venerdì 30 agosto 2019

DODECANNESO,UN AMORE RITROVATO

di Sandra Gallo
Girovagando per Kalymnos, Lipsi, Patmos e Kos

Eccoci qui, a raccontarvi di un'altra meravigliosa vacanza in Grecia. Dopo la prima volta a Rodi nel 2010, ci era rimasta tanta voglia di ritornare nel Dodecanneso, così in primavera abbiamo prenotato i nostri voli (Zurigo-Kos - Bodrum-Malpensa) e il 28 Luglio siamo pronti per partire!
Atterriamo a Kos alle 17.30, veloce ritiro bagagli e troviamo l'autobus già fuori pronto per partire direzione Mastichari. Alle 20.00 parte il traghetto per Kalymnos, ci accomodiamo quindi in un beach bar a sorseggiare una birra e aspettiamo il suo arrivo. Il costo del traghetto Mastichari-Pothia è di 7,50€ a persona.
Il nostro itinerario è: Kalymnos-Lipsi-Patmos-Kos-Bodrum per un totale di 25 giorni.

KALYMNOS
Kalymnos ci accoglie con le sue mille luci, arriviamo infatti a Pothia che è già buio e vederla dal traghetto è bellissimo. Adoro arrivare sulle isole dal mare, le si può vedere avvicinarsi lentamente e l'attesa diventa finalmente realtà!
Porto di Pothia
Il taxi ci porta in 20 minuti (15€) a Massouri, dove si trova il nostro alloggio per le prossime 6 notti (Vouros Palace, 200€). Le camere fanno parte del sottostante Ristorante Prego, nel quale non abbiamo però mai mangiato in quanto aveva un menu prevalentemente turistico (pasta, pizza, ecc..). Non mi sentirei di consigliare nemmeno l'hotel, se non per la posizione ottima. Le camere e la pulizia sono abbastanza trascurate, la colazione e lo staff invece meritano.
Nei cinque giorni a seguire gireremo l'isola in lungo e in largo con il nostro scooter preso a noleggio da Best Moto Rentals, a pochi metri dal nostro hotel (12€ al giorno). Kalymnos è un'isola ancora abbastanza intatta, dall'aria un po hippie, meta soprattutto di giovani climbers, famosa per la pesca delle spugne e frequentata da gente molto semplice e alla mano.
Il mare di vetro e i misteriosi villaggi
Iniziamo da Massouri, piccolo paesino di mare con qualche bar e taverna e una spiaggia molto carina di sabbia vulcanica.
Spiaggia di Massouri
La spiaggia è attrezzata con lettini e ombrelloni che si possono noleggiare a 7€ per l'intera giornata. Quello che però abbiamo amato di più di Massouri è la splendida vista su Telendos e un tramonto che ogni sera ci incantava e ci toglieva il fiato e che difficilmente riusciremo a dimenticare.
Tramonto si Telendos
Alla sera si passeggia lungo la via principale e ci si gode i i profumi che emanano le varie taverne, poi ci si siede magari in un bar a sorseggiare un ouzo osservando Telendos all'orizzonte.
Il paese di Myrties è praticamente attaccato a Massouri, si arriva anche a piedi camminando lungo la via principale dove si trovano tutti i negozietti e le taverne. A differenza di Massouri, la spiaggia di Myrties è di ciottoli bianchi, di conseguenza il mare ha un effetto più limpido e un colore spettacolare.
Spiaggia di Myrties
Le due località vengono spesso descritte come famose per la loro vita notturna, in realtà non c'e tutto questo movimento, se non uno o due bar aperti fino a tardi e appunto tanti gustosi ristoranti. Non mi sentirei quindi di consigliarle per chi è alla ricerca di qualcosa di particolarmente "vivo".
Imboccando la strada che da Massouri va verso nord incontriamo paesaggi stupendi ed enormi pareti rocciose, fino ad arrivare alla bellissima baia di Arginoda, dove abbiamo fatto delle lunghe nuotate in un mare sempre calmo (anche se molto freddo). Anche questa spiaggia è attrezzata con ombrelloni e lettini, il prezzo indicato è di 7€ ma noi abbiamo pranzato alla taverna di pesce, "Traditional Taverna", che si trova direttamente sulla spiaggia e non ci hanno fatto pagare.

Arginoda
A nord di Arginoda troviamo numerose incantevoli baie, come quella di Skalia, tutte raggiungibili tramite un percorso sterrato che parte dalla strada principale e scende in spiaggia.
Proprio a poca distanza troviamo una delle nostre spiagge preferite di Kalymnos, segnalataci dal ragazzo del noleggio come "Pirates Bay" (attenzione perchè sui cartelli invece il nome corretto è Kalamies Beach), con acqua trasparente e calma, ottima per lo snorkeling. L'atmosfera in questa spiaggia è quasi surreale, i camerieri del beach bar sono tutti vestiti da pirati, anche l'ambientazione della spiaggia ricorda la nave di capitan uncino e in sottofondo suona tutto il giorno una piacevole e non troppo alta musica reggea.

Spiaggia Kalamies - Pirates Bay
 I prezzi sono incredibili, noi abbiamo passato tutta la giornata sulle sdraio, mangiato due insalate e bevuto due birre con stuzzichini nell'ora dell'aperitivo e il conto finale è stato di 12€!!
Tornando da questa spiaggia sulla strada principale, si può proseguire ancora fino ad Emporios, poi la strada finisce. Emporios è un piccolo paesino sul mare, con poche taverne e qualche alloggio in affitto, perfetto per chi cerca la totale solitudine!
Emporios
Sempre sulla costa ovest, ma a sud di Massouri e Myrties, esploriamo i paesini di Kamari, Panormos (mare non entusiasmante) e Plati Yalos, con la sua spiaggia caratterizzata da sabbia scura vulcanica (simile a Massouri).
Sulla strada che conduce a Panormos un giorno ci fermiamo invece a visitare le rovine del tempio di Apollo, sulle quali sorge la chiesa di Gesù di Gerusalemme. L'ingresso è gratuito e vale sicuramente la pena.

Partendo invece da Massouri e percorrendo la strada interna, visitiamo Chorio, l'antica capitale dell'isola. Qui facciamo una piacevole passeggiata fra i vicoli, dove si trovano gli anziani seduti come una volta davanti alla porta, tutti sorridenti e curiosi di sapere dove siamo diretti! Saliamo da qui fino al castello attraverso un semplice percorso a gradini, avendo quasi la sensazione di trovarci in una città fantasma. La vista sulla baia di Pothia è però incantevole!

chorio

Proseguendo sulla strada da Chorio arriviamo nella stupenda Vlihadia, nell'estremo sud dell'isola. La spiaggia è caratterizzata da un grazioso porticciolo e non è attrezzata, ma vi sono molte tamerici per trovare frescura nelle ore più calde. L'acqua quì è più calda e degrada molto lentamente, notiamo infatti che è soprattutto meta di famiglie greche con bambini a seguito. Vi sono poi una fila di taverne che affacciano direttamente sulla spiaggia e qualcuna anche in strada.

Vlihadia
Nei dintorni di Pothia ci sono invece numerose baie, tutte molto belle e molto frequentate, vista la vicinanza alla città e la comodità nel raggiugerle. Fra tutte abbiamo preferito la spiaggia di Geyfira, con un fondale spettacolare e un grazioso bar dove sorseggiare qualcosa di fresco. Si parcheggia in strada e si scende qualche scalino a piedi. Qui, come in tutto il lato est, il sole va via abbastanza presto dietro le montagne.
Geyfira
Poco più a sud di Geyfira ci sta un bellissimo bagno nelle acque sulfuree di Therma, accessibili da una piccolissima spiaggia o tuffandosi direttamente da un pontile. La taverna sulla spiaggia segnalata su molti siti è invece stata chiusa.
Therma
La città di Pothia è il porto principale e attuale capoluogo di Kalymnos. Noi l'abbiamo visitata sia di giorno che di sera (stupenda), perdendoci anche nei vicoli laterali dove non c'è tanto affollamento.

Pothia di sera

Aggiungi didascalia


La via che costeggia il porto è infatti sempre molto affollata, i bar e i ristoranti sono costantemente pieni di gente e per strada c'è parecchio traffico. Nonostante ciò la trovo una cittadina molto bella, forse proprio per la sua vivacità. Bellissime le costruzioni nella piazza Anastasis, che ospita il comune, la cattedrale e il museo nautico. Molto bella la chiesa di Agios Nikolaos e tutte le piccole fabbriche di spugne che si trovano nelle vie antistanti (consiglio in particolare quella di Nikos, molto disponibile e chiacchierone!). Un pomeriggio al rientro dal mare visitiamo il piccolo museo archeologico (4€), dove l'attrazione principale è sicuramente "la Signora di Kalymnos", una possente statua in bronzo ritrovata in mare.

La Signora di Kalymnos
Per il resto è molto bello passeggiare per Pothia, sia sul lungomare che nelle vie laterali, e sedersi in uno dei numerosi bar ad osservare il via vai di traghetti e persone.

Pothia

Spugne di Kalymnos
Proseguendo da Pothia, con il mare sulla destra, ha inizio una strada stretta e serpeggiante, che scende in calette meravigliose e sempre poco affollate. Una di queste è Akti, con il suo mare di vetro, ancora più bella vista dall'alto. E' una spiaggia libera, di ciottolini chiari, dove abbiamo passato le ore a fare snorkeling. Proprio sulla spiaggia una piccola taverna serve pochi piatti di pesce.

Spiaggia Akti
Continuando su per i tornanti arriviamo nella verde vallata di Vathy, caratterizzata da numerose coltivazioni di agrumi. Arrivando dalla strada si vede questo bellissimo fiordo circondato da tanto verde, l'acqua del mare è meravigliosa, di un verde smeraldo da togliere il fiato. Qui le foto si sprecano!

Insenatura di Vathy
Dal paesino di Vathy si arriva al suo porticciolo, Rina, dove è piacevolissimo fare tuffi e nuotare, prima di bere ovviamente la loro buonissima spremuta fresca di arance in uno dei bar lungo la stradina. A Rina non c'è spiaggia, l'unico accesso al mare è dal molo tramite una comoda scaletta.
In questa zona sono disponibili diversi studios. Le taverne e qualche piccolo negozietto la rendono certamente una dei villaggi più tranquilli e suggestivi dove soggiornare a Kalymnos.
Le baie intorno a Vathy sono tutte raggiungibili esclusivamente via mare, mancandoci il tempo necessario non le abbiamo viste.
L'ultima spiaggia da segnalare è la stupenda baia di Paleonisou, raggiungibile dopo qualche chilometro di sterrato. Il mare come è come sempre spettacolare, la spiaggia ideale per rilassarsi sotto una delle tamerici e godersi la giornata tra sole e bagni.

Spiaggia Paleonisou
Delle tre taverne noi abbiamo provato "Ilias", porzioni stratosferiche e la migliore Kalymnos salad!
Telendos
Ad una decina di minuti in battello da Kalymnos raggiungiamo l'isolotto di Telendos, non vogliamo mica accontentarci solo di vederlo dall'altra parte del mare! Il battello parte proprio da Myrties, ogni mezz'ora, al prezzo di 1,50€ a persona. Sull'isola si circola solo a piedi. Appena arrivati ci sembra che il mare non sia il massimo, soprattutto se paragonato alla vicina Kalymnos. Facciamo quindi una bella passeggiata sul lungomare, ci fermiamo a prendere un nescafè frappè e decidiamo di partire in esplorazione!
Passeggiamo lungo il molo dove si affacciano le poche taverne e un piccolo negozietto, passiamo davanti ai resti di un'antica basilica e oltrepassimo poi una collinetta (passaggio chiuso con cancello, ma vediamo che tutti lo aprono, quindi!). Da qui si arriva prima alla baia di Hohlakas e poi alla Paradise Beach (spiaggia naturista): eccolo, il mare straordinario che ci aspettavamo da Telendos.

Hohlakas

Paradise
Passiamo l'intera giornata fra le due spiagge a fare snorkeling, praticamente sempre in acqua e quasi quasi rimpiangiamo di dover rientrare a Kalymnos! Volendo ci si può fermare anche a cena, noi alla fine abbiamo preso un aperitivo e intorno alle 19.00 siamo rientrati.
Telendos è imperdibile, è la parte che completa Kalymnos, come fossero due gemelle separate alla nascita!
Le taverne dal sapore rustico e autentico
Dire che a Kalymnos si mangia bene è riduttivo. Tra le isole visitate è sicuramente quella con la cucina più autentica.
La taverna "Miltos" a Massouri ne è l'esempio calzante, ottimi piatti tipici, porzioni casalinghe e clima familiare. Abbiamo cenato sulla terrazza e assaggiato il piatto del giorno, lo stifado di agnello, oltre a moussaka e dolmades.
Da "Kokkinidis" a Massouri abbiamo fatto il pieno del piatto tipico locale, la capra con la pasta, forse una delle cene migliori.
La "Kalymnos Greek Taverna" ci è stata consigliata da una coppia conosciuta in spiaggia, il loro pesce è freschissimo e molto simpatico il cameriere che ci ha deliziato con i piatti del giorno.
A Pothia si trova, nascosto in un vicoletto, un posto molto carino, consigliotaci dal ragazzo del noleggio. Si tratta di "Pantelis", dove abbiamo cenato a base di polpette miste (quelle di polipo sono le più buone) e calamari ripieni.
Devo proprio dire che Kalymnos è stata una piacevole sorpresa, un'isola diversa, fuori dai soliti percorsi. Ad essere sincera non mi aspettavo molto, soprattutto in termini di mare. Invece sono rimasta folgorata dalle sue acque di cristallo, dai tramonti spettacolari su Telendos, dalla simpatia e cordialità dei suoi abitanti, dai sapori e profumi del suo cibo autentico. Già la prima sera mi aveva rubato il cuore, forse proprio perchè non avevo grosse apsettative. E' un'isola che mi è dispiaciuto molto dover lasciare...

LIPSI
La seconda tappa del viaggio è Lipsi. Il 3 agosto consegnamo lo scooter e prendiamo l'autobus che ci porta a Pothia per l'imbarco. Partenza alle 12.00 (con un'ora di ritardo), la compagnia è la Ane Kalymnoy.
Durante la nostra permanenza a Kalymnos non c'è mai stato vento, arrivando a Lipsi notiamo invece che il clima cambia un pochino, molto più ventilato e anche più fresco. Ad attenderci all'imbarco c'è la simpaticissima Maria, proprietaria degli Ostria Studios (200€ per 5 notti), insieme a Rena (che scopriremo poi essere la proprietaria della omonima barca che fa il giro delle 5 isole). Rena fa da traduttrice, finchè non scopriamo che Maria parla anche il tedesco e posso quindi cavarmela da sola!
Gli studios sono magnifici, forse tra i più confortevoli trovati in questi anni di viaggi in Grecia. La pulizia è impeccabile e la posizione perfetta, vicinissimi al molo dei traghetti e all'inizio del piccolo lungomare di Lipsi, per non parlare del grande terrazzo dove ogni mattina facevamo colazione con il nostro yogurt greco.
Dopo esserci sistemati, ci fondiamo subito nella spiaggia proprio dietro casa, Lindou, che scopriremo poi non avere nulla da invidiare a quelle più famose e pubblicizzate. L'acqua è incredibilmente calda (finalmente!) e i colori strepitosi. Sull'isola non ci sono spiagge attrezzate, ma si trova sempre posto sotto qualche alberello, quindi no problem.

Spiaggia di Lindou
Unica nota dolente a Lipsi: non ci danno lo scooter, che tra l'altro avevamo già prenotato dall'Italia, in quanto non in possesso della patente A. Secondo le nuove leggi non è più possibile noleggiare nemmeno un 50cc, ma fino ad ora nessuno ci aveva mai chiesto nulla. Ci sono solo due noleggi su tutta l'isola e alla fine dobbiamo prendere un quad, più caro (25€ al giorno) e messo molto male!
La nostra prima sera a Lipsi ceniamo nella Chora, da "Manolis Tastes", dove il simpatico proprietario ci porta direttamente in cucina ad assaggiare le prelibatezze del giorno! Molto consigliato, tra i migliori dell'isola.
Le spiagge di Lipsi
Dal mattino dopo in poi iniziamo a girare con il nostro mezzo di fortuna per scovare le spiagge più belle e gli angoli più remoti.
Proseguendo dopo Lindou lungo la strada arriviamo a Kambos, mare sempre spettacolare ma spiaggia molto più tranquilla rispetto alla prima.
Spiaggia di Kambos
Sempre seguendo la strada, si arriva a Hristo (o Elena Beach), una piccola caletta fantastica fatta di sassi bianchi. Tra le spiagge relativamente vicine alla città, questa è la nostra preferita. Al mattino serve portarsi l'ombrellone, al pomeriggio si può usufruire dell'ombra delle rocce sovrastanti. Snorkeling fantastico in questa baia e un'intero pomeriggio passato in perfetta solitudine!

Spiaggia Hristo
La spiaggia di Plati Gialos, che sembra una piscina naturale, si trova a 3km dalla città. I colori di questa baia sono da togliere il fiato e sulla strada ci fermiamo almeno 3 volte per fare le foto da ogni angolazione! Essendo una delle più belle, è anche molto frequentata, conviene quindi arrivare abbastanza presto per trovare posto sotto un albero. La cosa più bizzara qui sono le paperelle che se ne stanno indisturbate sulla spiaggia e in acqua! Da segnalare anche l'ottima taverna, gestita da due simpatici ragazzi, che servono piatti di pesce freschissimo.

Angoli di Platis Gialos
Partendo da Lipsi e percorrendo la strada che passa sopra il paese, si arriva dal lato opposto dell'isola, dove si trovano spiagge tranquille e incontamiate. Ad esempio a Kamares riusciamo a passare una mattinata in completa solitudine, solo noi e il mare!
Assolutamente da vedere, forse la nostra preferita, è Monodendri ("albero solo"). Arriviamo con lo scooter fin dove si può, dopo bisogna scendere a piedi attraverso le sterpaglie, percorso non difficile e non troppo faticoso comunque. Vedere la spiaggia dall'alto toglie il fiato, è uno scenario davvero molto suggestivo.
Spiaggia di Monodendri
La spiaggia "ufficiale" sarebbe quella con l'albero, ma al nostro arrivo ci sono già troppe persone, così ci posizioniamo nella baietta poco prima. La baia è fatta di grosse pietre, quindi bisogna faticare un po per riuscire a stare comodi, ma d'altronde in una spiaggia così chi ha voglia di stendersi al sole?? Via allo snorkeling!

Baietta a fianco di Monodendri
Proseguendo si trovano le bellissime Tourkomnima e Xerocambos, una di fianco all'altra. Si tratta di spiagge ciottolose e molto tranquille, dominate dalla presenza di una chiesetta bianca che ovviamente cattura subito l'obiettivo della mia macchina fotografica.



Questa zona è molto bella e incontaminata, nella spiaggia principale ci sono numerosi alberi, quindi nessun problema per il fresco. In quella più piccolina invece sarebbe bene non scendere nelle ore più calde o comunque portarsi l'ombrellone e tutto il necessario.
Continuiamo il nostro giro in questa zona tranquilla di Lipsi e arriviamo alla spiaggia di Hohlakoura, una bellissima mezzaluna di sassi e acqua cristallina. Per entrare in acqua indossiamo le apposite scarpette, nei primi metri è pieno di ricci di mare! In spiaggia si trovano come sempre numerose tamerici che offrono riparo dal sole.


Hohlakoura
Direi che possiamo finire in bellezza con la spiaggia di Katsadia, meno tranquilla e molto più frequentata delle precedenti, ma non per questo meno bella, anzi! Sabbia dorata mista a ciottolini, spiaggia molto stretta ma abbastanza spaziosa e acqua calda e che degrada molto dolcemente.

Spiaggia di Katsadia


Ciliegina sulla torta direi che è la taverna Dilaila che si trova proprio alle spalle della spiaggia. Offre una cucina greca molto genuina, lievemente rivisitata e con prodotti freschi che vengono direttamente dal loro orto. Il loro yogurt greco con arance candite poi è famoso in tutta Lipsi, da leccarsi i baffi davvero!
Poco più avanti di Katsadia, semplicemente superando a piedi gli scogli sulla sinistra della spiaggia, si arriva a Papantrià, tranquillissima e perfetta per lunghe nuotate in solitaria.
Queste sono le spiagge più famose, ma Lipsi offre davvero moltissimo in termini di mare e tante baie isolate le troverete semplicemente guidando, pedalando o camminando, lasciandovi guidare dal vostro istinto!
Le 5 isole
Menzione a parte per una bellissima giornata in mare, a bordo della "Rena", a fare il giro delle 5 isole. Se captitate a Lipsi, ritagliatevi un giorno per nuotare in acque incredibilmente limpide, fare snorkeling e vedere spiagge che altrimenti non avreste modo di vedere. Io ho dovuto quasi litigare con Fabri, che non è amante di questo genere di escursioni, ma alla fine, quando ero oramai convinta ad andare da sola, si è deciso!
Avevamo già conosciuto Rena, proprietaria dell'omonima barca e amica e vicina di Maria, così alla fine suo figlio riesce a trovarci un posto anche all'ultimo minuto. In alta stagione la barca parte tutti i giorni alle 10.00 e rientra alle 19.00, prezzo del biglietto 25€ a persona. Siamo circa in 30 sulla barca, quando arriviamo sono già tutti posizionati al centro e sui materassini per prendere il sole, ma noi abbiamo il posto migliore: poltroncina e tavolo insieme al capitano!
Si parte alla volta di Makronisi e, passando l'isola principale, buttiamo l'ancora nei pressi di una splendida grotta e facciamo il primo bagno rinfrescante con maschera da snorkeling. Una nuotata lunga e divertente, dove riusciamo a vedere una miriade di pesci che curiosi e per nulla spaventati ci nuotano attorno.

Snorkeling a Makronisi
Dopo circa 45 minuti si riprende la navigazione verso Aspronisi, con la sua spiaggia candida e abbagliante che faccio davvero fatica a descrivere a parole, così incredibilmente bella e abbagliante.

Isolotto di Aspronissi
Ci tuffiamo in mare e nuotiamo fino ad arrivare sulla spiaggia, fatta appunto di luccicanti pietre bianchissime. Nuotiamo e prendiamo il sole, finchè il capitano non ci richiama tutti a bordo: E' l'ora dell'aperitivo offerto dalla Rena, a base di pane, pomodori, cetrioli e vino!
La sosta con il bagno più bello deve però ancora arrivare. Si tratta di Tiganakia, che fa parte dell'isola di Arki, dove sembra quasi un sacrilegio tuffarsi e infrangere quell'acqua turchese e immobile. Ci avvisano che bisogna stare attenti perchè l'acqua è molto bassa, in alcuni punti addirittura si tocca. L'acqua ha un colore spettacolare, una temperatura incredibilmente calda e un fondale da togliere il fiato.

Laguna di Tiganakia
Dopo quasi un'ora di snorkeling si riparte alla volta di Marathi, dove la barca attracca per una sosta di 2 ore e 30. Si può scegliere di pranzare in una delle due taverne presenti sulla spiaggia o, come noi, rilassarsi con il pranzo a sacco sulla spiaggia.

Marathi
Ripartiamo infine per l'ultima sosta, attracchiamo infatti al porticciolo di Arki e facciamo una piacevole passeggiata nel minuscolo centro, prendiamo un frappè rinfrescante e camminiamo per un pezzo sulla strada che sale sulla collina, non arriviamo però fino in cima perchè fa caldissimo e siamo esausti.

Arki
L'escursione termina con il calare del sole, arriviamo a Lipsi a suon di Sirtaki e scendiamo dalla barca frastornati ma felici.
Le sagre in piazza
Come ogni anno ad agosto si svolge la festa del vino nella piazzetta principale di Lipsi, una serata di canti, balli, souvlaki e vino a volontà. Come consuetudine si paga solo il cibo e il primo bicchiere di vino, dopo di chè si può tornare a riempirlo ogni volta che si vuole. Ovviamente mangiamo troppi arrosticini e beviamo troppo vino! Fabri fa amicizia con il signore che spilla le botti, mentre io mi ritrovo a ballare sirto e ikariotikos con il noleggatore del quad, la ragazza dell'ouzeri e un anziano signore che diventa la star della piazza!

Festa del Vino

Sicuramente la serata più indimenticabile di tutta la vacanza.
In estate vengono organizzate sagre e serate di ogni genere quasi tutte le settimane, così ci si può ritrovare a fare amicizia e passare qualche ora fra canti e balli tipici, assaporando quella che è la semplicità nel divertirsi con poco, come una volta.
Le tipiche ouzeri e le taverne
Iniziamo dalle ouzeri, che sono praticamente un rito a Lipsi: griglie sempre accese, polipi stesi e via! Ce ne sono 3 in tutto, la nostra preferita è "Sofocle", grazie anche alla simpaticissima Maria con la quale faccio subito amicizia e ogni tanto qualche ripasso di greco. Vi dico solo che due Mythos grandi accompagnate da magnifici mezè (soprattutto un ottimo formaggio di pecora) costano 5 euro... Così Sofocle è la nostra tappa fissa al rientro dal mare e spesso anche nel dopocena.
Ho già menzionato la taverna "Manolis Tastes", nella Chora di Lipsi, davvero ottima e particolare. Qui il consiglio è proprio quello di scegliere tra i piatti del giorno che Manolis vi porterà a vedere in cucina.
"O Theologos" è una piccola taverna molto spartana sul porto, cucina solo pescato di giornata, quindi se avete voglia di pesce non sbagliate! L'orata che abbiamo mangiato era frescissima e quella sera avevano preparato la zuppa di pesce, davvero molto buona.
"Pefkos" è segnalata dapertutto come la migliore dell'isola, e devo dire che non si sbagliano. Noi abbiamo mangiato la fava con il polpo e le cipolle caramellate.
Da "Yannis" abbiamo festeggiato il compleanno di Fabri, con una sublime tartar di tonno e un enorme pesce pescato da loro freschissimo. Ci hanno inoltre viziato con taramosalata, tzatziki e uno yogurt a fine pasto, tutto offerto da loro.
Fantastica la taverna "Plati Gialos", ottima sia per uno spuntino a pranzo perchè si può mangiare comodamente in costume e telo, ma molto suggestiva anche di sera.
Stessa cosa vale per "Dilaila", dove lo yogurt greco e i prodotti freschi coltivati da loro la fanno da padrone.
Non posso non parlare del forno di Lipsi, la "Kairi Bakery", dove si trova ogni ben di dio, dal dolce al salato. In particolare ricordo il miglior galaktoboureko mai assaggiato in Grecia e una torta all'arancia da leccarsi i baffi!
Pensare al tempo passato a Lipsi è come pensare ad una vacanza trascorsa in famiglia. L'isola è così piccola che già dopo un giorno ci si riconosce e ci si saluta per strada, al supermercato, al forno dove si fanno le provviste per la giornata, nella solita ouzeri dove si passa a prendere l'aperitivo. Si chiacchiera del più e del meno anche con una cameriera sconosciuta che sorride sempre e alla fine della vacanza si abbraccia la proprietaria degli studios quasi come fosse una vecchia conoscente. Questa è Lipsi, mare spettacolare e persone ospitali, pomeriggi trascorsi con una birra e qualche mezè, serate passate a camminare in mezzo all'odore dei polpi arrostiti e nottate chiuse dopo qualche ouzo di troppo!


PATMOS
L'8 Agosto finisce la nostra permanenza a Lipsi e prendiamo il traghetto per Patmos, il Patmos Star, costo dei biglietti 6,50€ a persona.
La traversata è velocissima e alle 10.30 siamo già al porto, dove prendiamo un taxi al volo che ci porterà all'hotel Asteri. L'hotel si trova in una zona un po appartata e tranquilla, a pochi minuti da Skala, sulla strada che sbuca poi a Porto Merika. Salta subito all'occhio il bellissimo cortile, molto curato e pieno di fiori profumati.
Ci sistemiamo in fretta e corriamo a prendere il nostro scooter da Best Moto Rent Patmos, noleggiato a 20€ al giorno, quindi più caro della media. In compenso è un 100cc nuovo di zecca (quì a quanto pare se ne infischiano della legge sulle patenti!).
Prima di partire alla scoperta, veniamo travolti da un profumo di pane che esce dalla bakery "Koumanis", un forno bello rustico come piace a noi. Prendiamo quindi un nescafè frappè e facciamo una seconda colazione salata.
Hora, il Monastero e la Grotta Dell'Apocalisse
Il nostro giro a Patmos non può che iniziare dal simbolo di questa bellissima isola, il monastero di San Giovanni il Teologo, anche perchè il vento forte nei primi giorni di premanenza ci permette di girare un po senza morire di caldo. Si tratta di un importante luogo di pellegrinaggio e uno dei più importanti monasteri dell'Egeo. Si trova proprio in cima alla bellissima Hora, si arriva comodamente in auto fino al parcheggio e si prosegue poi per un breve tratto a piedi attraverso gli stretti e bianchissimi vicoli del villaggio.

Monastero e Hora
Il biglietto d'ingresso costa 6€ a persona e, per mia esperienza, sono assolutamente ben spesi. La prima cosa che salta all'occhio una volta arrivati in cima è l'incredibile panorama su Patmos, e poi, varcando le porte del monastero, sembra di entrare in un luogo mistico, quasi incantato: iniziamo dal bellissimo cortile con i suoi mosaici, proseguiamo poi per una serie di corridoi, scalinate e stanze, fino ad arrivare alla cappella con affreschi maestosi e al museo (visitabile pagando 1€ a parte), che custodisce numerosi oggetti sacri, tele e pergamene. Esperienza magica, da fare assolutamente se si vuole comprendere l'essenza di Patmos.

Vista su Skala dal Monastero

Monastero
Prima di proseguire, ci fermiamo un'oretta a passeggiare per Hora, villaggio bizantino riconosciuto come patrimonio culturale protetto dall'Unesco. Candide casette bianche, cortiletti tenuti in maniera impeccabile, strettissimi vicoli e una piazzetta centrale, Platia Xantou. Tutto ciò è racchiuso nella fortezza che coincide appunto con il monastero. Mi è piaciuta molto Hora, anche se, questo va detto, non è un villaggio vivace, al contrario, in alcuni vicoli da quasi l'idea di "villaggio fantasma", la vita di Patmos si concentra infatti più che altro a Skala.

Hora
Mulini a Vento
Visitiamo i mulini a vento e riprendiamo poi il viale che collega Hora a Skala, per fermarci a vedere la Grotta dove San Giovanni scrisse i 13 capitoli dell'Apocalisse. La grotta si trova a 4 metri di profondità e all'interno di essa c'è una piccola cappella. Il costo del biglietto è di 4€ e la visita si conclude molto velocemente.

Grotta dell'Apocalisse
Noi eravamo muniti di opuscoli e stampe da internet sia per quanto riguarda il monastero che per la Grotta dell'Apocalisse. Se non avete la minima idea vi consiglierei una visita guidata, altrimenti rischiereste di "vagare" per i due siti o trovarli addirittura noiosi.
Alla scoperta di spiagge e paesini
Come già accennato, Skala è il centro principale dell'isola, nonchè porto e punto strategico per alloggiare. La piazza principale e tutto il centro pedonale è molto "chic", pieno di taverne e locali dove passare la serata e, passeggiando, scoverete piccole chiesette dietro ogni angolo!

Skala
Nella parte alta di Skala, Kastelli, si trovano i resti delle mura dell'antica città e della basilica.

Kastelli
Skala ha una stretta spiaggia di sabbia fine, dove si fermano la maggior parte dei turisti che visitano l'isola in giornata. A noi non entusiasma molto fare il bagno proprio nel porto, ma ci siamo fermati spesso la sera a bere un cocktail seduti ai tavoli del "Cafè Evelyn", con i piedi nella sabbia ad osservare il mare e il via vai dei traghetti.
Iniziamo il giro delle spiagge visitando Meloi, la spiaggia più vicina a Skala, a soli 5 minuti di motorino. Essendo molto piccola, si affolla velocemente e può risultare quasi invivibile in alcuni orari della giornata. Dietro la spiaggia c'è infatti un campeggio, frequentato soprattutto da famiglie greche con bambini.

Spiaggia di Meloi
Tornando sulla strada principale seguiamo le indicazioni per Kambos e svoltiamo poi all'altezza di Agriolivado, una spiaggia molto bella e ampia di sabbia mista a ciottoli, con parte attrezzata e parte libera. Si può passare quì tutto il giorno e pranzare direttamete in spiaggia o farsi portare il pranzo direttamente sotto l'ombrellone. Direi che è l'ideale per una giornata di relax!

Spiaggia Agriolivado
Per arrivare a Kambos beach oltrepassiamo il paesino di Ano Kambos, la parte alta, dove si trovano una manciata di taverne greche caratteristiche. La spiaggia è invece una stupenda distesa di sabbia, acqua calma che degrada dolcemente, attrezzata ma con un'ampia zona libera per distendersi sotto gli alberi. Simile ad Agriolivado ma molto più affollata e mondana. Acqua però più calda rispetto al resto dell'isola. La parte più tranquilla è l'estremità a sinistra, vicino alle pietre.

Spiaggia Kambos
Proseguendo ancora con il mare a destra arriviamo a Vagia, spiaggetta che scopriamo essere famosa per lo snorkeling. L'acqua è subito profonda e anche parecchio fredda. La spiaggia non è attrezzata, ma sulla strada per scendere si trova un piccolo kafenion dove acquistare bibite e dolcetti buonissimi!

Spiaggia Vagia
Intorno a Vagia ci sono altre baiette, senza nome e indicazioni, tutte stupende e solitarie.
La spiaggia più bella in questo tratto di isola e anche la più protetta in caso di vento (che a Patmos è stato parecchio forte) è Livadi Geranou, protetta dall'isolotto di Agios Georgios, raggiungibile a nuoto. La spiaggia è tutta libera, ma gli alberi offrono frescura e soprattutto non è mai eccessivamente affollata.

Livadi Geranou
Verso Nord si arriva alla Panagia Geranou, una chiesetta con piccole spiaggette meravigliose e solitarie. Non richiede molto tempo ne impegno spingersi fin qui, eppure ci è capitato due volte di seguito di essere gli unici in spiaggia! I panorami sulla strada per arrivare fin qui poi sono davvero stupendi.

Strada per Panagia Geranou
Attraversiamo la pianura di Livadi, con le sue numerose comunità di clausura, e arriviamo ad una delle spiagge più spettacolari, Lambi Beach, "la splendente", con i suoi ciottoli dalle mille sfumature di rosso. E' assolutamente vietato raccoglierli, visto che stanno diminuendo drasticamente proprio perchè è difficile per i turisti resistere al portarsi via un piccolo ciottolo come souvenir. La spiaggia è molto tranquilla, con una deliziosa ed economicissima fish tavern e qualche tamerice per un po di ombra. Essendo qui nell'estremo Nord dell'isola c'è molto vento e il mare è quasi sempre agitato, ma è impossibile resistere senza tuffarsi in queste acque limpide.

Spiaggia di Lambi
Tornando invece a Kambos e svoltando a sinistra poco prima del villaggio, raggiungiamo la spiaggia di Lefkes,che devo dire non ci ha entusiasmati. Si trova sulla costa ovest, rocciosa e molto battuta dai venti. Sarà stato un caso sfortunato, ma tutte le spiagge in questa zona, anche quella di Porto Merika, sembravano abbandonate un po al degrado.
Il percorso a sud di Skala offre un panorama completamente diverso, diciamo meno "rurale", essendo questa zona più abitata e frequentata. A soli 10 minuti da Skala raggiungiamo Grikos, un grazioso paesino di pescatori che offre diverse soluzioni di alloggio e ristorazione, costruito tutto intorno al piccolo porticciolo. Qui è impossibile resistere ad una colazione all'Apocalypsis, il profumo di burro e miele arriva in strada!

Grikos
Come spiaggia preferiamo però Petra, poco più avanti di Grikos, con il suo paesaggio suggestivo dominato dall'enorme monolite Kallikatsou. La spiaggia è di ciottoli chiari ed è organizzata con un piccolo chioschetto, ombrelloni e lettini, ma resta comunque tantissima parte libera, proprio sotto la grande roccia. E' abbastanza riparata anche nei giorni di vento forte, acqua però davvero ghiacciata.

Petra
Prima di proseguire verso Psili Ammos, ci fermiamo ad ammirare dall'alto il paesaggio di Alykes. Si tratta di una zona paludosa, dove in passato avveniva la raccolta di sale (da qui il nome). La spiaggia non è entusiasmante, il paesaggio e la tranquillità che si respira invece rendono Alykes assolutamente meritevole di una sosta, magari proprio per ricaricarsi con un frappè prima di intraprendere il cammino verso Psili Ammos.

Alykes
Per arrivare a Psili Ammos occorre parcheggiare dove finisce la strada e proseguire poi per 20-30 minuti a piedi. Il sentiero è in alcuni punti molto stretto, ma direi per nulla difficoltoso (a parte il caldo!). Abbiamo modo di vedere paesaggi davvero stupendi, calette nascoste e tante caprette al pascolo, prima di arrivare ad intraprendere la discesa e intravedere Psili Ammos dall'alto, semplicemente magnifica!

Arrivo a Psili Ammos
La spiaggia è tutta libera, di sabbia, molto ampia e piena di tamerici che proteggono dal sole. Anche in pieno agosto non l'abbiamo trovata per nulla affollata e il bar/taverna sulla spiaggia è ottimo per rilassarsi mangiando o bevendo qualcosa. Da casa avevamo visto delle foto stupende di Psili Ammos, senza onde e con acqua molto cristallina. Noi invece troviamo mare molto mosso e qualche alga nel primo tratto, ma vi dirò che ci siamo divertiti così tanto a giocare come bambini nei cavalloni che non avrei desiderato mai vederla in una giornata "calma".

Vento e Onde a Psili Ammos

 Ci siamo fermati fino a poco prima del tramonto, per poi intraprendere la risalita senza rischiare di beccarci un insolazione!

Le taverne "chic" di Patmos
Inizierei proprio da quella più spettacolare, sia in termini di cibo che come location, "To Tsipouradiko Mas" a Skala. Qui cena sul mare, con i piedi nella sabbia. Il loro piatto forte è la fava con il polpo caramellato, qualcosa di davvero sublime, poi gamberi flambè e frittura di calamari. Il conto è più alto rispetto alla media, ma la location e la qualità del cibo giustificano la spesa, quindi consigliatissimo per una cena intima a base di pesce. Vi consiglio comunque di prenotare, c'è la fila tutte le sere!
La taverna "Tzivaeri", sempre a Skala, è stata anch'essa un'ottima scoperta, accolti dal simpaticissimo Yannis che ci consiglia i piatti del giorno, cucinati dalla sua mamma! Buonissimi i ceci con melanzane e finalmente le lumache, che abbiamo cercato per tutta la vacanza, e poi, per finire, un buonissimo formaggio di capra con miele.
Non posso non menzionare "Souvlaki Pappou", proprio all'inizio del lungomare di Skala. Già il nome la dice lunga, quindi souvlaki e gyros in tutte le salse. Anche qui ci vuole pazienza, è sempre pienissimo.
"Pirofani" è una taverna un po atipica per Patmos, molto spartana e casalinga, con porzioni stratosferiche. Ci siamo passati davanti due sere, era sempre vuota e ci siamo chiesti il perchè, nonostante nelle altre ci fosse la fila. Alla fine, l'ultima sera a Skala, decidiamo di fermarci e devo proprio dire che abbiamo fatto bene. Qui, al contrario di come avviene di solito, il marito cucina e la moglie serve ai tavoli. Le pietanze sono quelle tipiche della tradizione: gemistà, dolmades e moussakas, tutto cucinato al momento. Essendo l'attesa per questo motivo un po lunghina, ci portano in omaggio una porzione di verdure del loro orto. Conto più basso di tutta l'isola!
Bene, finisce qui anche la permanenza a Patmos, l'isola "magica". Devo dire che nei primi giorni non ero riuscita a comprenderla del tutto, come se mancasse qualcosa e come se mi trasmettesse un velo di malinconia. Bisogna soffermarsi un po per capire l'essenza di quest'isola, che apparentemente potrebbe sembrare simile a tante altre, ma che ha una storia molto profonda. Ho trovato la sua Chora di rara bellezza, elegante e perfetta in tutto, circondata dalla magia del monastero e da panorami mozzafiato. E' un'isola unica nel suo genere e, pur essendo piccina, offre spiagge, paesaggi, villaggi, cultura e storia. Basta non soffermarsi sul clichè dell'isola raffinata e vip, costosa e troppo turistica. Le genuinità di Patmos sono sempre dietro l'angolo, quindi lasciatevi guidare dalla sua essenza e scoprirete un luogo davvero ricco e affascinante, direi perfetto per tutti.

KOS
Il 13 Agosto ci imbarchiamo di primo mattino a bordo della Blue Star che ci porterà a Kos, li dove tutto era iniziato. Il viaggio dura 3 ore e il biglietto costa poco più di 25€ a persona. Arrivati al porto di Kos Town troviamo la simpaticissima Valentini che ci aspetta con la nostra Kia Picanto e, sbrigate tutte le pratiche, ci mettiamo in viaggio per Kardamena, dove abbiamo prenotato presso "Greek Island Studios". Ci accoglie Nikos, un affascinante greco dalla pelle scura e dagli occhi color ghiaccio, insieme a Katerina, la donna delle pulizie. Il prezzo pagato è molto concorrenziale, meno di 35€ a notte per uno studio con terrazzino e angolo cottura. Pulizia forse da migliorare, per il resto tutto ok!
Abbiamo scelto Kardamena come base in quanto si trova in posizione ottimale per girare tutta l'isola e offre tutto ciò che si desidera per non doversi spostare alla sera.
Città di Kos
Iniziamo proprio da Kos Town, affascinante città che definirei "un museo a cielo aperto". Partendo dalla piazza con la fontana dei delfini, facilmente individuabile dal porto, ci addentriamo nei vicoletti del centro, pieni di negozi di ogni genere, kafenion e taverne. Passeggiando arriviamo alla Fortezza dei Cavalieri, purtroppo chiusa dopo il terremoto del 2017.

Fortezza dei Cavalieri
L'ingresso si trova proprio nella piazza del Platano d'Ippocrate. Si tratta di uno dei platani più vecchi d'Europa, sotto il quale si narra che Ippocrate insegnasse ai suoi discepoli l'arte della medicina.
La Fortezza, il Platano e il ponte di ferro che li collega sono senz'altro tra i simboli più significativi di Kos.
Dietro a questa piazza scorgiamo la moschea Gazi Hassan, il palazzo della Reggenza e l'hammam, in parte danneggiati dall'ultimo terremoto.
Sempre da Piazza del Platano si vedono anche le rovine dell'antica Agorà, accessibili gratuitamente da vari punti della città. La piazza più affascinante e viva di Kos è però Plateia Eleftheria (piazza della libertà), con le sue caffetterie e il bellissimo mercato dove abbiamo acquistato i nostri souvenir e qualche spezia.



Plateia Eleftheria
Altri siti che incontriamo semplicemente camminando per le strade della città sono la Casa Romana, il Palazzo del Circolo, la moschea Defterdar, la torre dell'orologio. La frazione chiamata "Old Town" è in assoluto la pù affascinante, stracolma di gente e piena di architettura, taverne tipiche, negozi di artigianato locale.

Kos Town

Esiste poi la famosa "bar street" di Kos, che alla sera si riempie di ragazzi olandesi. Parlando con qualche persona qua e la ci hanno spiegato come negli ultimi anni gli inglesi abbiano man mano abbandonato l'isola, lasciando spazio appunto a giovanissimi olandesi in cerca di locali su misura (personale olandese, musica olandese, cibo olandese...)!
Siamo rimasti molto colpiti dal museo archeologico, finalmente riaperto dopo il tremendo terremoto. Bellissimi i mosaici, le statue (tra cui quella di Ippocrate) e molti altri reperti di epoca romana ed ellenistica.

Museo Kos Town
Molto bella anche la via Averoff, con tutte le migliori taverne di pesce fresco della città.
Arriviamo infine al bellissimo lungomare, con tanto di pista ciclabile, e alla zona portuale, dove abbiamo si possono ammirare maestosi caicchi e altre imbarcazioni a dir poco scenografiche.

Porto Kos Town
Therma e le altre spiagge intorno alla città
A circa 20 minuti di auto da Kos Town si trova la bellissima spiaggia di Therma. Si parcheggia l'auto in alto e si scende a piedi per lo sterrato, per nulla impegnativo. Davanti algi occhi una bellissima spiaggia di sabbia scura vulcanica, caratterizzata appunto dalle sorgenti di acque termali caldissime che si mescolano all'acqua del mare. C'è una piccola "vasca" delimitata dagli scogli dove la temperatura dell'acqua arriva anche a 50 gradi! Sulla spiaggia inoltre un servizio "massaggi" con le caprette che pascolano tra la gente! Resistiamo solo fino a tarda mattina, poi la gente diventa veramente troppa e le dimensioni ridotte la rendono invivibile. Per questo vi consiglio di arrivare per tempo, per godervela almeno un po prima della ressa!

Thermae
Ad Agios Fokas siamo stati solo di passaggio dopo Therma, spiaggia comunque molto piacevole e la sua esposizione permette di godere di una vista magnifica e di tramonti mozzafiato.
La zona di Psalidi, vista solo di passaggio, è invece la spiaggia più godibile vicina al centro città, ricca di strutture ricettive, beach bar e altri servizi per tutti i gusti.
La spiaggia di Lambi è probabilmente la più affollata e popolare spiaggia cittadina, anche grazie al servizio navetta che parte dal centro e dai vari resort, popolata da lidi, sport acquatici, ecc.. Non proprio il nostro genere ma sicuramente una buona sosta per chi visita la città in giornata e ha voglia di rinfrescarsi senza spostarsi troppo dal centro.
Kardamena
Per quello che cercavamo noi, Kardamena si è rivelata il giusto compromesso. Già solo la spiaggia è molto bella, di sabbia dorata, attrezzata e non. Il mare è favoloso e sempre calmo, anche nei giorni più ventilati. La parte più bella è a mio avviso l'estremità a sud, all'altezza della taverna Chrisopoulis, dove si trova anche qualche tratto di sassi.

Spiaggia di Kardamena
Kardamena è giovane e frizzante, si trovano tutti i servizi e basta consumare qualcosa in una delle taverne o bar in spiaggia per avere ombrellone e lettini per tutto il giorno. Il lungomare è molto bello e tranquillo di giorno, di sera invece piacevole per bere qualcosa in uno dei tanti beach bar o semplicemente cenare in una delle taverne vista mare.

Kardamena by night
 La vita notturna di Kardamena si concentra tutta nelle vie pedonali del centro, dove numerosi bar e pub fanno  le ore piccole. La località è molto cambiata nel corso degli anni, prima da villaggio di pescatori a località turistica prediletta dal turismo anglosassone, poi gli inlgesi hanno man mano abbandonato l'isola (i pochi rimasti scelgono i resort all inclusive) e ora trovo che sia una giusta via di mezzo, adatta sia a giovani che a coppie e famiglie con bambini. Purtroppo la crisi qui si è fatta sentire, si vedono infatti moltissimi edifici abbandonati e degradati. Abbiamo avuto modo di parlare con Nikos di questa situazione e ci ha spiegato che il turismo è stato direzionato verso i più lussuosi villaggi turistici che si trovano sull'isola, c'è stata purtroppo una speculazione edilizia un po sprovveduta, così che tutti i piccoli commercianti e affittacamere si sono trovati in difficoltà. Emergono però abitanti molto fieri, con tanta voglia di fare e di ospitare.
Kefalos e le sue baie mozzafiato
In termini di mare è senza dubbio la zona più bella di Kos, dove si susseguono spiagge favolose e riparate dal vento. Partendo da Kardamena, seguono in ordine le bellissime baie di Kefalos: Exotic (o Xerocambos), Magic (o Polemi), Markos, Lagada (o Banana), Paradise, Kamelia, Agios Stefanos e Kamari.

Lagada Beach
Si tratta in realtà di un'unica grande baia, con diverse stradine sterrate per accedere dalla strada principale, tutte comunque facilmente raggiungibili. Sono tutte di sabbia e con acqua che degrada dolcemente e quasi tutte servite da qualche bar o taverna che mette a disposizione ombrelloni e lettini. Devo dire però che l'acqua del mare è particolarmente fredda, per non dire gelida in alcuni tratti!
La più spettacolare di tutte, ma poco vivibile in agosto, è la Paradise Beach, anche chiamata Bubble Beach per via delle bollicine dovute alle pressioni vulcaniche che si possono osservare a riva. La sabbia fine dorata e tutto lo scenario intorno rendono questa caletta particolarmente bella, ma essendo la più "famosa" delle spiagge è sempre molto affollata.

Paradise Beach
Subito dopo Paradise scoviamo il nostro angolo felice, la Kamelia Beach. Non ha nulla da invidiare alla sorella più famosa, anzi! Lo sterrato in discesa per raggiungerla è abbastanza ripido, quindi occhio ai freni, ma la bellezza e la tranquillità di questa spiaggia vi ripagheranno! 8€ il costo di ombrellone e lettini, è inoltre presente un "servizio bar" della taverna sovrastante, basta chiedere il menu al ragazzo che gestisce gli ombrelloni e vi porteranno tutto ciò che volete direttamente sotto l'ombrellone!

Kamelia Beach
Bellissima anche Agios Stefanos, che deve il suo nome alle rovine dell'antica Basilica. In pochissime altre occasioni ci era capitato di poterci tuffare in acqua direttamente sotto un sito archeologico! Difronte si trova l'isolotto di Kastri e parecchie persone fanno la traversata a nuoto, tutta la zona intorno alle rovine è ottima per fare snorkeling.

Agios Stefanos
La spiaggia principale di Kefalos è invece Kamari Beach, località molto carina anche per alloggiare, con un bel lungomare e qualche bar e taverna a gestione familiare. E' lunga 5km e termina con il piccolo porticciolo alla fine del villaggio. Molto bello magari fermarsi per un aperitivo vista mare dopo una giornata al sole.

Kamari Beach
In cima alla collina sorge invece il villaggio di Kefalos, con il suo vecchio mulino e il punto panoramico per ammirare il golfo dall'alto. Si tratta di un villaggio molto tranquillo e poco turistico, molto meno movimentato rispetto a Kos Town e Kardamena, ma ideale per rilassarsi e ricaricarsi. La vista panoramica sulla baia poi è davvero mozzafiato.

Panorama di Kefalos
Limnionas
A poca distanza da Kefalos, dal lato opposto di Kamari, si trova questa bellissima spiaggia, poco frequentata anche in pieno agosto. Il piccolo porticciolo divide la spiaggia in due, da un lato un'insenatura dal mare mosso e fondale fatto di pietre, dall'altro una sorta di fiordo dall'acqua trasparente, con una spiaggia lunga e stretta acqua calda e calma e una fila di ombrelloni. Unica pecca qui sono le innumerevoli alghe sul fondo, per alcuni potrebbe essere fastidioso fare il bagno. C'è un'unica fila di ombrelloni, ben distanziati l'uno dall'altro e la è spiaggia riparata dal vento, quindi davvero un'ottima scoperta.
Limnionas

Kohilari
Questa è una magnifica spiaggia, famosa soprattutto per il centro di kite surf. Sempre molto ventilata e con mare mosso. Noi l'abbiamo visitata una mattina presto e abbiamo passeggiato a lungo sul bagnasciuga. L'acqua parecchio fedda e l'orario non ci hanno incoraggiato a fare un bagno, ma resta un luogo degno di sosta.

Khoilari
Mastichari
Piccolo centro turistico costruito tutto intorno al porto da dove partono i traghetti per Kalymnos e Pserimos e punto abbastanza centrale per soggiornare, si trova praticamente sul lato opposto di Kardamena. Abbiamo avuto modo di fare un giro nelle viuzze del centro, con qualche taverna e rooms to let. Intorno a Mastichari si trovano alcuni tra i più grandi villaggi turistici di Kos, prediletti soprattutto da clientela tedesca e olandese. La spiaggia di per se è molto bella, ampia e di sabbia chiarissima, anche se nei giorni di vento è molto esposta. L'unico "problema", se così si può definire, è la presenza di alghe su questa costa nel primo tratto di mare. Di contro l'acqua è molto più calda rispetto al lato opposto!

Mastichari
 Marmari

Come genere è molto simile a Mastichari. Le spiaggie in zona sono invece più gradevoli, a Tigaki ad esempio non abbiamo trovato le alghe che solitamente popolano questa zona, quindi una spiaggia per noi godevolissima, con la sua sabbia quasi bianca e l'acqua cristallina e calda.
Tigaki beach
Con questo voglio precisare di non farvi condizionare dai commenti che si trovano in rete che definiscono Kos come "brutta" e che quasi sempre si riferiscono al tratto tra Mastichari e Marmari, scritti ovviamente da clienti delle strutture all inclusive che non si muovono dalla spiaggia del villaggio! Andate ed esplorate, l'isola è tutta bella!
A qualche chilometro da Tigaki si trova la località di Alyki, una palude salata dall'effetto surreale. Noi abbiamo fatto una passeggiata per vedere i fenicotteri, ma purtroppo non siamo stati molto fortunati e il forte odore sgradevole unito al caldo pazzesco ci hanno fatto scappare dopo pochi minuti.
La ventilata Agios Theologos
Circa 45 minuti in auto per raggiungerla da Kardamena, ma vale assolutamente la pena. Il paesaggio è davvero suggestivo e troverete tante piccole baie incastonate fra le rocce. Noi siamo arrivati in fondo alla stradina e scesi poi alla Diamond Beach, dove abbiamo fatto mille bagni nelle onde di un mare agitatissimo. Le sfumature di azzurro sono davvero da togliere il fiato. Sullo sterrato per arrivare in spiaggia bisogna fare un po di attenzione e andare lentamente, anche le indicazioni non sono sempre d'aiuto, noi abbiamo sbagliato strada due volte! Tenete il venditore di miele come riferimento, si trova ad un incrocio, da li basta girare tutto a destra e scendere verso il mare.
I colori da Agios Theologos

La remota Kavo Paradiso
Difficile da raggiungere, strada che sembra infinita fatta di terra e sassi. Il l mare è però talmente agitato che non riusciamo nemmeno a stendere il telo per il forte vento, quindi torniamo indietro dopo qualche foto. Direi di pensarci bene e cercare di andare nei giorni in cui non soffia vento, la baia deve essere spettacolare e magari avremo modo anche noi di ritornare.

Kavo Paradiso
Il sito di Asklepion
Dopo tanto mare decidiamo di dedicare un pomeriggio alla visita di questo spettacolare sito dedicato al Dio della medicina, figlio di Apollo e Coronide. In antichità era uno dei santuari volto alle guarigioni più famoso ed è stato portato alla luce nel 1902 da un archeologo tedesco. Un luogo magico, molto emozionante, dove arrivava la popolazione locale ma anche malati da lontano per ricevere le cure dei sacerdoti. Si possono vedere abbastanza ben conservati i resti di statue, templi, altari, colonne e mosaici.
Il biglietto d'ingresso costa 8€, il sito è ben tenuto, con cartelli esplicativi in inglese e greco e personale molto attento a sorvegliare che non vengano lasciati rifiuti.
E' costruito a terrazze: sulla prima si trovano i resti della camera dei malati, sulla seconda l'Abaton di Epidauro e i resti dell'altare di Apollo, e sulla terza l'altare di Asklepion, nonchè una vista mozzafiato su Kos.

Asklepion
Anche se molto è stato distrutto, siamo rimasti entusiasti anche solo nel passeggiare fra i resti di un luogo così importante e mistico, pensando a cosa potesse rappresentare nell'antichità a a quale grande importanza corrispondesse questo antico ospedale. La sensazione è quella di voler scoprire cosa c'è dietro, quali rituali venivano svolti in questo complesso sacro. E' uno dei must, per me assolutamente al primo posto tra le cose da vedere a Kos!
Il villaggio di Zia
Per arrivare a Zia da Kardamena si può scegliere la strada che passa attaverso l'antico villaggio di Pyli, oppure prendere la strada più veloce che va verso Kos Town e svoltare poi poco prima del villaggio di Zipari.
Devo ammettere che appena scesi dall'auto ci viene voglia di scappare, il villaggio sembra infatti la tipica "trappola per turisti", pieno zeppo di gente che vaga per i negozi di souvenir e che si piazza ore prima sul muretto per avere un posto privilegiato all'arrivo del tramonto. Ma basta lasciare il primo tratto di stradina e inoltrarsi nelle strette viuzze laterali, per vedere le tipiche costruzioni e i piccoli negozietti di artigianato locale. Molto caratteristica la "Traditional House of Zia", una casetta aperta al pubblico che consente di vedere come sono fatte all'interno le abitazioni di questo villaggio.
Si può proseguire lungo le stradine colorate del villaggio e inoltrarsi nel boschetto, in una via che sale fino alla vetta del Monte Dikeos, oppure fermarsi a bere la tipica limonata di Zia, buonissima, oppure la Kanelada, bibita a base di sciroppo di cannella.

Stradine Zia
Un paio di volte a settimana vengono organizzate escursioni guidate che partono da vari punti dell'isola e portano alla "greek night" di Zia, la tradizionale serata greca con canti, balli e cibo tipico.
Intorno alle 19.00 il villaggio si riempie all'inverosimile e la strada rimane bloccata perchè non si trovano più parcheggi. Troviamo comunque un bel posticino sotto un'albero di prugne per ammirare il sole che tramonta, il cielo che si illumina di rosso fuoco, con una vista spettacolare sulle isole che circondano Kos.

Tramonto a ZIA
Poco più sotto di Zia si trova Lagoudi e, proprio di fianco alla chiesetta, la taverna "Asfendiou", dove abbiamo cenato subito dopo il tramonto a base di moussaka, dolmades, gemistà e stifado di agnello. Cucina tipica greca, basta vedere che chi fa la carne alla brace è una nonna di almeno 90 anni, la madre del proprietario! Il conto credo sia stato il più basso mai pagato, 20€ per 4 piatti e vino (porzioni stratosferiche!).
Le taverne a di Kos, turistiche ma buone
La maggior parte delle taverne a Kosfanno cucina molto "turistica", ciò vuol dire "piatti greci" creati ad hoc per chi non conosce la loro cucina e desidera assaggiare le specialità greche. Le porzioni sono sempre molto abbondanti e tutti i piatti vengono accompagnati da patatine o riso. Detto ciò abbiamo comunque mangiato sempre ottimamente e soprattutto ci sono ovviamente anche locali più tipici, quelli magari un po nascosti, lontani dal centro.
A Kardamena si trova una taverna fantastica, forse un po più cara della media ma i loro mezè sono davvero eccezionali. Si chiama "Ariadni" e abbiamo assaggiato praticamente tutti i loro antipasti (cozze saganaki, feta al forno e con miele, funghi ripieni, humus...). Se siete a Kardamena, andateci almeno una volta.
 A Kos, nella fantastica via Averof si trova la taverna "Sardella", piatti buonissimi di pesce pescato in giornata e prezzi davvero bassi per la qualità offerta.
Una delle migliori cene è stata da "Fytorio", sulla strada che collega Kefalos a Kardamena. Un posto inaspettato, poco invitante da fuori ma molto tipico dentro e soprattutto strabuono. Agnello e moussaka come una volta, senza fronzoli, in più nell'attesa ci hanno offerto un piattone di polpette di formaggio!
Il tanto decantato "Romeo" a Psalidi a noi non ha emozionato più di tanto. Magari siamo capitati in una serata no, ma praticamente alle 21 era già a corto di pesce e ha improvvisato dei calamari ripieni di feta abbastanza anonimi.
Chiudo in bellezza con il ristorante "Avli", una bellissima corte in pieno centro a Kardamena. Prezzi più alti ma assolutamente meritati vista l'altissima qualità delle materie prime. Fanno un'ottima marmellata al pomodoro che servono poi con la feta, i loro piatti della tradizione sono dolmadakia, gemistà e uno stifado che si scioglie in bocca. Davvero consigliato per una serata particolare.
E così vola via anche la penultima tappa della nostra vacanza sulla bellissima e controversa isola di Kos. Ed è 
proprio questo il "rischio", Kos potrebbe scivolare via così, senza lasciare nulla, ma solo se ci si ferma allo stereotipo dell'isola da pacchetto all-inclusive e se si arriva già con il preconcetto che sia un posto per turisti di un certo tipo. Ammetto che il primo giorno ci siamo lasciati anche noi un po prendere la mano, soprattutto vedendo i tanti locali chiusi, le strade di Kardamena lasciate un po a se stesse e i tanti stabilimenti abbandonati e a volte lasciati al degrado. Ma ci siamo fermati a parlare con le persone del posto, cercando di capire il perchè di tutto ciò. Kos ha sofferto tanto, in passato e anche nel presente, dominazioni, terremoti, emergenze migranti, turisti che vanno e vengono.
Ci siamo sentiti quasi in dovere di aiutare questo popolo così orgoglioso della propria terra, così da cambiare totalmente anche il modo di vedere l'isola, che è di fatto bellissima così com'è. A partire da Kos Town che è un museo a cielo aperto, passando per i villaggi tipici come Zia, per le serate nei beach bar di Kardamena, e finendo con le bellissime spiagge di Kefalos, ma anche quelle più selvagge di Mastichari e Marmari. Assaporatela questa Kos, non ve ne pentirete! E noi ritorneremo di sicuro, abbiamo ancora angoli da scoprire!

BODRUM
Ultimo capitolo della vacanza di quest'anno, la città di Bodrum. Ammetto che i nostri piani cambiano alla fine, volevamo infatti passarvi almeno una giornata intera per vedere il Mausoleo di Alicarnasso e il Museo di Archeologia sottomarina. Invece Kos ci ha rapiti così tanto da trattenerci fino all'ultimo secondo, basti pensare che abbiamo fatto un bagno a Tigaki e mangiato una Moussaka in spiaggia 5 minuti prima di prendere il traghetto! Così abbiamo decidiamo di passare a Bodrum solo la serata e la notte in attesa del volo alle 06.30 dell'indomani mattina.
Il 20 Agosto lasciamo quindi la nostra auto a noleggio al porto di Kos Town e acquistiamo i biglietti per la traversata con la Bodrum Express Lines, al costo di 20€ a persona, partenza alle 16.30 e arrivo a Bodrum alle 17.15.
Dopo una coda interminabile allo sbarco per il controllo documenti, Bodrum ci accoglie con un chaos pazzesco, ci eravamo oramai abituati al modo "sigà sigà" delle isole greche!! La città è molto movimentata e ci mettiamo un po a trovare il nostro "The Best Life Hotel" prenotato su booking.com per 45€. Appena arrivati facciamo una doccia al volo, prepariamo in fretta tutte le valigie per la partenza e usciamo ad assaporare la vita di Bodrum! Iniziamo dalla via Cumhuriyet, dove si trovano localini carinissimi in riva al mare, facciamo poi due passi nella parte vecchia, molto bella e caratteristica, piena si di turisti, ma anche di negozietti tipici, venditori di ogni genere, bettole di kebab e falafel: un nuovo mondo!
Ci spostiamo dal centro e a circa 10 minuti a piedi troviamo la taverna "Antik Akdeniz", un posto molto alla buona che prepara principalmente piatti di carne e qualche piatto del giorno tipico. Ultima abbuffata vacanziera, posto da 10 e lode, da consigliare assolutamente. Paghiamo poco più di 50 lire turche in due, che sarebbero meno di 10€!
Prima di rientrare ci fermiamo a prendere un thè in un localino vista porto, poi a nanna, che alle 4.30 verrà a prenderci il taxi per portarci in aeroporto.

Volo di ritorno con la Turkish Airlines, che si conferma ancora una volta tra le migliori, scalo tecnico a Istanbul e arrivo a Malpensa in perfetto orario. Il pensiero, già sul volo di ritorno, va ovviamente alle prossime vacanze e la prima in classifica per ora è la Penisola di Bodrum, magari abbinata ancora a qualche isola greca vicina! Bodrum è infatti collegata più volte alla settimana con Patmos, Leros, Samos e Symi, oltre che giornalmente con Kos e Rodi.
Alla fine delle vacanze sorge anche sempre la domanda: "quale isola ci è piaciuta di più?" Beh, la risposta, come sempre, non c'è! Ogni isola ci ha dato qualcosa di diverso, Kalymnos è stata la vera scoperta di quest'anno, forse quella che li per li mi è dispiaciuto di più lasciare, ma siamo rimasti molto colpiti anche dalle meravigliose spiagge a dalla familiarità di Lipsi, dalla raffinatezza di Patmos e dalla storia di Kos. Il Dodecanneso ci ha rapito ancora, come già era successo nel 2010 durante la nostra prima vacanza greca a Rodi e la voglia di esplorare le altre isole del gruppo diventa sempre più grande, quindi questo è solo un grande "ARRIVEDERCI".

Bye Bye da Sandra e Fabrizio

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