domenica 4 ottobre 2020

Sotto questo sole

 


Sifnos: Sentieri e Monasteri

 di Riccardo e Monica

7/6/19 venerdì

Ric, c’è Elisabetta!
Ops, nella fretta d’imbarcarmi le sono passato davanti senza vederla; naturalmente c’è anche Pierluigi, il marito! Sono una coppia di nostri amici (anche loro amanti della Grecia) e sono sul nostro stesso volo per Atene. Quindi ci imbarchiamo insieme chiacchierando della Grecia e delle nostre rispettive destinazioni.

Una volta giunti ad Atene, dopo aver ritirato il bagaglio, ci dirigiamo alla stazione per prendere il nuovo treno diretto per il Pireo ma lo manchiamo per un soffio e così, per non stare ad aspettare, prendiamo il metrò con cambio a Monastiraki; arrivati al Pireo Elisabetta e Pierluigi si fermano nella prima agenzia a prendere i biglietti del traghetto per Milos e poi andiamo alla ricerca della Taverna Rakadiko dove pranzare insieme e continuare la nostra chiacchierata.

Rakadiko

Dopo l’ottimo pranzo non ci resta che salutarci ed ognuno si avvia al rispettivo molo per l’imbarco; fa un caldo tremendo e manca ancora qualche ora alla partenza del nostro traghetto e così ci troviamo un bar all’ombra nei pressi del Gate 7 dove stare al fresco e ristorarci.

La partenza è puntuale alle 16,30 e la navigazione trascorre senza problemi; dopo una fermata a Serifos ecco che finalmente, alle 19,40, arriviamo a Sifnos.

Attracchiamo al porto di Kamares dove troviamo ad attenderci Antonis, autista del taxi n°2 che Margharita, la signora dello studios, ci ha prenotato (scopriremo poi essere suo marito).

Giunti nella piazzetta di Katavati Antonis ci fa scendere e troviamo Margharita che ci sta aspettando e ci accompagna, tra gli stretti e tortuosi vicoletti, al nostro Studios posto in una posizione tranquillissima e con vista sul monte dove, in cima, si trova il Monastero Profitis Elias. Dopo averci mostrato l’interno ci riporta alla piazzetta e poche centinaia di metri più indietro fino all’inizio della scalinata che conduce a Steno, la zona pedonale di Apollonia dove si trovano numerosi bar, taverne, negozi, ecc.

Ritorniamo in quella che per alcuni giorni sarà la nostra “casa” e dopo aver sistemato i bagagli ed esserci rinfrescati usciamo a cena. Per prima cosa acquistiamo una cartina dell’isola e poi cerchiamo una taverna dove cenare, ovviamente abbiamo dimenticato in studios la lista dei posti consigliati ma la scelta cade proprio su una di queste: Okyalos. Il posto è carino, piccolo e si mangia bene ma ha prezzi un poco più alti rispetto a quelli ai quali siamo abituati.

Terminata la cena torniamo sui nostri passi e andiamo a dormire.

8/6/19 sabato

Dopo la colazione usciamo per fare un po’ di spesa e per noleggiare uno scooter (da Apollo, sulla strada per Apollonia, addocchiato ieri arrivando con il taxi). Finalmente motorizzati partiamo alla scoperta di Sifnos ed iniziamo con il botto: Panagia Chrissopigi: stupenda! Ce la giriamo in lungo e in largo.


Panagia Chrissopigi

 

Dopo la visita riprendiamo lo scooter e ci rechiamo alla spiaggia di Apokofto giusto di fronte alla Panagia e dopo un po’ vediamo arrivare un sacco di gente e quando la sposa arriva in barca e sale alla Panagia capiamo che è un matrimonio. Dopo il relax pranzo alla taverna sulla spiaggia (Chrissopigi): mangiamo bene ma il conto sarà un po’ salato…

Dopo pranzo ci dirigiamo a Platys Gyalos dove andiamo alla ricerca del sentiero per la spiaggia di Fikiada e poi si stendiamo un poco in spiaggia; ripartiamo per Fassoulu e Faros ed infine torniamo a casa. Per la cena torniamo da Okyalos; poi due passi per Steno ed infine a nanna.

9/6/19 domenica

Margharita inizia a viziaci portandoci una torta di arance per colazione. Ben pasciuti prendiamo lo scooter ed andiamo ad Apollonia alla ricerca di una Bakery e ne troviamo una ottima che frequenteremo assiduamente nei prossimi giorni: si chiama Stavri e si trova sulla strada che porta a Kamares. Ci prendiamo delle ottime pite per il pranzo e poi via, oggi si va al Kastro dove ci perdiamo per i sui vicoli per poi scendere con una lunga scalinata alla chiesina degli Epta Martyres, il simbolo stesso di Sifnos, posta in una posizione meravigliosa.


Kastro e Epta Martyres

 

Torniamo allo scooter, lasciamo un po’ di roba che non ci serve, prendiamo le pite e ci incamminiamo per la Panagia Poulati. Sifnos ha una rete sentieristica segnalata e tenuta benissimo; il problema è il caldo e oggi si schiatta! Poco prima della Panagia facciamo una sosta alla Metmorfosi tis Sotiros dove c’è un albero che fa una splendida ombra.


Metmorfosi tis Sotiros

Giunti alla Poulati, dopo le numerose foto di rito, facciamo la sosta pranzo e divoriamo le nostre pite in perfetta solitudine.


Panagia Poulati

Dopo esserci rifocillati scendiamo, con una lunga e ripida scalinata, alla sottostante ed omonima spiaggia che avevamo letto essere molto bella… Purtroppo la spiaggia praticamente non esiste, sono tutte rocce e scogli e siccome il mare è anche piuttosto mosso è anche difficile bagnarsi. Delusi ed accaldati non ci resta che risalire e tornare al Kastro ma giunti alla Sotiros è d’obbligo una rigenerante sosta all’ombra.


Scalinata e "spiaggia"

 

Inforchiamo scooter partiamo con destinazione Kamares e già l’aria e il vento basterebbero a toglierci di dosso il caldo e la stanchezza ma giunti in spiaggia prendiamo un ombrellone + due lettini per 8€ con consumazione compresa e ci facciamo un bel bagno. Siccome non siamo capaci di stare fermi per molto tempo dopo alcuni bagni sbaracchiamo e andiamo a visitare le due chiesette che abbiamo adocchiato in fondo alla spiaggia: Aghia Anarghiri e Aghia Marina quest’ultima in posizione panoramica sulla baia e raggiungibile con una breve scalinata.


Kamares e Aghia Marina

 

Sulla strada del ritorno a casa facciamo una sosta ad Apollonia per acquistare miele, ciliegie e albicocche. Cena casalinga con pasta al sugo.

10/6/19 lunedì

Oggi c’è un vento tremendo e così, dopo aver fatto colazione, partiamo per un giro a piedi. Attraversiamo l’abitato di Katavati e passando dalla Panagia Fyrogia, saliamo all’Acropoli di Agios Andreas (purtroppo non entriamo a visitarla; ci riproveremo dopo qualche giorno ma la troveremo chiusa),


Agios Andreas

 

 scendiamo al Monastero di Vrisi (che visitiamo: stupendo!),


Monastero di Vrisi

continuiamo passando per il paesino di Kato Petali (lungo tutto il percorso ed anche in giro per tutta l’isola si trovano numerosi cespugli di capperi) per giungere infine ad Apollonia dove facciamo sosta pranzo alla nostra Bakery preferita. Concludiamo il giro tornando in studios dove facciamo un po’ di relax.

Nel tardo pomeriggio prendiamo lo scooter ed andiamo a visitare Artemonas dove restiamo per un paio d’ore a girare per i suoi vicoli.



Artemonas

 

Dove si cena stasera? Si potrebbe restare ad Artemonas dove le taverne non mancano oppure… Ripartiamo in sella allo scooter ed andiamo al Kastro da Leonida’s. Dopo un breve giro notturno per il Kastro torniamo a casa.


Luna e Mulino al Kastro

 

11/6/19 martedì

Anche oggi Margharita ci porta due fette di torta per colazione terminata la quale passiamo per la bakery a prendere due pite e poi ci dirigiamo a Platys Gyalos dove seguiamo le indicazioni viste tre giorni prima per Fikiada e parcheggiamo lo scooter dove finisce la strada cementata. Imbocchiamo il sentiero, a tratti impervio, tra il suono di moltissime cicale e una splendida vista sulla baia.


Fikiada

Dopo circa un’ora e mezza arriviamo alla spiaggia e ci siamo solo noi (poco più avanti c’è una baietta con due persone) purtroppo non c’è ombra (l’unico albero è alla baietta occupata…) e così l’unica e stare continuamente in ammollo perché anche oggi fa caldissimo. Dopo le 15:00 (nel frattempo vediamo arrivare e andarsene alcune persone ma la spiaggia è grande) decidiamo di tornare, non è il momento più indicato ma stiamo finendo l’acqua. Finchè il sentiero si mantiene vicino al mare c’è una brezza rinfrescante ma appena si allontana, e va pure in salita, fa un caldo allucinante!!! Per farci forza ci mettiamo a cantare:

Sotto questo sole è bello “camminare” sì
ma c'è da sudare!
Sotto questo cielo rossi e col fiatone e
neanche da bere!

Finalmente arriviamo allo scooter dove previdentemente avevamo lasciato qualcosa da bere: non che sia freschissima ma meglio di niente. Raggiungiamo Platys Gyalos e ci fiondiamo in spiaggia dove ci facciamo una bella doccia e poi, sotto la fresca ombra di una tamerice, la sudataccia svanisce velocemente.

Questa sera scegliamo di andare a cenare da Aghianemi che si trova in un vicolo a Steno dietro la chiesa ed è ubicato in un vecchio frantoio (consigliatoci dalla ns. amica Antonella).


Frantoio ad Aghianemi

 

12/6/19 mercoledì

Dopo la colazione passiamo, come al solito, alla bakery, e poi puntiamo verso nord e la prima tappa la facciamo a Vroulidia Beach che raggiungiamo imboccando una sterrata piuttosto ripida tanto che l’ultimo tratto lo facciamo a piedi lasciando lo scooter in una rientranza. Vista dall’alto la spiaggia è favolosa ed i colori fantastici ma una volta arrivati vediamo che ci sono parecchi sassi e scogli e che non è per nulla semplice entrare in acqua. Ci sono due taverne, qualche ombrellone e degli appartamenti, ci sono anche dei lavori in corso con tanto di ruspe (al lavoro anche sulla strada) e forse alla fine sarà più fruibile almeno lo speriamo perché il posto è veramente bello.


Vroulidia Beach


Torniamo sulla strada principale ma dopo pochi minuti ci fermiamo nuovamente perché vediamo un cartello che indica un sentiero per Agios Nikolaos/Filippos; siccome la cosa ci intriga parecchio parcheggiamo il nostro mezzo e ci incamminiamo sul facile sentiero e raggiungiamo il monastero in circa 45 minuti. La posizione è veramente spettacolare e si gode un panorama fantastico (si vede anche la spiaggia dove eravamo prima) e ci sono solo 3 francesi che però se ne vanno subito lasciandoci così questo posto meraviglioso tutto per noi e con la compagnia di una gatta e quattro gattini affamati. Monica gli dà metà del suo pranzo ma poi scopre che in una cucina dietro il monastero c’è acqua e crocchette che provvede a dare alla “famigliola”. Dal monastero c’è una scalinata che permette di scendere fin quasi al mare dove c’è un attracco per le barche, probabilmente usato da chi lo costudisce. Purtroppo non si riesce a scendere in acqua e a malincuore dobbiamo rinunciare a fare il bagno in questo in mare.


Agios Nikolaos/Filippos

 

Ritorniamo su nostri passi e ci dirigiamo a Cherronisos, all’estrema punta nord di Sifnos, piccolo borgo di pescatori con due taverne sulla spiaggia frequentate da alcuni turisti. Ci fermiamo a comprare dell’acqua ed un gelato e poi, siccome la spiaggia non ci ispira molto, decidiamo di tornare, seguendo una diversa strada, a Kamares così cogliamo l’occasione per prendere il biglietto del traghetto per Serifos.



Cherronisos

 

Cena casalinga con uno splendido tramonto.


 

13/6/19 giovedì

Oggi, invece della torta, Margherita ci regala due limoni enormi raccolti dal suo albero.

Programma della giornata: Vathy, Monastero e Acropolis Agios Andreas e cena ad Apollonia ma i nostri piani verranno stravolti in quanto Vathy, con la sua spiaggia, le sue calette e le sue taverne in riva al mare ci sorprenderanno e così gli dedichiamo più tempo del previsto, poi quando arriviamo al monastero (o almeno: al bivio dove inizia la strada) lo troveremo chiuso. Mentre per cena sostituiamo Apollonia con Vathy.


Vathy

Per pranzo torniamo a casa ma troviamo dei lavori in corso che non ci permettono di entrare e così Margharita, per scusarsi, ci invita a pranzo in casa sua, con un’amica che la sta aiutando con i lavori ed il figlio che rientra dal lavoro. Ha preparato una teglia enorme di Pastitsio + un’insalata con pomodori, cetrioli, formaggio locale e origano, birra, acqua, più cucina greca casalinga di così!

Terminato il pranzo (con irrinunciabile bis di pastitsio!) lo studios è nuovamente agibile e così ci riposiamo qualche ora; poi usciamo a fare qualche foto per i vicoli di Apollonia


Apollonia

e per cena torniamo a Vathy e la scelta (difficile) cade su Idrousia (la taverna con il miglior qualità/prezzo di Sifnos) e mentre attendiamo la cena ci godiamo il tramonto sul mare.


Tramonto a Vathy

 

14/6/19 venerdì

Oggi si parte un po’ prima del solito e alle 8,00 siamo già in cammino per salire al Monte e Monastero Profitis Ilias. Il primo tratto l’abbiamo già percorso quattro giorni fa ma ben presto prendiamo la deviazione sulla destra (sempre ben segnalato) che porta in cima. Il sentiero è in continua salita tra rocce, gradoni, timo, ginestre.

In poco più di un’ora, parecchio sudati, siamo in cima dove ci sono solo due signore francesi che se ne vanno subito; giriamo e fotografiamo il monastero in ogni angolo senza tralasciare il panorama a 360° su tutta Sifnos: spettacolo!


Monastero Profitis Ilias

 

Dopo un’ora scendiamo senza invidiare chi sta salendo adesso perché ormai fa caldissimo! Arrivati allo scooter andiamo a fare un po’ di spesa e poi pranzo in studios (le pite avanzate di ieri) e relax.

Verso le 16 usciamo e andiamo a rinfrescarci alla spiaggetta di Saoures che si trova alla destra di Chrysopigi; poco prima del monastero troviamo un lunga fila di auto ferma perché stanno asfaltando la strada ma essendo in scooter ci fanno passare sotto lo sguardo invidioso di coloro che sono bloccati sotto il sole cocente.
Bella baietta di sassi/scogli frequentata ma tranquilla; restiamo in ammollo fino alle 18:00 e poi visitiamo nuovamente il monastero per scattare qualche foto con una luce diversa rispetto a quella del primo giorno.


Saoures

Sulla strada del ritorno facciamo una breve deviazione per la Panagia sto Vouno purtroppo chiusa (orario dalle 11,00 alle 14,00) e così la possiamo ammirare solo all’esterno e una notevole vista sulla baia di Platys Gyalos.



Vista su sulla baia di Platys Gyalos e Panagia sto Vouno

 

Al rientro in studios troviamo la roba che avevamo dato a lavare a Margherita bella e pronta; chiediamo il costo ma non vuole essere pagata, lunga discussione ma nulla da fare!

Cena da Okyalos.

15/6/19 sabato

Stamane molto vento. Ritorniamo a Vathy per vedere la zona del porto con la sua chiesina Taxiarchi



Vathy e chiesina Taxiarchi

e dopo aver fatto alcune foto ci troviamo una caletta tranquilla e ci restiamo, con numerosi bagni, fino a mezzogiorno e poi torniamo a casa a mangiare un boccone. Nel pomeriggio torniamo a Saoures a rinfrescarci con un bagno ristoratore.

Prima delle 20:00 restituiamo lo scooter da Apollo e poi cena da Okyalos.

16/6/19 domenica

Ci alziamo con calma tanto Margharita ci ha prenotato il taxi di Antonis per le 11:20 e per il porto di Kamares servono 10 minuti e il traghetto della Sea Jet per Serifos parte alle 12:00.

Anche oggi c’è vento forte e anche oggi Margharita ci porta due fette di torta appena sfornata. Per sdebitarci del bucato regaliamo a Margherita un foulard preso il giorno prima in paese.
Facciamo colazione, chiudiamo i bagagli, salutiamo tutti, ci facciamo una foto ricordo insieme e ci rechiamo nella piazzetta di Katavati ad aspettare il taxi che arriva alle 11,30 e Antonis ci dice: “No stress!”. Noi eravamo già in fibrillazione da 10 minuti.

 

Serifos: Spiagge e Farfalle

Al porto parecchie persone in attesa del traghetto; partiamo alle 12,10 e in meno di mezz’ora eccoci a Serifos; al porto ci aspetta Elias dello Studios Astarti il nostro studios a Serifos. Mentre ci accompagna ci racconta un po’ Livadi e ci dà qualche dritta; poi ci mostra anche la nostra sistemazione: molto bella e spaziosa. Disfiamo i bagagli e poi usciamo a fare una piccola spesa e passiamo in una bakery (Indingo) alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, vista l’ora non è rimasto molto ma ci accontentiamo.
Andiamo a fare due passi e a prenotare lo scooter per domani e siccome ci avevano sconsigliato Blu Bird la scelta cade su Corali ma peggio di così non potevamo capitare. Torniamo sui nostri passi e finalmente riusciamo a trovare la cartina (un’ottima Anavasi) dell’isola.
Per cenare non c’è che l’imbarazzo della scelta e noi scegliamo una taverna sul lungomare: Nikoulias, ottima scelta! Due passi per digerire e poi a nanna.

17/6/19 lunedì

Dopo la colazione andiamo a prendere lo scooter poi un salto alla bakery. Prendiamo la strada in direzione sud: tutto brullo, arido, roccioso, aspro; per fortuna il vento è meno forte di ieri. Con una breve deviazione sulla sinistra scendiamo a vedere la spiaggia di Vagia: sabbia, piccoli sassolini, attrezzata solo vicino a un piccolo bar facente parte di un Eco-Resort.


Vagia

 

Riprendiamo lo scooter e arriviamo alla spiaggia di Ganema: sabbia, molte tamerici, acqua splendida, due/tre persone, diverse barche (a vela, catamarani, yatch); decidiamo di fermarci qui. Con il passare delle ore la spiaggia si riempie di gente e dalle le loro “attrezzature” (sdraio, seggiole, gonfiabili, borse della spesa) lasciano intendere che passeranno qui tutta la giornata.

Ganema e taverna

 

Verso le 13:00 andiamo a mangiare un boccone alla taverna che abbiamo adocchiato più avanti e che si chiama come la spiaggia. Dopo il pranzo ed un bagno veloce riprendiamo lo scooter ed andiamo a vedere Koutals ed annessa chiesina; ci sono alcune taverne con un bel gruppo di persone ancora intente a pranzare (sono le 15:30) ma qui non c’è orario. In spiaggia ci sono parecchie tamerici, poche persone e l’acqua è bella. Proseguiamo fino a Meghalo Livadi: piccola insenatura con barche, gommoni e diverse taverne “ruspanti” e anche qui parecchia gente che sta ancora pranzando. La spiaggia ed il posto sembra un tantino trascurato ma ci sembra di capire che qui si venga principalmente per mangiare, chiacchierare e magari raggiungere qualche spiaggia con la barca. Visitiamo la chiesina dedicata a Nickolaos e quindi ritorniamo sulla strada principale e passando per la Chora chiudiamo questa prima giornata alla scoperta di Serifos e torniamo a casa per la cena.


Chora

 

18/6/19 martedì

Stamane cambiamo un po’ i nostri programmi; c’è ancora parecchio vento e le spiagge ad est risultano le più esposte e quindi, dopo la colazione, ci avviamo a piedi a Karavi, una spiaggia non attrezzata per raggiungere la quale si deve passare per Livadakia e proseguire su una strada sterrata che passa tra due serie di villette a schiera.
Noi, come al solito, scegliamo la via più complicata e cerchiamo un sentiero tra arbusti e rovi e dopo aver scavalcato un muretto ed essere passati nel giardino di una villetta ci ricongiungiamo con il sentiero corretto.


Karavi

Restiamo circa un’ora e poi torniamo a casa, prendiamo lo scooter, e andiamo alla ricerca della spiaggia di Kalo Ambeli la quale si raggiunge con una stradina che si stacca a sinistra della strada principale e poi con un sentiero in discesa che passa da una chiesina. Quando parcheggiamo arriva anche un ragazzo e con lui che ci fa da guida ci incamminiamo. Ci dice di essere il medico dell’isola e chiacchieriamo di Grecia e delle sue isole e dell’Italia. Giunti a Kalo Ambeli (ci sono solo altre due persone!) entriamo tutti in acqua a rinfrescarci anche perché non ci sono zone d’ombra. Prima di risalire salutiamo il medico e ci facciamo fare una foto poi ci incamminiamo e come al solito fa un caldo tremendo e così facciamo una breve sosta all’ombra della chiesina di Agios Sotiras quindi torniamo a casa per il pranzo.



Kalo Ambeli e Agios Sotiras

 

Il pomeriggio andiamo ad esplorare le spiagge ad est; inizialmente la strada costeggia il mare ed è asfaltata ma ben presto si fa sterrata e ad un bivio, invece di andare a sinistra (piena di buche, certamente non è la strada giusta… Invece lo è!) continuiamo dritti ma dopo un po’ ci fermiamo a chiedere informazioni e ci indicano una strada asfaltata ma ripidissimaaaa! Giunti finalmente a Psili Ammos facciamo una sosta bagno ma c’è troppa gente per i nostri gusti, torneremo!


Psili Ammos

Proseguiamo per Aghios Giannis che però ammiriamo solo dall’alto. Continuiamo verso nord alla ricerca del sentiero per la spiaggia di Kentarchos: lo troviamo ma è una discesa molto ripida e con questo caldo risalire sarebbe un bel problema! Torniamo indietro e ci fermiamo ad ammirare Aghios Sostis (torneremo!) e cerchiamo anche il sentiero per Lia beach.

Aghios Sostis

 

La sera usciamo a cena e la scelta cade su Stamatis (alla fine del lungomare di Livadi, mare a destra) che eleggeremo come la nostra taverna preferita di Serifos per la migliore qualità/prezzo.
Rientrando in studios ci fermiamo al piccolo market di “Marinos” e facciamo due chiacchiere con la moglie che, nientemeno, ha studiato all’Università di Padova.

19/6/19 mercoledì

Oggi partiamo presto per Aghios Sostis e alle 9:00 siamo già in spiaggia: c’è solo una persona; prendiamo posto e andiamo a vedere la chiesina omonima in fondo alla spiaggia poi torniamo indietro e facciamo un bel bagno in tutta tranquillità!

Aghios Sostis e chiesina

Verso le 10:30, quando comincia ad arrivare gente, partiamo per il monastero di Taxiarches posto nella parte nord dell’isola e quando arriviamo c’è solo un gruppetto di francesi e ce lo giriamo con tutta calma: veramente splendido! Facciamo anche due chiacchiere con Makarios Kotsikos il monaco che vive lì (molti siti dicono da solo ma noi abbiamo visto un altro monaco).

Monastero di Taxiarches

 

Terminata la visita ci dirigiamo a Platys Gialos dove facciamo un bagno e poi andiamo alla vicina taverna Nikoulias con una superba vista sulla baia e con una sottostante spiaggetta dove, dopo l’ottimo pranzo andiamo a spiaggiarci sotto una tamerice.


Platys Gialos: Taverna con vista

Ci restiamo un paio d’ore poi ripartiamo e sulla strada di casa ci fermiamo a vedere Lia beach: parcheggiamo e ci avviamo a piedi su una strada sabbiosa che poi diventa uno stretto sentiero tra oleandri e arbusti spinosi. La spiaggia è abbastanza grande e a prima vista ci sembra anche senza ombra e frequentata da naturisti; vista l’ora decidiamo di non fermarci e torniamo indietro.

Lia

 

Cena casalinga.

20/6/19 giovedì

Oggi tentiamo di andare alla spiaggia di Maliadhiko che stando alla cartina si trova tra Koutalas e Meghalo Livadi; abbiamo già addocchiato in precedenza una strada sterrata che scende in quella direzione ma qui non siamo a Sifnos e non ci sono indicazioni. Parcheggiamo lo scooter all’inizio della deviazione perché la sterrata è molto brutta e in pochi minuti la raggiungiamo: non c’è nessuno. Ciottoli grandi e piccoli misti a sabbia, alcune tamerici, acqua limpidissima e molti insetti. Dopo un bagno rinfrescante (fa sempre molto caldo!) decidiamo di prendere il sentiero che sale alla fine di Maliadhiko e che dovrebbe portare a Kalogheros Beach; il sentiero è ben pistato e camminiamo accompagnati da una miriade di farfalle coloratissime (già nei giorni precedenti avevamo trovato tantissime farfalle ma oggi è il massimo!): una meraviglia! In pochi minuti raggiungiamo la spiaggia: simile alla precedente ma senza ombra e con molti insetti quindi l’unica è un bel bagno veloce e poi risaliamo prima che il caldo aumenti ancora di più (oramai sono le 11:00). Sul sentiero del ritorno incrociamo una coppia di italiani (toscani) che anche loro hanno deciso di venire in queste due spiagge e ci fermiamo a scambiarci opinioni e pareri su Serifos e Sifnos (anche loro vengono da lì) e concordano con noi che in fatto di sentieri e segnaletica non c’è paragone tra le due isole!

Maliadhiko e Kalogheros Beach

Recuperato lo scooter andiamo a Ganema e nonostante l’ora ci sono meno persone dell’altra volta e troviamo subito una tamerice libera. Tra bagni e relax si son fatte le 13:30 e quindi ritorniamo a casa per mangiare un boccone e fare una bella doccia.

Dopo le 17:00, quando il caldo inizia a mollare la presa, usciamo e con lo scooter saliamo a visitare la Chora e ci perdiamo per i suoi vicoli e ci estasiamo con il meraviglioso panorama che offre.


Chora

 

Per la cena andiamo alla ricerca di Aloni che si trova a circa metà strada tra la Chora e Livadi ma non è sulla strada principale ma un po’ interno… non è facilissimo da trovare ma alla fine ci riusciamo e dalla terrazza si gode un ottimo panorama sulla baia.

21/6/19 venerdì

Oggi puntiamo di nuovo al nord alla ricerca di paesini da visitare… Prima tappa: Panagia dove c’è la chiesa più antica di Serifos. Parcheggiamo lo scooter all’ingresso del paese e ci incamminiamo alla ricerca della chiesina e salutiamo una signora che ci fa un cenno che non capiamo… Dopo qualche minuto arriva un vecchietto con una chiave in mano… capiamo che è il custode… cerca di aprire la porta ma la chiave non gira… provo anch’io e dopo parecchi tentativi finalmente si apre ed entriamo. C’è odore di chiuso e i dipinti non è che siano tenuti molto bene… Ci piange il cuore a vederla ridotta così…


Panagia

Ringraziamo il guardiano e ripartiamo alla volta di Pyrgos. Parcheggiamo e con una scalinata lo raggiungiamo, non c’è anima viva ed è tutto in stato di abbandono e le poche case restaurate sono in preda alle erbacce ed alle ragnatele con ragni di non piccole dimensioni in attesa… Che tristezza!

Pyrgos

 

Prossima tappa: Sykamia beach! Grande spiaggia sabbiosa con tamerici che raggiungiamo con una lunga e ripida strada cementata; troviamo una panchina con schienale posta sotto due tamerici e ce ne appropriamo al volo. La spiaggia è tranquilla fino a quando un gruppo di francesi che con i quad arrivano rombando direttamente in spiaggia (noi lo scooter l’abbiamo parcheggiato un po’ prima) ma per fortuna si piazzano distanti da noi. Tra un bagno e l’altro andiamo a pranzare alla taverna della spiaggia: To Akrogiali Tou Vitou: molto buona. Tra bagni e relax restiamo in spiaggia ancora qualche ora e poi ritorniamo a casa passando dalla Chora.


Sykamia beach

Cena da Stamatis.

22/6/19 sabato

Oggi si parte preso per goderci la splendida Psili Ammos in tranquillità e così sarà! Ci piazziamo sotto due tamerici in un angolino tranquillo (non c’è ancora nessuno!) Tra bagni e quattro chiacchiere con due italiani in attesa delle rispettive mogli parliamo delle isole greche e gli consigliamo Sifnos… Per noi è ora di andare anche perché sta arrivando parecchia gente e così gli cediamo il nostro posto. Puntiamo ad Agios Giannis alla quale si accede con una scalinata che passa dall’omonima chiesetta. Spiaggia mista sabbia/sassi e tamerici, un tratto occupato da scogli, pochissime persone, ci mettiamo sotto una tamerice (oggi si è alzato il vento) e dopo un bagno torniamo in studio per il pranzo.

Agios Giannis

Nel pomeriggio usciamo per un bagnetto e andiamo alla spiaggia di Livadakia: molto bella, di sabbia, ma con molta gente soprattutto famiglie con bambini… Vabbè, per una volta si può fare.

Torniamo a casa e facciamo una doccia veloce; dopo le 18:00 prendiamo lo scooter e raggiungiamo lo svincolo per Kalo Ambeli e proseguiamo, dopo poco inizia una strada sterrata non bellissima e per non rischiare parcheggiamo e proseguiamo a piedi e raggiungiamo il faro in località Spathi che purtroppo è chiuso al pubblico anche se fuori c’è un fuoristrada e delle voci provengono dall’interno. Scattiamo foto al faro ed ai dintorni dove vediamo delle coltivazioni in mare; il panorama è a perdita d’occhio e si vedono numerose isole all’orizzonte.

Faro in località Spathi

 

Ritorniamo sui nostri passi (in salita e con il vento contrario) e torniamo a casa e dopo l’ennesima doccia andiamo a cena da Stamatis. Stasera c’è molta gente e con una tavolata di greci che si sono spazzolati tutto e così, per essere sicuri di trovare quello che vogliamo, prenotiamo per la sera successiva.

Prima di rientrare ci fermiamo ad acquistare alcuni prodotti locali da portarci a casa sia per noi sia da regalare.

23/6/19 domenica

Oggi ci alziamo presto e alle 9:00 siamo già a Kalo Ambeli; ci troviamo solo due persone che però se ne vanno subito lasciandoci così questa meraviglia tutta per noi. In fondo alla spiaggia c’è una scogliera che fa po’ di ombra e quindi ne approfittiamo e ci restiamo fino a mezzogiorno.


Kalo Ambeli

 

Torniamo a casa per una doccia veloce e poi usciamo a consegnare lo scooter. Rientriamo e ci mangiamo una pasta al sugo poi relax fino al tardo pomeriggio quando usciamo e andiamo a prendere il bus per salire alla Chora. Oggi c’è ancora meno gente dell’altra volta (sarà per il caldo?) e giriamo per i suoi vicoli con solo il rumore del vento e ritorniamo a casa a piedi percorrendo la mulattiera che porta a Livadi (sentiero 1A).


Chora bis

Doccia e cena da Stamatis.

24/6/19 lunedì

Dopo la colazione prepariamo con calma i bagagli poi usciamo a fare due passi fino alla spiaggia di Livadakia. Visitiamo la chiesina sopra la spiaggia con annesso cimitero, da qui si gode una vista magica: mare blu, case bianche, spiaggia con tamerici, sabbia dorata, si vorrebbe restare qui per sempre…

Cimitero di Livadakia

 

Dopo le 13:00 Elias ci accompagna al porto, non è lontano ma con i bagagli e questo caldo… Monica ci segue a piedi fermandosi alla nostra bakery preferita per un caffè take-away. Partiamo puntuali alle 14:00 e alle 16:30 siamo al Pireo. Fa caldissimo e con la metro andiamo a Monastiraki dove abbiamo prenotato l’Hotel Tempi che raggiungiamo in pochi minuti dopo aver chiesto indicazioni a un poliziotto. Espletate le formalità prendiamo possesso della camera che però non corrisponde a quella che avevamo prenotato, facciamo presente la cosa alla signora che ci dice che se per noi va bene ci fa 13€ di sconto… OK!
Sono le 19:00 e quindi usciamo alla ricerca di un posto dove cenare; le idee sono tante ma il caldo e la stanchezza non invogliano molto a girare alla ricerca di un posto specifico (dopo aver cenato troveremo uno dei posti che volevamo provare anni addietro) quindi la scelta cade su O’ Thanasis: posto molto turistico senza infamia e senza lode, abbiamo mangiato meglio in molte isole!
Terminata la cena e recuperato un po’ le forze facciamo due passi lungo la zona pedonale e ci prendiamo anche un ottimo gelato da Coco's Homemade Ice Cream & Frozen Yogurt poi torniamo in albergo e cerchiamo di dormire nonostante il baccano che viene da fuori e che continuerà tutta notte.

Atene

 

25/6/19 martedì

La sveglia è alle 5:15, andiamo a piedi alla stazione del metrò e riusciamo a prendere la corsa delle 5:38 (fortunatamente avevamo preso i biglietti la sera prima) e solo dopo parecchie fermate troviamo posto a sedere. Alle 6:20 siamo in aeroporto e facciamo subito il check-in e poi, con calma, andiamo al controllo e al gate. Il volo per Bergamo è alle 8:50 ma partirà con mezz’ora di ritardo.

 

Sifnos e Serifos sono due isole vicinissime ma diversissime tra loro ma che si completano a vicenda creando così, idealmente, un’unica isola, grande e bellissima, capace di soddisfare i gusti di tutti.

Buon viaggio!
Monica e Riccardo

 

 

 

 

 

 

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