di Nicola Filadelfia e Catia Principe.
16/08/2013
L’incubo della sveglia alle
5 del mattino si materializza e dopo un triplo caffè e un piccolo
controllo delle valigie siamo pronti per andare in aeroporto. Fuori,
la macchina noleggiata ci aspetta, e dopo la sosta per prelevare
Ester e Luca si va alla volta di Fiumicino. Altro doveroso caffè in
aeroporto e alle 8,10 puntuale l’aereo decolla, viaggio tranquillo
e alle 11,30…Atene.
Ritiriamo i bagagli e subito
ci dirigiamo al check-in del volo per Milos che sarà intorno alle
16. Nel frattempo giriamo un po’ l’Eleftherios Venizelos, guardando tra i negozi un po’ annoiati, con l’ansia per le meraviglie cicladiche che ci attenderanno.
Dopo un rapido pranzetto
andiamo verso il gate, ogni volta che arrivo in quest’aeroporto mi
stupisco sempre della sua semplicità e facilità nel viverlo, e alle
16,20 altro volo sul piccolo aereo Olympic (volo andata 60€ a
testa) e alle 17 in perfetto orario atterriamo.
Arrivo a Milos girls |
Lì troviamo
Popy, la titolare del Veletas Rooms, che ci è venuta a prendere e ci
dirigiamo verso Adamas.
Il Veletas è un palazzo stile
cicladico molto carino a 5 minuti dal centro, ma fuori dalla
confusione e le camere sono arredate in modo semplice ma ordinate e
pulite (prenotato su booking.com a 310 € la settimana).
In albergo
troviamo Gennaro, Maria e la piccola Sophia che ci attendono,
loro sono già lì da un giorno dopo essere stati a Paros e
Sikinos…altri ammalati di Grecia come noi.
Hanno preparato la stanza di
Luca con festoni e palloncini, Luca ha compiuto 40 anni e qual è il
migliore festeggiamento se non in Grecia? Dopo una doccia
ristoratrice usciamo in avanscoperta per Adamas e alle 20 si cena da
Navajo (consigliato da Popy) dove siamo invasi dai primi sapori greci
dell’anno: insalata greca, polpo grigliato, insalata di polipo,
pomodori ripieni, frittura di pesce e l’immancabile Mythos tutto
per 130€ in 7 non male.
Offriamo Katia ed io, infatti, il 9 agosto
abbiamo festeggiato i primi 5 anni di matrimonio e dopo una
passeggiata digestiva si torna in hotel e ci mangiamo tutta la torta
di Luca.
17/08/2013
Ore 8 sveglia, la colazione
la facciamo in camera di Gennaro che ha la cucina, Popy ci ha
preparato un ciambellone buonissimo in segno di benvenuto, ma noi
abbiamo rinforzato il tutto con una miriade di dolci greci presi in un forno poco distante, che diventerà il nostro fornitore mattutino.
Dopo questo lauto pasto ci prepariamo ad andare alla
scoperta dell’isola, ma accade l’impossibile…PIOVE!
È la prima
volta che trovo la pioggia in Grecia e Popy ci dice che questo in
estate non succedeva da almeno 25 anni! Per fortuna sono solo poche
gocce ma la giornata è comunque cupa e fresca, quindi decidiamo di
visitare il paese di Apollonia a nord di Adamas.
Abbiamo
affittato dall’Italia un furgoncino da 7 posti (prenotato su
Greeka.com 450€ per la settimana). Apollonia ha anche un
porticciolo da dove partono le navi e le barche per Kimolos, che è
poco distante, giriamo un po’ per la cittadina ma purtroppo la
giornata non è delle migliori, infatti, tira un meltemi molto fresco
e abbastanza forte e dopo qualche foto decidiamo che è arrivata
l’ora del pranzo. Scegliamo una taverna molto carina sul porto che
si chiama Armeniko, qui prendiamo la loro specialità: il polipo con
cipolle caramellate con miele e vino (ottimo), poi polipo grigliato,
insalata greca, birra e caffè tutto per 110€.
Satolli
andiamo in macchina alla volta di Plaka (la capitale di Milos).
Tipico paesino cicladico
costruito attorno al 1800 dopo la distruzione dell’antica Chora,
dopo un breve giro dei vicoli saliamo verso il suo Kastro, la salita
è lunga ed estenuante tra gli intricati vicoletti e facciamo
una sosta vicino alla Panaghia Thalassistra con delle
interessanti icone e con un panorama mozzafiato, ma è sulla sommità
(accolti dalla chiesetta del profeta Elia) che si gode uno dei più
bei panorami che abbia mai visto. In sostanza si ha uno sguardo a
360° di tutta l’isola…è un’esperienza che ripaga della fatica
fatta per arrivare fin qui. Quindi scendiamo e tra le mura del Kastro
troviamo la Panaghia Shiniotissa o Mesa Panaghia chiamata, cosi
perché si trova all’interno del castello.
Panaghia Thalassistra |
Ritorniamo al villaggio per
prendere un gelato e riposarci un po’ tra i vicoli, quindi
facciamo ritorno ad Adamas.
Dopo una doccia e una risistemata
generale alle 21 andiamo a cena, questa volta scegliamo un locale al
porto segnalato dalle guide; Flisvos. Il menu prevede alici fritte
condite con menta, calamaro ripieno con riso e cozze, carciofi e
patate all’aneto, agnello e patate, ovviamente birra, caffè e
metaxa tutto per 100€. Ultima passeggiata e nanna in hotel.
da Flisvos |
18/08/2013
Dopo una ricca e
abbondantissima colazione finalmente si va in spiaggia, la prima
scelta è Firiplaka una bellissima lingua di sabbia mista a
pietruzze con un mare cristallino verde e blu.
Purtroppo è molto
affollata e dopo qualche bagno decidiamo di andare via
perché purtroppo non ci piace il casino e quindi preferiamo andare a
visitare la spiaggia di Tsigrado proprio li affianco.
Tsigrado è famosa per
il suo accesso: infatti, bisogna calarsi con la corda per qualche
metro in una strettoia di roccia, ed anche per la sua acqua meravigliosa, ma
come spesso ahimè accade, le foto rendono più merito di
quanto la realtà non sia: la spiaggia è piccola e affollatissima e
sebbene lo scenario naturale sia splendido decidiamo di non calarci,
facciamo qualche foto e andiamo via.
Dopo un riposino dalle “fatiche”
giornaliere decidiamo di spostarci nel paesino di Zefyria a qualche
chilometro da Adamas. Qui visitiamo la Panaghia Portiani:
questo
villaggio era il capoluogo economico dell’isola, ma dopo una serie
di terremoti intorno al 1750 la popolazione si trasferì ad Adamas.
Ci fermiamo a cena da To Petrino, un delizioso ristorante appena
fuori il paese, la cena è ottima e tutta a base di prodotti greci
freschi e cucinati alla vecchia maniera accompagnata da bellissima
musica rebetiko. Alle 23 torniamo in albergo e dopo qualche
chiacchiera e alcune consultazioni per il giorno dopo…Kalinicta.
19/08/2013
Ore 8 sana e robusta
colazione e via in viaggio verso Sarakiniko, la
famosissima spiaggia “lunare” di Milos;
si trova a nord est di Adamas è una insenatura non grandissima fatta di roccia calcarea erosa dal vento e dal mare che l’hanno colorata di un bianco brillante, in un meraviglioso contrasto con il blu cobalto del mare. Tutto intorno il paesaggio ricorda quello lunare.
La spiaggia vera e propria è piccola e talmente affollata che abbiamo deciso di scattare foto e andare via verso Mytakas.
La costa è sabbiosa e lunga, influenzata però dal meltemi, ma lo scenario naturale della baia e le caratteristiche case dei pescatori (dette syrmata) nella baia la fanno diventare un ambiente piacevole. Dopo una giornata di sole e pochi bagni andiamo via e torniamo a casa. Per cena siamo solo in 4, infatti, Gennaro, Maria e la Piccola Sophia restano in hotel, quindi decidiamo di andare da Barko una taverna poco fuori Adamas sulla strada che va a Plaka vicinissima al nostro hotel.
Abbondiamo con i piatti di
pesce e di specialità greche in una location molto carina e a prezzi
molto ragionevoli; tutto per 85€. Ultimo giro per il paesino e dopo
una sosta al forno per prendere dolci per la colazione, stremati,
andiamo a nanna.Sarakiniko |
Sarakiniko |
Sarakiniko |
si trova a nord est di Adamas è una insenatura non grandissima fatta di roccia calcarea erosa dal vento e dal mare che l’hanno colorata di un bianco brillante, in un meraviglioso contrasto con il blu cobalto del mare. Tutto intorno il paesaggio ricorda quello lunare.
La spiaggia vera e propria è piccola e talmente affollata che abbiamo deciso di scattare foto e andare via verso Mytakas.
Mytakas |
La costa è sabbiosa e lunga, influenzata però dal meltemi, ma lo scenario naturale della baia e le caratteristiche case dei pescatori (dette syrmata) nella baia la fanno diventare un ambiente piacevole. Dopo una giornata di sole e pochi bagni andiamo via e torniamo a casa. Per cena siamo solo in 4, infatti, Gennaro, Maria e la Piccola Sophia restano in hotel, quindi decidiamo di andare da Barko una taverna poco fuori Adamas sulla strada che va a Plaka vicinissima al nostro hotel.
20/08/2013
Dopo aver mangiato tutti i
dolci acquistati la sera prima, ci muoviamo in direzione Paleochori, spiaggia a 10 km a sud di Adamas.
Paleochori |
Paleochori |
È splendida: l’acqua ha tre o quattro colori e le rocce tutte intorno
mostrano i vari strati di materiali vulcanici di cui è composta
l’isola. Qui è preponderante lo zolfo, infatti, poco lontano c’è
una vecchia miniera ora abbandonata e l’acqua del mare ne ha un po’
disciolto a riva. Spiaggia attrezzata e non con possibilità di sport
acquatici e snorkeling.
La spiaggia è lunga e
formata da pietruzze fini e la sua costa riparata dal vento la rende
indimenticabile. Verso sera torniamo in albergo e più tardi ci
dirigiamo a Plaka qui scegliamo la taverna Plaka, famosa per il suo
polipo alla griglia intero, dopo averne fatti fuori tre e varie
pietanze andiamo a fare un giro per il paesino e per i vari negozi
per qualche souvenir. Alle 23 a nanna.
21/08/2013
Ricca colazione, e poi un breve
consulto ci porta di nuovo a Paleochori.
deep blue |
Oggi esploriamo anche le
numerose caverne sui costoni della spiaggia, il forte odore sulfureo
all’interno e le tracce all’esterno e sulle rocce ci danno idea
della natura minerale e dall’attività vulcanica di cui Milos è
famosa. La giornata trascorre in completo relax e alle 18 mentre
stiamo andando via un forte odore di pesce fritto e alla brace ci
invade e con molto sacrificio ci sediamo in un ristorantino a picco
sul mare per gustare le delizie dell’Egeo. Torniamo all'ovile e
dalle 20 usciamo per una passeggiata al porto, ma a me e a Luca ci
assale la fame e quindi ci gustiamo due gyros e due fiori di zucca
ripieni di feta e menta. Soddisfatti, ci concediamo un dolcino in
riva al mare e poi a nanna.
22/08/2013
Ultimo giorno a Milos. Dopo
colazione e un acceso conciliabolo scegliamo di tornare a Paleochori.
La spiaggia ci è piaciuta molto e quindi passiamo lì tutta la
giornata, poi alle 17 partiamo alla volta di Klima, il
famoso villaggio dei pescatori di Milos.
Klima |
Syrmata |
porticciolo di Klima |
Appena sotto Tripiti, Klima
è uno spettacolo per gli occhi: le sue syrmata,
cioè le case a un piano dei pescatori scavate nella roccia e
decorate con portoni di legno colorati, sono una bomboniera! Al piano
terra vi erano le rimesse per le barche mentre il primo piano erano
gli alloggi. Oggi le rimesse sono perlopiù negozietti di prodotti
locali e artigianato ma alcune conservano ancora la loro struttura
originale. Da non perdere il tramonto seduti sulla banchina del
porticciolo.
Nel ritornare ci fermiamo a Tripiti. Vicino a Plaka e
poco sopra Klima, Tripiti è un grazioso villaggio molto ricco
di storia e particolarmente prospero nel periodo ellenistico.
Tripiti |
Sorge
su una collina digradante verso il mare e deve il suo nome alla
conformazione del suo terreno, infatti, poggia su molle roccia
vulcanica e si ha quasi la sensazione di sprofondare (tripiti in
greco significa “fatta di buchi”).
Da vedere anche le catacombe
sulla strada per Klima. Sul punto più alto del villaggio ci sono
degli eleganti mulini a vento ora trasformati in studios. Torniamo e
alle 20,30 andiamo a cena alla taverna Barko.
cena da Barko |
Anche stasera una
ricca abbuffata e alle 23 a nanna.
23/08/2013
Andiamo a fare colazione al
porto
colazione al porto |
e alle 11 Popy ci accompagna alla banchina per prendere il
traghetto (prenotato su Direct ferries Aegean Speed LInes 15€ a
persona) che ci porterà a Sifnos.
partenza per Sifnos |
È l’ultimo giorno qui e
Milos ci mancherà, ci mancheranno le sue spiagge e le sue calette, i
suoi villaggi arroccati e pieni di storia mineraria e ci mancherà
soprattutto la sua bellezza al tramonto; ma un’altra avventura ci
aspetta quindi alle 11,40 ci imbarchiamo, ma prima salutiamo Maria,
Gennaro e la piccola nipotina Sophia, loro partiranno domani per
Atene per poi rientrare a Roma.
Dopo 40 minuti eccoci
arrivati al porto e di colpo tutta la nostra nostalgia scompare alla
vista di quest’anfiteatro naturale che è Kamares.
baia di Kamares |
Uno
splendore bianco e blu incastonato tra alte montagne sulla cui
sommità svetta l’austero monastero di Aghios Simeon. Procediamo
verso il nostro albergo che è posto in alto e domina tutta la baia,
Il Froudi Rooms ( prenotato su Booking.com 280€ la camera
doppia a settimana). E sorpresa dalle nostre camere si vede il
piccolo porticciolo e tutto il golfo…meraviglioso.
Froudi Rooms |
Con immenso stupore scopriamo
che tutta l’isola di Sifnos è coperta da wi-fi gratis,
basta diventare amici su facebook della pagina Sifnos.gr e il gioco è
fatto.
Facciamo un giro di
ricognizione e ci fermiamo per pranzo in un posticino sulla spiaggia
con gyros e Mythos.
pranzo sulla spiaggia |
Torniamo in hotel per un
riposino e alle 20 andiamo a cena in un ristorante sulla via
principale: il Camaron.Voto bassissimo e dispiaciuti andiamo a letto.
24/08/2013
Le nostre camere hanno un
piccolo balconcino sul quale facciamo colazione con lo sfondo
del golfo di Kamares,
colazione con vista |
e subito dopo andiamo a prendere il bus
(servizio molto efficiente e per niente caro) per andare a Platys
Gialos.
Platys Gialos |
Circa un chilometro di spiaggia sabbiosa e acqua
cristallina circondata da un piccolo bosco. Ci fermiamo in un
ristorante per prendere una bibita e il proprietario ci dice che se
vogliamo abbiamo gli ombrelloni e lettini gratis a patto che non
sporchiamo. Approfittiamo di questa generosa offerta e ci mettiamo.
Il ristorante si chiama “Acqua e Sale” (νερό & αλάτι
)
Acqua e sale |
l'apoteosi! |
e in barba alla nostra abitudine di mangiare frutta in
spiaggia, a pranzo approfittiamo dei suoi tavoli, ottimo pesce a
prezzi modici. Restiamo in spiaggia fino alle 16e30 e poi facciamo
un giro. Molto interessante è la Panagia tou Vounou in cima alla
collina sulla strada che arriva a Platys Gialos, che offre delle
icone e degli ex voto molto antichi e da dove si gode un panorama
mozzafiato sul mare blu. Mentre sul lato meridionale c’è Aspros
Pyrgos, (torre biaca) una delle antiche torri di Sifnos meglio
conservate.
Torniamo a Kamares, dove
decidiamo di cenare sul balconcino della nostra camera con
Gyros pita patate e mezedes varie tutto innaffiato da buona e fresca
Mythos. Alle 23,30 tutti a letto.
tramonto sulla baia |
25/08/2013
Dopo un’abbondante e ricca
colazione decidiamo di noleggiare una macchina e ci dirigiamo verso
il monastero di Agios Simeon. Ci vogliono 45 minuti di cammino in
salita e quasi 250 scalini e strada sconnessa in mezzo alle
sterpaglie, ma in cima il monastero ci ripaga di tutte le
fatiche.
la scalata |
Aghios Simeon |
La vista sulla baia di Kamares è spettacolare
veduta di Kamares |
io e Catia...i "Bri" |
la Pace! |
e
l’interno del monastero è delicato e austero, non c’è nessuno e
la porta si apre con una piccola chiave appoggiata al muro. Lasciamo un’offerta, accendiamo una candela e andiamo via.
interno Aghios Simeon |
Tappa
successiva e la baia di Heronnisos, bellissima e con
un’acqua cosi trasparente che le barche sembrano fluttuare in aria;
purtroppo è troppo piccola e già affollata quindi decidiamo di
andare a vedere la chiesa che si trova sulla collina della baia.
la baia di Hersonissos |
Porto di Hersonissos |
la Piccola Hersonissos |
Dopo
un po’ di cammino arriviamo e il panorama è ancora una volta
stratosferico.
Da quassù vediamo
un’insenatura con dei colori fantastici e decidiamo di andarci,
dopo quattro chilometri di auto arriviamo in uno spiazzo e le persone
ci invitano a lasciare l’auto li, la strada è difficoltosa e aspra
ma dopo 15 minuti di cammino in discesa ci appare la magnifica
spiaggia di Vroulidia.
spiaggia di Vroulidia |
Non molto larga, composta di sabbia e
ciottoli e un mare blu cobalto da perdere la testa. Restiamo lì
tutta la giornata e alle 18 torniamo, ma la risalita è molto dura e
consigliata a chi ha buone gambe e molto fiato. Comunque arriviamo
alla macchina e torniamo in hotel per doccia e riposino.
Scegliamo di andare ad
Artemonas, paesino molto carino che deve il suo nome al culto della dea Artemide.
Ha alcune delle più eleganti antiche dimore con giardino di Sifnos
con architettura neoclassica e veneziana.
Artemonas |
Proseguiamo verso
Kastro,
magici istanti del Kastro |
il Kastro by night |
reperti del kastro |
costruito in cima a una scogliera, è l’antica
capitale di Sifnos; è abitato infatti sin dalla preistoria, come
testimoniano i vari scavi e reperti che sono disseminati anche dentro
il villaggio.
È l’unico insediamento con un forte carattere
medievale: gran parte delle sue antiche mura sopravvivono, cosi come
l’antica architettura veneziana (stradine strette e tortuose). I
vecchi ingressi (lozies)
delle tipiche case a due piani fanno da contorno alle 16 chiese del
17° secolo con gli antichi pavimenti ornamentali che si possono
visitare. Su numerosi muri delle case si possono ancora notare gli
ornamenti architettonici veneziani ed è presente anche una piccola
acropoli e un museo archeologico.
Dopo un lungo giro decidiamo di
andare a cena e il locale prescelto è Leonidas. Qui assaggiamo il
tipico piatto di Sifnos: la tiganìa cioè agnello al forno speziato
e cucinato nelle gastres, pentole di terracotta da cui deriva il
termine gastronomia. Mezedes e vino rosso greco fanno da
completamento alla cena; ritorneremo a Kastro di giorno.
Torniamo in
hotel e dopo un cocktail sul balconcino a mezzanotte tutti a nanna.
26/08/2013
Ore 8 colazione e si parte
verso il monastero di Panaghia Crissopigi.
monastero di Crissopigi |
veduta del monastero |
Si trova in cima a
una roccia letteralmente sul mare, è uno dei luoghi più famosi di
Sifnos e dedicato alla santa patrona dell’isola. Fondato nel 16°
secolo, è stato costruito sulle rovine della chiesa più antica; ospita l’icona della Madonna, trovata dai pescatori mentre
galleggiava nel mare ed è per questo che è stata poi chiamata la
santa protettrice dei pescatori.
Qui si celebra l’assunzione di
Cristo 40 giorni dopo Pasqua perche in quel giorno del 1676 si crede
che l’icona sacra abbia salvato 150 persone dalla peste.
In epoca
medievale il monastero era abitato da suore. Dopo un’invasione di
pirati corsero a rinchiudersi nel monastero, ma una si era attardata, e questa, vistasi
inseguita e spacciata, pregò la Vergine che (si narra) spezzò la roccia in due e
fece cadere i pirati in mare.
spaccatura sacra |
Secondo la tradizione, questa è la
spiegazione per cui il monastero è separato dal resto dell’isola
da una stretta striscia di mare. Deve il suo nome al monaco
Parthenios, (originario di Creta, e infatti il nome di questo monastero richiama il nome di un altro monastero di Chania) che registrò tutti i miracoli dell’icona sacra.
interno del monastero |
i quattro naufraghi |
E dopo il sacro ecco il profano, decidiamo di fermarci sulla
spiaggia omonima che si trova sulla sinistra del monastero collegata
con una piccola stradina. In realtà la spiaggia si chiama Apokofto
ma è nota più con l’altro nome, è uno dei luoghi più
belli di Sifnos con una spiaggia non lunghissima e sabbiosa e con le
tamerici a fare da ombra.
spiaggia di Apokofto |
piccolo angolo di paradiso |
Non ci sono ombrelloni e questo la rende
bella e selvaggia. L’acqua è blu intenso e questo ne fa una meta
per le immersioni. Andiamo via prima per tornare al Kastro con la luce del sole sia per fare le foto e per vedere la Chiesa dei
Sette Martiri.
Kastro |
passeggiata nel Kastro |
chiesa dei Sette Martiri |
Questo è probabilmente il luogo più fotografato
dell’isola: si erge sulla cima di un isolotto che emerge dal mare.
Quando il vento soffia forte (ci hanno detto) è uno spettacolo
vedere le onde alte contro la cappella.
Costruita in classico stile
cicladico con mura bianche e una cupola blu, è
collegata al Kastro con delle scale ricavate dalla roccia.
Di solito
è aperta solo in occasioni di feste
religiose.
scorcio del Kastro |
le Lozies |
le Lozies |
rovine |
Apollonia |
Facciamo un aperitivo e torniamo a Kamares, dove dopo una
doccia e un riposino usciamo a cena.
Scegliamo un ristorantino al porto, ma forse un po’ l’affollamento e la poca esperienza dei camerieri fanno si che non riceviamo tutte le portate e quando arrivano sono fredde, quindi stanchi e un po’ arrabbiati andiamo a letto.
27/08/2013
Stamane al risveglio Katia
non si sente bene e quindi rimango in hotel con lei mentre Ester e
Luca vanno in spiaggia ad Aghia Marina nel golfo di Kamares. A pranzo
tornano con le vettovaglie e dopo aver mangiato, ci riposiamo tutti.
In serata Katia si sente
meglio e andiamo ad Apollonia e dopo un giro tra i vicoli
andiamo a cena da To Steki. Niente di eccezionale il servizio è
scadente ma almeno i piatti di carne alla griglia sono buoni.
Apollonia d sera |
Apollonia |
Apollonia |
Torniamo in hotel e
Kalinicta.
28/08/2013
Ecco la tegola; Katia ha
37,5° di febbre. Restiamo in hotel e dopo una sana giornata di
riposo sentendosi meglio usciamo in serata a Kamares per shopping.
Kamares è un paesino con un
porticciolo molto carino la cui spiaggia ( Aghia Marina) è
bandiera blu, il paese si snoda lungo la sua via principale, dove si
trovano ristoranti, negozi, agenzie turistiche e laboratori
artigiani.
Aghia Marina |
Infatti, è molto famosa in tutta la Grecia per le sue
ceramiche ed è molto facile vederle lungo la strada ad
asciugare fuori dalle botteghe.
ceramiche locali |
A cena proviamo Capetan Andreas, una taverna specializzata in pesce che ha i tavoli direttamente sulla spiaggia. La cena è divina e il prezzo contenuto con sullo sfondo la splendida baia di Kamares e il rumore dell’acqua.
Verso le 23,30 torniamo in hotel.
29/08/2013
Dopo la colazione sul
balconcino preferiamo Aghia Marina che già intravediamo
dalla camera e passiamo lì tutta la giornata a crogiolarci sotto il
sole bagnati da un mare stupendo.
verso Aghia Marina |
Aghia Marina |
Verso le 17 sentiamo il bisogno di
fresco e andiamo a prendere un cocktail. Poco distante c’è L’old
Captain Bar, un beach bar con i tavoli sulla sabbia. Lì passiamo un
paio d’ore prima di tornare in hotel dove ci prepariamo per la
cena.
Bissiamo Da Capetan
Andreas, cena divina a base di pesce e un piatto tipico di
Sifnos; il mastelo,
che è agnello al forno con vino e aneto…spettacolare! Facciamo un
ultimo giro per il paesino e torniamo in hotel per preparare le
valigie, infatti, domani avremo il traghetto per Atene. Ma non
vogliamo congedarci cosi quindi in terrazzino facciamo un cocktail di
commiato con la luna nel mare del golfo.
Psarotaverna Kapetan Andreas |
la meraviglia |
da sinistra: Luca, Ester, io e Catia |
30/08/2013
Ci svegliamo alle 9 e
decidiamo di fare la colazione in uno dei tanti bar lungo la strada
per il porto. Ci pervade già una strana nostalgia per quest’oasi
di tranquillità...siamo ancora sull’isola ma il dispiacere è tanto,
è questo IL MAL di
GRECIA!!!
la tristezza |
...l'attesa |
Ci imbarchiamo alle 12 su uno
speed runner della Aegean Speed Lines (prenotato su Direct Ferries
86€ per due). Il viaggio è tranquillo, il mare è calmo e dopo 40
minuti attracchiamo al porto di Serifos….Restiamo ammaliati!
ecco Serifos!!! |
Pochi minuti nel porticciolo e siamo già innamorati di questa isola
e facciamo la promessa a noi stessi di tornarci l’anno venturo.
Alle 15,30 arriviamo ad Atene
e subito il suo caos e la sua cappa soffocante ci fa rimpiangere il
meltemi e Sifnos, ma superato lo shock andiamo a prendere la metro che
ci porterà a Monastiraki dove lì vicino abbiamo l’albergo.
L’hotel Economy si trova a circa duecento metri da Monastiraki in
una zona tranquilla (prenotato su booking.com 60E a notte la doppia
con colazione) e a cento metri da piazza Omonia. Rapida doccia e
subito passeggiata per la Plaka e shopping sfrenato.
Restiamo a cena lì e alle 23 tutti a nanna.
a spasso per la Plaka |
31/08/2013
Rapida e abbondante colazione
e via verso l’Acropoli.
Veduta di Atene |
Luca era già stato qui in gita 16 anni
prima e vuole rivedere la maestosità del Partenone
Partenone |
i Bri |
Ester, Catia e Luca |
e noi
anche se esperti lo accompagnamo felici...d’altronde lassù si sente
aria di casa. Andiamo anche al museo dell’Acropoli il cui
fascino non ci stanca mai e di seguito passando per l’Agorà e la
Stoà di Attalo andiamo a pranzo.
Le quattro Cariatidi |
Un veloce yoghurt greco e la
passeggiata continua passando da Plaka fino a piazza Syntagma e poi
da li torniamo in hotel. A cena scegliamo la taverna “Plaka” il
buon menù e dolci offerti, ci fanno tornare sazi e contenti.
01/09/2013
Ecco arrivato il temuto
D-day! Non vogliamo partire e lasciare la Grecia, ma purtroppo dobbiamo e dopo
aver fatto colazione e preparato i bagagli andiamo a prendere la
metro. Il servizio è molto efficiente e diretto, da Monastiraki
passa un treno ogni mezz’ora che porta direttamente agli imbarchi
e il costo è di solo 14€ a coppia…comodo no?
la disperazione |
via verso casa |
Dopo il check-in alle 14,05
il nostro aereo decolla e ci strappa dalla “nostra terra”,
facciamo qualche foto dall’aereo, siamo molto tristi ma con la mente già al 2014 per il ritorno, perché:
Ciao Grecia!!! |
L’unica cura per il Mal di Grecia è sempre quella di tornare.
A presto!!! |
Nicola e Catia
Nicola e Catia…. SIETE FORTISSIMI, BELLISSIMO DIARIO !!!!
RispondiEliminaNicola, in fatto di ristoranti, fa arrossire la “Guida Michelin” e le sue recensioni, documentate anche da illuminanti foto, sono precise, chiare e palesemente affidabili…. Naturalmente i luoghi visitati sono bellissimi e ne risalta la visione personale, anche documentata dalle bellissime foto che, spesso ancor più del racconto, parlano di ciò che è rimasto nel cuore dei nostri viaggiatori. Vogliamo dunque parlare delle belle foto di Catia? Mi sono piaciute tantissimo quelle crepuscolari e notturne, ma anche quelle con la luce diurna che filtra a lama dietro i campanili, i muri, i comignoli e il Partenone… quelle in cui la protagonista è la luce, la luce egea più tagliente e abbacinante… Ma quello che più di tutto mi è piaciuto è il gran finale di questo simpatico diario… il giorno 30/08/2013 dice tutto … e ancor di più la foto, che secondo me è forse la più bella dell’album, che coglie l’attimo del “la tristezza” e del Mal di Grecia acuto che ci assale a ogni fine vacanza… brava Catia e bravo Nicola... e come avete ben detto voi… A PRESTO !!
Bravi bella cronaca
RispondiElimina