di Francesco Tiano
Che dirvi delle mie
3 notti a Halki o Chalchi, di pratico...
Da Rodi, Skala Kamiros, meno di 1 ora e ci arrivi. Ma come arrivi a Skala? Dall'aeroporto con il taxi prenotabile sui siti internet: 50 euro ca x 2 persone, mezz'ora di auto. Ci sono soluzioni più economiche se siete più di 2. Se siete un gruppo da visita al santuario, prezzone top. C'è anche un bus da Rodi città però. In un primo momento avevo pensato, vado a Rodi, mangio a pranzo in quel ristorante delizioso che conosco già e dopo pranzo parto col bus: pennica. Fortunatamente, ho ansiosi a seguito e il pranzo a Rodi è saltato e siamo andati direttamente a Skala K. In compenso siamo riusciti a prendere un traghetto molto tempo prima di quello previsto per 4€ a persona. Ciò ha permesso di arrivare ad Halki a metà pomeriggio.
Alle 17 stavamo in acqua a Pondemos. Bellissimo. Svolta. L'ansia paga...a volte. Delle altre 2 spiagge raggiungibili a piedi, Kania e Ftenigia, ho voluto vedere solo Kania.
Piccola, graziosa e se raggiunta a piedi, deliziosamente faticosa. Servita e offre una tavernetta discretamente buona. Un 2km scarsi dal paesino sotto il sole cocente e in mezzo a rocce spaccate dal sole per arrivarci. C'è un taxi boat dal porto ma parte non prima delle 10 per 5euro a/r. Per me le 10 è l'anticamera del tramonto.
A Pondemos ci arrivi tranquillamente a piedi. Il sole sempre cocente è ma almeno è vicina al paese. Se sei iperattivo e vuoi muoverti prima hai sbagliato isola, insomma. Oppure ti adegui e ti ricordi che stai in vacanza.
La panetteria (unica) alle 7h30 del mattino se chiedi qualcosa oltre al pane e qualche pizzetta, tipo bugatza, cornetti, ti guarda e ti dice in greco qualcosa di corrispondente al nostro "scialla", "fly down", "ma ti ha morso la tarantola?" Mi ha rimbalzato alle 08h15 - 08h30, in pratica. Per vergogna ho comprato una pizzetta al formaggio. Gli sguardi a casa al mio ritorno? Tutti a favore del panettiere, ovviamente. Ok, ho capito, sciallerò. Halki ha un unico centro abitato, arroccato, con case disposte modello presepe.
Ricorda la mia vicina Procida. Ha vicoletti tortuosi e scalini irregolari per tutto il centro abitato con pendenze non sempre facili. Indovinate dove abbiamo dovuto prendere casa (unica rimasta su Booking)? In cima. Per arrivarci era come scalare la collina del Sacro Cuore a Parigi. Pazienza. Si sta più freschi in montagna e ci sentiremo aristocratici. Però, ci sono sistemazioni più comode e molto molto graziose. Le case a Halki sono tutte coloratissime, la maggior parte ben tenute. Molto, molto carino il paese e i due minimarket vi portano la spesa a casa. I ristoranti si concentrano tutti sul porto. Ho mangiato benissimo al Black Sea, mediocramente da Vantalis e da 6- da Maria (quest'ultima gettonatissima su internet). Solo il primo ha offerto un grappino a fine pasto. Il proprietario lo beve insieme ai clienti. Me lo immagino quanto farà i conti a fine serata. Guarda caso, gli ultimi due nella zona centrale del porticciolo. Mai fidarsi delle zone democristiane ossia centrali. Meglio prenotare prima da tutti se andate ad agosto e puntate sul pesce anziché sulla carne. È stata un'isola di pescatori. Calamite per i vostri frigo? Articolo non pervenuto. Deo gratias. Bene, ciao Halki e grazie. Ne è valsa la pena. Come sempre.
Vediamo Tilos che ci racconta adesso...
Che dirvi di
Tilos...
Non è semplice. Bisogna avere il mood giusto per godersela. È l'isola più selvaggia che io abbia visto sicuramente, ammesso che questo termine possa essere usato per un luogo del Mediterraneo. Offre scorci panoramici naturalistici mozzafiato.
Iniziamo dalle
spiagge...dalla ciccia insomma.
Livadia beach. Mare cristallino. Attrezzata. Presenti taverne e alberghetti separati da solo un piccolo viottolo. Si rivelerà la più comoda nonostante i ciottoli. Costo non ve lo so dire. Nessuno è venuto a chiedere soldi. Giuro. Ma non credo sia la regola però.
Plaka beach. Mare
cristallino. Spiaggia di ciottoli e sabbia grossa. Facile arrivarci con mezzi
propri. Non attrezzata. Si possono trovare naturisti e pavoni. Le due cose non
sono connesse. Nel senso che non erano naturisti vanitosi ma proprio due cose
diverse. Naturisti e uccelli...insomma... non me ne esco più... ci siamo
capiti. Pochi alberi per farsi ombra (1) e molti cespugli da usare come le
volpi per ripararsi.
Skafi Beach. Bellissima baia solitaria. Poca gente, voi e il mare. Bellissimo. Mare cristallino. Spiaggia di sassi e un po' di sabbia grossa. Scomoda da starci: sassi grossi e bagnasciuga di roccia scivolosa. Possibile trovare naturisti e capre. Le due cose non dovrebbero essere connesse. Nel senso...andiamo avanti. Difficile arrivarci. Strada sterrata e sabbiosa. Con lo scooter state attenti. Non andate se non è almeno 125cc. Con l'auto se trovate una che viene nel senso opposto...beh...non vi preoccupate...c'era una solo auto parcheggiata vicino al mio motorino. Affidatevi al calcolo delle probabilità...Occorre fare un pezzettino a piedi.
Eristos beach. Sabbiosa. Facile arrivarci. Ci arriva anche un pullman di linea da Livadia. Sulla pensilina del pullman leggevo prima corsa 09h30', successiva ore 11. Presenti campeggiatori e qualche ombrellone. Non mi ha entusiasmato. Si può evitare se si ha poco tempo. Io avevo poco tempo...Lethra e Red Beach. Stupende entrambe.
Ancora di più il percorso per arrivarci che vi farà costeggiare per quasi un'ora il costone di una montagna. Occorre prepararsi per la giornata. Prima di tutto scarpe, acqua e viveri, crema solare; sono indispensabili. Non pensate di andare con infradito tipo hawaianas. Ve ne pentireste amaramente anche perché se si rompono (cosa probabile) vi occorrerà trovare soluzioni alla Robinson Crusoe. Sono 2.5km di cammino su viottolo sterratissimo, con pietre a volte aguzze, sicuro ma a strapiombo sul mare. Vi suggerisco di non inciampare, ecco. Troverete prima Red Beach. Una pietra (piccola) vi indicherà con una scritta dove iniziare a scendere. Altre pietre, accumulate per terra o appoggiate su cespugli spinosissimi, vi indicheranno la strada. Non vi improvvisate rivoluzionari. Seguite il flusso, cioè le pietre. Per scendere, se avete le scarpe famose di prima, ci metterete un 20 minuti. Spina più, spina meno. La spiaggia di sabbia grossa è ovviamente rossa dando la possibilità di effetti cromatici tali col mare azzurro che la vostra macchina fotografica avrà la bava alla bocca. Se invece di scendere, decidete di proseguire per Lethra, vi ci vorranno altri 10/15 minuti di cammino prima di trovare la successiva pietra. Qui il sentiero è più evidente. La discesa è meno ripida ma più lunga. Vi ci vorranno 20 minuti. A un certo punto troverete un letto di un fiume prosciugato, seguitelo di lato. La spiaggia offre scarsi ripari: un albero, ripari piccoli di legno fatti da qualche anima buona prima di voi. Spiaggia di ciottoli grossi. Una stuoia di gomma sarebbe l'ideale. Attenzione quando andate in acqua; si scivola. Se vi fate male, vi lascerebbero lì ma con il più romantico degli addii. State attenti, quindi. Lethra, dicono, sia la spiaggia naturista di Tilos. È vero. Ma qui a Tilos si è molto disinibiti. Persone nude le ho trovate anche altrove. Aiutate dal fatto che erano sole. Bravi!
Tholos e Stavros
beach. Non ho avuto tempo di visitarle. Mi hanno detto mirabilia anche su
queste. Impervio comunque accedervi.
Le cose che ho visto
io...
Monastero di Pantalemonas. Bellissimo. Vicino a Plaka beach. Un must do. Si sale in alto per una strada mozzafiato e senza guardrail. Fotografie a iosa. Si sta per un'oretta in pace. Se avete pensato a una colazione a sacco, consumatela lí, per esempio. Ho visto il Pope fare caffe freddo espresso per qualcuno. Simpatica come cosa, no? Attenzione, la bellissima chiesetta alle 13 chiude. Il pope lascia però aperto il cancello principale del monastero.
Museo Paleontologico
vicino a Megalo Chorio. Si trovano i resti dell'elefante nano estinto a Tilos
3500 anni fa. Una razza che si è adeguata alla natura non favorevole già
all'epoca. Ingresso libero e l'impiegato offre una spiegazione in italiano.
Durata della visita 20 minuti. Si può fare un'offerta. Nel pomeriggio apre alle
18. La mattina chiude alle 12. Il mio albergatore mi ha chiesto due volte se
c'ero andato! Mi sono svegliato una mattina con l'ansia di una terza domanda,
magari a trabocchetto, a riguardo. Ci tengono moltissimo qui.
Megalo Chorio. Città capoluogo. Si può visitare tra una cosa e l'altra. Magari in attesa che apra il museo paleontologico o se siete in astinenza di casette bianche e blu ma non sta sul mare.
Micro Chorio.
Paesino abbandonato e diroccato. Fa un po' impressione. Paradossalmente ha la
migliore strada per arrivarci. Di sera, dalle 23 apre un bar terrazza famoso a
Tilos per la gioventù. Quindi per me no. Ciao.
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