di Dimitri Pierattini (dimodriver)
Ho riflettuto a lungo su come costruire questo viaggio fra le
isole Cicladi. Per un certo periodo ci era balenata l'idea di provare
una crociera, pur sapendo che non era il nostro genere di vacanza,
sarebbe stato il modo più semplice e meno faticoso, che però, ci
avrebbe limitati ad un rapidissimo assaggio di solo un paio di isole.
Dopo aver consultato diari di viaggio e guide turistiche, la mia
mente era farcita di mete fantastiche. Seleziona, taglia, riduci, ma
le isole da non perdere erano sempre troppe. Con una ventina di
giorni a disposizione, alla fine ho giudicato irrinunciabili:
Mykonos, Naxos, Donoussa, Ios, Santorini e poi dovendo rientrare da
Atene, perchè non fermarsi a Milos visto che rimane sulla
direttrice?
Sei isole in 18 giorni, sono di certo un pò tantine, ma
considerando che con una crociera, saremmo rimasti sulla terraferma
solo per una manciata d'ore, potrebbero sembrare fattibili. E poi, mi
vorranno scusare i miei amici amanti della Grecia, ma il mondo è
tanto grande, la vita così breve e le risorse limitate, che non
potremo permetterci di tornare da queste parti un'altra volta, almeno
crediamo......
Così, nel giro di un giorno e mezzo, passiamo dai bagnati campi
sportivi di Stoccarda, dove nostro figlio Simone di 11 anni
partecipava ad un torneo di calcio, alle assolate spiagge di Mykonos,
sostando a casa nostra a Firenze, giusto il tempo per cambiare le
valige, sbrigare le ultime faccende burocratiche, e...... dimenticare
il mio passaporto nella fotocopiatrice......Fortuna che partivamo da
Peretola! Sono riuscito a riprenderlo in tempo, ma al check-in mi si
è ghiacciato il sangue.....
La circolazione è ripresa regolare non appena l'airbus della
Vueling si è alzato in volo, con noi a bordo, alle 19:00 di MARTEDI
1 LUGLIO, e altrettanto puntuale è atterrato a Mykonos, dove con
nostro stupore non c'era ad accoglierci, ne il Meltemi, ne lo shuttle
dell'Ibiscus villas. Quest'ultimo è arrivato dopo poco, il vento il
mattino successivo.
L'Ibiscus, è situato a circa un chilometro e mezzo dal centro.
Avevamo prenotato solo due notti e ci hanno sistemato in una delle
camere peggiori, onestamente lasciava un pò a desiderare.
Per il giorno seguente, MERCOLEDI 2 LUGLIO, abbiamo noleggiato una
pandina, con cui siamo partiti alla scoperta dell'isola. Prima siamo
andati a dare una sbirciatina ad alcune delle più famose spiagge,
come Super Paradise, Agrari, Kalo Liviadi, Kalafati, tutte bellissime
e con acqua stupenda, ma un pò troppo "attrezzate" per i
nostri gusti, così abbiamo proseguito fino a Lia, bella come le
altre ma un pò più libera da ombrelloni e lettini.
Mykonos - Lia |
Nel
pomeriggio siamo scesi al porto di Mykonos, decisi ad acquistare i
biglietti per tutti i nostri trasferimenti dei prossimi giorni. Anche
la signorina, dell'agenzia, è rimasta allibita quando le elencavo le
nostre tappe, e alla fine soddisfatta, ha incassato 603 €.
Per l'ultimo bagno a Mykonos, abbiamo puntato su Agios Sostis,
molto carina e anche se a nord, abbastanza riparata dalle onde
provocate dal Meltemi. Alla sera ci siamo immersi nell'atmosfera
caratteristica dell'isola, girovagando tra le bianche case del paese,
in un groviglio di vicoli pieni di colori, di gente e di negozietti
carini. Naturalmente abbiamo incontrato il famoso pellicano, che
circondato da una piccola folla e da un gatto curioso, era intento a
pulirsi le piume.
Il tempo di godersi il tramonto dall'altura dei
vecchi mulini a vento e siamo a cena da Marko Polo, una delle tante
taverne con specialità greche, dove si mangia bene e si spende il
giusto.
GIOVEDI 3 LUGLIO è già tempo di cambiare isola, dall'hotel ci
accompagnano al porto, dove alle 11.10 partiamo puntuali per Naxos.
Qui in taxi (12€), raggiungiamo Agios Prokopios, dove abbiamo
prenotato due notti al piccolo ma simpatico Hotel Panoramic view. Il
nostro appartamento è molto carino, al piano terra con una veranda
bordata da un bellissimo bouganville e con un ottima vista sul mare,
che è di un tale azzurro invitante, che di lì a poco, siamo già in
acqua. Siamo nella parte finale della spiaggia, anche qui soffia un
forte Meltemi, ma alle spalle, quindi il mare è calmo e limpido.
Naxos - Agios Prokopios |
La spiaggia è poco affollata in questa stagione, si sta bene. Per
raggiungere il paesino di Agios Prokopios, si percorre a piedi una
strada bianca, tra il mare e gli stagni e in dieci minuti ci siamo.
Non fatichiamo troppo per trovare un autonoleggio, ce ne sono tre che
si fanno concorrenza, alla fine optiamo per Bilas che per 60€, ci
offre una spaziosa Kia Rio per due giorni. Poi da Nikos sul
lungomare, ci gustiamo un'altra buona cena greca.
VENERDI 4 LUGLIO, di buon ora, partiamo alla scoperta delle
rinomate spiagge della costa sud-ovest di Naxos. Passiamo prima da
Agia Anna ed il suo animato centro, proseguiamo poi lungo la strada
sterrata che fiancheggia la lunga e deserta lingua di sabbia di
Plaka, il mare è di un azzurrino assai invitante, ma noi continuiamo
su una piacevole strada semideserta, in direzione sud, fino a
giungere ad Aliko. Qui si aprono alcune piccole baie riparate che ci
fanno vacillare sulla nostra idea di proseguire verso Agiassos. In
effetti, ci siamo quasi, dopo poche curve, scoviamo una minuscola
insenatura di ghiaia a sabbia tutta per noi a poche centinaia di
metri dall'ampio bianco arenile di Agiassos. Ci godiamo per tutta la
mattina la solitudine e la tranquillità di questo luogo. Nel
pomeriggio ci muoviamo verso i paesi dell'interno. Filoti, alle
pendici del monte Zeus, a quasi 500 metri d'altitudine, si presenta
come una moltitudine di casette bianche. Nella bella piazza
principale, piena di tavolini all'ombra di un gigantesco platano, ci
gustiamo crepes e frappè, poi gironzoliamo tra scalinate e piccoli
vicoli, in cui si aggira una moltitudine di gatti assonnati. A breve
distanza, c'è una sorgente, da cui parte un sentiero che in poco
tempo porterebbe ad una grotta e poi fino ai mille metri sulla cima
del monte. Io sarei tentato, ma i miei compagni di viaggio (moglie e
figlioli), non ci pensano proprio, per cui.....
Naxos - Monte Zeus |
SABATO 5 LUGLIO, carichiamo al limite il comodo bagagliaio della
Kia Rio e di prima mattina lasciamo l'hotel. Stasera alle 23:00 ci
imbarcheremo per la piccola isola di Donoussa, quindi abbiamo il
tempo per fare un bel giro di Naxos. Puntiamo subito verso est,
ripassando forzatamente per Filoti e poi proseguendo per l'isolata
Danakos. Da qui, una strada sterrata, segue piuttosto lineare il
corso secco di un torrente, ed in breve sfocia sulla costa orientale.
Puntiamo a sud, la strada è piacevole, veloce e deserta. Rapidamente
arriviamo a Panormos. Una baia stretta e profonda, mantiene il mare
calmo, ideale per una nuotata rilassante.
Naxos - Panormos |
Un filare di palme, fa
da cornice alla piccola spiaggia sabbiosa, dietro cui sono
disseminate una decina di abitazioni e una taverna. L'atmosfera è
tranquillissima, anche perchè qui la strada termina. Noi ritorniamo
verso nord fino a Moutsouna, dove un paio di taverne sul porticciolo,
fanno bella mostra del pesce di giornata, mentre un gruppo di
ragazzini, si diverte tra le onde.
È ancora presto per mangiare,
così risaliamo verso le montagne fino ad Apeiranthos, un simpatico e
lindo paesino, a cui si accede tramite ripide scalinate dipinte di
bianco e azzurro come le case.
La piazzetta è circondata da una
grande chiesa, da alcuni negozi con pregiati pezzi d'artigianato e da
alcune taverne. In una di queste ci accomodiamo per un pranzo
leggero.
Poi proseguiamo il giro puntando verso nord, attraverso una
strada dai tratti scenografici.
Ad Apollon assistiamo allo spettacolo
di un mare agitato da un forte Meltemi, che infrange le onde sulla
scogliera, provocando un turbinio di spruzzi.
Poco distante troviamo
nella campagna, la famosa statua di Dionisio, che semidistesa com'è,
invita i miei bimbi ad usarla come inconsueto scivolo...
Da qui la
strada prosegue piuttosto tortuosa e alta sulla costa, lambendo la
torre veneziana di Agia. Ad Amiti arriviamo in macchina sulla
spiaggia, dove constatiamo come sarebbe bella senza questo impetuoso
Meltemi! Ci fa anche temere la cancellazione della nave di stasera.
Arrivati al porto di Naxos, ci tranquillizzano al riguardo e quindi
ci perdiamo tra i bellissimi vicoli della città salendo su fino al
Kastro, in parte ancora ben conservato.
Nel tardo pomeriggio, c'è
poca gente e ce la godiamo veramente. Il vecchio mercato è
disseminato di fantastici negozietti e invitanti taverne, ma non ci
perdiamo il sole che tramonta dietro la famosa Portara.
Naxos - Portara |
Dobbiamo
riconsegnare l'auto, quindi torniamo ad Agios Prokopios. Il ragazzo
che due giorni prima ci ha consegnato l'auto non c'è. La titolare è
un'anziana signora che si atteggia a ragazzina. Come da accordi, ci
riaccompagna al porto e durante il breve tragitto, constatiamo che è
anche un'isterica, pessima guidatrice. Comunque giungiamo sani e
salvi pronti per la cena. Con tutti i bagagli al seguito, siamo
costretti ad optare per una comoda taverna sul porto, che fra l'altro
per soli 6,90€ offre piatti completi e la bevuta.
La grande nave della Blue Stars, è un po' in ritardo e arriviamo
a Donoussa nelle piccole Cicladi, all'una di notte, ma ad attenderci,
c'è comunque Lukas, il proprietario dei Makares Appartments. Questo
piccolo complesso, è ai margini del paese, a 100 metri dalla
spiaggia.
Al nostro ingresso, assaporiamo il profumo di nuovo che ci
conferma la recentissima apertura. Siamo addirittura i primi a
dormire in questo grande appartamento, su due piani, in stile
cicladico, e con tutti i confort. Abbiamo due bagni, due terrazzi e
una bella veranda sul mare. Sogni d'oro.
DOMENICA 6 LUGLIO, con un sentiero, in un quarto d'ora
raggiungiamo la spiaggia di Kedros, un'incantevole piccola baia, con
sabbia chiara, acqua celestiale e nudisti a volontà.
Donoussa - Kedros |
Nella
campagna alle spalle infatti, c'è un campeggio libero, per una
vacanza a totale contatto con la natura. Non che ci sia un grande
affollamento, ma la immaginavo ancor più solitaria.
Il pomeriggio lo passiamo a rilassarci sulla spiaggia del paese,
anche qui un bel mare e comunque spazio per i bimbi che vogliono
giocare a pallone.
Ceniamo da Capitan George, sopra il porto per una onesta cucina greca.
Donoussa - Stavros |
LUNEDI 7 LUGLIO Stamattina parto a piedi da solo, di buon ora,
per il giro completo dell'isola. Dalla vicina spiaggia di Kedros, un
bel sentiero, si snoda lungo la costa, rivelando ad ogni curva,
minuscole calette rocciose con acque verdeggianti.
Donoussa - Trasparenze |
Camminando tra
piccoli cespugli di macchia mediterranea, giungo alla solitaria
spiaggia ciottolosa di Windmill.
Donoussa - Windmill |
Un luogo selvaggio ed intatto, a
parte i resti di un antico mulino sul promontorio alla destra.
Impossibile resistere ad un tuffo in un mare così! Da qui il
sentiero è un pò da inventarsi, comunque seguendo la costa, riesco
ad arrivare a Liviadi, un'idilliaca falce di sabbia bianca fra due
promontori rocciosi e un mare splendido. Anche qui come a Kedros,
niente taverne o lettini, anche il costume è un optional per pochi!
Un sentiero sale ripido, di tanto in tanto mi fermo a riposare e la
vista sempre più panoramica e stupefacente invita a prendersela con
calma.
Donoussa - Liviadi |
Un gregge di capre mi accoglie all'ingresso del minuscolo
paese di Mersini, dove vecchi allevatori si lasciano fotografare
volentieri. Questo posto è "famoso" per una taverna che
stasera vorremmo provare. Io proseguo il mio giro lasciando la costa
sud dell'isola e percorro un tratto dell'unica strada asfaltata di
dodici chilometri, che collega il porto con Mersini e da qui con
Kalotaritsa. Soffia un furioso Meltemi e in questo tratto me lo
prendo tutto contro. Sulla destra sotto di me, ammiro una minuscola
caletta e non resisto all'idea di raggiungerla, così mi tramuto in
uomo-capra e scendo tra rocce e cespugli pungenti, fino a quella che
sembra una baia del naufragio di Zante in miniatura. Deliziosa e
riparata.
Donoussa - Piccola zante |
Qualche altro minuto di cammino e sono a Kalotaritsa.
Alcune casette sparpagliate, una chiesetta, una taverna e tre spiagge
solitarie, chiuse in un'ampia baia. Ognuna di queste meriterebbe una
sosta, ma ho il tempo per un unico bagno rinfrescante.
Donoussa - Kalotaritsa |
Qui
termina la strada asfaltata. Per tornare al porto di Stavros, ci sono
due possibilità: aspettare il bussino che parte ad orari regolari ma
radi, oppure continuare il giro dell'isola con un sentiero.
Naturalmente evito l'autobus e mi inerpico su questa unica via che
rapidamente sale, regalando una bella vista sulla baia. Una volta
scollinato, ridiscende verso il porto sotto forma di una mulattiera.
Con delle soste fotografiche e un paio di bagni, ho impiegato 5-6
ore, comunque sono arrivato in tempo per una pastasciutta al dente
sulla veranda di casa. Pomeriggio di meritato relax in spiaggia.
La sera, stavolta col bus, andiamo a mangiare alla rinomata
taverna Mihali a Mersini, dove ci sono un sacco di specialità, tra
cui squisiti grossi fagioli fritti, una specie di mussaka con
dell'ottima carne di capra e un'eccellente frittura di pesce. Tutto
delizioso, ma il servizio un po' lento, ci fa preoccupare, perchè si
avvicina l'ora dell'ultima corsa del bus. Ma l'autista che nel
frattempo è rimasto nel locale a scolarsi un bel po' di vino, ci
tranquillizza. Farà una corsa extra per tornare a prenderci! Non so
dove possano ancora accadere queste cose se non in Grecia!
MARTEDI 8 LUGLIO, alle 7:50 del mattino con gran puntualità,
lasciamo Donoussa col traghetto della Blue Stars. In poco più di
un'ora siamo a Naxos, dove sul porto attendiamo la coincidenza per
Ios. Qui giungiamo sull'ora di pranzo, giusto in tempo per un pasto
veloce in uno dei tanti locali sul porto. Proprio accanto a questo,
c'è Rent car, dove ci accordiamo al volo per una Toyota Yaris: 3
giorni 100€. Il titolare si raccomanda di non percorrere strade
bianche e sapendo che siamo diretti a Manganari, ci suggerisce di
fare subito provviste, perchè laggiù non troveremo niente. Mentre
firmo il contrattino, ci caricano anche i bagagli, così non ci
rendiamo conto che un trolley, è rimasto tra i tavoli del
ristorante. Naturalmente ce ne accorgiamo quando, arrivati a
destinazione, scarichiamo l'auto. Poco male, perchè i 28 chilometri
fra il porto e Manganari, sono spettacolari, sia come panorami, che
come percorso stradale. In un paio di punti, ricorda i tratti
di due famosi circuiti di formula uno, e oltretutto non incrociamo
quasi nessuno. Divertimento puro per gli appassionati di guida!
Comunque, è stato un bel sollievo, scovare la nostra valigetta,
proprio accanto alla sedia, dove l'avevamo lasciata un paio d'ore
prima....
Ios è un'isola double face: la Chora e la sottostante spiaggia di
Mylopotas, tutta vita, tanta gente, notti movimentate. Tutto il resto
dell'isola invece, è praticamente disabitato, con tante spiagge
grandi e piccole, quasi tutte sabbiose e piacevolmente deserte.
A
Manganari, nel sud, dove alloggiamo all' Helena's rooms in una
baiadera con una grande veranda vista mare, ci sono quattro spiagge,
due delle quali molto ampie, dove i nostri pargoli possono
tranquillamente disegnarsi un campo di calcio, altre due rimangono un
po' più appartate sulla destra, superati alcuni scogli e sono molto
più piccole.
Ios - Manganari |
MERCOLEDI 9 LUGLIO Nonostante che da tutto il resto dell'isola,
la maggior parte dei vacanzieri, venga almeno una volta a Manganari,
noi lasciamo questo luogo meraviglioso per scoprire un'altra spiaggia
sulla costa nord-est: Agia Theodoti. Bella, poco frequentata e con
acqua pulitissima. Tornando a Manganari, poco prima di una
biforcazione, sulla sinistra accanto ad una bianca chiesina, notiamo
un sentiero che porta ad una bella e invitante caletta, così nel
pomeriggio ci andiamo e scopriamo che poco oltre, aggirando una
recinzione arrugginita, si accede ad un'altra: una mezzaluna di soli
50 metri, intatta, con acqua cristallina, mare fermo, e una bella
villa in stile cicladico alle spalle come coreografia.
Eccezionale!
Ios - caletta |
La sera si cena da Christos, la taverna posta all'inizio della
prima spiaggia di Manganari. Non male. Dalla veranda in
lontananza guardando verso il mare, si scorgono le luci di Oia a
Santorini, la nostra prossima isola.
GIOVEDI 10 LUGLIO Stamattina ci godiamo la grande baia di
Manganari, tra nuotate e pagaiate in kayak, con approdi alla Robinson
Crusoe, sulle due più piccole spiagge deserte.
Nel pomeriggio,
disattendendo le raccomandazioni di Rent Car, portiamo la Yaris sulla
strada dissestata per Kalamos, infondo è o non è una Toyota?! La
spiaggia di un chilometro, è divisa da uno scoglio proteso verso il
mare, sul quale è facile salire per fare della belle foto e da cui
notiamo che ci siamo solo noi e altre due coppie. Da qui, potrei
avventurarmi per sentieri, verso nord o verso sud alla ricerca di
altri angoli incontaminati, ma si vede che l'età comincia a farsi
sentire e mi accontento di una tranquilla nuotata in queste limpide
acque.
In serata andiamo a visitare la Chora di Ios, una delle più belle
delle Cicladi.
Ios -Chora |
Le bianche casette, addobbano, quasi come un
albero di natale, il fianco di una piccola collina. I vicoli si
inerpicano verso la cima, dominata da quattro chiesette posizionate a
scaletta.
Quassù al tramonto si raduna, una piccola ordinata
folla, per assistere allo spettacolo del sole che colora di arancio
la baia e i suoi isolotti.
Ios - Chora by night |
Tornando verso Manganari alle undici di
sera, sui 28 chilometri di strada, non abbiamo incrociato una
macchina, ma dietro una curva nel buio assoluto, ci siamo trovati
davanti un'intero gregge di pecore addormentate sull'asfalto! Fortuna
che per una volta andavo piano! C'è voluto un po' per farle
svegliare e soprattutto per farle spostare, ma piano, piano siamo
riusciti a passare.
VENERDI 11 LUGLIO, lasciamo la comoda casetta di Manganari e
percorriamo per l'ultima volta la meravigliosa strada per il porto,
ma prima passiamo a dare un'occhiata alla spiaggia di Mylopotas, per
noi troppo attrezzata e assediata da taverne e chioschi, anche se la
mattina è un po' assonnata e si presenta ancora vivibile. Lasciamo
l'auto e ci imbarchiamo sul mega catamarano Hightspeed6, che in
quaranta minuti ci porta a Santorini.
La scogliera ci circonda e ci
sovrasta, facendoci largo tra la folla; scorgiamo il pulmino del
Babis Hotel.
Il primo impatto ci sconvolge, ma non ci sorprende più
di tanto, d'altronde Santorini è una delle Isole più "battute"
della Grecia! La fila di pullman che si arrampicano su per i
tornanti, fino sopra la caldera è impressionante.
Nel pomeriggio, ci
rilassiamo nella piscina dell'hotel che si trova a Karterados, un
chilometro da Fira e che per 60€ al giorno, ci offre anche la
navetta per la città. Così la sera passeggiamo lungo le viuzze
caratteristiche di questo paese, affacciato su uno dei punti più
alti della scogliera di Santorini.
Santorini - Fira |
Alcune viste sono belle da
mozzare il fiato. Come consigliato da un'amica di Maldigrecia,
ceniamo bene al Parea e dato che oggi è anche il compleanno di
Simone, ci rimpinziamo di dolcini tipici, in un altro vivace locale.
SABATO 12 LUGLIO. Direttamente tramite l'hotel, abbiamo prenotato
un'auto, e puntuale alle 8:00 del mattino, ci viene consegnata una
Toyota Aygo per 30€.
Dopo una discreta colazione compresa nel
prezzo della camera, ci mettiamo sulle strade di Santorini,
constatando come siano tutte molto trafficate rispetto agli standard
greci. Sulla nera spiaggia di Perissa, passiamo qualche ora a
crogiolarci al sole, proprio davanti alla chiesa del paese.
Qui il
litorale è quasi tutto attrezzato, ma troviamo comunque posto libero
per i nostri asciugamani e anche l'auto la parcheggiamo sul lungomare
addirittura all'ombra.
Per pranzo, ci fermiamo nei pressi della
famosa Red beach, molto fotografata, ma diciamo solo che abbiamo
visto di meglio!
Santorini - Red Beach |
Dato che qui il mare è molto mosso, preferiamo
salire sul promontorio che separa Perissa da Kamari, percorrendo una
stretta e tortuosa stradina. Sulla cima, si trova anche il sito
archeologico dell'antica Thira. Noi ci accontentiamo del fantastico
panorama, poi scendiamo a Kamari e parcheggiamo proprio sotto la
collina. L'acqua è pulita, anche se non limpidissima, dagli scogli
sulla destra, ci sono dei punti da cui cimentarsi in arditi tuffi.
È l'ultima nostra sera a Santorini, perciò andiamo ad Oia, dove
troviamo un bel pò di gente ad attendere il tramonto. Sicuramente i
villaggi affacciati sulla caldera, sono l'aspetto migliore di
quest'isola. I panorami sono veramente unici, da cartolina. Un
intrico di vicoletti, bianche scalinate, celesti cupole di piccole
chiese, si stagliano su un mare blu cobalto, chiuso dalle isole di
Thirasia, Nea kameni e Aspro. Farsi largo tra la folla per
raggiungere il punto migliore da cui fotografare il tramonto, non è
impresa facile.
Santorini - Oia |
Alla fine, quando il sole finisce in acqua,
scatta addirittura l'applauso collettivo, mah!.....Prima che la fila
di gente, riesca a mettersi in movimento passano diversi minuti,
anche perchè, dal lato opposto, è sorta una bella luna piena, che
inchioda un'altra schiera di fotografi. Pure sulla strada del
ritorno, in auto, ci facciamo un po' di coda. Certo Santorini è
Santorini, unica!
Santorini - Oia by night |
DOMENICA 13 LUGLIO. Da alcuni giorni ormai, non soffia più il
Meltemi, ma soltanto un leggero vento da ovest, una bella fortuna
visto che stamattina, abbiamo il trasferimento all'isola di Milos con
il piccolo catamarano della Sea Jet, che nei giorni passati ha subito
parecchie cancellazioni.
Effettivamente anche in queste condizioni di
mare quasi ideali, si balla abbastanza e arriviamo a destinazione con
oltre un'ora di ritardo. A Milos, abbiamo prenotato un appartamento
da Giourgas, che ne possiede una decina vicino a Provatas, sulla
costa centro-sud dell'isola, a picco sulla piccola caletta di Agios
Sostis. Al porto troviamo ad accoglierci un italiano che da sette
anni è qui, ma non sa darci grandi consigli sull'isola,
mah!......Comunque in compenso, la sistemazione è davvero ottima.
L'abbiamo fortemente voluto questo appartamento, il numero 10. 116€
al giorno non sono pochi in Grecia, ma abbiamo un sacco di spazio
esterno a nostro uso esclusivo, con una veranda che domina la
spiaggetta sottostante, raggiungibile con 50 metri di sentiero.
Milos - Agios sostis |
Il pomeriggio naturalmente ci godiamo la bellezza e la tranquillità
del luogo in completa solitudine.
Il boss del residence, è un
simpatico pensionato greco, che ha pensato di mettere i suoi risparmi
a Milos, anche se, dice lui, di non aver fatto un buon investimento,
perchè la stagione turistica qui è troppo breve.
È gentile,
ci da un sacco di buone informazioni sui luoghi e sulle gite in
barca.
Suo figlio è titolare di un autonoleggio, ma non ne ha
disponibili. Quindi la sera ci offre un passaggio fino ad Adamas, il
villaggio e il porto dell'isola. Qui troviamo una pandina per tre
giorni e mezzo a 120€, da Drougas sul lungomare, e quasi accanto,
ci accomodiamo ad un tavolo della taverna Flisvos vicino alla TV, per
assistere alla finale dei campionati mondiali di calcio. Tra le
esultanze di un gruppetto di turisti tedeschi, gustiamo una buona
cucina greca ad un buon prezzo.
LUNEDI 14 LUGLIO. Dato che in questi giorni le condizioni del
mare, si mantengono buone, ne approfittiamo per fare l'escursione in
barca fino a Keleftiko. Sull'isola, ci sono una ventina di
imbarcazioni che effettuano gite intorno a Milos, la maggior parte
salpano dal porto di Adamas, alcune invece dalla costa sud. Il boss
ce ne consiglia una che parte da Kipos, vicinissimo a noi. Con 60€
saliamo tutti e quattro su un bianco peschereccio. Facciamo prima una
sosta con tuffi a Gerontas, una piccola baia con acqua celeste e una
spiaggetta incontaminata. Poi proseguiamo per Keleftiko, dove per
un'ora nuotiamo in un mare turchese, circondati da scogliere bianche,
faraglioni, archi, grotte e gallerie di rocce, sempre accompagnati da
branchi di pesciolini neri.
Milos - Keleftiko |
Alle 14:30 siamo di nuovo a terra,
giusto per il pranzo che ci gustiamo nell'unica ma buona taverna di
Kipos. Breve passaggio dal nostro comodo alloggio e poi ci spostiamo
a nord-est dell'isola. Sull'estremità, nel villaggio di Pollonia, si
respira un'aria tranquilla e rilassata. Nei suoi paraggi si trova la
profonda insenatura di Papafragas, che però ci lascia abbastanza
indifferenti. Quindi raggiungiamo la vicina Sarakiniko, con le sue
bianchissime formazioni di calcaree, sagomate in strane forme dal
vento e dall'acqua. Ci sono alcuni punti dai quali non possiamo
esimerci, dal lanciarci in emozionanti tuffi da discrete altezze,
sempre e comunque in tutta sicurezza data la profondità del mare.
Dopo una giornata così intensa, ceniamo tranquillamente nella
veranda del nostro appartamento, posizionata a strapiombo sul mare.
MARTEDI 15 LUGLIO, come ogni mattina da quando siamo qua, la mia
giornata inizia con una bella nuotata solitaria in questa baia, per
poi concedermi una sostanziosa colazione, mentre il sole ancora
basso, mi asciuga la pelle.
Nuotare in queste acque placide è
fantastico, non ci sono barche che scorrazzano, meduse in tre anni di
Grecia, non ne ho ancora viste, ci sono solo tanti pesci....
Lasciamo
il nostro paradiso privato e in auto, passiamo da Acharavadolimni e
la sua comoda spiaggia bianca ombreggiata dalle tamerici.
Proseguendo
verso nord, sempre costeggiando il golfo di Adamas, prendiamo una
strada sterrata sulla destra. In alcuni tratti, sembra un po' troppo
per la pandina, ma fatti quattro o cinque chilometri, arriviamo
comunque dove volevamo.
Un tratto di costa selvaggio, frastagliato,
che racchiude tre o quattro spiaggette, una più bella dell'altra,
tutte per noi o quasi, visto che incontro solo un pescatore che mi
dice che siamo a Patrikà o qualcosa del genere.
Salgo su un piccolo
promontorio proteso nel mare. Dalla cima, un giro a 360°, inquadra
barche, calette e lingue di terra, incastonate in un mare verde e
celeste. Un incanto. In questa solitudine a contatto con la natura,
viene proprio voglia di mettersi a nudo.
Rientriamo alla nostra
casina per pranzare all'ombra della veranda affacciata sul mare. È
difficile staccarsi da questo posticino, anche perchè la comoda
caletta sottostante è quasi sempre solo per noi e ha l'acqua bassa e
pulitissima, in cui i pargoli amano sguazzare per ore.
La sera, passiamo in rassegna due caratteristici borghi di
pescatori: Firopotamos e Mandrakia. In quest'ultimo carinissimo,
rimaniamo pure a cena nell'unica e rinomata taverna, Medoussa. Ottimo
il pesce, ma il servizio lascia un po' a desiderare, visto che dopo
un paio di richiami, alla fine ce ne andiamo senza aver assaggiato il
polpo bollito al vino bianco.
MERCOLEDI 16 LUGLIO, è l'ultimo giorno intero a Milos e abbiamo
ancora un bel po' di posti da vedere. Passiamo subito da Agia
Kyriaki, una spiaggia parzialmente attrezzata, con sabbia e piccoli
sassolini bianchi, che non ci attrae, quindi ci rimettiamo in marcia
e attraverso una strada bianca di circa cinque chilometri, seguendo i
cartelli per Trachilia, arriviamo a Paliorema.
Milos - Paliorema |
Una mezzaluna di
sabbia dorata, incastonata fra scenografiche rocce multicolore, con
il verde del mare che ne esalta le sfumature. Alle spalle, una grande
miniera abbandonata, si fonde col territorio.
Al pomeriggio facciamo un salto a Firiplaka, che rimane proprio
vicina al nostro alloggio. Passeggiando lungo la battigia, passiamo
dalla sabbia ai ciottoli, che vanno dal rosso, al giallo, al verde,
al viola, al bianco, come del resto l'impressionante scogliera che la
sovrasta. Nel mare vicino alla riva, svetta un grande faraglione.
Alla spiaggia si giunge tramite una strada polverosa, percorsa anche
dai grandi autocarri della vicina cava di perlite.
Una biforcazione,
conduce all'adiacente Tsigrado, una minuscola caletta circondata da
scogliere, cui si accede calandosi con una fune e tramite due scale a
pioli. Recentemente, si è verificato un grave incidente e pare che
il tutto sia stato rinnovato, ma la discesa è comunque sconsigliata
dalle autorità locali, che declinano ogni responsabilità. Comunque
il passaggio ci è parso abbastanza facile, veloce e divertente.
Milos - Tsigrado |
Fra Tsigrado e Firiplaka, ci sono un paio di insenature rocciose, la
cui vista dall'alto incanta per il celeste dell'acqua.
Poco prima del tramonto, scopriamo il minuscolo villaggio di
Klima, con una fila di colorate dimore di pescatori a pelo d'acqua.
Milos - Klima |
Alcune di queste vengono affittate a caro prezzo ai turisti. Poco
sopra sulla collina, c'è il caratteristico paese di Plaka, con i
vicoli lastricati, disseminati di tavoli e sedie di una moltitudine
di taverne, fra i quali si aggirano i soliti gatti smagriti. Per un
classico tramonto da cartolina, si può salire sulla cima della
collina, dove immancabili, ci sono un paio di chiesette a dominare
l'ingresso della baia.
Milos - Tramonto |
GIOVEDI 17 LUGLIO. È ora di salutare Milos e le isole Cicladi,
certamente non prima di un'ultima, lunga nuotata nelle acque
prospicenti la nostra casetta.
Alle 11:30, partiamo con la nave
veloce della Aegean, che su un mare liscio, in quattro ore, ci porta
ad Atene, dopo aver fatto scalo anche a Serifos e Sifnos, due isole
che reputiamo interessanti da scoprire in un eventuale prossimo
viaggio da queste parti.
Sbarcati ad Atene, accanto ad un paio di
giganteschi "condomini" da crociera, troviamo la banchina
colorata del giallo dei taxi in attesa. Ne prendiamo uno.
A bordo
l'autista, in un inglese essenziale, come del resto il mio, ci parla
della mafia e della corruzione galoppante, ad ogni livello che
attanaglia la Grecia.
Del traffico caotico, ce ne accorgiamo da soli,
visto che per districarci dalla zona del Pireo, ci vuole una mezz'ora
buona. Per 17€, ci scarica davanti all'hotel prenotato, il Cecil,
vicino a piazza Monastiraki (90€ al giorno per due camere
comunicanti e colazione).
Il tempo di rinfrescarsi, un po' di relax e
ci immergiamo nella capitale greca.
La zona di Plaka è carina, con i
vicoli che sono un susseguirsi di negozietti di souvenir, finchè
lasciano il posto alle taverne, che con i loro tavoli, quasi
ostruiscono il passaggio. Sembra di essere ancora su di
un'isola....con i buttadentro che parlano un italiano perfetto.
Noi
però ci fermiamo, come consigliato da una commessa, da Saita, dove
non parlano una parola della nostra lingua, ma si mangia bene e a
buon prezzo.
Atene - Piazza Monastiraki |
Tornati in hotel, alla reception, con nostro
stupore, ci riconsegnano la playstation, che i miei figli avevano
distrattamente abbandonato sul sedile dell'auto con cui Loukas, il
boss dei Makares appartments di Donoussa, ci accompagnò al porto.
Grande Loukas!
VENERDI 18 LUGLIO. È l'ultimo giorno, siamo pronti ad un bagno di
cultura.
Dall'hotel, percorrendo un viale in lieve pendenza e
parzialmente ombreggiato, in una ventina di minuti, raggiungiamo
l'Acropoli. Saremmo intenzionati a prendere una guida, ma ci chiede
100€ ed è pure antipatica, quindi acquistiamo un libriccino e ci
arrangiamo con quello.
Si pagano solo 24€ in quattro, perchè i
ragazzini sono free. Sotto questo sole implacabile, è dura aggirarsi
tra i resti riassemblati del grande teatro di Dionisio, il tempio
della Nike, Propilei, Eretteo e Partenone. Fra l'altro quest'ultimo è
sovrastato da un paio di enormi gru, che deturpano non poco la scena
e insieme all'assedio della folla, rendono praticamente impossibile
calarsi con l'immaginazione nel V° secolo a.c..
Non siamo grandi
appassionati del genere, ma devo dire di essere rimasto molto più
colpito dal tempio di Segesta in Sicilia.
Ridiscendiamo
dall'Acropoli, attraversando l'Agorà romana, dove almeno, tra altri
reperti, c'è l'ombra di alcune piante. Pranziamo nel quartiere di
Monastiraki, che è un susseguirsi di negozietti, le cui tende da
sole ombreggiano le vie, facendole apparire come un mercato senza
fine. L'animata piazza principale, è riempita dalle bancarelle di
frutta secca e fresca. Facciamo un po' di provviste e ci rifugiamo
nella nostra camera climatizzata.
Prima di pensare alla cena, andiamo in piazza Syndagma, sempre
presidiata da gruppetti di poliziotti, per assistere al cambio della
guardia. La cerimonia è simpatica, la marcia improbabile dei soldati
greci fa sorridere e alla fine si concedono addirittura per foto
ricordo. Accanto ci sono i giardini nazionali, per una passeggiata
nel verde. Poi, senza spendere una fortuna, ci concediamo una bella
cena di pesce da Sitia nel quartiere di Plaka, e per concludere in
bellezza yogurt greco a volontà!
SABATO 19 LUGLIO, saltiamo presto giù dal letto, e dopo una
colazione essenziale, lasciamo l'hotel. La stazione della metro è a
cento metri. Per giungere all'aeroporto impiega quasi un'ora, ma è
la soluzione più comoda ed economica. Il volo per Roma con la Easy
Jet è in orario, così giungiamo alla stazione Termini col tempo per
pranzare in tutta calma. Il freccia argento per Firenze a 58€ in
quattro, è alle 14.50 e come promesso in poco più di un'ora e mezza
ci riporta a casa.(29)
CONCLUSIONI:
In definitiva, siamo riusciti a fare e a vedere quasi
tutto quello che volevamo, forse mi è mancato un giorno a Santorini
per fare il sentiero di dieci chilometri sulla caldera, e con un
altro paio di giorni distribuiti fra Ios e Milos, sicuramente non ci
saremmo annoiati. Certo non si pùò dire che sia stata una vacanza
riposante, con tutti gli spostamenti che abbiamo fatto....Diciamo che
almeno tre giorni in più ci volevano. La spesa è stata in linea con
le aspettative, un po' più cara Mykonos.
Premesso che normalmente in viaggio cerchiamo principalmente
bellezze naturali in contesti tranquilli, volendo fare una
classifica delle isole che abbiamo visitato, diremmo.....
6°) Mykonos (bella, ma troppo sfruttata turisticamente, con poche
zone intatte. Il paese è una chicca.)
5°) Santorini (Fira e Oia costruite sull'orlo della caldera a
strapiombo sul mare, sono uniche. Per il resto l'isola non è
granchè, spiagge deludenti.)
4°) Naxos (un'isola piuttosto grande, con molto da offrire,
partendo dalla città bellissima, le lunghe spiagge bianche del
sud-ovest, i paesi e le montagne dell'interno.)
3°) Donoussa (piccola, ma giusta per girare a piedi e per gli
amanti della natura e del naturismo.)
2°) Ios (due anime: quella vivace della spiaggia di Mylopatos e
della Chora, e quella tranquilla e solitaria di tutto il resto
dell'isola, con bellissimi panorami e spiagge grandi e piccole quasi
tutte di sabbia.)
1°) Milos (stupefacente la varietà e la bellezza dei paesaggi.
Formazioni rocciose, danno origine a rare particolarità naturali.
Angoli solitari si trovano con facilità. Bellissimi piccoli villaggi
di pescatori.)
Ho il fiatone Dimitri e mi fanno male le braccia per le valigie...ihihihihih,è vero che la vita e' breve ed i posti sono tanti ed aggiungo io vanno vissuti piu che visti in un paio di giorni...ma si sa io sono io!!!:)
RispondiEliminaComplimenti per questo bellissimo tour.
Emiliano
Grazie dei complimenti. Sai Emiliano, forse questo diario è un pò troppo incalzante, avrei potuto dilungarmi di più, del però, resto rispecchia i ritmi del viaggio....al proposito, dovremmo metterci d'accordo su quello che ognuno di noi intende per "vivere un posto". Personalmente, di solito quando viaggio, voglio il contatto con la natura, andar per sentieri, respirare i profumi, ascoltare i silenzi e i rumori, arrampicarsi sulle rocce, immergersi nelle acque e tornare a casa con i segni della battaglia (qualche vescica sotto i piedi, le gambe graffiate dalle spine, qualche taglietto sulle mani, tanta polvere addosso e tanto sudore lasciato per strada) e con delle belle foto, che per me rappresentano il modo per portarmi via un pezzetto del posto stesso.
RispondiEliminaDa questo punto di vista, penso che nel tour delle Cicladi, magari avrò visto ogni isola per pochi giorni, ma credo di averle vissute a fondo.
Si hai proprio ragione Dimitri e se leggi i miei due diari ti renderai conto che la pensiamo in modo identico,cambiano solo le tempistiche :).....io preferisco fare tutto questo con piu calma per questo prediligo focalizzarmi su una o due isole al massimo.
EliminaEmiliano
Che carrellata di meraviglie! E' vero, forse qualche giorno in più sarebbe stato utile, ma anch'io amo viaggiare in maniera intensa e ingorda, quindi torno sempre pensando che avrei avuto bisogno di più tempo... Ognuno ha il proprio modo: l'importante è viaggiare con chi asseconda i nostri ritmi.
RispondiEliminaAh! Complimenti per le foto!
complimenti per l'itinerario e le foto..condivido l'aver messo Milos sul podio, anche se le altre isole non le ho viste, a parte Santorini
RispondiEliminaGrande Dimitri, la tua energia e il tuo entusiasmo ci traggono ancora e questa volta ci trascinano in questo vorticoso tour cicladico. Bellissime isole, tutte da vedere, bellissimo viaggio, bellissime foto. Sono felicissima che la mia adorata Donoussa non sia di molto cambiata... Al prossimo viaggio! :-)
RispondiEliminaCiao Dimitri posso battezzarti come principale ispiratore dei miei viaggi in Grecia!
RispondiEliminaL'anno scorso il tuo racconto e soprattutto le tue foto del Peloponneso mi hanno folgorato ed ho ripetuto il tuo itinerario, Zante esclusa, regalandomi una vacanza indimenticabile...ed ora... ho già deciso per l'estate 2015...Cicladi! Anche se farò qualche isola in meno, penso Santorini e Naxos con una puntata su Atene. Grazie!!!
Grazie Pix, sono contento di averti ispirato. Al proposito ricordati che probabilmente la nave che ti porterà da Naxos a Santorini, attraccherà anche a Ios che sta in mezzo, e sarebbe un delitto non approfittarne....
EliminaDimitri...tu suggerisci io ti seguo!! Ahahahah
EliminaHo appena cambiato la bozza dell'itinerario: 4 notti a Santorini, 3 a Ios, 5 a Naxos e 2 ad Atene.
Ancora grazie!!
Ciao Dimitri posso battezzarti come principale ispiratore dei miei viaggi in Grecia!
RispondiEliminaL'anno scorso il tuo racconto e soprattutto le tue foto del Peloponneso mi hanno folgorato ed ho ripetuto il tuo itinerario, Zante esclusa, regalandomi una vacanza indimenticabile...ed ora... ho già deciso per l'estate 2015...Cicladi! Anche se farò qualche isola in meno, penso Santorini e Naxos con una puntata su Atene. Grazie!!!