene per la coincidenza di volo, traghetto, giorni di ferie accordate. Inizio a pensare che ci ritroveremo a visitare isole gia’ viste, non che mi faccia inorridire la cosa, ma preferirei poter visitare luoghi nuovi.
Rileggo Allora un thread su Tinos e mi spancio dalle risate col racconto dell’amico Memorino, ma nonostante il suo sarcastico umore, ci sono anche i racconti di altre amiche greciofile e anche se non sono molto convinta, decido che Tinos sara' la prima isola della vacanza 2014. 
La scelta di Andros viene quasi di conseguenza perche' sono cosi' vicine che una capatina la voglio fare. 
Ed ecco che il 5 giugno si parte!!!
Atterriamo a Mykonos alle 15.30 e mentre l'aereo scende dolcemente verso l'aeroporto, sorvoliamo alcune isole e le spiagge di Mykonos con dei colori del mare pazzeschi, come possono essere i colori del mare greco a cui ormai siamo abituati.
Scesi dall'aereo ci ritroviamo nel "solito" paesaggio cicladico, il "solito" cielo azzurro greco e il "solito" venticello da nord.
Ecco, ora si' che mi sento a casa!!! 
Visto che abbiamo il traghetto alle 19 per Tinos, ne approfittiamo per fare un giretto alla Chora di Mykonos lasciando le valige in deposito. 
Dal vecchio porto al centro della Chora sono pochi minuti passando sul lungomare. Il tempo e' splendido, il sole abbagliante e da lontano si vedono i classici mulini che sono la cartolina di Mykonos.
Ma quanta gente!!! Vado a ritirare i biglietti prenotati per Tinos e chiedo alla signora che li emette se e' normale che ci sia tutta quella gente visto il periodo. Mi spiega che ci sono ancorate 5 navi da crociera nel porto con conseguenti passeggeri e guide turistiche che impazzano per la cittadina 

Andiamo... e' SOLO il 5 giugno, che ci fate tutti qui ??? Va beh ci infiliamo comunque nelle viuzze della Chora, da little Venice arrivando sino ai mulini insieme alla folla di turisti vocianti, ombrellini per il sole e guide turistiche che tengono a bada il proprio gruppo.

Ecco Mykonos town
La gente in fila sul lungomare ...

E "little Venice"
E "little Venice"


Mykonos e' sempre bella, pero' veramente TROPPISSIMA gente e quanto e' costruita!!
Ci eravamo stato nel 2001 in vacanza e poi solo di passaggio, ma ora e' un delirio di gente, di auto, di motorini, di quad che sfrecciano a tutta velocita’ ... 
In un attimo si fanno le 19 e siamo pronti per spostarci sul lato “B” della facciata del disco a nome Mykonos: Tinos.
Dolce e malinconica. Almeno questo e' quello che ha trasmesso a noi quest'isola, cosi' bella ma anche pudica, quasi non volesse farsi conoscere dal turismo straniero, ma scopriamo ben presto che Tinos e’ la Grecia che amano i Greci.  A soli 15 minuti di traghetto dall’isola che vive nel frastuono e nel divertimento a tutti i costi.
Arriviamo a Tinos in un quarto d'ora con la nave veloce e gia' dal porto si respira un'altra aria. Poca gente scende con noi, tra cui un Pope e diverse signore “diversamente giovani”. Anche sul molo ci sono pochi affittacamere che cercano di accaparrarsi i turisti. Ci aspetta l'agenzia con cui abbiamo prenotato l'auto. Il tempo di sbrigare le formalita', fare il pieno e raggiungiamo il nostro Studio ad Agios Sostis. La sistemazione e' molto gradevole. Una camera grande con un armadio “vero” con cassetti e tanto spazio per riporre gli abiti. Un bagno “vero” e non il  solito buchetto in un metro quadro di spazio. Un bel giardino e una terrazza all'aperto dove fare colazione. Unica piccola preoccupazione, che poi si rivela infondata, e' che si trova sulla strada e quindi potenzialmente non silenzioso. I gestori non parlano una parola che non sia greco e mi dispiace non poter avere contatti con loro che non siano i classici kalimera o kalispera, ma sono sempre sorridenti e disponibili quando chiediamo qualcosa con il linguaggio universale dei gesti 
Dal nostro balconcino vediamo parzialmente il mare e abbiamo una vista molto bucolica su una campagna coltivata, capre e maiali.






Ecco il Summer Time studio


Ecco il Summer Time studio

Ecco il Summer Time studio





Intanto si e' fatta una certa e dobbiamo ancora cenare. La nostra prima cena greca di quest'anno yuppie !!!
Chiediamo ai gestori che ci indicano la taverna Antonis ad Agios Ioannis che e' la localita' appena dopo Agios Sostis dove siamo noi.
Prendiamo l'auto ci dirigiamo verso Agios Ioannis ma e' buio ormai e non capiamo dove si trovi la taverna, cosi' ci fermiamo in un’altra sulla strada che si chiama Anatoli. Siamo gli UNICI avventori in un posto comunque grande con tanti tavoli. In genere quando trovo taverne cosi' vuote, ho sempre paura della "sola" ma a Tinos quasi sempre siamo stati o soli o al massimo con altri pochi turisti.
Comunque qui abbiamo mangiato benissimo, spendendo il solito prezzo greco. Una greek salad servita in una pagnotta di pane scavato, un calamaro alla griglia gigantesco e una frittura di little fish con acqua e vino bianco per 33 euro. 
Quello che ho notato sia a Tinos che Andros e' che tutti fanno le ricevute fiscali, anche prendendo l'ombrellone in spiaggia o comprando una bottiglietta d'acqua. Segno che sono piu' controllati rispetto alle isole piu' lontane.
Ho tralasciato di dire che faceva freddo la prima sera e per la prima volta ho messo i pantaloni lunghi mai messi nelle altre vacanze, ma ci hanno detto che fino al giorno prima c'era un gran brutto tempo e pioveva!!! Abbiamo persino dormito con la copertina. Speriamo che il tempo migliori.


6 Giugno

Ci svegliamo presto come sempre, ma qui dobbiamo aspettare di fare colazione che per una volta ci verra' servita. La giornata e' bella anche se un po fresca e con un cielo appena velato. Abbiamo concordato che fosse servita  alle 8.30 perche' all'inizio la signora ci aveva detto alle 9, ma per noi le 9 e' gia' tardi e lei guardandoci un po stupiti ha acconsentito di anticipare. E' una colazione gustosa sia dolce che salata anche se e' un po monotona, ma va bene cosi' visto che siamo serviti. Siamo gli unici ospiti nello studio e la signora insisteva per farci portare via cibo dal banco colazione 
Noi pero' abbiamo voglia di iniziare a conoscere quest'isola e finiamo velocemente di fare colazione.
Visto che siamo vicini alla spiaggia di Agios Sostis, andiamo a vedere come e'.
Agios Sostis e' una baia grande. Dal nostro studio l'accesso e' nella parte finale dove c'e' la chiesetta che da il nome al luogo e non e' la parte piu' bella che invece e' dalla parte opposta. La vedremo poi nei giorni a seguire.
Come dicevo la giornata non e' particolarmente limpida e i colori non sono proprio ottimali.


La persona sul moletto che scruta il mare  sono IO

Agios Sostis

Agios Sostis

Ripartiamo per vedere altro, complice anche l'aria freschina ... tanto il mare non scappa 
Torniamo verso Tinos Town e proseguiamo lungo la costa sud finche' arriviamo a Kionia. 
Il mini sito archeologico e' chiuso e quindi lo vediamo solo da fuori. Kionia e' un agglomerato di Studios e Taverne. 
La spiaggia qui non e' nulla di che, un po di alghe sulla battigia e in alcuni tratti un po di sassi, pero' se lo avessimo sotto casa...




Kionia

Kionia

Kionia

L'immancabile chiesetta ... a Tinos ce ne sono piu' di 350 quindi ne vedrete molte nel mio foto diario. Quanto mi piacciono le chiesette greche !!
Chiesetta
Devo dire che a parte i primi giorni, poi il tempo si e' un po sistemato. Il mare sempre freddissimo pero'. Solo negli ultimi giorni era "potabile".
Beh non e' che il mare di Tinos fa schifo, anzi!! E' che il colore della sabbia un po grigia non da quei colori a cui siamo abituati nelle Cicladi. Anche se poi vedrete alcune foto con dei colori meravigliosi. 


Proseguiamo nel nostro Tinos tour.
Torniamo verso Tinos town per proseguire nella strada verso nord che porta al centro dell'isola.

Uno scorcio della citta' dall'alto e della Panagia Evangelistri (Maria Vergine Evangelista o nostra Signora di Tinos) che domina dall'alto tutta la citta' e che ha dato a Tinos la nomea di Lourdes greca.
Gia' da qui si nota l’ interno dell'isola a tratti secco come ogni isola cicladica, ma in mezzo alle gole evidentemente d'inverno scorre dell'acqua e quindi c'erano delle fioriture bellissime di oleandri rosa. Altra vegetazione mai vista finora e' stata la fioritura delle ginestre che coloravano di macchie gialle le campagne circostanti e tra l'altro non sapevo che fossero anche tanto profumate.
Mostrero' poi un po degli interni giusto per farvi capire...

La Panagia Evangelistria dall'alto

Il porto e Tinos Town

Bisogna dirlo: Tinos town e' un po bruttina. Qualcuno in qualche sito l'ha paragonata ad Adamas a Milos. Non riesco a trovare un paragone con qualche altro posto di isole greche, pero' alla sera offriva comunque una piacevole passeggiata sul mare con dei bei localini dove poter bere qualcosa o mangiare un gelato. Certo non e' la classica Chora cicladica che si trova in molte altre isole con le casette bianche e blu dell’immaginario collettivo dei turisti, ma noi lo sapevamo e va bene cosi’.

La nostra meta di oggi e' vedere qualche villaggio all'interno e andare verso nord. I villaggi di Tinos sono secondo me la vera essenza dell'isola, uno dei motivi per cui l'ho scelta leggendo oltre alle preziose informazioni degli amici di Ci Sono Stato (grazie  ), quello che ho trovato in rete ed in particolare un sito fatto molto bene secondo me, che offre una mappa interattiva sia per le spiagge che per i villaggi e che ho utilizzato per creare la mia guida viaggi personalizzata 

http://www.tinosecret.com/en/

Arriviamo nel cuore dell'isola in cui svetta l'Exoburgo, una montagna solitaria che e' anche meta di arrampicatori. Passiamo davanti a Tripotamos e proseguiamo sulla strada per Monastiri che pero' non raggiungiamo perche' sappiamo di non essere vestiti adeguatamente. In questa valletta si iniziano a vedere le famose colombaie di Tinos che sono sparse un po in tutta l'isola. Ci fermiamo al primo villaggio: Mountados. Ci aggiriamo nel paesino senza incontrare un'anima. Molto grazioso pieno di fiori e vicoletti con scale, lavatoi e l'immancabile chiesetta.
Exomburgo

Mountados





Mountados

Lasciamo questo paesino e ci dirigiamo verso Tripotamos che a detta di molti e' uno dei piu' bei villaggi di Tinos. E quanto hanno ragione!!
Vicoli, vicoletti  e sottopassaggi, graziosi cortili pieni di fiori. Chiesine di un bianco abbacinante. Un vero incanto!
Lascio spazio alle immagini




Tripotamos

Tripotamos

Tripotamos

Tripotamos






Quanto mi piacerebbe poter pranzare su un terrazzino cosi’ !!


Tripotamos




Tripotamos

Tripotamos

Scattiamo un sacco di foto a questo villaggio cicladico, autentico e vivo ma abbiamo voglia di esplorare di piu' e quindi ci dirigiamo verso la valle delle colombaie e cioe' al villaggio di Tarambados.
Eccolo... i cavi della luce nelle isole greche sono particolarmente antipatici perche’ sono messi sempre in posti dove disturbano le vedute.

Tarambados

Tarambados




Tarambados
Questa casetta diventera’ per mesi lo sfondo del mio computer. Non e’ splendida??
Tarambados



Si vedono molto bene le macchie gialle delle ginestre che rendono l'entroterra di Tinos molto particolare e cosi' tanto primaverile!!
Nel frattempo il cielo e' sgombro dalle nuvole ed il "nostro" cielo greco illumina la giornata 

Avanti ancora verso nord ovest. Stranamente nonostante la bella giornata il mare non ci manca perche' e' cosi tanta la voglia di vedere i villaggi di questa magnifica isola che riusciamo a non fermarci a poltrire al sole. Ma il sole e' comunque forte e la sera mi trovero' con una bella abbronzatura da "muratore" con il segno della maglietta e dei pantaloncini 

Scavalliamo il punto piu' alto dell'isola e ci troviamo sulla costa ovest. 
Prima tappa Kardiani che ci accoglie cosi'...
Osservate il colore del mare della baia in fondo. Non male vero?
Kardiani


Kardiani




Kardiani

Kardiani



Lasciamo Kardiani a malincuore perche’ c’e’ da perdersi delle ore qui e proseguiamo verso nord. Arriviamo ad Isternia ma non ci fermiamo perche' irresistibile laggiu' in fondo notiamo un certo blu che ci chiama...
Isternia Bay

E cosi' imbocchiamo la strada per Isternia Bay che curva dopo curva ci porta giu' al mare.
Appena prima di Isternia Bay notiamo questa caletta sulla dx con dei colori meravigliosi ma c'e' solo una strada sterrata non proprio bella che va giu' per un pezzo e poi bisogna andare giu' a piedi. Ci torneremo con calma.

Giusto per sfatare l'idea che il mare di Tinos non merita ...




Isternia Bay
Ecco invece Isternia Bay con il suo porticciolo.

Isternia Bay

Isternia Bay





Isternia Bay

Proseguendo lungo la stradina del porto si trova una graziosa casetta con questi mosaici appesi ai muri.


Isternia Bay



persino la porta del garage e' decorata  
Isternia Bay


E arrivati in cima alla stradina ecco la baia di Isternia

Isternia Bay

Lasciamo Isternia Bay, un po a malincuore a dire il vero visto quanto e' stupenda, ma oggi ormai facciamo gli esploratori e proseguiamo in direzione nord fino al bivio per tornare sulla parte Est dell'isola troviamo i vecchi mulini di Tinos e la chiesa di Agios Athanasios. Qui il vento si fa sentire. Se no per quale motivo avrebbero costruito i mulini ai tempi??
Peccato che non siano restaurati perche' alcuni sono ancora non messi malissimo.


Chiesa di Agios Athanasios

Mulini

Chiesa di Agios Athanasios
Proseguiamo verso la prossima meta: Pyrgos, famosa nell'isola perche' sviluppatasi intorno all'arte del marmo. Ha anche un museo dedicato a questo materiale che pero' e' chiuso e non riusciamo a visitare. Anche Pyrgos e' un paese delizioso.
In tutti i villaggi di Tinos abbiamo respirato un'aria pacata, di altri tempi. Gente che si trova ai kafenion a giocare o bere qualcosa, bambini che giocano in strada. Tutto molto tranquillo in paesi autentici che non sono creati solo per il diletto dei turisti, ma vissuti dagli abitanti dell’isola.

Pyrgos


Qui a Pyrgos persino la pensilina dei bus e' in marmo

Pyrgos



Questo di seguito e' uno dei tanti  manufatti degli artigiani. A Pyrgos producono quasi tutti i frontoni che abbelliscono finestre e porte di Tinos e non solo.

Pyrgos


Ci addentriamo nel villaggio
Pyrgos

Pyrgos

Pyrgos

Le porte riccamente decorate

Pyrgos


Anche le indicazioni per il museo del marmo sono rigorosamente in marmo !!!
Pyrgos, indicazioni



Piazzetta con le vie lastricate in marmo ovviamente

Pyrgos

Pyrgos






Lungo le strade si trovano intarsi di marmo nella pavimentazione. Barche a vela, delfini, pesci, conchiglie ...

Pyrgos


Fontanili d'acqua ovviamente in marmo
Pyrgos


e non ultimi i tavolini delle taverne sono in ...marmo!!





Trascorriamo in questo villaggio molto tempo perche' si presta molto a foto di scorci particolari. Ripartiamo direzione mare per raggiungere il porto di Panormos. Classiche taverne sul lungomare e appena dopo la spiaggia di Rochari che noi stupidamente non raggiungiamo



Panormos

Panormos

Torniamo verso Agios Sostis facendo una sosta alla spiaggia di Kolymbitra. In realta' sono due spiagge. Una piu' grande ma quella piu' bella e' quella alla sua destra.
Guardate che spettacolo nonostante una parte sia attrezzata!!


Kolymbitra


7 giugno

Dopo la giornata intensa di ieri oggi vorremmo goderci un meritato riposo. Nella notte si e' alzato il vento: QUEL vento!! Del resto di Tinos la leggenda narra sia la patria di Eolo che qui si diverte a dare il meglio di se’.
Quindi dopo colazione cerchiamo di capire dove e' meglio andare per trovare una baia riparata. 
Agios Sostis si trova nella parte sud est. Proseguiamo lungo la strada fino a raggiungere Agios Ioannis porto. La spiaggia non e' male ma la stanno sistemando e ci sono enormi mucchi di sabbia che delle ruspe stanno livellando e non ci si puo’ fermare.
Andiamo avanti lungo la strada verso est. Saliamo in questa strada tortuosa vedendo dall'alto la spiaggia che abbiamo lasciato, finche' scollinando vediamo il mare ma e' un po "incazzoso" su questo lato.




La costa est
La costa est

Consultando la nostra mappa SKAI Terrain, noto che siamo vicini alla spiaggia di Pachia Ammos, ma non riusciamo a capire quale sia la strada che ci arriva. Incontriamo una coppia di ragazzi francesi che ci dicono come raggiungerla, ma ci dicono anche che non si riesce a stare perche' troppo esposta al vento. Peccato perche' e' molto bella.
Scattiamo un po di foto e torniamo sui nostri passi.


Pachia Ammos

Pachia Ammos


Abbandoniamo Pachia Ammos e torniamo ad Agios Sostis dove ci regaliamo ombrellone e lettini perche' la sabbia si solleva parecchio e non vogliamo diventare come due cotolette. Una cosa buffa che notiamo sia qui e in un altro posto, e' che i lettini sono legati con una catena all'ombrellone. Non abbiamo capito se hanno paura che se li rubino o perche' fanno prima a sistemarli alla sera perche' rimangono vicini. Boh! 
Comunque Agios Sostis da questa parte non e' affatto male. Ha la sabbia un po grigiastra e in alcuni tratti tendente al verdegnolo ma i colori dell'acqua sono sempre da Grecia.


Agios Sostis






queste di seguito sono con il mio Iphone e sono senza nessun filtro per cui al naturale.
Agios Sostis

Agios Sostis

Agios Sostis


Rimaniamo in spiaggia fino al primo pomeriggio combattendo con il vento che fa volare ogni secondo gli asciugamani. Mio marito fa il bagno, io ci provo ma l'acqua e' GELIDA e quindi bagno al massimo i polpacci 

Torniamo al nostro studio con l'idea di riposare un po, fare una doccia, leggere... ma io mi annoio e quindi propongo/impongo alla mia meta' di andare a visitare uno dei monasteri piu' belli di Tinos. Kechrovouniou o chiamato anche Monastiri.
Un monastero/fortezza costruito sulle pendici di un monte ancora abitato dalle monache e dove si deve andare vestiti adeguatamente. Quindi potrete immaginare come fosse contento mio marito di indossare i pantaloni lunghi, ma je tocca 
anche perche’ se no non puo’ entrare.
Io anche ovviamente sono vestita in modo adeguato al luogo che ci apprestiamo a visitare.
Il monastero come scrivevo prima,  e' un piccolo villaggio cicladico con tante chiesine e viuzze interne. Molto suggestivo e soprattuto con una vista panoramica stupenda tutto intorno.

Spazio alle immagini


Kechrovouniou




Kechrovouniou

Kechrovouniou

Kechrovouniou

Guardate che colore del cielo ci ha regalato il vento. Pare finto !!!
Kechrovouniou



Exomburgo che si staglia contro il cielo.


Kechrovouniou




Kechrovouniou

Kechrovouniou




Prima di visitare Monastiti, avevamo deciso di cenare a Falatados perche' abbiamo letto una recensione che qui c'e' la migliore Taverna dell'isola. Quindi dal monastero scendiamo lungo la strada per vedere il villaggio di Triantaros. Ennesimo villaggio carinissimo dove all'ingresso c'e' una vecchia fonte da cui scende acqua. Tinos ha numerose fontane e vecchi lavatoi.
Giusto poche foto se no credo veramente di annoiare tutti...


Triantaros




Triantaros


Proseguiamo nella nostra tappa di avvicinamento a Falatados. Passiamo dalla strada piu' interna e il paesaggio e' magnifico. Rocce che ricordano la nostra Sardegna, mazzi di ginestre in fiore...



Falatados








E che ne dite di questa casetta??


Casetta

Dai siti sui quali mi ero documentata avevo letto che uno dei villaggi piu' antichi di Tinos e' Agapi che in greco vuol dire amore.
Come facciamo a non andare a dare un'occhiata ad un paese con un nome cosi' speciale?? Nella valle che si percorre per raggiungerla ci sono molte case colombaie, molte di piu' di quelle di Tarambados che e' quella piu' pubblicizzata.

Ecco Agapi.


Agapi

da questa taverna veramente ruspante usciva un profumo che non vi dico e se non fosse stato che avevamo gia’ deciso un altro posto, ci saremmo fiondati all’interno !!!
Agapi

Agapi

Ormai e' tardi ed e' ora di andare a cena. Raggiungiamo Falatados, scattiamo qualche foto e finalmente a cena dove mangiamo molto bene e dove il proprietario ci fa un po intristire raccontandoci che la crisi la sentono eccome in quest’ isola

Falatados




Falatados

Falatados

Falatados





e la taverna dove ceniamo
Falatados, taverna

Dunque dove ero rimasta? Ah si' a Falatados e la sua taverna. Dove ho mangiato un buonissimo kokoretsi. Non sto a dirvi cos'e' perche' molti potrebbero fare bleah!!! Ma io sono terrona di origine quindi lo mangio 

8 Giugno

Il vento di Tinos, "quel" vento oggi e' ancora bello teso. Del resto Eolo ci ricorda che Tinos e’ la sua patria e lui comanda. Urge trovare una spiaggia protetta. Dove si va? Mappa alla mano si sale verso il centro dell'isola per poi deviare a Est.
La giornata e' ovviamente limpidissima. Si possono quasi toccare Mykonos e Syros che sembrano li' a due passi, o meglio a due bracciate 

Si ripassa da Tinos Town.
Mi piacciono questi muretti a secco immersi nel giallo dell'erba secca

Tinos Town

Arrivati al villaggio di Mesi, si gira a destra in direzione villaggio di Potamia. Ad una deviazione seguiamo la strada sterrata che inizia a scendere verso il mare e la campagna dell'entroterra. Oggi e' domenica ed e' Pentecoste quindi si sentono ovunque le litanie religiose. Non ho capito se avessero degli altoparlanti fuori dalle chiese.
Arrivati ad un certo punto in prossimita' del mare si vede questa chiesa su una collinetta.
Chiesa

Saliamo per vederla piu' da vicino ma e' chiusa. Non credo sia neanche piu' una chiesa perche' di intravedono dai vetri che qualcuno la usa come laboratorio di qualcosa. Da lassu' si ha un bel panorama verso le spiagge di Lichnaftia e Santa Margherita (la spiaggia dell’amica Bea  ) e verso le colline circostanti con alcune casette, qualche altra chiesetta e gli immancabili oleandri rosa e ginestre gialle.




Lichnaftia



Santa Margherita

Scattiamo qualche foto alla chiesetta

Chiesetta




E raggiungiamo la spiaggia di Bea
Vow!!! Sabbia fine, acqua turchese e tamerici per l'ombra.
E siamo soli... cosa volere di piu'?
Santa Margherita




Santa Margherita


Il tempo di dire “bello siamo soli”, arrivano due signore del luogo con relativi pargoli ma non ci disturbiamo perche' noi stiamo oltre al masso che c'e' in spiaggia e "marchiamo" il nostro territorio. Stiamo in questo paradiso fino a dopo pranzo. Intanto arrivano altre famiglie greche che mangiano li' con l'immancabile bicchierone di nescafe' frappe'. Intanto il vento si alza ancora di piu' e insieme al vento la sabbia per cui decidiamo di levare le tende.
Ci dirigiamo verso Exomburgo perche' mio marito continua a dirmi che vuole vedere i resti dell'antico castello veneziano. In realta' e' rimasto ben poco ma il luogo ha comunque un suo fascino con l'ennesima chiesa da visitare.

Exomburgo, resti antico castello




Exomburgo


Scesi da Exomburgo la strada devia. A destra si torna alla Chora passando da Tripotamos, a sinistra si prosegue verso gli altri villaggi. In particolare noi ci dirigiamo verso Volax la cui particolarita' come gia' descritto dagli altri utenti e' che sorge in un territorio con delle rocce granitiche erose dal vento. Tipo le rocce granitiche che abbiamo in Sardegna.
Questo il paesaggio in cui si trova Volax
Volax

Case a Volax costruite sui massi granitici

Volax

I massi dalle forme scolpite

Volax

Volax e' l'ennesimo stupendo villaggio con le casine bianche e blu e le boungaville. Qui esiste la tradizione dei manufatti dei cesti di vimini che qualche negozietto vende ai turisti. Qualche taverna e null'altro. Anche qui il senso di una vita semplice e una bella atmosfera greca.

Qualche scorcio
Volax

Volax







Volax

Volax
Via da Volax proseguiamo verso l'interno dell'isola passando ancora da altri paesini delizioni. Skalados, Loutra insomma ce ne sono veramente tanti e per tutti i gusti. Quando arriviamo al bivio in cui si potrebbe tornare verso Kolimbitra deduciamo che li' il vento picchiera' sicuramente di brutto e quindi deviamo verso ovest.
Arriviamo alla spiaggia di Agios Romanos. Bella sabbiosa con tamerici alle spalle ma anche qui il vento non da tregua e ovviamente i  colori sono splendidi.

Agios Romanos

Agios Romanos
Da dietro la spiaggia la strada prosegue salendo verso il promontorio e dalla mappa si vede che la strada poi si ricongiunge con quella principale che torna verso Kionia e quindi Tinos Town. Convinco senza poca fatica mio marito a percorrere questo sterrato che sale sale, circumnaviga tutta una penisoletta in cui ci sono tante ville con splendide viste sul mare e anche ahime' scheletri di case iniziate e abbandonate che rovinano un po il luogo.
Non ho foto perche' mio marito era impegnato a guidare e ad evitare buche e sassi sporgenti oltre che a maledire me per avermi ascoltata 
Come da mappa, lo sterrato si ricongiunge alla strada principale e in pochi minuti siamo di nuovo a Kionia, poi a Tinos town e poco dopo al nostro studios. Doccia, riposino e cena in una taverna a Tinos town in uno dei vicoli della Chora. Mangiamo bene come sempre. Due passi lungo la via che porta alla Panagia e poi a nanna.

9 giugno
Ci svegliamo come sempre presto. Il cielo e' blu sopra Tinos ed Eolo e' ancora ben presente. Oggi riposo ad Agios Sostis.
Cerchiamo di capire dove si e' piu' riparati e scendendo verso la taverna Antonis, ci sono una serie di Studios e delle belle case e qui c'e' una spiaggia attrezzata che e' l'ideale per schivare la sabbia che prenderemmo se fossimo sdraiati in terra.

Il mare ha un colore meraviglioso
Agios Sostis

Agios Sostis
Rimaniamo qui tutto il giorno tra letture, bagni (pochi per me ...) e sole. Del resto siamo o no in vacanza ?

10 Giugno
E' il nostro ultimo giorno a Tinos. La giornata non e' splendida. Cielo un po velato, qualche nuvola e un po umidiccio.
Vogliamo tornare ad Agios Romanos e poi vedere ancora qualche spiaggia lato ovest che non abbiamo visto nei giorni precedenti.
Nel ripercorrere la strada interna veniamo attirati da questa rocciona dalla forma strana con uno sfondo di una vallata piena di oleandri.
Roccia e oleandri

Scattiamo un sacco di foto perche' il sole andava e veniva e volevamo avere una foto col sole 
Io pero' vorrei vedere Isternia che avevamo saltato nei giorni precedenti ma mio marito vuole invece vedere il mare e cosi' torniamo a Isternia Bay perche' non la ricordava piu'  
Va beh ogni tanto bisogna pur accontentarli sti uomini no??

A ri ecco Isternia bay
Isternia bay


Io mi sarei fermata volentieri qui a dire il vero ma andiamo avanti.
Tornando verso Agios Romanos ci fermiamo a vedere Kardiani Bay. Bella con la solita chiesetta bianca e blu. Un po di sassi in mare ma i colori anche qui sono molto belli.
Kardiani Bay

Kardiani Bay

Kardiani Bay

e una bella taverna vista mare

Taverna

Dall'altra parte di Kardiani bay c'e' un'altra baia che poi vediamo sulla mappa essere Kalivia. Alle spalle ha un complesso con piscina che pero' pare piu' una villa
Kalivia

Ripartiamo verso Agios Romanos. La strada scorre in alto, passiamo da una chiesa che stranamente non ha la cupola blu e si intravede anche la spiaggia di Agios Petros che pero' non raggiungiamo perche' la strada che porta li' e sterrata e il maritino si rifiuta di farla 


Chiesa con cupola oro


Agios Petros

e finalmente siamo in spiaggia dove ci concendiamo un meritato riposo

Agios Romanos


Agios Romanos

Ci crogioliamo al sole fino al primo pomeriggio e poi rientriamo verso il nostro Studio ma dobbiamo ancora vedere qualcosa di questa splendida isola.

Ancora due villaggi: Berdemaiors e Dio Choria e la Panagia Evangelistria di
Tinos town

Et voila' eccoli qui for your eyes only.








Berdemaiors


Dio Choria
Dio Choria

Dio Choria
Dio Choria



a Panagia Evangelistria

a Panagia Evangelistria



Tinos Town

Tinos Town


la "pista ciclabile" di Memorino


la "pista ciclabile" di Memorino


Rientriamo mestamente al nostro studio a preparare le valigie

Studios
11 giugno
Siamo pronti. Un'altra isola ci aspetta, ma qui siamo stati veramente bene e abbiamo scoperto un'isola affascinante e autentica che non tutti i turisti sapranno apprezzare ma che noi porteremo sempre nel cuore. Sappiamo gia’ che non e’ un addio ma sicuramente un arrivederci.
Yassou Tinos.

Partenza da Tinos








1 commento:

  1. Tante tante belle foto che ben rappresentano la particolare bellezza della natura e dei villaggi di Tinos.
    Dato che non si è riusciti ad intervenire sulle didascalie delle ultime foto, occorre una precisazione per chi non conosce Tinos ….. quella che nelle ultime foto è definita “la pista ciclabile di Memorino” in realtà è il lungo percorso che i fedeli ortodossi fanno in ginocchio, dal porto fino al Santuario della Panagia, quando giungono sull’isola in pellegrinaggio a chiedere una grazia alla Madonna. Questa “pista”, dunque, è quel “percorso di fede” che è tradizione – usanza e testimonianza del mondo religioso che connota e rende tanto particolare l’isola di Tinos rispetto a tutte le altre isole. A questi pellegrini, in particolare donne, l’isola di Tinos ha voluto dedicare anche il monumento bronzeo che qui si intravede a lato del percorso, ritraendo una donna in ginocchio, supplice, con la mano alzata in direzione del Santuario.

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