di Giuseppe Brenna (giubren)
Astypaléa, l’isola a
forma di farfalla nel cuore dell’Egeo.
La sua posizione isolata
la mantiene lontano dai grandi flussi turistici, dirottati su altre
mete vacanziere più facilmente raggiungibili.
Il piccolissimo aereo
bielica decolla dall’aeroporto di Atene con soltanto la metà dei
posti occupati, nonostante sia ormai alta stagione. Circondati dal
blu del cielo e del mare, s’iniziano ad intravedere le sagome delle
isole ed infine, dopo una stretta virata, in meno di un’ora
atterriamo sulla minuscola pista assolata.
Mar Egeo |
Raggiungiamo il nostro
studio: dall’ampia terrazza spazia il panorama sul mare e gli
isolotti satelliti ma soprattutto sul promontorio della Chora, dove
svetta il castello veneziano con attorno i candidi edifici di forma
cubica dal tipico stile cicladico.
Chora Astypaléa |
È questa l’immagine che ci avrebbe accompagnato per i successivi
cinque giorni e che da sola merita il viaggio in questi lidi remoti.
Astypaléa è l’isola
più ad ovest del Dodecaneso ed è stata italiana fino al 1943: fu la
prima a diventarlo, dopo essere stata strappata ai turchi nel 1912
senza incontrare resistenza. Tracce della presenza italiana si
trovano ancora nel vecchio cafénio, dove sui muri si conservano
ancora memorabilia dell’epoca, tra cui una vecchia insegna della
rivendita dei tabacchi ed una targa di bronzo con un’epigrafe in
latino che ricordava lo sbarco degli italiani sulla spiaggia di
Maltezana.
Cafénio, Asypaléa |
Storicamente, l’isola
ha avuto stretti legami con le vicine Cicladi all’epoca del dominio
veneziano. Dopo essersi del tutto spopolata a causa delle frequenti
scorrerie dei pirati, fu il duca di Naxos Marco Sanudo a concedere
Stampalia quale feudo della famiglia patrizia dei Querini che
l’amministrarono per quasi trecento anni e che per questo
aggiunsero al proprio cognome anche il nome latino dell’isola. I
Querini incentivarono la rinascita demografica, invitando parte delle
popolazioni di Tinos e Mikonos ad insediarvisi e realizzarono il
poderoso castello attorno al quale sorse il nuovo centro abitato
(inizialmente battezzato come Astinéa).
Il castello veneziano è
senz’altro la maggiore attrazione della Chora, nonostante il
terremoto del 1956 l’abbia in gran parte fatto cadere in rovina.
Rimangono le mura perimetrali degli edifici che un tempo ospitavano
le guarnigioni e le due chiese restaurate di Agios Georgios e
dell’Annunciazione, con le loro cupole azzurre. Anche qui, sono
incantevoli i panorami sull’Exo Nisi, l’ala più occidentale
della “farfalla”.
Castello Querini Stampalia |
Castello Querini Stampalia |
Castello Querini Stampalia |
La Chora è un
affascinante intrico di stradine tra gli edifici imbiancati a calce e
le innumerevoli chiesette e cappelle votive.
Chora Astypaléa |
Chora Astypaléa |
La chiesa più
importante è quella di Portaitissa, che ospita il piccolo museo
ecclesiastico ed un cortile dove si svolgono durante l’estate
concerti di musica popolare.
chiesa di Portaitissa, Astypaléa |
Ai piedi della Chora e
nei pressi della piazza principale, i mulini restaurati (che un tempo
sorgevano sull’intero crinale) allietano il panorama con la loro
immagine pittoresca.
Chora Astypaléa |
Astypaléa conta poco più
di un migliaio di abitanti ed anche durante l’estate i visitatori
non sono mai particolarmente numerosi, per cui l’isola rimane
sempre molto tranquilla.
In prossimità della
Chora, il vecchio porto di Pera Gialòs (Skala) costituisce ormai il
punto d’attracco per i soli yacht privati. Caffè e ristoranti,
talvolta dallo stile elegante,
si affiancano sulla scogliera ed il litorale;
Akti Restaurant, Skala Astypaléa |
in prossimità della
chiesa il piccolo museo archeologico espone in una sala i diversi
reperti che riassumono la storia locale dal Paleolitico al periodo
della dominazione veneziana.
I locali più frequentati
sono quelli ai piedi del castello, tra cui il Castro Bar per la sua
grande atmosfera e l’ottima posizione.
Castro bar, Astypaléa |
Le spiagge attrezzate più
facilmente raggiungibili dalla Chora iniziano da Livadi fino al
promontorio di Agios Kostantinos. Un caso a parte è la baia
appartata di ciottoli di Tzanaki, che invece si raggiunge con una
breve passeggiata dalla strada principale.
Tzanaki beach, Astypaléa |
Tutte queste spiagge sono
caratterizzate dalle acque cristalline e dalle splendide vedute sulla
Chora di Astypaléa.
Kaminakia e Vatses invece
si raggiungono dopo percorsi sterrati che s’inoltrano all’interno
del brullo paesaggio di Exo Nisi: in entrambi i casi c’è una parte
attrezzata e taverne di ottima qualità.
Agios Kostantinos beach |
Vatses Beach bar |
Altre spiagge si trovano
sullo “steno”, l’istmo di terra che collega i due promontori
che costituiscono Astypaléa e che le conferiscono la sua forma
caratteristica. Dal porto di Maltezana (così denominata perché
inizialmente sede di un covo di pirati maltesi), partono le gite in
barca sulle vicine isolette disabitate di Konoupi e Koutsomiti, dalle
acque caraibiche.
isola di Kounoupa |
isola di Koutsomiti |
Oltre il piccolo centro
di Analipsi, la strada diventa sterrata e s’inerpica all’interno
di Mesa Nisi, l’ala orientale dell’isola. I lavori di ampliamento
sono a buon punto e sembra che per il mese di ottobre 2016 il tratto
stradale che giunge fino al remoto insediamento di Vathy sarà
finalmente asfaltato.
È ancora notte quando parte il traghetto per l’isola di Amorgos alle
6:00 del mattino dal porto nuovo… c’è solo il tempo per un
ultimo fugace sguardo alla Chora illuminata dalla nostra terrazza per
rendersi conto che il nostro soggiorno in quest’isola è volato via
assieme alla brezza del meltemi.
Chora Astypaléa |
ciao, quando hai prenotato gli aerei da atene ? su quale sito ?
RispondiEliminagrazie. Nicola
Ho prenotato sul sito di Olympic airlines
EliminaCiao ho visto i voli per settembre. In realtà 220€ a persona mi sembra eccessivo. Anche quando siete andati voi, il prezzo era su questi livelli? Grazie
RispondiElimina